Quanto tempo ci vuole per covare un uovo di gallina

Quanto tempo ci vuole per covare un uovo di gallina

Ci vogliono circa tre settimane prima che le uova di gallina si schiudano, diano o prendano un giorno, a condizione che le uova siano fertili. Non tutte le uova sono fertili, quindi occorre dedicare del tempo a determinare quali uova possono schiudersi e quali non lo sono.

Le uova sterili contengono piccoli punti grigi e bianchi sul tuorlo, mentre le uova fertili hanno un cerchio scuro che circonda il punto. Le uova fertili hanno bisogno di calore costante, naturalmente o da un'incubatrice. Le galline si siedono sulle uova fino a quando non si schiudono, proteggendo i bitties all'interno, mentre si stanno sviluppando. La temperatura e l'umidità influenzano il risultato delle uova e possono distruggere le uova.

Quanto tempo ci vuole per covare un uovo di gallina

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La definizione di chioccia è molto semplice: gallina che cova le uova e alleva i pulcini.

Ma la realtà delle cose è invece molto più complessa e fare la chioccia è per una gallina un lavoro davvero molto impegnativo, lungo (in totale anche 3/4 mesi) e che le sottrae molte energie (infatti smette di deporre le uova). Vediamo dunque di comprendere al meglio i compiti più importanti che una chioccia deve svolgere in questo periodo e soprattutto come l’allevatore può aiutarla, per il benessere suo e la crescita sana dei pulcini.

Su questo sito parliamo molto spesso di pollai, di galline ornamentali, e soprattutto di galline ovaiole, e di quanto sia bello gustare le loro uova fresche appena deposte in tante squisite ricette.
Bisogna però considerare anche l’eventualità che nel nostro pollaio vi sia un bel gallo (nella proporzione raccomandata di uno ogni 6/10 galline circa, rapporto che dipende anche dal tipo di razza) e che dunque le uova siano probabilmente fecondate (vi possono essere dei motivi per cui, pur essendoci un gallo nel pollaio, le uova non siano fertili, argomento che abbiano trattato nell’articolo dedicato alla riproduzione delle galline).

Arriverà così il momento che una o più delle nostre galline, se ben predisposte, si metteranno a covare, guadagnandosi in tal modo l’appellativo di chioccia.

Supponendo che il gallo sia un bell’esemplare adulto, sano e in forze, e che l’accoppiamento sia andato a buon fine, una gallina può deporre uova fecondate già dopo appena 24 ore e anche addirittura fino a un mese di distanza dall’ultimo rapporto.

Vediamo allora di capire meglio che cosa significhi, per una gallina, diventare chioccia (ne abbiamo solo accennato in due precedenti articoli: Differenza tra gallo, pollo e gallina e Come nascono i pulcini? Differenza tra cova naturale e incubatrice), e che cosa questo implichi anche per l’allevatore in fatto di cure e attenzioni particolari.

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Quanto tempo ci vuole per covare un uovo di gallina

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Essere chioccia significa appunto covare le uova in attesa della loro schiusa (cosa questa che richiede solitamente 21 giorni e uno sforzo fisico notevole da parte della gallina) e quindi diventare “mamma” e allevare i pulcini (ecco perché, in senso figurato, si usa definire “chioccia” una madre esageratamente protettiva verso i propri figli o comunque una donna con un forte senso materno).

Per approfondire questo delicato momento della vita di una gallina (che può ripetersi più volte nel tempo), ci faremo guidare in larga parte dalle parole che lo zoologo ed esperto in avicoltura Andrea Mangoni ha scritto proprio a proposito della chioccia, nel suo bel libro (che vi consigliamo caldamente di leggere), Il Pollaio per Tutti (Antonio Vallardi Editore).

Non tutte le galline sono predisposte a diventare chiocce, per vari motivi (razza, età, salute, ambiente, ecc.), ma c’è una regola generale che dice che figlie di buone chiocce dovrebbero essere a loro volta buone chiocce.

Se una gallina non è predisposta alla cova non deve essere forzata: così come esistono tecniche per indurre forzatamente la muta, ne esistono anche per cercare di forzare una gallina a diventare chioccia; noi della redazione di “Tuttosullegalline.it” esprimiamo la nostra assoluta contrarietà per entrambe queste “coercizioni” che in qualche modo violentano la natura spontanea dell’animale, portandola in alcuni casi anche alla morte (in quanto questo periodo è altamente debilitante per il fisico della gallina, che dunque deve essere assolutamente pronta a sostenerlo).

