Per allacciare la luce ci vuole la residenza

Non � particolarmente conveniente intestare le utenze di luce e gas senza residenza: cosa prevedono norme in vigore e casi possibili

Conviene intestare utenze luce e gas senza avere residenza?

Intestare le utenze di luce e gas senza avere la residenza è possibile e non è vietato dalla legge ma si tratta di una scelta che non risulta conveniente perché, considerando i criteri di calcolo delle bollette, i non residenti, con minori consumi, pagano in proporzione più dei residenti.
 

Conviene intestare utenze luce e gas senza avere residenza? Quando si prende una casa in affitto la domanda che spesso ci si pone è se è possibile attivare le utenze di luce e gas senza trasferire la residenza nella casa presa in affitto. 

Può, infatti, capitare che ci si trasferisca per lavoro o per motivi di studio ma non definitivamente, per cui molti decidono di lasciare la residenza a casa dei genitori, per esempio, o nella vecchia casa. Vediamo allora se e quando convive intestare le utenze di casa senza aver trasferito la residenza nella casa in cui le stesse utenze sono state attivate.

  • Intestare utenze luce e gas senza avere residenza conviene o no
  • Intestare utenze luce e gas senza avere residenza quando costi aumentano

Intestare utenze luce e gas senza avere residenza conviene o no

Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, è possibile per chiunque intestare le utenze di luce e gas senza ancora avere la residenza nell’immobile in cui le stesse utenze vengono attivate. Non esiste alcun divieto previsto dalla legge in tal senso, tuttavia si tratta di una scelta, in generale, decisamente poco conveniente.

Innanzitutto, quando si decide di intestare le utenze di luce e gas bisogna capire se fare una voltura, cioè cambiare semplicemente l'intestazione del contratto senza alcuna interruzione della fornitua elettrica e di gas rispetto al precedente intestatario o procedere proprio ad una nuova attivazione, da fare quando precedente inquilino o proprietario di casa hanno chiuso il contratto in essere.

Dopodicchè è bene sapere che se prima per chi non aveva la residenza nella casa in cui intesta le utenze di luce e gas erano previsti costi fissi più alti rispetto a quelli per residenti, oggi questa differenza non esiste più ma di fatto sussistono condizioni diverse tra residenti e non residenti che comunque contribuiscono a rendere le bollette di luce e gas dei non residenti sempre leggermente più alte rispetto a quelle dei residenti.

In particolare, è previsto un onere fisso indifferentemente per residenti o meno nella casa in cui vengono attivate le utenze di luce e gas ma cambia il calcolo degli oneri di sistema che prevede in particolare:

  • per utenze domestiche per residenti l'importo degli oneri di sistema applicato sulla base dei consumi di energia effettuati;
  • per utenze domestiche non residenti l'importo prevede una parte fissa e una che si basa sui kw/h consumati.

Considerando tali criteri, i non residenti registrano sempre bollette più alte per i bassi consumi. Dunque, intestare utenze di luce e ga senza residenza non risulta conveniente. 

Intestare utenze luce e gas senza avere residenza quando costi aumentano

Dunque, intestare le utenze di luce e gas senza avere la residenza è possibile ma, in generale, poco conveniente. Stando a quanto stabilito dal sistema tariffario in vigore, l’aumento del costo luce e gas per chi non ha la residenza si registra soprattutto per coloro che registrano consumi più bassi.

Per esempio, il costo annuo per le utenze luce e gas senza residenza con consumi bassi è aumentato del +109%, per rincari registrati fino a 150 euro in più l’anno, mentre per le utenze che consumano mediamente da 500 a 1.500 kWh all’anno sono previsti costi dall’11 al 47% in più, per rincari fino a 118 euro in più l’anno.

Aumenti si registrano anche per non residenti che hanno consumi elevati, da 1.000 a 3.000 kWh, per cui sono previsti, in particolare, fino a 90 euro l’anno.

Dunque, solo per chi registra consumi elevati potrebbe convenire intestare le utenze di luce e gas senza avere la residenza, perchè l'aumento sarebbe di poco, anche se comunque ci sarebbe. 

u00c8 particolarmente scomodo registrare i servizi di utenze elettriche e gas senza alloggio: ci sono normative e casi possibili.

Sei alla ricerca di un modo per intestare correttamente le bollette di luce e gas anche senza avere la residenza? Hai sentito parlare di subentro e voltura delle utenze senza residenza ma non sai quale sia la differenza?

