Fondi per aprire un asilo nido privato

Siamo alle solite. Arrivano i soldi, e tanti, per cose importanti, e li sprechiamo, anche perché non riusciamo a spenderli. All’interno del PNRR sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro per realizzare, entro il 2026, asili nido per 264mila posti.

  • FONDI EUROPEI PER GLI ASILI
  • FONDI PNRR ASILI
  • DOMANDE FONDI PER ASILI NIDO
  • BANDI PNRR PER ASILI
  • SOLDI PER GLI ASILI NIDO

A fronte di una disponibilità così ampia, dai comuni ne dalla regioni sono arrivate richieste soltanto per 1,2 miliardi di euro. La metà. E la cosa ancora più grave, sempre a proposito di sprechi, è che le domande sono concentrate nelle regioni del Centro-Nord, dove la rete degli asili è già solida, mentre arrancano nel Sud ove gli asili mancano del tutto. Le due regioni che hanno fatto minori richieste sono proprio la Calabria ( e pensare che a Reggio Calabria esiste un solo asilo nido pubblico…) e la Sicilia, mentre dalla Lombardia sono state presentate 1.223 domande.

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FONDI PNRR ASILI

Il caso della Sicilia, con il confronto con il Veneto, è emblematico. I comuni siciliani avevano a disposizione, per asili nido per  bambini da 0 a 2 anni, circa 300 milioni di euro: le domande hanno superato a stento la soglia dei 70 milioni di euro. Nel frattempo, in tutta la Sicilia gli utenti di questo servizio sono 6.792 a fronte di una popolazione, da 0 a 2 anni, di 119mila persone. Circa il 5 per cento. In Veneto la popolazione è la stessa ma i bambini che frequentano regolarmente gli asili nido sono il doppio, e le domande per attingere ai fondi del PNRR e creare nuovi asili per l’infanzia sono cinque volte quelle presentate dai comuni siciliani.

DOMANDE FONDI PER ASILI NIDO

Le domande dei fondi per gli asili nido scarseggiano, specie nelle regioni del Sud, per una serie di motivi. Innanzitutto si trascura, anche per un deficit culturale, l’importanza di questo servizio per sostenere le donne che lavorano.  Senza un asilo nido pubblico, e non privato che succhia quasi l’intero stipendio, qualsiasi discorso sulla parità dei diritti delle donne sul lavoro, e sulle retribuzioni, perde di senso. Le donne non hanno bisogno di slogan o di impegni generici, ma di luoghi fisici dove i figli possono stare per una parte della giornata in completa sicurezza e ben accuditi.

BANDI PNRR PER ASILI

A parte il deficit  culturale, i comuni hanno il terrore di aprire un asilo nido e poi di non essere in grado di gestirlo, per mancanza di fondi e di personale. Il costo medio, considerando tutte le spese, per ogni bambino è di 8.770 euro all’anno, e di questa cifra soltanto il 20 per cento è pagato dalla famiglia. Il resto è a carico dell’amministrazione comunale. Inoltre nei comuni gli organici del personale dedicato alle attività degli asili nido, che deve avere competenze specifiche, si sono andati sempre restringendo. Come se questo non fosse uno dei primi ed essenziali servizi da garantire alla popolazione.

SOLDI PER GLI ASILI NIDO

In altri casi i soldi per gli asili nido vengono respinti in quanto i comuni non hanno neanche gli immobili dove sistemare le attività. In Sicilia, per esempio, c’è uno scaricabarile tra comuni e regione: i primi accusano l’amministrazione regionale di non avere liberato e assegnato strutture per accogliere gli asili nido. Nel marasma generale, con un enorme spreco di soldi e di opportunità all’orizzonte, il governo ha potuto soltanto creare una task force tecnica in grado di supportare i comuni che intendono partecipare al bando per l’assegnazione dei fondi europei. Ma in queste condizioni l’obiettivo di arrivare a una copertura del 33 per cento della popolazione da 0 a 2 anni come posti disponibili negli asili nido diventa una chimera. Oggi siamo al 25,5 ma è una percentuale concentrata nelle regioni del Centro-Nord. E l’Italia, fino a prova contraria, non si ferma a Roma.

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Prendersi cura dei bambini in tenera età significa garantire un futuro migliore al nostro Paese. Un asilo nido è quel luogo di formazione, condivisione e crescita dove si forgia l’animo, la personalità ed il carattere delle generazioni a venire. Non è un semplice parking dove lasciare i nostri figli quando dobbiamo tornare a lavoro dopo la maternità/paternità. Va considerato come il primo step dell’educazione, dell’iter scolastico e della sociabilità.

