Quali sono gli oneri accessori del mutuo detraibili

Quali sono gli oneri accessori del mutuo detraibili

Ho acquistato una casa da adibire ad abitazione principale e, oltre al mutuo, ho stipulato con la banca anche un contratto di assicurazione sull’immobile. Ai fini della detrazione Irpef, questa spesa può essere considerata un onere accessorio?

Tra gli oneri accessori detraibili unitamente agli interessi passivi (articolo 15, comma 1, lettera b, Tuir) rientrano le spese assolutamente necessarie alla stipula del contratto di mutuo (ad esempio, l’onorario del notaio con riferimento alla stipula del contratto). Pertanto, le spese sostenute per l’assicurazione dell’immobile non danno diritto alla detrazione Irpef, in quanto non hanno il carattere di necessarietà rispetto al contratto di mutuo (circolare n. 15/E del 20 aprile 2005, paragrafo 4.4).

20 Giugno 2017

Gli oneri accessori rappresentano l'insieme delle spese da considerare quando si sottoscrive un contratto di mutuo e riguardano i costi che il richiedente (futuro mutuatario) dovrà sostenere al fine di ottenere - e successivamente rimborsare - l'importo desiderato. In pratica, l'operazione di mutuo presenta una serie di costi ulteriori rispetto agli interessi sul capitale, sia nella fase che precede l'erogazione, per valutare l'affidabilità creditizia del richiedente e il valore commerciale dell'immobile oggetto di futura ipoteca, che nel post-erogazione per il rimborso dell'importo mutuato. In particolare, rientrano tra gli oneri accessori le spese di istruttoria della pratica, quelle di perizia dell'immobile, la parcella del notaio, le spese amministrative e di incasso rata (spese di gestione), l'eventuale penale di estinzione anticipata e i costi per la cancellazione dell'ipoteca. I costi accessori variano a seconda della banca e devono essere chiaramente indicati nell'informativa precontrattuale da fornire obbligatoriamente a ciascun richiedente. Infine, occorre ricordare che tali oneri rientrano nel calcolo dell'Indice Sintetico di Costo (ISC), parametro determinante per effettuare una comparazione tra i mutui offerti dai diversi istituti di credito.

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Ulteriori risorse interne

Quali sono le spese ammesse in detrazione fiscale oltre agli interessi del mutuo? Come noto, sebbene in questi giorni l'argomento di una sua riduzione sia molto discusso dal Governo, l’articolo 15 del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR) prevede per le persone fisiche uno sgravio Irpef pari al 19% degli interessi passivi sui mutui garantiti da ipoteca contratti per l’acquisto dell’abitazione principale, con un tetto massimo su cui calcolare il bonus di 4.000 euro annui (quindi detrazione massima pari a 760 euro). L’agevolazione si estende però ai “relativi oneri accessori”. Diventa quindi molto importante per chi sottoscrive un mutuo capire quali siano le voci di spesa che possono rientrare nel beneficio fiscale. Ecco un breve vademecum sviluppato da Mutui.it e Facile.it.

Nel corso degli anni l’amministrazione finanziaria ha fornito diversi chiarimenti di prassi, volti proprio a individuare gli oneri collegati detraibili. Tra questi rientrano senza alcun dubbio le imposte d’atto connesse al mutuo, comprese l’imposta per l’iscrizione o la cancellazione di ipoteca e l’imposta sostitutiva sul capitale prestato.

Detraibile anche la parcella pagata al notaio per la stipula del contratto di mutuo prima casa, nonché eventuali spese sostenute dal pubblico ufficiale per conto del cliente stesso (legate per esempio alle pratiche ipotecarie). Tale onorario professionale, che tra gli oneri accessori costituisce probabilmente la voce più pesante in termini di costo, è determinata in percentuale all’importo del finanziamento. Per un mutuo di medio importo (nella fascia 120-150 mila euro) questi costi possono oscillare tra i 1.500 e i 2.500 euro, ovviamente destinati a salire all’aumentare della somma erogata. Come precisato dall’Agenzia delle entrate nella circolare n. 7/E del 27 aprile 2018, risultano agevolabili anche eventuali commissioni pagate agli istituti per la loro attività di intermediazione, nonché le spese di istruttoria e di perizia tecnica (questi importi variano da banca a banca e possono essere fissi o percentuali, ma in linea di massima possono andare dai 100 ai 300 euro per ciascuna voce).

Esiste poi una serie di costi che, al contrario, o per legge o per orientamenti di prassi, risultano indetraibili. Tra questi rientrano le spese di assicurazione dell’immobile, in quanto prive del carattere di necessarietà rispetto al contratto di mutuo (si veda sul punto la circolare delle Entrate n. 15/2005). Escluse dallo sgravio Irpef anche le spese notarili riferite alla stipula dell’eventuale preliminare di compravendita dell’immobile e del rogito. Indetraibili per legge, infine, le imposte pagate dall’acquirente dell’abitazione (registro se si tratta di bene già esistente, Iva se si tratta di nuovo), nonché le imposte d’atto connesse al trasferimento degli immobili, vale a dire i tributi ipotecari e catastali.

Conoscere queste agevolazioni è quindi condizione necessaria per poter massimizzare il risparmio fiscale connesso al mutuo. Ma c’è un però: in molti casi il tetto dei 4.000 euro potrebbe impedire il recupero pieno del 19% degli interessi e dei rispettivi oneri (che vanno inseriti nella dichiarazione dei redditi dell’anno in cui sono stati sostenuti, tipicamente il primo, e non possono essere “spalmati” nel tempo). Se per esempio un mutuatario nell’anno iniziale di ammortamento sostiene interessi per 3.000 euro e oneri accessori per 3.000, potrà detrarre comunque 760 euro (19% di 4.000).

12 October 2018 di

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Quali sono gli oneri accessori di un mutuo?

In particolare, rientrano tra gli oneri accessori le spese di istruttoria della pratica, quelle di perizia dell'immobile, la parcella del notaio, le spese amministrative e di incasso rata (spese di gestione), l'eventuale penale di estinzione anticipata e i costi per la cancellazione dell'ipoteca.

Quali spese del mutuo sono detraibili?

Quando viene stipulato un mutuo, in certi casi, è possibile richiedere tramite la dichiarazione dei redditi una detrazione pari al 19% sugli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione corrisposti in dipendenza del mutuo stesso.

Cosa si può scaricare dal 7.30 per acquisto prima casa?

Nel Modello 730/2022 è prevista anche la detrazione IRPEF degli interessi del mutuo contratto per la costruzione o ristrutturazione di un immobile da adibire ad abitazione principale, quella generalmente indicata come prima casa.

Cosa si scarica degli interessi passivi del mutuo?

La detrazione sugli interessi passivi dei mutui ipotecari è concessa al 19% con un limite di 4.000 euro di spesa, e si tratta di una agevolazione garantita sugli interessi passivi e sugli oneri accessori nel caso di ipoteche sugli immobili, e sui contratti per i mutui stipulati per una casa destinata a prima abitazione ...