Cos è il rischio sicurezza sul lavoro

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Calcolo del rischio e sicurezza sul lavoro: cos’è il DVR e nozioni base

Calcolo del rischio e sicurezza sul lavoro: cos’è il DVR e nozioni base

Il calcolo del rischio in materia di sicurezza sul lavoro è un passaggio di fondamentale importanza per inquadrare il contesto della realtà lavorativa e delle attività che vengono svolte all’interno di essa, analizzare quindi ciò che viene fatto e soprattutto come lo si fa, dunque procedere ad isolare situazioni di pericolo e prevenire le possibilità di rischio per i lavoratori.

In quest’articolo partiamo dalle basi che portano alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR): cos’è per la sicurezza sul lavoro, i concetti di rischio, pericolo e danno, come calcolare il livello di rischio, quindi l’effettiva classificazione dei rischi secondo la Legge sulla sicurezza sul lavoro 81 2008.

Sommario:

Calcolo del rischio e sicurezza sul lavoro: cos’è il DVR e nozioni base

DVR: cos’è?

Cos’è un rischio in sicurezza sul lavoro

  • Differenza tra concetto di rischio per la sicurezza sul lavoro, danno e pericolo

Come procedere al calcolo del rischio in sicurezza sul lavoro

Classificazione dei rischi nella sicurezza sul lavoro

  • Rischi per la salute
  • Rischi per la sicurezza
  • Rischi trasversali o organizzativi

Calcolo del rischio nella sicurezza sul lavoro: a chi affidarsi

DVR: cos’è?

Il DVR è il documento di valutazione dei rischi per la sicurezza sul lavoro.

Si tratta di un documento obbligatorio, secondo la Legge sulla scurezza sul lavoro 81 2008, per tutte le aziende che abbiano almeno un dipendente ed è di fatto un prospetto all’interno del quale sono contenuti tutti i rischi stimati per la realtà aziendale di riferimento, oltre alle varie misure di prevenzione utili per evitarli, per assicurare la salute e la sicurezza di tutti nel luogo di lavoro.

Di grande importanza, la redazione di questo documento ha come obiettivo quello di prevenire tutte le situazioni di pericolo che potrebbero veder coinvolti i lavoratori all’interno dell’azienda.

Grazie alla valutazione del rischio per la sicurezza sul lavoro, infatti, è possibile procedere alla messa in atto in un piano di prevenzione specifico che possa portare a ridurre, o addirittura eliminare del tutto, le probabilità che si verifichi una situazione pericolosa.

Per procedere al calcolo del rischio nella sicurezza sul lavoro è indispensabile partire dalle basi. Per cominciare è quindi necessario prima di tutto sapere cos’è un rischio per la sicurezza sul lavoro (analizzare quindi il concetto di rischio) e la differenza rispetto ai concetti di danno e pericolo.

Cos’è un rischio in sicurezza sul lavoro

Conoscere il concetto di rischio in sicurezza sul lavoro, ossia la sua definizione secondo la Legge 81/2008 in materia, è fondamentale per distinguere questo termine da quello di pericolo, con cui spesso viene confuso dall’opinione comune.

Dunque cos’è un rischio per la sicurezza sul lavoro? Si tratta di un concetto probabilistico riferito all’eventualità che possa verificarsi un episodio, in determinate condizioni relative all’impiego o alla più semplice esposizione ad un fattore/agente (o anche alla combinazione di questi due elementi), in grado di causare un potenziale danno.

Eliminare del tutto tale eventualità è piuttosto inverosimile, dunque il Responsabile della sicurezza (RSSP) deve porsi come obiettivo quantomeno quello di abbatterla, così da portarla al mimino.

·       Differenza tra concetto di rischio per la sicurezza sul lavoro, danno e pericolo

Abbiamo capito cos’è un rischio per la sicurezza sul lavoro e come si calcola, ma qual è la differenza rispetto ai concetti di pericolo e danno, anch’essi fondamentali in quanto concetti cardine su cui si fonda la salute e la sicurezza negli ambienti lavorativi?

  • PERICOLO: secondo la Legge 81 2008 sulla sicurezza sul lavoro, il pericolo è una qualità (o anche proprietà intrinseca o capacità) di un preciso fattore – che può essere un metodo di lavoro, una situazione, uno strumento/attrezzo/oggetto, o ancora una particolare sostanza – in base alla quale esso è in grado di causare danni alle persone.

Si tratta dunque della fonte, causa o origine di un danno, individuabile anche come la fonte del rischio. Un esempio di pericolo potrebbe essere la presenza di cavi elettrici scoperti nel luogo di lavoro.

  • DANNO: il concetto di danno viene definito come la conseguenza negativa, che può essere un danno alla salute, una lesione a livello fisico o una perdita, che deriva dal verificarsi di un particolare evento (e del pericolo). La misura dell’entità del danno dipende dalla sua gravità, per cui possono esserci danni trascurabili, danni lieviti, gravi o gravissimi.

