Come dire al tuo capo che ti licenzi

Vita in ufficio

Come per una relazione sentimentale, anche nel lavoro può capitare di perdere gli stimoli e l’entusiasmo. La decisione di lasciare è quasi sempre sofferta ma è anche l’occasione per estendere i nostri orizzonti e affrontare nuove e esaltanti sfide.

Prima di arrivare alla scelta di dimettersi, spesso si attraversa un periodo di calo della produttività e caratterizzato da una insormontabile fonte di stress, dovuta al fatto che dover iniziare una nuova giornata lavorativa, diventa sempre più pesante e faticoso.

Se proprio hai deciso di rassegnare le dimissioni, meglio affrontare il capo con i dovuti modi, evitando di commettere errori.

In che modo comunicare con il capo

Un consiglio generale è quello di lasciare sempre una porta aperta. La vita è imprevedibile e ti potrebbe tornare utile mantenere un buon rapporto con il tuo capo. Prima di comunicargli la tua scelta, calcola i tempi del preavviso. È una questione di correttezza ma anche di professionalità da parte tua.

Chiedi al tuo superiore quando ha qualche minuto per riceverti ed evita di rivolgergli la domanda durante una sua giornata “no”. Prepara una lettera di dimissioni in cui esprimi con parole semplici e chiare che hai intenzione di andartene. Sia nella lettera che di persona, quando incontri il tuo capo, spendi qualche parola positiva nei confronti dell’azienda. Esprimi la tua soddisfazione per quello che hai imparato, per le esperienze che hai vissuto e per aver avuto l’opportunità di conoscere persone che ti hanno fatto crescere.

Anche se sei arrabbiato, cerca di lasciare ogni sentimento negativo fuori dal lavoro e fai di tutto perché il capo e i colleghi abbiano un bel ricordo di te, fino alla fine.

Fino al momento della comunicazione ufficiale al capo, evita di parlare della tua intenzione di cambiare lavoro con i colleghi. Sarebbe sgradevole se qualcuno di loro anticipasse la notizia al capo, prima che lo faccia tu. La riservatezza è d’obbligo.

È possibile che di fronte alla tua lettera di dimissioni, il capo reagisca facendoti un’offerta (riduzione orario lavorativo, aumento della retribuzione, ecc.). Evita di essere affrettato nelle decisioni e prenditi il tempo necessario per valutare la proposta.

L’ultimo periodo lavorativo

La tua professionalità si misura anche dal riuscire a portare a termine le pratiche che hai in sospeso o a consegnare i lavori prima che tu vada via. Mantieni un atteggiamento rispettoso fino alla fine e ringrazia il tuo capo, quando lo saluti l’ultimo giorno.

Se invece dei sempre più diffusi problemi di bornout o della ricerca della giusta motivazione ti stai trovando a gestire una ben più lieta situazione come il dare le dimissioni e iniziare un nuovo lavoro, beh oltre a congratularci con te, ci teniamo anche a darti qualche prezioso consiglio per salutare nel modo migliore la tua vecchia azienda. Nello specifico, ecco le 5 golden rules, stilate dagli esperti Hays, società esperta di recruitment, che sarebbe giusto seguire quando si decide di licenziarsi dal proprio posto di lavoro.

1. Parla con il capo

Prima di presentare la lettera di dimissioni, è consigliabile parlare con il proprio capo. Qualunque sia il motivo per cui decidi di licenziarti (un nuovo lavoro, un trasferimento all'estero ecc.), è fondamentale essere corretti e lasciarsi in buoni rapporti con l'ufficio. Per questo, ancor prima di condividere la notizia con i tuoi colleghi (o, peggio, postarla sui social network), fissa un incontro con il capo per comunicargli il licenziamento. Durante il colloquio, motiva la decisione e dichiarati disponibili a effettuare un passaggio di consegne con chi ti sostituirà.