Chioccia: ecco quali sono le razze “da cova” migliori

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Come abbiamo detto, uno dei fattori principali che influenza la naturale predisposizione di una gallina a diventare chioccia è la razza di appartenenza.

Ci sono razze avicole come ad esempio la Cocincina, la Brahma, la Moroseta (silkie), la Plymouth Rock, la Mugellese la Phoenix, la Francesina (e in generale un po’ tutte le galline nane), in cui l’istinto alla cova è veramente notevole, mentre nella Livorno, nell’Ancona, nella Padovana, nella Polverara, e in generale nelle ibride ovaiole che si acquistano al consorzio, tale attitudine è veramente fievolissima, se non del tutto assente.

Eccellente a farsi chioccia, per chi ha la fortuna di averla nel proprio pollaio, è in tal senso la tacchina, che oltretutto, date le sue dimensioni, può covare assieme anche un numero elevato di uova.

In generale poi, razze rustiche nane non selezionate per la produzione di uova, hanno una buona predisposizione alla cova e dunque, avere nel pollaio alcune di queste piccole galline (come ad esempio le mugellesi o le mericanelle), può rivelarsi una vera “manna dal cielo” in quanto, lo ricordiamo, una gallina può covare anche uova di altre senza alcun problema e può covare per più volte all’anno.

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Come capire se una gallina è diventata chioccia e ha iniziato a covare?

Le galline cominciano a deporre uova attorno al 6° mese di età e possono sentire il “richiamo della cova” già dopo aver deposto una decina di uova circa.

Non è difficile riconoscere una gallina che si è fatta chioccia ed ha cominciato la cova in quanto, a differenza del suo comportamento abituale, non si alza mai (o quasi) dal nido; per essere proprio sicuri che stia covando, possiamo fare la seguente prova pratica:

“… avvicinatevi a lei e provate ad accarezzarla: la chioccia emetterà un verso prolungato, basso e caratteristico (detto appunto “chiocciare”), arruffando le penne del collo e del dorso e abbassando un po’ la testa; tolta dal nido vagherà chiocciando per il pollaio, con le ali semi-aperte a ombrello attorno al corpo, la coda ritta e il piumaggio arruffato.
In generale la gallina tornerà rapidamente al nido e riprenderà a covare le uova”.
[tratto da “Il Pollaio per Tutti”, Andrea Mangoni, pag. 86]

Al contrario, una chioccia che non sta covando bene la si può riconoscere dal fatto che non copre bene tutte le uova (evitare comunque di metterne sotto troppe), che alcune le lascia raffreddare, che si alza spesso e che se ci avviciniamo abbandona il nido.

Inoltre può capitare che la chioccia, stando così ferma nel nido e non effettuando gli usuali bagni di sabbia e cenere, sia assalita dai parassiti cutanei, al punto tale da desistere dalla cova o, addirittura, da portarla a termine a costo della propria vita.

Chioccia che cova: come prenderci cura di lei

Come abbiamo detto in precedenza, la cova delle uova è un periodo molto stressante per la gallina e quelle con più “esperienza” (ovvero che l’hanno affrontata più volte) sanno gestirsi meglio; le chiocce “navigate” si alzano da sole per mangiare e defecare e girano le uova con le zampe mentre ci sono accovacciate sopra. Tutte azioni fondamentali per ottenere un’alta percentuale di schiusa e una bella nidiata di pulcini, e che le galline che sono chiocce per la prima volta molto spesso non sanno eseguire correttamente (non si alzano e girano poco le uova).

Dunque, durante il delicato periodo della cova, è bene che intervenga anche l’allevatore a dare il proprio aiuto, ad esempio spostando la chioccia in una gabbia protetta con apposito nido, o comunque in un luogo appartato solo per lei, in quanto le altre galline del pollaio, nella stragrande maggioranza dei casi, vogliono andare a deporre nel suo nido, dunque disturbandola, facendola alzare, e mettendo a serio rischio di raffreddamento e rottura la sue uova.

La chioccia va spostata di notte; prima vanno spostate delicatamente le uova che riusciamo a prenderle dal di sotto e messe all’interno del nuovo nido; poi andrà presa la “mamma” e poggiata con cura sopra le uova spostate, e infine dovremo riuscire a metterle sotto anche le ultime uova, prima irraggiungibili in quanto troppo nascoste dal suo corpo (da tenere presente che una chioccia di medie dimensione cova al meglio al massimo 10 uova).

