Quando scade l opzione donna per la pensione

I termini di decorrenza

Il diritto alla decorrenza della pensione si consegue trascorsi: a) dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti; b) diciotto mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

Lavoratrici comparto scuola e Afam

Per le lavoratrici del comparto scuola e degli Istituti di alta formazione Artistica e Musicale (AFAM) trova applicazione la legge 449/97 (articolo 59); pertanto, al ricorrere dei requisiti, le stesse possono conseguire il trattamento pensionistico rispettivamente a decorrere dal 1° settembre 2022 e dal 1° novembre 2022.

Decorrenza non anteriore a febbraio 2022

Il trattamento pensionistico “Opzione donna”, relativamente alle lavoratrici che hanno perfezionano i prescritti requisiti entro il 31 dicembre 2021, può essere conseguito anche successivamente alla prima decorrenza utile. Tenuto conto della data del 1° gennaio 2022, di entrata in vigore della legge 234, la decorrenza del trattamento pensionistico non può essere comunque anteriore al 1° febbraio 2022, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive della medesima, e al 2 gennaio 2022, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della predetta assicurazione generale obbligatoria.

No adeguamento alla speranza di vita

Per quanto riguarda il requisito anagrafico richiesto, non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita (articolo 12 del decreto legge 78/2010, convertito, con modificazioni, dalla legge 122/2010).

I contributi

Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell'assicurata, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità, ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.

La nuova Legge di Bilancio ha prorogato le misure di pensionamento anticipato Ape Social e Opzione donna anche nel 2022. Le modifiche in questione sono presenti al comma 94 dell’articolo 1 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”.

La legge interviene sul decreto istitutivo dell’Opzione donna, modificandone esclusivamente i termini per la maturazione dei requisiti richiesti per l’accesso alla pensione anticipata e portandoli al 31 dicembre 2021.

In poche parole, potranno accedere al trattamento pensionistico in trattazione le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2021, abbiano maturato un’anzianità contributiva minima di 35 anni e un’età anagrafica minima di 58 anni se lavoratrici dipendenti e di 59 anni se lavoratrici autonome.

L’Inps, con il Messaggio numero 169 del 13 gennaio 2021, ha fornito le istruzioni per l’applicazione della proroga.

Vediamo quindi nei prossimi paragrafi tutte le novità.

Riforma Pensioni 2022: Quota 102, donne, flessibilità, giovani. Ultime notizie

Opzione donna 2022: cos’è

Il trattamento pensionistico cd. “Opzione donna” è stato istituito dall’articolo 16 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, che recita:

“Il diritto al trattamento pensionistico anticipato è riconosciuto, secondo le regole di calcolo del sistema contributivo previste dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n.180, nei confronti delle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2018 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome.“

Il Governo era già intervenuto prorogando i termini per il possesso dei requisiti fino al 31 dicembre 2020. Con la Legge di Bilancio 2022 arriva un’ulteriore proroga, spostando il termine in questione al 31 dicembre 2021.

Opzione donna: come calcolare l’importo della pensione

Opzione donna 2022: requisiti

La possibilità di pensionamento anticipato è rivolta esclusivamente alle lavoratrici iscritte all’Ago (Assicurazione generale Obbligatoria) e ai fondi ad essa sostitutivi o esclusivi (dipendenti del settore privato, pubblico impiego e lavoratrici autonome) in possesso di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995. Non potranno quindi accedervi le lavoratrici iscritte alla Gestione separata INPS, di cui all’art. 2, co. 26 della L. n. 335/1995.

Ulteriori requisiti riguardano l’età e l’anzianità contributiva. In particolare, le lavoratrici che intendono avvalersi dell’Opzione donna dovranno, entro il 31 dicembre 2021:

  • aver maturato un’anzianità contributiva minima di 35 anni;
  • avere un’età pari o superiore a 58 anni, nel caso delle lavoratrici dipendenti;
  • avere un’età pari o superiore a 59 anni, nel caso delle lavoratrici autonome.

Ai fini della scelta, è giusto ribadire che l’Opzione donna si avvale del meccanismo di calcolo contributivo, di cui al D.Lgs. 30 aprile 1997, n. 180, che in genere è più penalizzante rispetto al sistema retributivo. Si ricorda che questo trattamento soggiace nella cosiddetta “finestra mobile“, per cui il diritto alla decorrenza della pensione si consegue trascorsi:

  • 12 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
  • 18 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

Per le lavoratrici del comparto scuola e degli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) sarà possibile conseguire il trattamento pensionistico rispettivamente a decorrere dal 1° settembre 2022 e dal 1° novembre 2022.

Opzione donna 2022: domanda

L’Inps ha precisato, con il Messaggio numero 169 del 13 gennaio 2021, che le domande di pensione sono state aggiornate tenendo conto della novella normativa e che quindi sarà possibile fare domanda attraverso i consueti canali:

  • autonomamente con accesso alla propria area riservata del sito INPS con SPID, CNS o CIE;
  • tramite numero verde INPS (se in possesso di PIN dispositivo);
  • tramite patronato.

Ai fini del conseguimento della pensione è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Non è invece richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratrice autonoma.

Tenendo conto dell’entrata in vigore della Legge di Bilancio in data 1° gennaio 2022, l’Istituto precisa che la decorrenza del trattamento pensionistico non può essere comunque anteriore:

  • al 1° febbraio 2022, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive della medesima,
  • al 2 gennaio 2022, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme esclusive della predetta assicurazione generale obbligatoria.

Scarica il Messaggio Inps numero 169 in pdf

Chi può andare in pensione con l'opzione donna nel 2023?

Nel 2023 rimarrà attivo anche il canale di Opzione donna. Che quest'anno ha permesso il pensionamento, con il ricalcolo contributivo dell'assegno, alle lavoratrici in possesso di 58 anni d'età (59 se “autonome”) e 35 anni di contributi.

Quando scade la domanda di pensione opzione donna?

Pensione Scuola: Opzione Donna Per accedere a Opzione Donna 2022 è necessario aver maturato, entro il 31 dicembre 2021, i seguenti requisiti: 35 anni di contribuzione effettivamente versata; essere nate entro il 1963; aderire al sistema di calcolo contributivo.

Quando scade opzione donna 2022?

Ovvero, se in possesso dei requisiti per ottenere Opzione Donna 2022 al 31 dicembre 2021, le lavoratrici del comparto scuola possono conseguire il trattamento pensionistico a decorrere dal 1° settembre 2022.

Quando si può andare in pensione con 35 anni di contributi?

SI potrebbero avanzare delle ipotesi Essendo richiesti almeno 61 anni ed almeno 35 anni di contributi si potrebbe trattare di una sorta di quota 101 che permetta l'accesso con 66 anni di età e 35 anni di contributi, 65 anni di età e 36 anni di contributi, 64 anni di età e 37 anni di contributi e così via.