Cosa scrivere in una partecipazione di nozze

Sommario Show

L’invito sì o no ?
Come intestare le buste
Consegnare le partecipazioni
I categorici No
Che si scrive nelle partecipazioni?
Cosa scrivere nella partecipazione IBAN?
Come scrivere a mano le partecipazioni?
Come si informano gli invitati della lista nozze?

Ieri

Secondo il Galateo di una volta, erano i genitori ad annunciare il matrimonio dei propri figli che, a quei tempi, vivevano ancora con loro. Aveva un significato molto profondo questo gesto ed era, ogni volta, accuratamente scritto …

Ed è proprio da questo dettaglio che nasceva la distinzione fra Partecipazione ed Invito che spesso si credono la medesima cosa, ma non è affatto così.

La partecipazione, come dice il nome stesso, veniva inviata a tutti i conoscenti della famiglia per “partecipare” alla gioia del prossimo matrimonio. Frequentemente, quindi, veniva consegnata da sola e non insieme all’invito che, invece, era destinato solamente alle persone che si desiderava ospitare al ricevimento.

Oggi

I tempi sono trascorsi ed oggi, è usuale che siano gli sposi stessi ad annunciare le nozze in prima persona; magari vivono già insieme, o comunque, non vivono più dai genitori.. quindi è più appropriato che siano loro stessi ad invitare.

Spesso hanno anche già dei bimbi e tendono a volervi coinvolgere nello scritto della partecipazione. Nella stesura, possono annunciare le nozze “insieme” ai loro bimbi, oppure impostarlo come se fossero i bimbi stessi ad annunciare il lieto evento. Personalmente non amo questa ultima formula, preferisco sempre che siano gli sposi a dichiarare … ma è molto soggettivo, spazio alla fantasia!

La partecipazione annunciata dai bimbi

L’invito sì o no ?

Oggi giorno l’usanza di inviare la partecipazione senza l’invito al ricevimento, al solo fine di informare parenti, amici e conoscenti tutti, non è molto diffusa. Lo è rimasta solo in qualche zona d’Italia più legata alle tradizioni, perciò il rischio è che, inviarla, possa creare dei fraintendimenti.

I conoscenti potrebbero chiedersi se sono invitati o no, pensare che vi siate dimenticati di inserire l’invito stesso, dando quindi per scontato di essere invitati a prescindere ( quando in realtà così non era ) … consigliamo, per quanto possibile, di evitare…

La formula

In Italia, la tradizione è di mettere prima il nome dello sposo e poi quello della sposa. Non fate caso se troverete l’esatto contrario su immagini americane o inglesi…Ogni terra ha la sua tradizione!

Bisognerà scrivere le informazioni tutte, necessarie al vostro ospite per partecipare; in particolare, oltre a chi, anche perché, quando e dove.

Tempi addietro, si tendeva a scrivere solo il nome della chiesa, perchè si presumeva esistesse una sola parrocchia per ogni città. Oggi giorno è bene aiutare il più possibile l’ospite, inserendo anche l’indirizzo della chiesa, soprattutto per chi viene da fuori e non conosce la zona.

E’ anche bene scrivere le partecipazioni in modo chiaro e ben leggibile, anche da un nonno!

In calce all’invito, la formula più elegante richiede il RSVP, l’acronimo di Répondez, s’il vous plaît, ovvero il nostro italianissimo “È gradita gentile conferma”. Se però pensate che, la maggior. parte dei vostri ospiti, non ne sappiano assolutamente il significato, meglio optare per la versione in italiano, indubbiamente comprensibile da tutti! Detto ciò, potrete scriverlo anche in cirillico o in giapponese, fatto sta che, molti ospiti, non risponderanno comunque e sarete voi a doverli chiamare!

Il tasto dolente eccolo qui: LA LISTA NOZZE

L’utilità è indubbia, per quanto chi è ancora legato alle vecchie tradizioni, lo potrebbe pensare come un gesto poco raffinato. Bypassiamo questo antico pensiero, ma assolutamente NO a biglietti da visita dell’agenzia o all’iban! Sono messaggi sfacciati. Considerate invece di mettere un bigliettino perfettamente coordinato alla partecipazione e, quando è possibile, chiuderlo in una sua bustina, in maniera che non sia così diretto, ma bensì da ricercare!

In ultimo, se avete piacere che gli ospiti si presentino vestiti a tema con il fil rouge delle vostre nozze, è utile inserire il DRESS CODE.

Esiste un galateo anche per questo, ma ahimè, non lo conosce più nessuno. Se scriveste Cravatta Bianca, pensate che i vostri ospiti verrebbero in frak o semplicemente con una cravatta bianca? Per inserire un dress code con formule ben precise, dovete essere sicuri che i vostri ospiti lo possano comprendere. C’è anche da dire che è sempre un bene non farlo sentire un obbligo e neanche scegliere look estremi, da costringere gli ospiti a spese folli o a noleggiare abiti particolari. La formula ” E’ gradito un tocco di … ” è sempre quella più funzionale e che non metterà mai in imbarazzo nessuno.

Come intestare le buste

Innanzitutto, le buste vanno scritte rigorosamente a mano con una calligrafia oltre che bella, anche leggibile. Se non siete in grado, fatevi aiutare da un parente o da un amico, o, ancora meglio, da un calligrafo.