2. Notifica le dimissioni

L'incontro con il capo rappresenta anche l'occasione per concordare insieme l'ultimo giorno di lavoro per poi procedere con la notifica delle dimissioni, che dovranno essere presentate online come previsto dalla legge. Ricorda che la lettera è una componente fondamentale del processo di licenziamento, poiché ha valenza legale e mette per iscritto nero su bianco le tue intenzioni, prima di compilarla quindi accertati di aver verificato il periodo di preavviso da dare: il numero di giorni cambia in base al tipo di contratto, alla qualifica (più si riveste un ruolo di responsabilità, maggiore è, infatti, il numero di settimane di preavviso) e all'anzianità del professionista.

3. Continua a mantenere un atteggiamento professionale

Una volta annunciate le dimissioni, è bene prepararsi all'eventualità che l'ultimo periodo di lavoro possa rivelarsi stressante. Anche se si ha la testa sul nuovo lavoro, occorre infatti portare a termine tutti i progetti in essere e impegnarsi al massimo per agevolare il passaggio di consegne con il collega che prenderà il tuo posto, spiegandogli tutto lo storico e aiutandolo a risolvere eventuali dubbi. Se non lascerai nulla al caso e monitorerai attentamente questo momento di transizione, sarai ricordata per la tua professionalità.

4. Non lasciarti andare a giudizi negativi

Essere dimissionari non autorizza a togliersi i sassolini dalle scarpe, sfogandosi sulle mancanze di colleghi, capi o clienti. Quindi, anche se sei felice di lasciare l'azienda, non darlo troppo a vedere pubblicamente: da un lato, per rispetto nei confronti dei colleghi che resteranno; dall'altro, perché potresti anche tornarvi a lavorare dopo anni, magari ricoprendo un'altra posizione con maggiori responsabilità.

5. E quando arriva l'ultimo giorno…

Tieni a mente che dovrai lasciare l'azienda nel modo più cortese e amichevole possibile: prenditi del tempo per salutare i colleghi, impegnandoti a rimanere in contatto con loro, e ritagliati qualche minuto per l'ultimo confronto con il capo. Solitamente, è buona abitudine mandare una email di ringraziamento a tutto l'ufficio, in cui lasciare i propri recapiti personali o – anche – organizzare un pranzo o un aperitivo per congedarsi in modo meno formale.

Carlotta Sisti Giornalista professionista dal 2007, ho iniziato in radio, per poi passare, nel 2008, alla carta stampata.

Cosa devo fare se mi voglio licenziare?

La risposta immediata al come posso licenziarmi /dimettermi è: con una comunicazione ufficiale fatta attraverso l'Ispettorato del Lavoro della propria provincia o in un patronato o con l'aiuto di un consulente del lavoro. Perché non basta più una semplice lettera spedita in azienda? Perché con decreto legislativo n.

Che scusa inventare per licenziarsi?

Ecco una guida sulle migliori scuse per lasciare il lavoro senza ferire il capo..
Chiedi un aumento di stipendio. ... .
Motivi e/o problemi personali. ... .
Desiderio di dedicarsi alla genitorialità a tempo pieno. ... .
Sei insoddisfatto delle tue responsabilità. ... .
Sei insoddisfatto del tuo ambiente di lavoro..

Quando è meglio dare le dimissioni?

In generale: quando non avete più intenzione di lavorare col vostro attuale capo; quando volete più opportunità o nuove sfide; quando il lavoro non lascia spazio ad altro nella vostra vita; quando per quello che fate meritereste di più; quando siete insoddisfatti dell'ambiente di lavoro.

Come si fa a licenziarsi da un contratto a tempo indeterminato?

Vuoi licenziarti da un contratto a tempo indeterminato? Da diversi anni la modalità per licenziarsi è esclusivamente telematica, ovvero online, ed è una procedura facile e veloce, da fare attraverso il sito dell'Inps con lo Spid (clicca qui per avviare la procedura di dimissioni volontarie online).