Sommario

  1. Cos’è un asilo nido?
  2. Come Aprire un Asilo Nido Privato?
  3. Asilo nido: quali sono i requisiti?
  4. Utenze elettriche asilo nido: tutte le informazioni utili
  5. Quali sono i costi per aprire un asilo nido?
  6. Finanziamenti e Fondi Europei per apertura asilo nido

Oggi prenderemo in esame tutti i requisiti necessari per aprire un asilo nido privato. Oltre, ovviamente, ad una panoramica dettagliata su costi e finanziamenti ed un’analisi certosina sulle spese relative alle utenze elettriche di un asilo nido.

Cos’è un asilo nido?

Si fa riferimento al termine asilo nido in relazione ad un servizio educativo e sociale che accoglie i bambini da 3 mesi sino ai 3 anni di età. È il luogo che consente, insieme all’apporto familiare, lo sviluppo psico-fisico dei più piccoli, aiutando i bambini ad acquisire le prime abilità, le conoscenze e i legami affettivo-relazionali utili ad uno sviluppo sano durante la crescita.

In fatto di leggi un asilo nido si muove nel rispetto della legge istitutiva n. 1044 del 6 dicembre 1971. L’articolo 6 della suddetta legge afferma che ogni Regione dovrà fissare le linee guida generali per la costruzione, gestione e controllo attivo degli asili. Un asilo nido (sia esso pubblico che privato) dovrà essere gestito da personale qualificato, seguire le norme di accessibilità e possedere requisiti tecnici utili a garantire lo sviluppo del bambino.

Fondi per aprire un asilo nido privato
Requisiti Apertura Asilo Nido

Si tratta di un vero e proprio microcosmo con una netta suddivisione interna: i bambini, infatti, verranno divisi in gruppi in base all'età: dai 3 mesi ai 12 mesi, dai 13 ai 24 e dai 25 e ai 36 mesi d’età. Un modo molto utile per creare dei gruppi umani con esigenze simili e con le stesse fasi di sviluppo, di gioco e di formazione. Gli arredi di un asilo nido dovranno garantire sempre accessibilità, sicurezza, funzionalità e soprattutto igiene. Una giornata tipo di un bambino in un asilo nido si articolerà in varie fasi che si ripeteranno nel corso delle ore: arrivo, fase di gioco, cambio pannolino, pranzo, riposo, merenda, ecc.

Come Aprire un Asilo Nido Privato?

Senti dentro di te il desiderio di lavorare a contatto con il mondo dell’infanzia? Allora aprire un asilo nido privato potrebbe essere l’investimento giusto per unire la tua passione alla crescente domanda del mercato. Perché, molto spesso, gli asili pubblici hanno liste di attesa molto lunghe che diventano incompatibili con la vita frenetica e lavorativi dei genitori di oggi. Di seguito gli step burocratici per aprire un asilo nido privato:

  1. Apertura di una partita IVA
  2. Apertura relative posizioni INPS
  3. Autorizzazione certificata del Comune dove si aprirà il centro presso lo Sportello per le Attività Produttive. Tale autorizzazione andrà rinnovata ogni 3 anni ed i requisiti variano da città a città

Fondi per aprire un asilo nido privato

Deducibilità Spese per Partita IVA

Sapevi che se possiedi una Partita IVA puoi richiedere la deduzione delle bollette luce e gas?

Asilo nido: quali sono i requisiti?

Se l’iter burocratico che sottende l’apertura di un asilo nido privato è abbastanza semplice e “scorrevole”, molti e diversificati sono i requisiti previ. Ovviamente, trattandosi di una struttura atta ad ospitare i più piccoli, dovrà avere delle caratteristiche fondamentali che renderanno questo spazio unico e soprattutto accessibile e armonioso da vivere per i baby ospiti. Analizziamo, in primis, come deve essere la struttura di un asilo nido:

  • L’immobile scelto dovrà essere ampio, spazioso e soprattutto luminoso. Sarà impossibile aprire un asilo nido in un seminterrato o una struttura con poca illuminazione naturale
  • Andranno evitati tutti gli “angoli vivi” con accurati paraspigoli in ogni stanza e in ogni pezzo d’arredamento
  • Gli impianti elettrici, a gas e dell’acqua devono essere a norma, con relative utenze attive (analizzeremo il tutto più avanti)
  • Divisione netta tra area gioco, area pasti ed area riposo
  • In base alla grandezza della struttura un asilo nido potrà ospitare, in linea di massima, tra i 20 ed i 50 bambini
  • Un asilo nido privato dovrà avere un minimo di 6 metri quadri per bambino, 8 metri quadri per bambino per ciò che concerne i bagni
  • Un asilo nido dovrà garantire 42 settimane di apertura, dal lunedì al venerdì in linea di massima, dalle 6 alle 11 quotidiane

