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Con la pratica di successione si trasferiscono ufficialmente i beni di un defunto a tutti i suoi eredi. È un documento che serve anche a dare l’informazione all’Agenzia delle Entrate dell’intero patrimonio del defunto. Sarà l’agenzia stessa a calcolare poi le tasse che gli eredi dovranno versare, in base al loro grado di parentela o in base a quanto scritto sul testamento. La pratica di successione ha un termine ultimo di 12 mesi dalla data di decesso e richiede una documentazione specifica. Cosa succede in caso di dichiarazione di successione tardiva? Nel caso in cui, cioè, avvenga una dichiarazione di successione in ritardo? Dichiarazione di successione tardiva: cosa succedePuò dunque succedere che il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione di successione non venga rispettato. Accade di solito in caso di disinteresse o di discordie tra gli eredi. È bene sapere che la legge prevede delle sanzioni sia in caso di dichiarazione di successione tardiva, che in caso di totale omissione. In caso di ritardo nella presentazione, agli eredi è data la possibilità di procedere con il ravvedimento operoso (previsto dalla Legge di Stabilità 2016). Si può ricorrere a questa opzione fino a dopo 6 anni dalla data del decesso: periodo in cui il contribuente può regolarizzare la propria posizione fiscale a seguito di mancato, omesso o insufficiente versamento di imposte e tributi. Le sanzioni previsteIn caso di dichiarazione di successione tardiva, quali sono le sanzioni previste? Per i pagamenti effettuati entro:
Documenti per successione: l’elencoPer non incorrere in sanzioni, anche in caso di dichiarazione di successione tardiva è bene dunque presentare all’Agenzia delle Entrate i documenti necessari all’apertura di una pratica di successione.
Una volta ottenuti tutti i documenti per la successione, la dichiarazione deve essere presentata per via telematica. Il modulo va compilato e inoltrato tramite l’apposita piattaforma sul sito dell’Agenzia delle Entrate. POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Cosa succede se si fa la successione dopo un anno?Nel caso in cui la dichiarazione di successione non viene presentata entro un anno dalla data di morte del defunto, il contribuente sarà soggetto a una sanzione amministrativa con un importo variabile dal 120 al 240 per cento dell'imposta.
Qual è il termine per la presentazione della dichiarazione di successione senza incorrere in sanzioni?Il termine per la presentazione della dichiarazione di successione è dodici mesi dal decesso.
Come si calcola il ravvedimento operoso Agenzia delle Entrate?In tali casi la sanzione del 15% è ulteriormente ridotta a 1/15 per ogni giorno di ritardo (1%). Pertanto, in sede di ravvedimento, la sanzione da versare sarà pari allo 0,1% per ciascun giorno di ritardo (1/10 dell'1%).
Quando non è possibile il ravvedimento operoso?ATTENZIONE: non risulta possibile utilizzare il ravvedimento operoso nel caso in cui il contribuente abbia ricevuto la notifica di atti di liquidazione e di accertamento, comprese le comunicazioni, i controlli automatici e i controlli formali delle dichiarazioni di cui agli artt. 36-bis e 36-ter del DPR n.
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