Le stufe a pellet sono un modo efficiente, economico ed ecologico per riscaldare la tua casa. Con un ottimo rapporto resa/prezzo stanno prendendo sempre più piede nel nostro paese, in sostituzione di altri combustibili più costosi e meno ecologici, come il gas. Show In questa guida completa sul bonus stufa a pellet ti spiego cos’è e come funziona, quali sono gli incentivi previsti, come ottenere la detrazione e per quale importo, come funziona il bonus senza ristrutturazione, con ristrutturazione edilizia e infine l’ultima novità, ossia il bonus con sconto in fattura, per ottenere subito quanto ti spetta, senza attendere la dichiarazione dei redditi. Indice
Cos’è e come funzionaHai una casa o stanza di grandi dimensioni e sei una persona attenta ad ambiente e risparmio: una stufa a pellet è quello che fa per te. Tra vari combustibili che tutti conosciamo, come ad esempio la legna o il gas, il pellet è un altro che sta riscuotendo molto successo: un combustibile innovativo, ecologico e con un ottimo rapporto qualità prezzo. Il pellet deriva dalla segatura, praticamente questa segatura viene pressata e legata con una sostanza naturale, in modo da ottenere la tipica forma cilindrica. Il pellet rappresenta quindi una forma di combustione ecologica non tossica, come la legna, ma meno costosa. IncentiviLo stato ha pensato a degli incentivi validi per tutto il 2020. Se decidi di acquistare una stufa a pellet tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020, puoi usufruire di uno di questi tre incentivi:
A primo impatto probabilmente penserai che le più convenienti sono la seconda e la terza opzione, che prevedono un bonus del 65%. Sicuramente, ma i criteri per accedervi non sono tutti uguali, ecco perché, a seconda dei casi, puoi usufruire dell’uno o dell’altro incentivo. Vediamo insieme le caratteristiche di ognuno, così da capire come funzionano. Vediamo innanzitutto i bonus erogati sotto forma di detrazione IRPEF e poi alla fine vediamo il bonus erogato sotto forma di sconto in fattura. Ecco i primi due. DetrazioneCi sono due tipi di bonus che prevedono la detrazione IRPEF:
Vediamoli entrambi. Con ristrutturazioneHai diritto a una detrazione IRPEF del 50% della spesa (costo stufa a pellet + montaggio) se effettui lavori di ristrutturazione sul tuo immobile, che si tratti di manutenzione ordinaria, straordinaria o di restauro, su singolo immobile o su condominio. Il massimo di spesa è pari a 96.000 euro, ciò significa che puoi avere una detrazione massima di 48.000 euro. Il costo della stufa a pellet può rientrare nella spesa detraibile, purché:
Puoi far rientrare in detrazione sia il costo della stufa a pellet, che quello del professionista che la installa. Senza ristrutturazioneSe invece la tua casa è perfetta così com’è o comunque non hai intenzione di fare alcun lavoro edile, ma solo di comprare la stufa a pellet, puoi usufruire dell’ecobonus, che ti garantisce una detrazione IRPEF del 65% su costo e spese di installazione della stufa. Puoi aderire a questo bonus solo se la stufa a pellet possiede tutti i seguenti requisiti:
Inoltre, devono sussistere i seguenti requisiti:
Con l’ecobonus, la spesa massima detraibile è 30.000 euro, ciò significa che puoi detrarre al massimo 19.500 euro. Con sconto in fatturaI bonus visti finora consistono in una detrazione fiscale, quindi per ottenere il rimborso IRPEF pari al 50 o al 65% (a seconda che tu abbia chiesto il bonus ristrutturazione o senza ristrutturazione), ottieni il rimborso tramite la tua dichiarazione dei redditi e con rate annuali. Quindi se per esempio hai diritto a un rimborso IRPEF di 8.000 euro, allora avrai 800 euro di rimborso all’anno. C’è un modo per ottenere subito il rimborso che ti spetta, grazie alla novità introdotta nell’estate 2019 e valida anche per l’acquisto di stufe a pellet per tutto il 2020: bonus stufe a pellet con sconto in fattura. Vediamo