Scrivete tutto per esteso, evitando abbreviazioni: Sig.ra, Gent., ecc…

Evitate i titoli, salvo che non siano nobiliari o militari; quindi no a Dottore, Ragioniere, ecc… Ovviamente se fra questi c’è un ospite che ci tiene particolarmente e potrebbe rimanere offeso dall’omissione, avete concessa la piccola deroga!

Se la partecipazione è indirizzata ad un ospite con cui avete un po’ meno confidenza, è bene precedere il nome con la formula del Gentilissimo Signor , Gentilissima Signora, Gentilissimi Signori … Quando è indirizzata a qualcuno di più vicino, si può omettere il Signor, ma lasciare Il Gentilissimo, che è sempre molto elegante.

Anche sull’ordine degli intestatari, vige l’usanza italiana, ovvero quella di mettere sempre per primo il capofamiglia e poi la sua consorte. ” Gentilissimi Signori Alessandro e Tiziana Lombardo “

Se ci fossero dei bambini, e’ obbligo mettere i nomi di tutti, sia per eleganza, sia per evitare fraintendimenti. Quindi papà, mamma, nome dei figli dal più grande al più piccolo, cognome della famiglia. Gentilissimi Osvaldo, Daniela, Silvia e Guido Bianciardi

Visto comunque che le casistiche oggi giorno sono davvero numerose, proviamo a vederle tutte, o quasi!

1. Fidanzati ancora a casa dei genitori – o una sola busta con i due nomi spedita a casa di uno dei due; o mandare due inviti uno a lui e uno a lei (meno usato).

2. Conviventi – una solo busta come se fossero sposati, ma scrivendo per esteso i rispettivi cognomi; es. Gentilissimi Alessandro Lombardo e Tiziana Casassa

3. Divorziati – due buste, una per lui e una per lei con i loro rispettivi cognomi.

4. Donna divorziata con figli – una sola busta con il cognome della donna da nubile e quello dei figli; es. Gentilissimi Manuela Dosio, Davide e Serena Miola.

5. Uomo divorziato con figli – una sola busta con nome del papà, dei figli dal più grande al più piccolo e infine il cognome; es. Gentilissimi Daniele, Davide e Serena Miola

Consegnare le partecipazioni

L’ attenzione speciale verso le persone che avrete piacere di invitare al vostro matrimonio, comincia proprio dalla consegna della partecipazione, che andrebbe fatta sempre a mano!

Ovviamente siamo consapevoli che non sempre ciò è possibile… Quando la distanza non ci consente diversamente, spedite la partecipazione, magari proteggendola in una busta goffrata

Quando ?

il momento ideale è circa due mesi prima. Questo darà tempo agli invitati di organizzarsi con calma e scegliere il regalo nel momento più opportuno. Per chi viene dall’estero o da molto lontano, abbiate cura di farla pervenire almeno 4 mesi prima, così che, la pianificazione del viaggio, possa essere fatta con tutta calma.

Preparate un Save the date: è un pre-invito scritto, in cui si chiede agli ospiti di non prendere impegni per una certa data. Non sostituisce mai l’annuncio o la partecipazione. Di carattere informale, può essere inviato per iscritto ma anche via e-mail o mediante gli strumenti forniti dai social network. E’ un optional che può diventare fondamentale nell’organizzare il viaggio, nel caso in cui siano previsti invitati che provengano da zone molto lontane dell’Italia o dall’estero.

I categorici No

Mai indicare sull’invito il divieto di portare bambini. Se il matrimonio si svolge al tardo pomeriggio, quando effettivamente i bambini potrebbero stancarsi, allora è possibile consigliare agli invitati di lasciarli a casa, ma solo telefonicamente.

Evitare, nel modo più assoluto, di inserire nella busta dell’invito i cartoncini prestampati con le caselle da barrare (“parteciperò“,”non parteciperò“): l’invitato è sempre tenuto a rispondere, ma deve essere una sua libera scelta.

Che si scrive nelle partecipazioni?

I nomi e generalmente anche i cognomi degli sposi. La data delle nozze, il giorno (spesso si indica se sabato, domenica, per agevolare l'invitato) e l'ora della celebrazione. Il luogo delle nozze e l'indirizzo (Se con Rito Religioso controllare la denominazione specifica -Chiesa, Parrocchia, Cattedrale ecc….)

Cosa scrivere nella partecipazione IBAN?

"Il nostro desiderio più grande è che partecipiate al nostro giorno, ma se vi facesse piacere partecipare anche alle nostre finanze potete farlo qui" ... (iban) "Mandateci pure a quel paese..." (disegnino di qualche posto esotico e un aereo + iban)

Come scrivere a mano le partecipazioni?

Gli indirizzi vanno scritti rigorosamente A MANO, possibilmente con una penna stilografica ma, se non siete pratici, vi consiglio di usare un pennarello a punta fine come lo STABILO point 88 fine 0,4 oppure PILOT G-TEC-C4 fine 0,4 con i quali si ottengono ottimi risultati.

Come si informano gli invitati della lista nozze?

La prima possibilità è quella di riferire ai vostri invitati che c'è la possibilità di fare un regalo basandosi sulla lista nozze. Eviterete spiacevoli richieste esplicite, fornendo voi ad ogni persona le indicazioni giuste. Niente indicazioni sulle partecipazioni di matrimonio quindi.

Esempio partecipazione matrimonio