Con il diabete si può mangiare il miele

I diabetici possono mangiare il miele?

Con il diabete si può mangiare il miele

La nostra quotidianità e le pietanze che troviamo in tavola ogni giorno sono pervase dal gusto della dolcezza; se sei una casalinga, un ingrediente che non manca sicuramente nella tua cucina è il miele, data la sua versatilità, nonché le infinite modalità per utilizzarlo e per valorizzare qualsivoglia alimento li si metta accanto. Purtroppo, però, il miele è un alimento molto dolce, cosa che fa storcere il naso ai pazienti diabetici, i quali devono prestare sempre la massima attenzione al loro stile di vita alimentare onde evitare complicazioni di sorta.

Tuttavia, la domanda che sorge spontanea è: i diabetici possono consumare il miele?

L'indice glicemico del miele

Moltissimi pazienti diabetici, al giorno d'oggi, si chiedono se il miele può essere un valido sostituto dello zucchero: purtroppo, a questa domanda, la risposta è negativa. Il quantitativo di zuccheri semplici, nonché di calorie, contenuti nel miele e nello zucchero sono estremamente simili; non solo, il miele contiene il fruttosio, altro elemento annoverabile negli zuccheri, il quale non fa che aumentare l'indice glicemico del miele. Oltre a tutto ciò, a differenza dello zucchero, il miele è ricchissimo di proprietà, come vitamine e minerali, sostanze che lo zucchero puro non contiene dato che esso apporta calorie vuote, in grado di donare energia a chi ne consuma senza riempirlo di micronutrienti. Il parametro che funge da discriminante è sicuramente l'indice glicemico: a questo proposito, è doveroso precisare che quello del miele si assesta sul 55, a fronte del 61 del saccarosio, altresì noto come zucchero da cucina. Pertanto, se sei tra coloro che purtroppo sono afflitti dal diabete, puoi consumare, anche moderatamente, del miele?

I diabetici possono mangiare il miele?

Per rispondere in modo esaustivo a questa domanda, analizziamo brevemente il contenuto del miele; questo alimento è composto dall'80% da zuccheri e dal restante 20% da acqua. Il suo sapore dolce non è il solo a farla da padrona: le proprietà del mielesono molteplici, a cominciare dalle vitamine e dai minerali che contiene, come il ferro, la vitamina C e il magnesio, i quali servono per soddisfare il fabbisogno giornaliero umano di macronutrienti. Questa piccola disamina riguardante la composizione del miele ci fa rispondere con un bel si, un paziente diabetico può consumare questo gustosissimo alimento, ma con alcune condizioni e accortezze assolutamente da rispettare. Chi soffre di diabete, come saprai benissimo, possiede una disfunzione ormonale secondo la quale il suo organismo non riesce a regolare autonomamente i livelli di glucosio nel sangue: pertanto, più si evitano cibi zuccherati o dolci, più il decorso del diabete non fa insorgere ulteriori complicanze. Nonostante questo, se soffri di diabete, il miele potrebbe darti qualche vantaggio in più rispetto allo zucchero comune, in quanto possiede un potere dolcificante maggiore rispetto al saccarosio: questo include la possibilità di utilizzarne una quantità minore per riuscire a raggiungere lo stesso livello di dolcezza. Inoltre, il miele è un alimento nutrizionalmente migliore del semplice zucchero, grazie all'apporto vitaminico e minerale che è in grado di fornire. La nostra attenta analisi delle correlazioni tra miele e diabete non finiscono qui: infatti, alcuni studi hanno certificato che il miele potrebbe apportare alcuni benefici a coloro che soffrono di diabete. In che senso? Secondo alcuni ricercatori, infatti, il miele porterebbe un innato innalzamento dei livelli di insulina nel torrente sanguigno: questo è stato testimoniato dopo che si è osservato che il glucosio nel sangue dei pazienti che assumono miele si innalza dopo averlo consumato, per poi affrontare una parabola discendente e stabilizzarsi più di quanto ci si aspettasse.

Oltre a ciò, un ulteriore studio ha portato alla luce un'altra scoperta: i pazienti affetti da diabete di tipo 1 hanno riscontrato un impatto glicemico del miele minore rispetto a quello dello zucchero. Non solo, il miele avrebbe innalzato anche i livelli di C-peptide, sostanza naturalmente immessa nel torrente sanguigno durante il processo di produzione di insulina instaurato dal pancreas: questo certifica una corretta sintesi di insulina nell'organismo. Pertanto, in definitiva, se sei un paziente diabetico è sempre bene che tu valuti con calma e magari con l'ausilio del tuo medico la tua situazione clinica per poter effettivamente decidere se assumere miele o no. Nel caso in cui questo fosse possibile, è importante che lo consumi nella sua forma cruda e pura, lontano da ogni forma di aggiunta zuccherosa e, ovviamente, con estrema moderazione e parsimonia, aggiungendone solo una piccolissima percentuale nella tua già stabilita dieta.

Soltanto seguendo alla lettera le indicazioni del tuo medico curante potrai riuscire a integrare il miele nella lista di alimenti che puoi consumare, dando così un tocco di dolcezza e di delicatezza alla tua routine alimentare: farlo ti permetterà di rispettare il tuo problema di salute evitando inutili complicazioni che peggiorerebbero il tuo quadro clinico.

Qual è il miele più adatto per i diabetici?

Vi stupirà poi apprendere che, contrariamente a tutti gli altri omologhi, il Miele di Castagno possiede un indice glicemico talmente basso da poter essere consumato perfino dai diabetici.

Qual è il miele che contiene meno zuccheri?

Miele d'acacia: perfetto sostituto dello zucchero, ideale da spalmare su fette di pane per la colazione. Inoltre, fa da ottimo contrasto con i formaggi, anche con quelli più saporiti. E' un prodotto che cristallizza lentamente, quindi rimane fluido molto a lungo.

Quanto alza la glicemia il miele?

Qui, comunque, l'indice glicemico del miele è pari a 55, mentre quello dello zucchero (ossia del saccarosio) è pari a 61.

Quante mele al giorno può mangiare un diabetico?

Ti consigliamo il consumo di una mela piccola o media al giorno, se è il tuo frutto preferito.