Per prima cosa chiariamo che è assolutamente possibile intestare le utenze senza avere la residenza. Tuttavia, spesso questo processo crea confusione sulle modalità di attivazione e sulle variazioni di costo che questo comporta: qui faremo chiarezza su ogni punto. 😀

Può esserti utile sapere che, residente o meno, puoi interstarti le bollette della tua nuova casa semplicemente con noi di Switcho: gestiamo tutta la burocrazia al posto tuo e troviamo per te le migliori offerte luce e gas del momento 😎

Indice:

  • È necessaria la residenza per l’intestazione delle utenze domestiche?
  • Conviene intestarsi le bollette senza avere la residenza?
  • Il canone RAI in bolletta è obbligatorio anche per chi non ha la residenza?
  • Come intestarsi le bollette senza residenza? Voltura e subentro

È necessaria la residenza per l’intestazione delle utenze domestiche?

È possibile intestare le utenze senza avere la residenza, ma spesso non è una scelta vantaggiosa in termini economici. 

L’intestazione delle utenze senza residenza comporta, infatti, un aumento dei costi fissi per la bolletta della luce a causa del differente calcolo degli oneri di sistema tra forniture di persone residenti e non. 

Facciamo un passo indietro. Fino a qualche anno fa, venivano applicate tariffe differenziate alle utenze domestiche a seconda della natura dell’intestatario: se residente o non residente. A partire dal 2017, invece, è stato introdotto in Italia un nuovo sistema di tariffe in riferimento alle utenze domestiche. Questo ha eliminato definitivamente la distinzione fra costo delle utenze luce e gas con residenza e senza residenza, applicando una tariffa unica uguale per tutti. 

Tuttavia c’è un elemento che differenzia fortemente le bollette della luce dei residenti e dei non residenti: la voce “oneri di sistema”. 👇

TIPOLOGIA DI CLIENTECALCOLO DEGLI ONERI DI SISTEMA
Cliente domestico con residenza L’importo degli oneri di sistema è calcolato interamente sulla base dei consumi di energia avvenuti nell’effettivo
Cliente domestico senza residenza L’importo prevede una parte di costo fisso e un’altra che si basa sui kwh consumati

Com’è facile intuire, quindi, nella bolletta dell’energia elettrica ci sono dei costi fissi aggiuntivi per i non residenti.

💡 Considera che tutti, indipendentemente dal fornitore con cui hanno un contratto, sono tenuti a pagare gli oneri di sistema, che sono stabiliti dall’Autorità. Per capire meglio tutte le voci di costo puoi consultare la nostra guida per leggere la bolletta.

Al contrario, per quanto riguarda la bolletta del gas non sono previsti aumenti delle spese fisse, poiché non sussistono differenze tra le bollette della prima e della seconda casa ma solo in base alla zona climatica dell’immobile 👇

Per allacciare la luce ci vuole la residenza

Conviene intestarsi le bollette senza avere la residenza?

Abbiamo visto che chi non ha la residenza deve pagare dei costi fissi più alti nella bolletta elettrica. Ecco perché la differenza in termini di aumento della bolletta la avvertono soprattutto i non residenti con bassi consumi, come, per esempio, gli intestatari di forniture luce e gas per seconde case o case vacanza. Per loro, infatti, la quota fissa “pesa” di più in proporzione ai consumi.

Alla luce di ciò, è opportuno intestare le utenze luce e gas senza avere residenza? 

➡️ Beh, se hai una seconda casa è inevitabile e dovrai quindi pagare le spese fisse in più.  

➡️ Se, invece, stai per entrare in una nuova casa come proprietario o affittuario, è consigliabile avere la residenza prima di attivare le utenze così da risparmiare fin da subito. Molte persone che si trasferiscono temporaneamente in un’altra città per motivi di studio o di lavoro tendono a tenere la residenza nella loro città di origine, e non sanno che così facendo aumentano le spese in bolletta.

➡️ Se ti trovi a ereditare una casa, ricorda che devi necessariamente intestarti le bollette così da evitare pesanti sanzioni per mancata voltura per decesso. Se già risiedi nell’immobile in questione e il defunto è un tuo parente, puoi richiedere una voltura mortis causa (ovviamente in qualità di residente). In caso invece la tua residenza sia presso un altro indirizzo, puoi procedere con una voltura standard, detta anche “senza accollo”. Trovi un approfondimento completo nel nostro articolo: voltura senza accollo e con accollo.

Il canone RAI in bolletta è obbligatorio anche per chi non ha la residenza?

La risposta è no: infatti il canone RAI è dovuto solamente dalle famiglie che possiedono una televisione, e prevede un solo versamento per nucleo familiare residente.

Ciò significa che se possiedi una seconda casa, ma paghi già il canone RAI nelle bollette della tua prima casa, non dovrai pagarlo una seconda volta. 

Ecco quindi un potenziale vantaggio dell’intestarsi le bollette senza avere la residenza. Se, da un lato, aumentano i costi fissi dovuti agli oneri di sistema, dall’altro si risparmiano 90€ di canone RAI.

