Tempo di cottura per le patate bollite

Le patate bollite sono la base da cui partire per preparare crocchette, purea, sformati, insalate e molte altre ricette. Ecco come ottenere il meglio da questo classico metodo di cottura, semplice ma con qualche segreto

Prima della cottura

Prima di preparare le patate bollite, bisogna decidere se pelarle con o senza buccia, intere o tagliate. Tra i vantaggi della cottura delle patate intere con la buccia troviamo sicuramente migliori proprietà organolettiche e nutrizionali.

La buccia delle patate, infatti, non solo migliora il gusto del tubero ma consente anche di trattenere all’interno della patata una quantità maggiore di nutrienti, come amido, vitamine e minerali. Inoltre, pelare le patate dopo averle bollite è molto più semplice perché la buccia si elimina più velocemente quando la patata è cotta.

Di contro, per lessare le patate con la buccia occorre lavarle con molta cura per rimuovere eventuali residui di terra, polvere e sporcizia. In più, se si fanno le patate bollite intere, i tempi di cottura saranno decisamente superiori rispetto ad altri metodi.

Se per questioni di tempo si preferisce optare per bollire le patate tagliate e senza buccia ma si vuole guadagnare in sapore, le bucce delle patate possono essere inserite comunque nell’acqua di cottura e in questo modo conferiranno gusto ai tuberi. In alternativa, le bucce delle patate possono essere riciclate, come nella ricetta delle bucce di patata fritte con salsa guacamole, assolutamente da provare.

Chi ha poco tempo a disposizione, oltre a velocizzare la cottura tagliando le patate in pezzi più piccoli, può ricorrere alla cottura a vapore o a microonde, che consente di risparmiare minuti preziosi.

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Come bollirle

Per bollire le patate può sembrare sufficiente tuffare i tuberi in acqua, accendere il fuoco e attendere il termine della cottura, che può variare tra i trenta o cinquanta minuti in base alle dimensioni delle patate.

Questo è abbastanza vero se si utilizzano patate intere e con la buccia o se si vogliono utilizzare le patate per preparare purea, gnocchi o altre ricette in cui i tuberi vanno schiacciati.

Se però si usano patate sbucciate e tagliate o se le patate sono destinate a un’insalata, bisogna fare in modo che non si disfino durante la cottura. Un trucco per mantenere le patate sode è quello di aggiungere all’acqua di cottura un cucchiaio di aceto di mele.

Spesso infatti l’acqua del rubinetto che si utilizza per bollire le patate ha un pH alcalino che velocizza il processo di degradazione della pectina, sostanza che consente alla struttura delle patate di rimanere compatta.

Aggiungendo una piccola quantità di aceto all’acqua di cottura si ridurrà il pH e, di conseguenza, si rallenterà la degradazione della pectina. Le patate bollite in questo modo saranno perfette per preparare insalate o da aggiungere alla pasta al pesto insieme ai fagiolini.

Inoltre, se si vogliono ottenere patate dure e consistenti queste andrebbero inserite nell’acqua fredda da portare poi a bollore. Al contrario, per avere patate bollite morbide, meglio versarle nella pentola quando l’acqua ha già raggiunto il bollore.

Un altro aspetto importante per preparare delle ottime patate bollite è quello di scegliere patate di dimensioni simili o effettuare tagli di grandezze omogenee così da poter ottenere una cottura uniforme di tutte le patate.

Infine, meglio non aggiungere sale durante la cottura delle patate così da poter riutilizzare l’acqua una volta tiepida.

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Bollire le patate velocemente

A vapore

Un metodo più rapido per ottenere le patate bollite è quello di cuocerle a vapore. In questo caso le patate possono essere cotte intere o tagliate ma, per velocizzare la cottura, è decisamente preferibile tagliarle a fette o dadini di dimensioni omogenee e non troppo grandi.

Una volta tagliate le patate è sufficiente sistemarle sulla griglia della pentola a vapore o della vaporiera, aggiungere qualche dito d’acqua nella pentola e procedere con la cottura delle patate per quindici-venti minuti. I tempi di cottura variano ovviamente in relazione alla dimensione delle patate ma sono comunque più ridotti rispetto alla classica bollitura.

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Al microonde

Per risparmiare ancora più tempo e far bollire le patate più velocemente basterà cuocerle nel forno a microonde. In questo caso è sufficiente procedere come segue: per prima cosa si lavano accuratamente le patate, dopodiché si forano sulla superficie utilizzando una forchetta o uno stuzzicadenti.

Le patate vanno poi sistemate in un contenitore idoneo con un dito d’acqua per poi procedere con la cottura a 750W per sei-dodici minuti. In alternativa le patate possono essere anche tagliate a dadini e cotte a 700 Watt per cinque-sette minuti, sempre sistemandole in un contenitore adatto alla cottura al microonde con pochissima acqua.

Oltre a risparmiare tempo, le patate bollite al microonde consentono di utilizzare meno acqua e di conservare meglio le proprietà nutrizionali e il sapore dei tuberi, poiché le sostanze in essi presenti subiscono decisamente meno perdite.

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Quante patate lesse per una persona?

Un'abbondante porzione di patate lesse o cotte a vapore (250 g), condite con erbe aromatiche e poco olio extravergine di oliva (un cucchiaino), fornisce solo 242 kcal, ovvero circa la metà di un normale piatto di pasta con pomodoro e parmigiano.

Cosa ci sta bene con le patate?

Abbinare le patate ad un secondo piatto: un abbinamento vincente sia dal punto di vista nutrizionale che organolettico è associare le patate ad un alimento proteico come uova, pesce o carne.

Quante calorie contengono le patate bollite?

Una porzione di 200 grammi di patate bollite o al valore condite soltanto con un cucchiaio di olio contiene all'incirca 260 calorie, un valore piuttosto basso soprattutto in considerazione del potere sfamante di questo tubero.

Quanto si possono tenere in frigo le patate lesse?

Si conservano per 3/4 giorni massimo. Come conservare le patate patate lesse**: Una volta cotte e fredde, vanno conservate in un recipiente ermetico in frigorifero per 2 giorni massimo, già dal terzo giorno iniziano a diventare acide.