di cosa si tratta. Incentivi: sconto in fattura/scontrinoBisogna precisare subito una cosa: puoi accedere solo se il negoziante, ossia il venditore/installatore della stufa, aderisce a questa iniziativa. In pratica infatti, si tratta di una cessione di credito: il credito IRPEF a cui hai diritto (ossia il 65% del costo della stufa + installazione) lo trasferisci al negoziante, il quale poi se lo scarica per conto suo. Quindi il negoziante ti sconta il 65% dalla fattura e a sua volta se la vede con il fisco, compensando le tasse dovute con questo credito che tu gli hai trasferito. Quindi grazie allo sconto in fattura, tu non devi fare niente: semplicemente devi accettare lo sconto e pagare la fattura, scontata del 65%! Niente, dichiarazione dei redditi, niente modello Unico o 730, niente rimborso IRPEF a quote annuali: ottieni l’intero importo di bonus direttamente come sconto in fattura! EsempioAcquisti una stufa a pellet, per un costo di 4.000 euro (comprensivo di montaggio). Hai diritto a uno sconto in fattura pari a 2.600 euro. Quindi al posto di pagare 4.000 euro ne paghi solo 1.400. Si tratta di una bella opportunità, interessante soprattutto per coloro che non hanno molti soldi liquidi ma allo stesso tempo desiderano un sistema di riscaldamento ecologico, come la stufa a pellet.
AttenzioneCome detto poc’anzi, non tutti i negozianti aderiscono a questa iniziativa: chiedi più preventivi e informati su chi aderisce o meno allo sconto in fattura. AGGIORNAMENTO 2020 La Legge di bilancio 2020 sopprime la disposizione prevista all’art. 10 del D.l. 34/2019 (c.d. Decreto Crescita) con offriva la possibilità, al contribuente che aveva diritto alle detrazioni relative ad interventi di riqualificazione energetica, di scegliere invece del loro utilizzo diretto, un contributo di pari importo:
Conclusione: niente più sconto in fattura! ImportoRicapitoliamo gli importi di bonus a cui hai diritto:
DomandaPer ottenere il bonus devi semplicemente:
Fatto! A partire da luglio/agosto di quest’anno, riceverai la tua prima rata di rimborso IRPEF in busta paga (o su pensione se sei pensionato). Lo stesso importo lo riceverai per i prossimi nove anni. Sconto in fattura Per quanto riguarda invece lo sconto in fattura, è ancora più semplice: devi solo trovare un venditore che aderisce all’iniziativa e quindi pagare il prezzo scontato. Nessuna dichiarazione dei redditi da fare per ottenere lo sconto. Il pagamento deve avvenire con mezzi tracciabili (no contanti, altrimenti non hai diritto allo sconto). Passaggi successivi:Come detrarre acquisto stufa a legna?Detrazioni al 50%
Quando l'acquisto di una nuova stufa o caminetto a legna rientra in un progetto di ristrutturazione edilizia o di risparmio energetico, è possibile richiedere la detrazione del 50%. Rientrano tra i prodotti agevolabili solamente gli apparecchi più performanti.
Come funziona il bonus stufe a legna?L'installazione di caminetti o stufe consente di sfruttare la detrazione del 50% delle somme spese, fino ad un massimo di €96000, distribuita in quote annuali di pari importo per 10 anni, nel caso di acquisto e posa di un caminetto o stufa quando effettuato nell'ambito di un progetto di ristrutturazione edilizia.
Quali stufe rientrano nell ecobonus?Ecobonus stufa a pellet 2021
Per rientrare nell'Ecobonus la stufa a pellet deve avere rendimento superiore o uguale all'85% e deve inoltre avere la certificazione ambientale pari a 4 stelle nel caso di sostituzione di un generatore a pellet o legna già esistente o 5 stelle nel caso di nuova installazione.
Quando scade il bonus stufe?Non sembrerebbe il periodo giusto per sostituire la stufa, eppure lo è grazie al nuovo bonus che permette di risparmiare e la cui scadenza è fissata al 15 settembre. Poco tempo, quindi, per richiedere il contributo che viene messo a disposizione dalla Regione.
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