Come si fanno le olive verdi dolci

La conservazione delle Olive Verdi richiede un po' di tempo e di pazienza ma fidatevi, il gioco vale la candela! Che siano preparate in salamoia, al naturale o con erbe aromatiche, oltre ad essere molto più genuine, le olive preparate e conservate in casa hanno tutto un altro sapore! In questa ricetta vi spiego per filo e per segno i passaggi da effettuare per una conserva con i fiocchi: alla fine del vostro "lavoro", vedrete che comodità avere sempre a portata di mano la vostre Olive Verdi!

Preparazione 3 h

Tempo totale 3 h

Portata Conserve casalinghe

Cucina Italia

  • a piacere olive verdi grosse o olive da olio, piccole (tipo Taggiasca)
  • a piacere olive grandi nere mature
  • q.b. acqua
  • q.b. sale
  • q.b. olio d'oliva
  • q.b. finocchio selvatico
  • q.b. alloro in foglie
  • q.b. limoni
  • q.b. pazienza

  • Le olive verdi grosse possiamo lavorarle in vari modi. Ad esempio, possiamo metterle intere direttamente in acqua cambiandola tutti i giorni finché non sono dolci.

  • A quel punto facciamo bollire la quantità di salamoia necessaria col 10% di sale, arricchita se vogliamo con foglie di lauro e tronchetti di finocchio selvatico.

  • Quando la salamoia è tiepida, uniamo alle olive la quantità il sale. La quantità di sale sciolto nell'acqua determina la frequenza con cui cambieremo l'acqua: più sale mettiamo, meno spesso va cambiata, e più a lungo andranno tenute nell'acqua dolce prima di essere consumate. Generalmente, la salamoia si cambia ogni due tre mesi.

  • Quando le olive dolci possiamo privarle del nocciolo con l'attrezzo apposito, asciugarle bene e conservarle sotto olio.

  • Al momento di servirle, dopo averle fatte sgocciolare per rilasciare l'olio in eccesso, potremo farcirle con acciughe, tonno, peperoni ecc.

  • Se vogliamo gustare l'oliva in tempi brevi, possiamo procedere in questo modo: prendiamo un'oliva tra pollice e indice tenendola in piedi su un tagliere, diamole una martellata al polo nord, (non dovete andare al Polo per farlo, e attenti alle dita). Il colpo dev'essere calibrato, non troppo debole da pestarla né così forte che da spappolarla. L'oliva deve solo creparsi lasciando intravedere il nocciolo. Col cambio dell'acqua quotidiano, e usando la salamoia con gli aromi alla fine, in otto dieci giorni dovrebbero essere pronte.

  • Nota bene che con questo tipo di lavorazione le olive non durano più di due settimane, quindi conviene asciugarle bene e metterle in vasetti sotto olio al naturale o con erbe aromatiche, giardiniera, acciughe, peperoncino, ecc.

  • Per chi abita in campagna o la frequenta, in zone di produzione, non sarà difficile procurarsi le olive piccole da olio: sono molto più saporite delle grandi, bisogna prenderle non ancora completamente mature, ma quando cominciano a prendere colore.

  • Se lasciate intere, con i giusti ricambi di salamoia (come per le verdi) possono durare più di due anni (se non le mangiate prima). Si può accelerare il processo di addolcimento praticando nell'oliva dei tagli verticali che arrivano sino al nocciolo. In questo caso, bisogna tener presente una regola: più tagli effettueremo, minore sarà la durata.

  • Quando le olive grandi saranno completamente mature, belle lucide e nere, si potranno preparare le olive secche, spesso conosciute come "olive alla greca".

  • Il procedimento è molto semplice: si tengono in salamoia 24 ore, poi si risciacquano e si tengono esposte al sole stese su un telo bianco, o meglio ancora sulla carta d'alluminio che aumenta l'irradiazione solare. Ritirandole la sera restano esposte o fin quando non sono ben "passe".

  • Se la stagione dovesse essere già troppo inoltrata, e il sole non più sufficiente, ci si può aiutare con un essiccatoio (quello che si usa per i funghi va benissimo). A questo punto, bisogna metterle in forno, a temperatura molto moderata, fin quando non saranno "appassite" (non cotte).

  • Conservatele in vasetti sotto olio, e se volete una vera leccornia, procuratevi dei bei limoni non trattati

  • Dopo averli ben lavati lasciando la scorza, li taglierete a fette alte cinque millimetri, e nei vasetti alternerete uno strato di olive a uno di limone, ricoprendo tutto con olio extravergine, e riponendo al fresco e buio.

Come fare per addolcire le olive verdi?

Acqua fredda: immergete le olive in una bacinella e ricopritele completamente di acqua fredda. Cambiate l'acqua due volte al giorno, mattina e sera, per due settimane: in questo lasso di tempo le olive perderanno la sostanza amara e potranno essere finalmente gustate, oppure conservate in salamoia.

Cosa sono le olive dolci?

Le olive dolci si cucinano principalmente con un tipo specifico di olive, ovvero le olive Nolche. Che tipo di olive sono? Le olive Nolche sono tendenti al dolciastro, con un lieve retrogusto amarognolo che, come vi abbiamo già raccontato, è data dall'alta presenza di polifenoli.

Quali sono le olive più dolci?

Baresana. “Termite di Bitetto” è la varietà di olive tipica della terra di Bari, famose per essere particolarmente dolci e croccanti. Ottime per uno spuntino o per un aperitivo, noi ve la consigliamo anche per la preparazione di diversi piatti tipici della cucina pugliese, prima tra tutte la focaccia.

Come si curano le olive verdi?

Basta una soluzione al 10% di sale (100 g di sale ogni litro d'acqua). Potete aromatizzare la salamoia aggiungendo rametti di finocchio, semi di coriandolo o altre erbe aromatiche. Così preparate, le olive si conservano per diversi mesi al fresco in vasetti ermetici.