Rischio, pericolo e danno sono dunque parametri interdipendenti per cui è naturale che, riducendo le possibilità di esposizione ad una situazione di pericolo, quindi al fattore di rischio, la conseguente probabilità di avere un danno sarà minore.

Come procedere al calcolo del rischio in sicurezza sul lavoro

Nella fase di analisi e valutazione del rischio per la sicurezza sul lavoro è importante considerare non solo la probabilità che possa verificarsi un incidente (“pericolosità”), ma anche l’entità del danno che questo può causare (“magnitudo”), ossia la gravità delle conseguenze attese.

Individuare il rischio è esito della combinazione di questi due aspetti, traducibile anche nella formula matematica R = P x D, “Rischio = Pericolosità x Danno (Magnitudo)”. Da questo risultato dipende la successiva organizzazione di una scala di priorità in riferimento agli interventi da pianificare per elevare il livello di sicurezza in azienda.

Nella misurazione e calcolo del rischio per la sicurezza sul lavoro si usa dunque distinguere i livelli di rischio in base al rapporto dei due precedenti parametri, secondo la seguente classificazione:

  • Probabilità: Bassa, Media, Alta, Molto Alta
  • Danno: Lieve, Medio, Grave, Gravissimo

Il livello di rischio che ne deriva e gli interventi da prevedere possono essere così stimati e vengono suddivisi in:

  • Rischio elevato – necessità di azioni correttive immediate
  • Rischio medio – necessità di azioni correttive urgenti
  • Rischio basso – necessità di azioni correttive nel breve-medio termine
  • Rischio minimo/trascurabile – azioni migliorative da programmare senza necessità immediate

Classificazione dei rischi nella sicurezza sul lavoro

Chiarite le differenze terminologiche e approfondita la questione del calcolo del rischio possiamo passare alla classificazione dei rischi per la sicurezza sul lavoro.

Ecco dunque che vengono suddivisi in tre specie:

  • Rischi per la salute
  • Rischi per la sicurezza
  • Rischi trasversali o organizzativi

·       Rischi per la salute

Nella categoria dei rischi per la salute rientrano tutti quelli che sono in grado di incidere sull’aspetto fisico e biologico dei lavoratori.

Principali esempi sono le situazioni in cui è richiesta l’esposizione o il contatto con agenti fisici, biologici, chimici, mutageni o cancerogeni, in generale con agenti nocivi. Tra questi agenti sono comprese anche le fonti di emissione di vibrazione, rumori o radiazioni che portano ad effetti visibili nell’immediato.

·       Rischi per la sicurezza

I rischi per la sicurezza si riferiscono a situazioni che potrebbero determinare incidenti in azienda, come quelli provocati dal contatto traumatico con un attrezzo, uno strumento o anche una struttura mobile.

Tipicamente si tratta di danni riportati a seguito di incidenti dovuti ad una carenza a livello strutturale (ad esempio per l’assenza di protezioni adeguate su macchinari o apparecchi), oppure ad un incendio, un’esplosione, o la presenza di impianti elettrici non correttamente protetti.

·       Rischi trasversali o organizzativi

Si tratta della categoria di rischi più complessi, ossia quelli che dipendono dai rapporti lavorativi, interpersonali e di organizzazione nell’ambiente di lavoro, ossia dalle “dinamiche aziendali”.

I rischi trasversali fanno quindi riferimento all’organizzazione del lavoro in azienda, in particolare all’intensità del lavoro e allo stress che ne deriva (le conseguenze sono infatti sia fisiche che psicologiche), e devono essere considerati e valutati con estrema attenzione sia dal datore di lavoro che dal medico competente.

Calcolo del rischio nella sicurezza sul lavoro: a chi affidarsi

Siamo giunti alla conclusione del nostro articolo e speriamo di avervi fornito basi solide per comprendere l’importanza del corretto calcolo del rischio per la sicurezza sul lavoro.

In caso di dubbi o se voleste approfondire meglio alcuni aspetti della Legge in materia o del DVR per la sicurezza sul lavoro, noi di SQ Più (Sicurezza e Qualità) siamo qui per aiutarvi.

Siamo una realtà di Milano che si occupa da anni della tutela delle dinamiche aziendali. Possiamo offrirvi un supporto concreto in tutte le fasi, sia nell’accertamento e nella certificazione del rispetto delle norme di Legge sulla sicurezza sul lavoro (81 2008), sia nella redazione del DVR aziendale, sia nella formazione degli addetti interni.

Proponiamo infatti anche corsi in aula o online sulla sicurezza sul lavoro e vi aiuteremo a fare della vostra azienda una realtà davvero protetta, in grado di tutelare ciascun lavoratore.

Contattaciper qualunque info.

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