Va da sé che, in questi determinati tipi di strutture, si dovranno prendere in considerazione ulteriori requisiti. In primis quelli riferiti agli operatori che lavoreranno a contatto con i bambini. Un educatore di un asilo nido dovrà essere in possesso di uno o più dei seguenti titoli di studio:

  • Maturità conseguita presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico
  • Diploma di Tecnico dei Servizi Sociali
  • Laurea in Pedagogia
  • Laurea in Scienze dell’Educazione
  • Laurea in Scienze della Formazione Primaria
  • Master per la Formazione della Prima Infanzia

Aprire un Asilo Nido senza LaureaÈ possibile aprire un asilo nido senza essere in possesso di una Laurea? La risposta è sì! Come abbiamo visto sopra il requisito minimo è possedere un diploma di indirizzo socio-psico-pedagogico. Qualora non si fosse in possesso nemmeno di questo primo requisito potrete aprire un asilo nido come direttori ma non come operatori. Dovrete, quindi, assumere un team di esperti nel settore per poter lavorare a stretto contatto con i bambini.

Aprire un Asilo a Casa: è legale?

Altro dubbio che fughiamo subito: è possibileaprire un asilo nido privato in casa? Anche in questo caso la risposta è affermativa. Un asilo nido nel proprio domicilio viene denominato nido famiglia. In questo caso specifico non ci sarà bisogno di un titolo di studio ad hoc: basterà seguire un corso di 250h seguito da un tirocinio professionalizzante. Solo 6 potranno essere i bambini ospitati da queste particolari strutture.

Inoltre una casa da adibire ad asilo nido deve possedere tutti i requisiti necessari a ospitare i bambini. Andrà quindi organizzato seguendo i dettami delle normative comunali. In linea di massima, comunque, la casa dovrà avere una stanza per il riposo dei bambini con tutte le attrezzature necessario. Inoltre una sala giochi e/o uno spazio all’aperto, una cucina ed un bagno. Come nel caso di un asilo nido privato canonico anche per quello domiciliare si dovrà aprire regolare partita IVA e seguire la burocrazia determinata dal Comune/Regione.

Utenze elettriche asilo nido: tutte le informazioni utili

Tra i costi fissi della tua nuova attività andranno presi in considerazione l'affitto della sede, eventuali rate per mutui e prestiti, le assicurazione, le utenze elettriche e del gas, ecc. Innanzitutto, serve sapere che il contatore della luce e quello del gas andranno attivati sottoscrivendo un'offerta per clienti con partita IVA. Scopri le tariffe luce dedicate ai clienti business.
E ancora una volta acquistato o affittato l’immobile in cui aprire l'asilo nido dovrete tener in considerazioni molteplici questioni relative alla sicurezza degli impianti.

Fondi per aprire un asilo nido privato
Requisiti Impianti e Attivazione Contatore

Il Ministero dell’Interno ha infatti emanato una Regola Tecnica che prevede una serie di norme per la sicurezza degli impianti elettrici degli asili. Dovranno sempre essere installati degli impianti di sicurezza in caso di fumo e/o incendio per garantire l’incolumità dei più piccoli.

Una volta installato un impianto elettrico a norma, seguendo i dettami della Regola Tecnica, non ti resta che richiedere l'attivazione del contatore contattando un qualsiasi fornitore che opera sul territorio nazionale. Il consiglio è quello di scegliere un'offerta competitiva, con un prezzo dell'energia basso in grado di farti risparmiare in bolletta. A prescindere dal fornitore scelto, ricorda inoltre che puoi godere dell'agevolazione sull'IVA in bolletta, riservata ad un particolare tipo di aziende, tra cui appunto le scuole.

In fase di attivazione del contatore, avrai bisogno di alcuni dati per procedere alla sottoscrizione del contratto, guardiamoli insieme:

  • Ragione sociale dell'attività;
  • Dati anagrafici del legale rappresentante;
  • il numero della Partita IVA;
  • Codice POD per l’energia elettrica e PDR per il gas metano;
  • Indirizzo esatto di fornitura;
  • Eventuale documentazione per richiedere agevolazioni fiscali.

Per scegliere il fornitore più conveniente per la tua nuova attività, dovrai confrontare le offerte e identificare quella che ti farà risparmiare in bolletta. Per una consulenza gratuita sulla scelta del fornitore luce e/o gas per il tuo asilo nido contattaci allo 010 848 01 61 o fatti ricontattare. Nel frattempo, nelle tabelle di seguito ti segnaliamo alcune tra le migliori offerte di luce e gas per clienti business:

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Quali sono i costi per aprire un asilo nido?

