La costituzione italiana i primi 12 articoli

I principi fondamentali(art.1-12)esprimono i principi ispiratori di tutta la Costituzione:

Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Articolo 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.


Articolo 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Articolo 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Articolo 5

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento [cfr. art. 114 e segg., IX].

Articolo 6

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche [cfr. X]

Articolo 7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi.
Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale [cfr. art. 138].

Articolo 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge [cfr. artt. 19, 20].
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Articolo 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34].
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Articolo 10

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici [cfr. art. 26].

Articolo 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Articolo 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

In questo appunto di diritto vengono descritti quelli che sono i primi 12 articoli della Costituzione italiana che vengono descritti nel particolare prendendo come riferimento gli enunciati di base dei 12 articoli stessi.

I primi 12 articoli della Costituzione italiana sono dedicati ai principi fondamentali.

Articolo 1 della Costituzione italiana

L’articolo 1 della Costituzione italiana enuncia che “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.

La democrazia, quale principio ispiratore ad ogni livello della società italiana, viene enunciata già nell’articolo 1. Si richiama poi l’importanza del valore del lavoro, intorno al quale dovrebbe essere costruita la società.

Articolo 2 della Costituzione italiana

L’articolo 2 della Costituzione italiana enuncia che: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili (inalienabili o umani) dell’uomo […] e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

La costituzione italiana i primi 12 articoli

Il riconoscimento e la tutela dei diritti della persona (diritto alla vita, alla libertà, all’onore, alla riservatezza, ecc…) è mutato da altre Carte dei diritti dove si parla di diritti umani, o ancora di diritti inalienabili, sempre riferendosi ai diritti dovuti a tutti gli esseri umani, a prescindere dalla loro nazionalità o da altre condizioni personali.
Nella seconda parte dell’articolo 2 si fa riferimento ai doveri richiesti ai cittadini di solidarietà economica (corretto pagamento delle tasse, perché talvolta gli evasori mancano di solidarietà economica ) e di solidarietà politica (in primo luogo deve esserci il rispetto delle leggi).

Articolo 3 della Costituzione italiana

L’articolo 3 della Costituzione italiana è dedicato all’idea di eguaglianza di tutti i cittadini.
È diviso in 2 commi che esprimono due diverse concezioni dell’uguaglianza.


  1. Il primo comma richiama l’uguaglianza formale, giuridica tra i cittadini, per cui la legge èguale per tutti.
    È una conquista della Rivoluzione francese. Sono vietate perciò le discriminazioni e le differenze tra i cittadini a meno che non siano ragionevoli (età pensionabile, diritto di voto, leva militare).

  2. Nel 2°comma trova espressione un’idea di eguaglianza legata alle condizioni economiche, per cui si fa obbligo allo Stato di fare in modo che vi sia un certo equilibrio economico tra i cittadini e che tutti, anche le fasce più deboli della popolazione possano godere dei diritti fondamentali (libertà in base alla legge, ma anche ai soldi, non uguaglianza economica, ovvero comunismo, perciò non ci dovrebbe essere troppa disparità). Si parla a questo proposito di eguaglianza sostanziale, idea portata avanti in particolare modo dai partiti di sinistra.

Articolo 4 della Costituzione italiana

Articolo 4 della Costituzione italiana: Il lavoro è visto dalla Costituzione sia come un diritto individuale sia come un dovere verso la società. È un diritto del singolo, in quanto per la maggior parte delle persone il lavoro è la principale fonte di reddito, è dunque interesse dell’individuo avere un posto di lavoro. Lo Stato riconosce questo interesse e tuttavia bisogna notare che il diritto al lavoro enunciato all’articolo 4 è privo di tutela giudiziaria, e si traduce solo nell’indicazione per lo Stato di attuare politiche economiche favorevoli alla creazione di posti di lavoro. ( in Italia l’economia è liberista, i posti vengono creati dal mercato, è il capitalismo che regola l’economia non lo Stato, è un diritto non tutelato, non garantito, ma lo può promuovere; lo Stato può attuare politiche favorevoli alla creazione di posti di lavoro)
D’altra parte il lavoro è anche il modo in cui ciascuno contribuisce al buon andamento generale della società, e in quanto tale la Costituzione dice che è dovere di tutti lavorare. Anche qui però bisogna dire che trattasi di un dovere un po’ particolare, non essendo previste sanzioni per chi non lavora, al più può dirsi un dovere morale.

Articolo 5 della Costituzione italiana

Articolo 5 della Costituzione italiana: si cerca di trovare un compromesso tra una struttura del potere statale accentrata e un tipo di organizzazione federalista. Gli Stati Uniti, la Svizzera, ecc… sono Stati federali, la Francia invece è sempre stata esempio dell’accentramento di potere nella capitale. Questo articolo dice che l’Italia, “una e indivisibile”, avrà un’organizzazione del potere che lascia ampio spazio alle autonomie locali e al decentramento amministrativo. (Regioni, provincie, comuni)

Articolo 6 della Costituzione

L’articolo 6 della Costituzione italiana afferma che "la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.” Sinteticamente si può dire che l’articolo 6 della Costituzione tutela le minoranze linguistiche presenti nel nostro Paese. L’articolo 6 ha applicazione per esempio nelle regioni a Statuto speciale di Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Sicilia. Queste ultime tutelano le minoranze linguistiche mediante il bilinguismo e il separatismo linguistico.

