Pensare a Franco Franchi senza che il suo nome venga associato a quello di Ciccio Ingrassia è quasi impossibile. I due attori possono essere considerati, a ragione, una delle coppie più importanti del cinema italiano. La loro comicità nasce non solo dalla contrapposizione fisica, ma anche dal carattere completamente diverso: Franco è il combina guai della situazione, Ciccio, sebbene sprovveduto, è più posato e serio, anche se solo apparentemente. Show
Franco Franchi, il ‘pupo’ siciliano del cinema italiano(Palermo, 18 settembre 1928 – Roma, 9 dicembre 1992) Proveniente da una famiglia estremamente povera e numerosissima, Francesco Benenato, in arte Franco Ferraù e poi Franco Franchi, nasce a Palermo il 18 settembre del 1928. Da piccolo incanta il quartiere con le sue battute, anche se la sua infanzia è tutt’altro che allegra. A causa dell’indigenza, è costretto a lasciare la scuola in terza elementare, per guadagnarsi il pane con i lavori più svariati: come muratore insieme al padre, poi – quando la famiglia se ne va in cerca di fortuna e lui rimane solo – come artigiano, facchino e garzone.Attratto dalla musica, prima della Seconda Guerra Mondiale, diventa uno degli ‘striscianti’, complesso di musicisti ambulanti capeggiato da Salvatore Polara, suonatore napoletano che gli insegna il mestiere. Da questo momento per il suo pubblico è Franco Ferraù, un artista singolare che ha per scuola la strada, la ‘posteggia’, ossia lo spettacolo all’aperto. Aiutato da un’innata espressività e da una grande mimica facciale, imita personaggi famosi come Benito Mussolini, Adolf Hitler e Totò, che ammira in particolar modo. Quando verso la fine della sua carriera viene paragonato al grande attore, Franco Franchi ripete più volte: "Totò è stato marionetta, io sono pupo". La famiglia di Franco Franchi sul set e fuoriPassano gli anni e la vita di Franco Franchi procede tra un lavoro e l’altro: fa il tuttofare in un circo poi, dopo aver lasciato la compagnia di Polara, nel 1950 viene arrestato; esce di prigione, si trasferisce nel nord Italia dove lavora come posteggiatore, fa il militare a Bologna, per tornare attore a Palermo, dove debutta al teatro Golden e si sposa con Irene Gallina, madre dei suoi due figli. Risale a questo periodo l’incontro casuale con Ciccio Ingrassia e il conseguente sodalizio professionale. L’esordio in coppia avviene nel 1954, al teatro Costa di Castelvetrano, con la parodia “Core ‘ngrato”. I due attori vengono notati da Domenico Modugno, ed è grazie a lui che, nel 1960, debuttano sul grande schermo diretti da Mattoli in “Appuntamento ad Ischia”, che vede per protagonista lo stesso Modugno. Da questo momento Franco e Ciccio lavoreranno a ritmi da catena di montaggio, realizzando decine e decine di film, dai copioni quasi accennati, in cui le gag, la mimica e l’affiatamento dei due artisti sono il motivo principale del successo. Anche se disprezzati dalla critica, gli altissimi incassi nei cinema del tempo sono testimonianza del grande amore da parte del pubblico. Tanti i titoli da ricordare, molti dei quali parodie di altri film: “Maciste contro Ercole nella valle dei guai” (1961) di Mario Mattoli, “00-2 agenti segretissimi” (1964) di Lucio Fulci, “Come svaligiammo la Banca d'Italia” (1966) sempre di Fulci, “Il bello, il brutto, il cretino” (1967) e “Brutti di notte” (1968) entrambi di Giovanni Grimaldi”, “Che cosa sono le nuvole?”, episodio diretto da Pier Paolo Pasolini di “Capriccio all’italiana” (1968), “Don Chisciotte e Sancio Panza” (1968) ancora di Grimaldi, “Indovina chi viene a merenda?” (1969) di Marcello Ciorciolini, e tanti altri, il cui elenco non basta per dimostrare le capacità attoriali di questa coppia inimitabile. Menzione a parte merita l’interpretazione del gatto, affiancato dalla furba volpe Ingrassia, nello storico sceneggiato televisivo “Le avventure di Pinocchio” (1972) diretto da Luigi Comencini. Il gatto e la volpe rubano la scena in cinema e in televisioneQuella di