La dimensione della gabbia dovrà essere abbastanza grande da ospitare il nido e i pulcini dopo la schiusa, per un periodo di tre-quattro settimane circa (una gabbia di 100 x 50 x 50 cm dovrebbe essere sufficiente per una chioccia e circa 10 pulcini; il numero massimo di piccoli che una chioccia può seguire è di circa 20).

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Durante il periodo della cova, molto faticoso fisicamente, è consigliabile somministrare alla chioccia un mangime altamente proteico per farla restare in forze, e in caso aggiungere anche del multi-vitaminico nell’acqua da bere. L’ideale è mettere mangiatoia e abbeveratoio a circa mezzo metro di distanza dal nido, in modo da incentivare la chioccia ad alzarsi per qualche minuto per poter sfamarsi e abbeverarsi (e magari defecare fuori dal nido).

Per quanto riguarda la speratura, secondo noi è utile farla anche quando siamo in presenza di uova covate da una chioccia, in quanto ci da la possibilità di togliere uova non fertili, con embrione morto o con altri problemi, in modo che queste non rovinino anche quelle sane.
Consigliamo di effettuare la speratura nei momenti in cui la chioccia si alza per mangiare e bere.

Chioccia che alleva i pulcini: come prendersi cura di lei e di loro

La chioccia, dopo la schiusa, alleverà i pulcini per circa 30 giorni (fino ad un massimo di 60), dopo di che riprenderà a deporre le uova e comincerà a scacciare i piccoli. A questo punto il suo compito di “mamma” può dirsi concluso ed è bene prendere la gallina e rimetterla all’interno del pollaio.

Ogni pulcino (che in realtà a questa età prende il nome di pulcinotto) è bene che resti protetto fino a circa i 3 mesi di età, fino a quando cioè non sarà abbastanza grande per potersi difendere da solo e/o sfuggire ai predatori (soprattutto, quando sono così piccoli, risultano assai temibili per loro i ratti).

Per conoscere tutto quello che c’è da fare per accudire la chioccia e i pulcini durante il primo periodo (0 – 30 giorni di vita) e il secondo periodo (30 – 90 giorni di vita), vi consigliamo di proseguire la lettura su questo altro approfondito articolo, completo di tutte le informazioni, suggerimenti pratici e video: Consigli utili su come accudire e allevare i pulcini da 0 a 3 mesi di vita.

Bellissima questa chioccia di Moroseta che raduna attorno a sé i suoi 9 adorabili pulcini che poi spariscono tutti sotto di lei… che batuffoli morbidosi!!! 🙂

E voi, che esperienze avete avuto con la cova e la chioccia? Avete dei suggerimenti e consigli da dare a chi è alle prime armi? E quale è stata la vostra emozione alla schiusa delle uova e alla vista dei primi pulcini? 🙂 Raccontatecelo nei commenti qui sotto!

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Quanto ci mettono a covare le uova le galline?

Per le uova di gallina la durata dell'incubazione è di circa 21 giorni. Per i primi 18 giorni la temperatura va mantenuta attorno ai 37,7°C, con un'umidità del 57%. A partire dal 18° giorno si entra nella fase di schiusa, per cui è indicato abbassare la temperatura a 36,9°C ed aumentare l'umidità tra il 66% e il 75%.

In che periodo dell'anno covano le galline?

In natura esiste il periodo delle cove, cioè la primavera inoltrata. Tra la primavera e l'estate è più facile che una gallina “decida” di acchiocciarsi. Le ore di luce sono molte e le temperature calde il giusto. I pulcini nasceranno d'estate e non soffriranno il freddo, saranno già grandini quando arriverà l'inverno.

Quanto tempo possono stare le uova prima di essere covate?

Comunque in genere non covano fino alla deposizione del 3°-4° uovo (giorno+giorno-). In ogni caso le uova appena deposte e tolte dal nido possono essere conservate per una settimana/10 giorni prima di farle covare. Passato questo periodo, piu' si aspetta e piu' si riducono le aspettative di schiusa.

Quanto tempo per covare?

La cova dura 21 giorni: il tempo necessario per far schiudere le uova. A volte può capitare che i piccoli nascano tra il 20° o il 22° giorno, questo dipende dalle condizioni di umidità e temperatura del nido.