Come intestarsi le bollette senza residenza? Voltura e subentro

Le modalità con cui puoi diventare intestatario delle utenze da non residente sono le stesse che esistono per i residenti. In particolare dipendono dalla situazione delle forniture al tuo arrivo (se sono attive o meno). 

1️⃣ Voltura→ questa pratica permette di cambiare semplicemente l’intestazione del contratto senza alcuna interruzione della fornitura elettrica e di gas. Per poter fare una voltura le utenze devono essere ancora attive.

2️⃣ Subentro (o ri-attivazione) → si tratta della pratica da richiedere quando il precedente inquilino o proprietario di casa ha chiuso il contratto. Puoi fare richiesta di subentro al fornitore che preferisci in base alle offerte disponibili sul mercato. 

💡 Per saperne di più sulle due operazioni, puoi leggere il nostro articolo sulle differenze tra voltura e subentro.

❗ In entrambi i casi dovrai dichiarare di non essere residente all’indirizzo per cui stai chiedendo l’attivazione della fornitura, proprio perché il calcolo degli oneri di sistema cambia in base a questa variabile.

Qui trovi una tabella che riassume i costi e le tempistiche per ciascuna operazione:

VOLTURASUBENTRO
QUANDO FARLA Utenze ancora attive Utenze già chiuse
TEMPI 5-7 giorni lavorativi 7 giorni lavorativi per la luce
12 giorni lavorativi per il gas
COSTI Circa 50€ + IVA nel mercato libero*
Circa 65€ + IVA nel mercato tutelato*
Voltura con cambio fornitore: circa €25
Circa 50€ + IVA nel mercato libero*
Circa 65€ + IVA nel mercato tutelato*
* Quelli indicati sono costi di massima, infatti i costi variano in base al fornitore scelto e al comune in cui si trova il punto di fornitura.

✅ Il subentro e la voltura delle utenze senza residenza hanno lo stesso costo e le stesse tempistiche di quelle effettuate per le utenze con residenza.

✅ Puoi richiedere entrambe le operazioni direttamente sul sito o al numero verde del fornitore scelto, oppure…

Con noi di Switcho 😎 Troviamo per te le offerte più convenienti sul mercato e gestiamo tutta la burocrazia della pratica in modo 100% digitale e gratuito. Prova il nostro servizio di cambio casa!

Infine, ti ricordiamo che oltre a voltura e subentro esistono altre due pratiche, sicuramente meno comuni: l’allaccio e la prima attivazione. Entrambe riguardano case di nuova costruzione e hanno tempi più lunghi rispetto a voltura e subentro 👇

Allaccio ❌ Contatore non presente
❌ Abitazione non collegata alla rete di distribuzione
Prima attivazione ✅ Contatore presente
❌ Contatore mai attivato prima

Anche per la prima attivazione possiamo aiutarti noi di Switcho, gratuitamente. 🥰

Fonti:

Voltura Luce | ARERA

https://www.arera.it/atlante/it/elettricita/capitolo_3/paragrafo_4/domanda_1e.htm

Subentro Luce | ARERA

https://www.arera.it/atlante/it/elettricita/capitolo_3/paragrafo_4/domanda_1gS.htm

Allacciamento Luce | ARERA

https://www.arera.it/atlante/it/elettricita/capitolo_4/elenco_domande_paragrafo_1.htm

Attivazione Luce | ARERA

https://www.arera.it/atlante/it/elettricita/capitolo_4/elenco_domande_paragrafo_2.htm

Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema | ARERA

https://www.arera.it/it/docs/15/582-15.htm

Come intestare le utenze senza residenza?

Bisogna chiedere innanzitutto l'allacciamento al gestore del servizio, il quale effettua un sopralluogo e invia un preventivo. Quindi, provvede all'installazione del contatore. Successivamente, sarà necessaria la sottoscrizione di un contratto di fornitura dell'acqua.

Che documenti servono per allaccio luce?

Modulo di richiesta allaccio Enel: quali documenti servono?.
Dati anagrafici e un documento d'identità.
Indirizzo del locale o del terreno in cui deve essere installato il contatore..
Potenza e tensione richiesta (solo per la luce).
Tipologia di uso necessario: cottura cibi, acqua calda e riscaldamento (solo per il gas).

Quanto costa la luce se non si è residenti?

La quota fissa della bolletta luce per i clienti non residenti prevede un costo fisso di circa 135 euro all'anno, applicato anche alle abitazioni con un consumo elettrico basso o nullo, in quanto è indipendente dall'energia utilizzata.

Cosa cambia tra residente e non residente Enel?

Come suggerisce il nome, la tariffa “residenteè destinata alle forniture legate alla casa di residenza. Rispetto a quella per “non residenti”, permette di risparmiare sulla bolletta: anche se pagano il canone TV, i “residenti” sono esentati dalla quota aggiuntiva di 72,85 € annui.