Franco e Ciccio può definirsi un’intesa perfetta davanti alla macchina da presa, ma non altrettanto fuori dal set, tanto che, quando nel 1972 Ciccio deve lasciare temporaneamente il lavoro a causa di un esaurimento, Franco, che nel frattempo ottiene un ottimo successo anche da solo, inizia ad autodefinirsi il comico della coppia. Storiche le litigate e le riconciliazioni anche in diretta televisiva, soprattutto a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta; Ciccio considera Franco megalomane, quest’ultimo attribuisce all’amico e collega un’insopportabile arroganza.Tra le pellicole interpretate da Franco senza Ciccio vale la pena citare: “Ultimo tango a Zagarol” (1973) e “Ku-Fu? Dalla Sicilia con furore” (1973) entrambe dirette da Nando Cicero. Da non trascurare le doti canore di Franco Franchi che, nel corso del tempo, partecipa a un’edizione del Festival di Sanremo, al Festival di Napoli, e ad una di “Canzonissima”. Nel 1974 Franco Franchi accetta di farsi dirigere da Ingrassia nel suo film d’esordio “Paolo il freddo”. L’ultima volta che Franco e Ciccio si trovano a dividere il set è in occasione delle riprese dell’episodio “La giara” del film “Kaos” (1984) diretto dai fratelli Taviani. Importantissima la presenza di Franco e Ciccio in tv, soprattutto in Fininvest durante gli anni Ottanta. Tra le trasmissioni di spicco come non ricordare: "Cantatutto numero uno", varie edizioni di "Canzonissima", "Ieri e oggi", "Che combinazione", "Drim", "Bene, bravo bis" e "Avanspettacolo", dove per l’ultima volta Franco e Ciccio sono in scena insieme. Tra le zone d’ombra della vita di Franco Franchi l’accusa di associazione mafiosa (dalla quale sarà scagionato), per la quale riceve un avviso di garanzia da parte di Giovanni Falcone nel 1989, nel corso dell’inchiesta che porterà al maxiprocesso quater. Intanto la salute di Franco inizia a peggiorare tanto che nel luglio del 1992, durante le registrazioni di “Avanspettacolo”, varietà di Raitre, ha un attacco cardiaco; Ciccio è costretto a lavorare da solo, per ritrovare l’amico, malato di cirrosi epatica, solo all’ultima puntata con la sua inesauribile comicità, che lo porta a scherzare sulla sua salute affermando: “Sono stato in paradiso ma non mi hanno voluto", per poi chiedere un applauso "a quanti ci hanno voluto bene" per un congedo definitivo. Istrione nato, nonché cantante, Franco Franchi non sentirà a lungo la mancanza delle scene: muore infatti il 9 dicembre del 1992 a Roma, presso la clinica Villa Flaminia. A Franco Franchi e Ciccio Ingrassia è dedicato il documentario di Ciprì e Maresco dal titolo “Come inguaiammo il cinema italiano” realizzato nel 2004, un anno dopo la scomparsa di Ciccio Ingrassia. Giuliano Vizzaccaro Franco Franchi filmografia - Cinema
Franco Franchi filmografia - Televisione
Dove sono stati girati i film di Franco e Ciccio?Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, girarono nell'isola, almeno in parte, Don Chisciotte e Sancio Panza, liberamente tratto dall'opera di Miguel De Cervantes. Diverse le località scelte dal regista Gianni Grimaldi: dalla Marmilla al Sinis, e, presumibilmente all'alto oristanese, Sardegna centrale.
Come è morto Franchi Franchi?9 dicembre 1992Franco Franchi / Data di mortenull
Quando si sono divisi Franco e Ciccio?Nel 1972 si separano. Ciccio recita da solo in titoli drammatici e in "Amarcord" di Fellini; Franco fa il cantante e interpreta "Ultimo tango a Zagarol". Tornano insieme alla fine degli anni Settanta per fare pubblicità e, negli anni Ottanta, in spettacoli di varietà televisivi.
Che malattia ha avuto Franco Franchi?Nel 1989 prese parte con Ciccio Ingrassia, alla miniserie Tv Io Jane, tu Tarzan su Rai1. Nel luglio del 1992, a Napoli, durante le registrazioni del varietà di Rai 3 Avanspettacolo, venne ricoverato in ospedale a causa di un attacco cardiaco; stanco e malato di cirrosi epatica, rientrerà solo nell'ultima puntata.
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