Agenzia delle entrate bonus mobili ed elettrodomestici 2022

Agenzia delle entrate bonus mobili ed elettrodomestici 2022

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La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). Come spiega l’Agenzia delle Entrate, la detrazione “spetta solo al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l'immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l'arredo dall'altro, il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due”

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Tra gli acquisti che rientrano nel bonus ci sono: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione, frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Tra le spese si possono includere anche quelle di trasporto e di montaggio dei beni

Bonus mobili e elettrodomestici: confermato per il 2022, con proroghe e novità dell'Agenzia delle Entrate. Quali sono i mobili detraibili? Occorre realizzare degli interventi oppure è possibile ottenere il bonus senza ristrutturazione? Qual è il tetto massimo detraibile e quando è possibile applicare l'iva al 10% sugli acquisti. Facciamo chiarezza sul bonifico parlante e sugli altri adempimenti richiesti.

Agenzia delle entrate bonus mobili ed elettrodomestici 2022

Se stai leggendo questo articolo è perché hai intenzione di acquistare un nuovo mobile della cucina o un bel frigorifero. Magari proprio per sfruttare i bonus e le detrazioni messe in campo dall'Agenzia delle Entrate.

Detto ciò, con questa guida cercherò di far chiarezza in questa giungla fatta di norme, a volte contraddittorie, sul bonus mobili.

Ma vediamo i dettagli:

In che cosa consiste?

Acquistando dei mobili, hai diritto ad una detrazione dalle tasse pari al 50% della spesa sostenuta. 

Cerchiamo di capire meglio. Immagina di ristrutturare casa e di acquistare una cucina da 10.000 €. L'Agenzia delle Entrate ti restituirà il 50 % in detrazioni dalle tasse IRPEF. Quindi, l'Agenzia, non ti verserà sul conto 5.000 € (50% di 10.000 €) ma ti restituirà la somma scalandola dalle tasse future, in più rate annuali, per la precisione 10. In pratica, ogni anno pagheresti 500 € in meno di tasse IRPEF. 

Direi che si tratta di un'ottima occasione. Vediamo i requisiti di accesso:

Bonus mobili: quando è possibile usufruirne?

Dal titolo del paragrafo avrai dedotto che non è detto che tu possa accedere al 50%.

Difatti, potrai ottenere il bonus mobili solo se realizzassi almeno un intervento di manutenzione straordinaria, detratto come intervento di recupero del patrimonio edilizio.

Quindi per poter ottenere il rimborso dovrai aver realizzato degli interventi edili / impiantistici sul tuo immobile, su cui aver richiesto il bonus ristrutturazione. Nel capitolo successivo ti elencherò quali interventi vengono ritenuti "manutenzione straordinaria".

Inoltre, per fruire del bonus mobili occorre che i lavori edili siano iniziati prima dell’acquisto dei mobili stessi. Pertanto, se avessi versato degli acconti prima dell'inizio lavori, non potresti detrarre queste spese di acconto.

Come dimostrate l'inizio lavori? In caso di deposito di un titolo edilizio da parte di un architetto, geometra o ingegnere (SCIA o CILA), sarà sufficiente conservare il modello dell'atto. Qualora la ristrutturazione non richiedesse questa documentazione, sarà sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Un'altra domanda che mi viene posta spesso riguarda il limite temporale: fino a quando, rispetto alla data di inizio lavori, potrai acquistare i mobili? Ebbene, la legge ha attribuito tale scadenza all'ultimo giorno dell'anno, 31 dicembre.

Vorrei precisarti che la detrazione spetta anche qualora i mobili acquistati vengano disposti in ambienti della casa differenti da quelli oggetto di ristrutturazione. Ad esempio: lavori di ristrutturazione realizzati in cucina e acquisto della camera da letto. Anche qualora gli interventi edili fossero realizzati in una pertinenza accatasta autonomamente  (circolare 7/E del 27 aprile 2018).

Altra informazione fondamentale è:

Gli interventi finalizzati al risparmio energetico (ecobonus) non danno diritto al bonus mobili e grandi elettrodomestici.

Infine, è possibile ottenere il bonus mobili anche aderendo al Sismabonus 110% e sismabonus "ordinario" (interpello n. 419 del 29 settembre 2020)

Cessione del credito e sconto in fattura

Come saprai, in alternativa alla detrazione futura dalle tasse, potresti cedere il credito alle banche o al fornitore (sconto in fattura), per ottenere i soldi immediatamente!

Purtroppo, per il bonus mobili, la legge non prevede questa possibilità. La spesa per l'acquisto dei mobili potrai portarla solo in detrazione! Comunque hai diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche qualora avessi ceduto il bonus ristrutturazione o effettuato lo sconto in fattura sulle spese di ristrutturazione.

Per quali mobili spetta la detrazione / bonus?

L'agenzia delle Entrate, ha chiarito quali mobili possono essere detratti, tramite l'uso di circolari, FAQ e altri canali. Per semplificarti al massimo la questione, vorrei elencarti i mobili il cui acquisto ricade in detrazione: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione come lampadari, lampade da terra e da tavolo etc. (da guida Agenzia delle Entrate). Rientra anche la cucina e il divano-letto. Puoi portare in detrazione anche i mobili realizzati su misura dagli artigiani.

