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Quando è possibile fruire della detrazione per il canone di affitto che si paga lontano da casa propria per svolgere il proprio lavoro. E’ ancora nel vivo la stagione delle dichiarazioni dei redditi. C’è tempo, infatti, fino al 30 settembre per presentare il modello dichiarativo. Proprio nell’ottica della presentazione rispondiamo alla domanda di un nostro lettore che ci scrive per chiedere: Buongiorno, sono un collaboratore scolastico che presta servizio fuori sede, chiedevo se è possibile portare in detrazione le spese sostenute per i canoni di affitto di una stanza, senza però cambiare residenza. Grazie. La legge prevede diverse possibilità di portare in detrazione la spesa del canone di affitto. Nello specifico la detrazione spetta nei seguenti casi:
Il contribuente può scegliere la detrazione che più gli è favorevole ma non può cumularne più di una. La scelta va inserita nel modello 730/2022 alla sezione V ai righi E71 o E72 (quest’ultima solo per i lavoratori che spostano la residenza per motivi di lavoro). La detrazione spettante varia in base al reddito e al tipologia e nello specifico è pari a :
Nel suo caso, non avendo cambiato residenza la detrazione del canone di locazione non è riconosciuta, anche se si è trasferito per motivi di lavoro. Per chi cambia residenza per lavoro la detrazione è riconosciuta nel caso che siano rispettate, infatti, tutte le seguenti condizioni:
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[email protected] Le spese per l’affitto si possono scaricare dalle imposte? In quali casi, e come? La domanda interessa a molti, ma non sempre le informazioni online sono esaustive! Questa mini-guida offre delle risposte chiare. Indice
Detrazioni spese affitto: a chi spettanoLa prima condizione per poter scaricare dalle imposte un canone di locazione è vivere nella casa per cui si paga l’affitto. Nell’elenco delle spese detraibili dall’Irpef rientrano infatti soltanto gli affitti di immobili usati come abitazione principale. Attenzione, però: non tutti quelli che pagano un affitto possono usufruire delle agevolazioni fiscali! Per poter detrarre l’affitto dalle tasse, devi rientrare in uno dei 5 casi previsti dalla legge:
2. Affitto di immobili con canone convenzionato o concordato 3. Giovani che vivono in affitto 4. Persone che trasferiscono la propria residenza nel comune di lavoro (o in un comune limitrofo) 5. Studenti fuori sede in affitto Caso 1: detrazione spese affitto per inquilini a basso redditoPer l’Agenzia delle Entrate, gli inquilini a basso reddito sono tutti coloro che hanno un reddito inferiore a 30.987,41 Euro e hanno stipulato o rinnovato un contratto di affitto ai sensi della legge 431 del 9 dicembre 1998. Questa tabella riassume le detrazioni a cui è possibile accedere, suddivise per fasce di reddito.
Quanto puoi detrarre per l'affitto 300 € 150 € Nessuna detrazione Caso 2: detrazione spese affitto per canone convenzionato o concordatoUn altro caso in cui spetta la detrazione è quello degli affitti a canone convenzionato o concordato, regolati da appositi accordi comunali e concordati tra i sindacati. Questo tipo di contratti viene solitamente scelto perché aiuta gli inquilini a contenere la spesa e permette ai proprietari di pagare meno imposte. Se la casa in cui vivi è affittata a canone convenzionato/concordato, queste sono le detrazioni che ti spettano.
Quanto puoi detrarre per l'affitto 495,80 € 247,90 € Nessuna detrazione Caso 3: detrazione spese affitto per giovaniI giovani tra i 20 e i 30 anni con un reddito inferiore a 15.493,71 € hanno diritto ad una detrazione fissa di 991,60 € per i primi 3 anni di affitto. Se il reddito è superiore a questa soglia, valgono le regole descritte nella tabella al punto 1. Caso 4: detrazione spese affitto per trasferimento residenza nel comune di lavoroChi si trasferisce in un’altra città per motivi professionali e sposta la residenza nel comune di lavoro (o in un comune limitrofo) ha diritto ad uno “sconto” sull’Irpef per i primi tre anni. Puoi accedere all’agevolazione solo se il nuovo comune si trova ad almeno 100 chilometri di distanza dal precedente, e comunque al di fuori della tua regione di origine. Anche in questo caso, l’importo che puoi portare in detrazione varia in base al reddito.
Quanto puoi detrarre per l’affitto 991,60 € 495,80 € Nessuna detrazione Caso 5: detrazione spese affitto per universitari fuori sedeL’ultimo caso è quello dei contratti di affitto stipulati da studenti che frequentano l’università in città diverse da quella di residenza. Gli universitari fuori sede possono accedere ad una detrazione del 19%, calcolabile su un importo non superiore a 2.633 euro, a patto che: La detrazione si applica anche ai contratti di ospitalità e agli atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative. Non è ammessa, invece, per i contratti di subaffitto. Da sapere: dal 1° gennaio 2020 la maggior parte delle spese detraibili al 19%, comprese quelle per l’affitto degli universitari fuorisede, sono soggette all’obbligo di tracciabilità. Ciò significa che può accedere all’agevolazione solo chi paga le spese con metodi tracciabili, quali:
Se paghi il canone di locazione in contanti, non potrai detrarre la spesa. Come scaricare le spese d’affitto?Se rientri in uno di questi 5 casi, puoi indicare l’importo della detrazione nel modello 730 (o nella Certificazione Unica), quando presenti la dichiarazione dei redditi, magari con il 730 online di Taxfix. Ti consigliamo, quando possibile, di effettuare i pagamenti tramite bonifico, perché sono più facilmente tracciabili in caso di accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Non dimenticare di conservare e tenere a portata di mano i giustificativi di spesa e i documenti con cui puoi dimostrare di possedere i requisiti per l’accesso alle agevolazioni fiscali. Ad esempio: Non sai se hai l'obbligo di fare la dichiarazione dei redditi?Non sai se hai l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi o se conviene farlo? Scoprilo rispondendo a 5 semplici domande. Occhio alla scadenza 730 prevista per quest’anno. Chi può detrarre il canone di locazione?Fino alla data del 31 dicembre 2021 rientrano in questo beneficio i soggetti compresi tra i 20 e i 30 anni, per i quali spetta (per i primi tre anni di contratto stipulato ai sensi della legge 431/98) una detrazione fissa di 991,60 euro, a patto però che il loro reddito complessivo non sia superiore a 15.493,71 euro.
Quando si può scaricare l'affitto sul 730?3 del Modello 730/2022. Questo tipo di detrazione affitto giovani è ammesso nel caso in cui l'immobile preso in locazione è utilizzato come abitazione principale. In questo caso spetta nella misura di 991,60 euro soltanto se il reddito complessivo del 2020 non superi i 15.493,71 euro.
Come scaricare l'affitto dalle tasse?La detrazione per le spese di affitto (o canone di locazione) dell'abitazione principale rientra tra le detrazioni fiscali da richiedere tramite la dichiarazione dei redditi con il modello REDDITI o Modello 730, che permette di “scaricare dalle tasse” l'affitto pagato nell'anno precedente.
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