Aprire un asilo nido privato che sia all’altezza di uno pubblico è sicuramente un investimento monetario importante. Bisogna tenere in considerazione, infatti, molti fattori che possono far aumentare (e non di poco) le spese. Soprattutto per ciò che concerne l’importo iniziale per avviare l’attività. In linea di massima per aprire un asilo nido di piccole-medie dimensioni l’investimento iniziale si aggira intorno ai 100.000 €. Circa la metà di questa cifra verrà utilizzata per acquistare mobili, complementi d’arredo ed attrezzature che vanno dai fasciatoi, alle culle passando per i giochi per i più piccoli. L’eventuale canone d’affitto, la ristrutturazione dei locali, le utenze, lo stipendio dello staff e la pubblicità arricchiscono la lista dei costi.

Fondi per aprire un asilo nido privato
Costi e Finanziamenti

Per ciò che riguarda i costi annuali relativi all’attività di un asilo nido privato tante sono le variabili da tenere in considerazione. La spesa annuale di mantenimento è la somma, per esempio, dei costi di gestione della partita IVA, dei pagamenti al commercialista, delle spese di manutenzione di strutture e giochi, dell’alimentazione e dei pasti dei bambini, etc. Il totale, orientativamente, si muove sui 15.000 € annuali. Si tratta di costi importanti, molto elevati per un singolo o per un gruppo ristretto di persone che decide di aprire un asilo nido.

Per questo un’opzione da tenere in considerazione può essere il Franchising che permette il pagamento di una una tantum e della sicurezza di una gestione controllata. Qualora aprire un asilo nido sia, oltre che una passione, la futura fonte di entrate monetarie non è consigliabile aprire una struttura del genere come associazione. Un’associazione, inoltre, è un ente no-profit dove i lavoratori sono sempre volontari. Non esiste una ferrea normativa al riguardo ma non è legale aprire un asilo nido come associazione per beneficiare dei vantaggi fiscali e poi perseguire fini a scopo di lucro.

Finanziamenti e Fondi Europei per apertura asilo nido

Aprire un asilo nido privato, come abbiamo visto, presuppone una spesa importante. A volte impossibile da sostenere. Per questo sono stati creati una serie di finanziamenti per aiutare i cittadini ad intraprendere un’attività nell’universo educativo infantile. Elenchiamo di seguito le principali agevolazioni fiscali:

  • Agevolazioni per l’imprenditoria femminile: fa riferimento alla Legge 215 del 1992. Si tratta di un insieme di agevolazioni fiscali per imprese nuove e/o già avviate a gestione prevalentemente femminile
  • Microcredito per PMI (piccole e medie imprese)
  • Contributi Regionali per Asilo Nido: i contributi assegnati dalle regioni italiane possono essere utilizzati per l’acquisto e/o ristrutturazione dell’immobile, l’acquisto di materiale ed attrezzature e alla manutenzione di queste
  • Contributi per asili nido aziendali ed agricoli: con queste speciali agevolazioni sarà possibile creare asili nido in ambienti particolari come le aziende - un modo interessante per conciliare famiglia e lavoro - e in contesti agricoli per avvicinare il mondo dell’infanzia a quello della natura
  • Prestito d’onore: favorisce l'autoimpiego per le nuove partite IVA. È pensato per disoccupati o inoccupati che vogliano aprire la partita IVA che potranno giovare di mutui agevolati, contributi a fondo perduto, ecc.
  • Fondi Europei: si tratta di speciali sovvenzioni atte a creare progetti transnazionali. Non fanno, quindi, riferimento ad agevolazioni fiscali all’interno degli Stati Membri.

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Quanto si guadagna con un asilo nido privato?

A fronte delle spese ci sono i ricavi. Facendo un calcolo generale si incassano tra i 350 e i 700 euro al mese a seconda dei servizi offerti e dal tipo di struttura.

Chi può aprire un asilo nido privato?

maturità socio pedagogica. laurea in pedagogia/scienze della formazione. master per la formazione della prima infanzia. diploma da dirigente di comunità infantile, da maestra d'asilo, da operatore di servizi sociali, da assistente servizi sociali etc.

Quanto guadagna un asilo?

Stipendio Educatrice di Asilo Nido - Variazioni.

Quanto costa aprire un asilo nido famiglia?

In genere per aprire un nido famiglia è necessario un investimento iniziale di circa 1.000 euro. La cifra non è fissa e varia a seconda del tipo di giochi per i piccoli che deciderai di acquistare e della quantità dei lettini per dormire.