Non ricadono nel bonus: porte, pavimentazioni (per esempio il parquet o le piastrelle in gres porcellanato), tende, tendaggi soprammobili e complementi di arredo (da guida AdE).

Ricadono in detrazione anche i grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe
E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori
, come rilevabile dall'etichetta energetica.

Apro una piccola parentesi. Da qualche anno, obbligatoriamente, su alcuni elettrodomestici deve essere applicata una etichetta che indichi i consumi e una classe di merito. Difatti per agevolare la comprensione, è stata realizzata una scala alfabetica, dove con A+++ si indica l'elettrodomestico più efficiente e con G quello che consuma di più.

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L'acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l'obbligo. Da marzo 2021, la scala energetica ha subito delle variazioni. Ad oggi, le classi vanno dalla G alla A. Ancora non ci sono stati dei chiarimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate!

Ma vediamo qualche esempio di elettrodomestici che ricadono nel bonus (allegato II, D.Lgs. n. 49/2014):

      • frigoriferi, congelatori e altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti lavatrici;
      • asciugatrici e lavatrici;
      • lavastoviglie;
      • apparecchi di cottura e forni a microonde,;
      • stufe elettriche,  piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici;
      • ventilatori elettrici, estrattori d'aria e apparecchi per il condizionamento (da guida AdE) etc.

Non possono essere detratti: aspirapolvere, scope meccaniche e altre apparecchiature per la pulizia, macchine per cucire, macchine per maglieria, macchine tessitrici e per altre lavorazioni dei tessili, ferri da stiro e altre apparecchiature per stirare, pressare e trattare ulteriormente gli indumenti; tostapane; friggitrici, frullatori, macina caffè elettrici e apparecchiature utilizzate per aprire o sigillare contenitori o pacchetti, coltelli elettrici, apparecchi tagliacapelli phon, asciugacapelli, spazzolini da denti elettrici, rasoi elettrici, apparecchi per massaggi e altre cure del corpo, sveglie, orologi da polso o da tasca e apparecchiature per misurare, indicare e registrare il tempo, scaldabagno o boiler elettrico, bilance, computer, stampanti, telefoni, videocamere, televisori (anche A+), tablet, smart TV trapani.

Non possono essere detratti mobili o elettrodomestici usati, di seconda mano o vintage.

E' possibile detrarre anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

Come promesso ti voglio indicare quali interventi, secondo l'Agenzia delle Entrate, rientrano in "manutenzione straordinaria":

Quali sono gli interventi e i lavori che rientrano in ristrutturazione?

Occorre precisare che, l'Agenzia delle Entrate, ha fatto molta confusione sulla terminologia. Eviterò di polemizzare per non annoiarti. Mi limiterò a segnalarti le opere che ti permettono di accedere di conseguenza al bonus mobili:

      • manutenzione ordinaria all'interno della quale ricadono "gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o necessari ad integrare/mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti". A titolo esemplificativo la tinteggiatura della facciata condominiale, la sostituzione della pavimentazione e/o della ringhiera del lastrico solare etc.

ATTENZIONE: gli interventi in manutenzione ordinaria permettono la detrazione solo quando le opere riguardano parti comuni (condominiali). Quindi i mobili dovranno essere relativi a queste aree!

Vediamo ora gli interventi che riguardano le parti esclusive e private. Per essere detratti i mobili, gli interventi di ristrutturazione devono ricadere in manutenzione straordinaria oppure devono prevedere l'abbattimento delle barriere architettoniche (opere per disabili):

      • manutenzione straordinaria (opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari) e superiori. Ad esempio, opere come: spostamento di tramezzie divisori non portanti, apertura, chiusura o spostamento di porte e infissi, rifacimento impianto fognario privato, realizzazione piscina esterna, rifacimento degli impianti elettrico, idrico - bagno- gas cucina, di riscaldamento, di condizionamento / climatizzazione, antintrusione (telecamere e videosorveglianza) , realizzazione ascensorefrazionamento, accorpamento, cambio di destinazione d'uso, cerchiature muri, rifacimento solaio o tetto, aprire una finestra, rimozione amianto etc.
      • abbattimento barriere architettoniche: opere volte al miglioramento dei movimenti da parte di persone con difficoltà a deambulare: ad esempio l'installazione di montascale o rampe.

Importante: le detrazioni non valgono in caso di nuove costruzione!

Se vuoi approfondire l'argomento "detrazioni fiscali per ristrutturazione e/o risparmio energetico" ti consiglio la lettura di questo articolo.

Ora dovresti aver chiarito se i tuoi interventi ricadono nel bonus ristrutturazioni. Ma tutti possono usufruire della detrazione?

Chi può usufruire delle detrazioni fiscali?

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. Quindi, se hai un lavoro e risiedi in Italia, potrai accedere al bonus.