Articolo 7 della Costituzione

L’articolo 7 della Costituzione italiana afferma che "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.”

Secondo quanto previsto lo Stato italiano è uno Stato laico che non dovrebbe favorire alcuna religione, anche se fino al 1984 per decenni lo Stato italiano ha prediletto il cattolicesimo come religione di Stato. Per ragioni storiche e culturali si sa che la religione cattolica è quella più diffusa e importante in Italia. Lo Stato della Chiesa ovviamente ha una sua autonomia e con lo Stato italiano firma delle intese di natura concordate. Ad esempio molto importanti sono i Patti Lateranensi che sono stati firmati nell’anno 1929 tra l’Italia di Mussolini e la Chiesa cattolica. Questi ultimi però sono stati rivisti nell’anno 1984.

Articolo 8 della Costituzione italiana

L’articolo 8 della Costituzione italiana afferma che "tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.”

Secondo quanto previsto dall’articolo 8 l’Italia ammette il pluralismo religioso, cosa che fino al 1984 non era garantita dato che la religione cattolica era quella privilegiata. Dopo quest’ultima data si è stabilito che agli occhi dello Stato italiano tutte le religioni sono libere, ma devono rispettare le leggi dello Stato italiano e poi devono firmare delle intese con esso.

La costituzione italiana i primi 12 articoli

Articolo 9 della Costituzione italiana

Secondo l'articolo 9 della Costituzione italiana "la Repubblica promuove lo sviluppo e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."

Secondo l’articolo 9 dunque la scienza, la tecnica, il paesaggio devono essere dei beni da tutelare. La promozione della scienza e della tecnica ammettono anche la libertà nell’ambito della ricerca e della divulgazione. Si devono quindi garantire anche la creatività umana sia la libertà di parola. Inoltre tutelare il patrimonio storico e anche il paesaggio sono degli aspetti che servono anche per garantire la difesa sia della ricchezza artistica e ambientale italiana.

Articolo 10 della Costituzione italiana

Secondo l’articolo 10 della Costituzione italiana “l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici.”

L’articolo 10 della Costituzione italiana stabilisce le regole principali che regolano i rapporti tra l’ordinamento italiano e il diritto internazionale. Le norme generali del diritto internazionali entrano anche a far parte dell’ordinamento italiano. La seconda parte dell’articolo invece prende in considerazione la condizione dello straniero nel nostro Paese distinguendo tra lo straniero che è presente nel nostro Paese per motivi lavorativi, turistici, ecc… da quello che invece è in Italia contro la sua volontà a causa di mancanza di libertà nel suo Paese d’origine, oppure perché nel suo Paese viene incolpato per reati politici o perché non ha l’esercizio pieno delle sue libertà democratiche. in questi casi gli stranieri ottengono il cosiddetto diritto d’asilo, avendo ospitalità sicura.

Articolo 11 della Costituzione italiana

Secondo l'articolo 11 della Costituzione italiana "l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."

L’articolo 11 della Costituzione italiana dunque sancisce che l’Italia condanna la guerra come strumento di offesa, però non come strumento di difesa: quando viene dunque attaccata, l’Italia può difendersi. L’Italia ovviamente ha come scopo il mantenimento della pace sia al suo interno sia all’esterno. Oltre a rifiutare la guerra l’Italia, se è necessario, è disponibile anche a limitare la propria sovranità e quindi il proprio autogoverno a vantaggio di organizzazioni che hanno come scopo quello di far regnare la pace, come ad esempio l’ONU.

Articolo 12 della Costituzione italiana

Secondo l'articolo 12 della Costituzione italiana "la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni."

Con l’articolo 12 della Costituzione italiana l’Italia stabilisce costituzionalmente la foggia della bandiera della Repubblica italiana che si identifica nel tricolore verde, bianco e rosso che è a tre bande verticali e anche di uguali dimensioni.

Qual è il significato dell'articolo 12 della Costituzione Italiana?

Articolo 12 Che cosa significa? Questo articolo codifica costituzionalmente la foggia della bandiera della Repubblica italiana che, in realtà, era già stata stabilita nel 1946, con un decreto legislativo presidenziale.

Quanti sono i principi fondamentali della nostra Costituzione?

Come abbiamo visto, gli articoli che fanno parte dei Principi sono 12 e ognuno di loro tratta di un tema differente che va a gettare le basi della Costituzione e dello Stato italiano.

Qual è l'articolo più importante della Costituzione?

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt.

Quanti sono in tutto gli articoli della Costituzione?

Entrata in vigore il 1 gennaio 1948, consta di 139 articoli e 18 disposizioni transitorie. Le sue norme sono distinte in tre gruppi: il primo riguarda i principi fondamentali dell'ordinamento italiano. il secondo stabilisce i diritti ed i doveri dei cittadini (Parte I)