Come rendere potabile l acqua del rubinetto

Quando si viaggia nel mondo occidentale, il problema non si pone: bere acqua pulita e sicura è semplice, quasi scontato. Quando invece, la meta del viaggio, sono Paesi come l’India o come molte mete del continente asiatico, sudafricano ma anche americano, è necessario prestare attenzione per non incorrere in fastidiosi problemi a stomaco e intestino. E se anche fosse possibile acquistare acqua in bottiglia, spesso la situazione dei rifiuti in quelle parti del mondo è talmente grave che – i turisti più attenti – non vogliono contribuire con l’utilizzo di ulteriore plastica. Inoltre, non è così raro che i venditori riempiano le bottigliette con l’acqua del rubinetto per guadagnarci qualche soldo in più. Così come è possibile, soprattutto durante le escursioni, che non ci siano bar o ristoranti e che si sia quindi costretti a bere l’acqua da fontanelle o rubinetti.

Ecco perché è consigliabile imparare a rendere potabile l’acqua in viaggio, così da eliminare parassiti e batteri. La soluzione più semplice, e più economica, è quella di portare con sé tavolette di iodio: con poco più di 10 euro, è possibile acquistare una confezione capace di generare oltre 20 litri di acqua sicura. Il tutto, senza occupare molto spazio nel bagaglio. Tuttavia, ci sono degli aspetti da tenere in considerazione: le tavolette fanno effetto in 30 minuti, lasciano un retrogusto non proprio piacevole e – soprattutto – non sono efficaci contro il criptosporidio, un protozoo capace di causare nell’uomo un’infezione dell’intestino tenue fatta di dolori addominali e di una diarrea simile a quella colerica.

Un altro metodo per rendere potabile l’acqua in viaggio è costituito dalla SteriPEN, un purificatore d’acqua portatile disponibile in numerosi varianti e capace di regalare mezzo litro d’acqua pulita in meno di 50 secondi. Un’ultima alternativa, infine, è costituita dalla borraccia depura-acqua GRAYL. A vederla somiglia ad un thermos, e purifica l’acqua in mezzo minuto facendola passare attraverso uno speciale filtro che dura per più di 300 utilizzi. Oltre ad eliminare le impurità, peraltro, la borraccia è in grado di eliminare anche agenti chimici e metalli pesanti: l’unico inconveniente è la ridotta capienza del contenitore.

Ecco come depurare l'acqua del rubinetto.

Sebbene l'acqua che arriva dalla rete idrica sia già potabile, la maggior parte delle persone la ritiene poco sicura e non si fida a bere direttamente dal rubinetto. In effetti, anche se l'acqua arriva pulita fino al contatore, non si può escludere del tutto la possibilità che in essa siano presenti sostanze chimiche, metalli pesanti e microrganismi, soprattutto se le tubature sono vecchie. Per chi non si sente totalmente al sicuro la soluzione è acquistare un sistema di filtraggio dell'acqua per poter bere senza rischi.

Ecco come depurare l'acqua del rubinetto.

Le caraffe filtranti

Il metodo più economico per depurare l'acqua del rubinetto è rappresentato dalle caraffe filtranti, delle particolari brocche da portare direttamente a tavola che permettono di abbattere i livelli di cloro, migliorando così il sapore, l'odore dell'acqua e la durezza, a beneficio della durata degli elettrodomestici e del consumo energetico.

Tutto ciò avviene grazie ad appositi filtri che funzionano a carbone attivo che vanno cambiati all'incirca una volta al mese per evitare la contaminazione batterica dell'acqua. Le caraffe filtranti hanno un prezzo che oscilla tra i 15 e i 50 euro a cui si aggiunge la spesa periodica per i filtri.

Filtri a carbone attivo e depuratori a microfiltrazione

I filtri a carbone attivo da installare sotto il lavello trattano l'acqua con lo stesso meccanismo delle caraffe, ma in modo molto più efficace. Trattengono infatti anche i materiali in sospensione nell'acqua, i sedimenti e le alghe. È bene associare una lampada UV che elimini i batteri che potrebbero annidarsi nei filtri.

Un'altra soluzione disponibile in commercio è il depuratore a microfiltrazione che si presenta come un contenitore metallico da installare sopra o sotto il lavello per garantire l'eliminazione di elementi sospesi, cloro e batteri grazie ad un sistema combinato di filtrazione e lampada UV. Questo consente anche l'erogazione di acqua fredda e gassata.

Depuratore a osmosi inversa

Quando si vuole filtrare l'acqua per scopi alimentari il sistema più efficace è il depuratore a osmosi inversa. Questo apparecchio funziona grazie ad una membrana semipermeabile che lascia passare l'acqua ma non le impurità. Il metodo dell'osmosi inversa abbatte l'eccesso di sali, il calcare, i nitrati e i metalli pesanti (arsenico, mercurio, piombo, ecc.), i batteri e ogni impurità di dimensioni superiori ai 0,0001 micron.

La spesa per l'acquisto di un depuratore a osmosi inversa (e per la manutenzione) è piuttosto elevata, ma si ammortizza in un ragionevole lasso di tempo.

Come rendere potabile l'acqua del rubinetto fai da te?

Bollitura: è il metodo più antico e diffuso per la depurazione dell'acqua, un vero e proprio rimedio della nonna. La bollitura a 100 gradi elimina le contaminazioni batteriche e riduce i minerali dannosi tramite l'evaporazione.

Come rendere l'acqua del rubinetto buona da bere?

Bere acqua depurata è quindi un vantaggio a tutti gli effetti, ottenibile acquistando un depuratore acqua domestico, ma non è l'unico modo per bere acqua pulita. ... .
Bollitura. ... .
Clorazione. ... .
Filtrazione. ... .
Distillazione. ... .
Compresse per la purificazione dell'acqua. ... .
Distillazione solare. ... .
Iodio..

Cosa succede se si beve l'acqua del rubinetto?

In natura l'acqua, anche la più pura, può contenere virus, protozoi ed elementi potenzialmente patogeni, oltre a solfati, nitrati e metalli pesanti, anch'essi pericolosi per la salute: va quindi trattata adeguatamente prima di immetterla nelle reti cittadine, e poi sottoposta a severi controlli periodici.

Qual è il metodo più semplice per sterilizzare l'acqua?

La Clorazione e l'Ozonizzazione sono i metodi chimici più utilizzati nella potabilizzazione dell'acqua e si basano sull'utilizzo di specifici agenti disinfettanti.