L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: 

      • proprietari o nudi proprietari;
      • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
      • locatari (affittuari) o comodatari;
      • soci di cooperative divise e indivise;
      • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali (investimenti che l'azienda utilizza per il suo funzionamento) o merce;
      • soggetti indicati nell'articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Sfatiamo il mito che il bonus mobili venga assegnato solo alle giovani coppie. Non ti preoccupare, è valido anche per chi ha festeggiato le nozze d'oro o d'argento.

Altro dettaglio non da poco: se le spese per ristrutturare l’immobile fossero state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.

Il tuo immobile potrebbe essere in comproprietari. Come dovrai comportarti:

A chi spetta la detrazione in caso di più proprietari (comproprietà)?

La detrazione per gli elettrodomestici del 50% spetta a colui che ha effettuato i pagamenti.

Questo soggetto deve essere titolare di un diritto reale sull'immobile, come detto in precedenza.

Il soggetto, possessore o acquirente, anche di una porzione di unità abitativa, potrà beneficiare interamente dell’agevolazione del 50%, purché sia colui che sostenga la spesa e che sia intestatario delle fatture.

Decesso del contribuente o cessione dell'immobile

La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di compravendita dell’immobile. Quindi, in questo secondo caso, il credito rimane in testa a colui che ha acquistato i mobili.  Questo vale anche qualora con la vendita dell’immobile vengano trasferite all’acquirente le restanti rate del bonus ristrutturazione.

Qual è l'importo massimo detraibile?

Nel 2022, il tetto massimo di spesa del Bonus Mobili è sceso a 10 mila euro. Nel 2023 e 2024 scenderà ulteriormente a 5 mila euro.

Quindi, al massimo ti verranno restituiti 5.000 €.

Riprendendo l'esempio della premessa, in cui avevamo speso 10.000 € per acquistare la cucina. L'Agenzia dello Entrate ti scalerà dalle tasse 500 € ogni anno per 10 anni fino a raggiungere i 5.000 € (50% di 10.000 €).

Se dovessi spendere 30.000 euro in arredamento, sui restanti 14.000 € non otterresti benefici!

Nel caso di frazionamento o accorpamento di unità immobiliari, per l’individuazione del limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici, vanno considerate le unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.

Altro argomento da chiarire è l'IVA a cui vengono assoggettati i materiali e le prestazioni in una ristrutturazione o riqualificazione energetica:

Quale IVA si applica?

L'agenzia delle Entrate, per favorire ulteriormente la riqualificazione del patrimonio immobiliare, ha ridotto l'iva da pagare su beni e servizi. Tuttavia, nel caso di bonus mobili si applica il 22%.

Infine, quali sono i documenti da conservare:

Adempimenti, dicitura del bonifico parlante e metodi di pagamento.

Come ti dicevo, per poter richiedere il bonus mobili occorre realizzare una "ristrutturazione". In alcuni casi, occorre presentare una pratica edilizia (CILA, SCIA, Permesso di costruire) in Comune a firma di tecnico abilitato, prima dell’inizio dei lavori. Oltre a conservare questo documento dovrai custodire le fatture o scontrini, le ricevute dei bonifici o di avvenuta transizione.

La documentazione raccolta dovrà essere consegnata al proprio consulente fiscale/CAF entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi per 10 anni!

Il pagamento può essere effettuato, oltre che tramite bonifico, mediante bancomat, carte di credito o di debito.

IMPORTANTE: Non pagare in contanti o assegni! Le spese devono essere tracciabili!

Nel caso volessi pagare con bonifico, l'Agenzia non ha segnalato alcuna dicitura. Non esiste un bonifico parlante per il bonus mobili! Tuttavia, molte banche utilizzano questa dicitura: bonus mobili - art. 16, comma 2, DL 63/2013;

Infine, per alcuni oggetti dovrai inviare la comunicazione all'Enea:

Ma bisogna comunicare qualcosa all'Enea?

Per i mobili non è necessaria. Viceversa, in pochissimi sanno che è necessaria per gli elettrodomestici. Attenzione non per tutti. Ho approfondito l'argomento in questo articolo.

Spero che l'articolo ti sia stato utile. Vincenzo.

Come ottenere il bonus elettrodomestici 2022?

Per beneficiare dello sconto fiscale sarà necessario inserire le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi. l limiti come sopra indicati (10.000 euro per il 2022) riguardano la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell'edificio oggetto di ristrutturazione.

Come funziona il bonus mobili ed elettrodomestici?

Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Come ottenere il bonus mobili 2022 senza ristrutturazione?

Bonus mobili senza ristrutturazione In pratica non esiste più un vincolo temporale stretto. Ad esempio: se la ristrutturazione non è più in corso in quanto è iniziata e terminata nel 2021, per accedere alla detrazione fiscale per i mobili è possibile comprarli anche nel 2022.

Cosa rientra nel bonus mobili 2022?

Il Bonus mobili ed elettrodomestici 2022 consiste in una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e elettrodomestici di classe almeno A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Il Bonus mobili ed elettrodomestici rientra all'interno del bonus ristrutturazione.