E normale sentire il battito del cuore

Per alcune persone, sentire le pulsazioni nello stomaco, come fosse una sorta di battito cardiaco, è del tutto normale. In alcuni casi, però, potrebbe trattarsi di un evento piuttosto serio.

Questo fenomeno è chiamato cardiopalmo, ed è associato a diverse cause che possono essere mediche, ambientali o psicologiche. Approfondiamo l'argomento.

Cardiopalmo: il significato e le cause

Il cardiopalmo è la condizione in cui il battito cardiaco diviene percepibile: il battito diviene accelerato oppure irregolare, e chi ne soffre riferisce che il cuore sembra battere con maggior vigore, fino a convincersi che sia proprio questo il motivo per cui diventa percepibile. 

Le cause di questa condizione possono essere mediche, ambientali e psicologiche:

  • cause ambientali: risiedono nel cattivo stile di vita del soggetto, come l’eccessiva sedentarietà e l’utilizzo di tabacco e alcol. La sospensione del consumo eccessivo di tali sostanze può eliminare il cardiopalmo.
  • cause psicologiche: in assenza di cattive abitudini, il cardiopalmo può essere un sintomo con una base psicologica. Nella maggior parte dei casi è così, e questa condizione è legata agli stati d’ansia.
  • cause mediche: sono meno frequenti e riguardano i problemi legati all’apparato cardiocircolatorio. In particolare, in questi casi, si è in presenza di fibrillazione atriale, aritmia ma soprattutto di insufficienza aortica. Le pulsazioni nello stomaco, o nell’addome, possono essere sintomo di un aneurisma dell’aorta addominale.

Quando le pulsazioni nello stomaco dovrebbero farci preoccupare davvero

Un aneurisma è una condizione di sofferenza di un vaso sanguigno che si gonfia in una determinata area.

Nelle persone con aneurisma dell’aorta addominale, questo interessa l’arteria aortica nell’addome. L’aorta è il più grande vaso sanguigno del corpo: prende vita dal cuore e si estende lungo il torace, fino all’addome. In presenza di determinati fattori – come età, malattie, cattive abitudini – la parete dell’aorta può indebolirsi, causando un rigonfiamento e, quindi, un aneurisma in una zona del vaso. Le cause principali sono l’età e il sesso, registrando un aumento del rischio negli uomini con età superiore ai 65 anni, presenza in famiglia di problemi cardiaci e altri fattori, come pressione e colesterolo alti, che causano aterosclerosi.

I sintomi sono molto silenti e le persone che sviluppano un aneurisma addominale non sente altro che una pulsazione nello stomaco. Per questo motivo, è raccomandabile effettuare uno screening con gli ultrasuoni, un ecoDoppler, una scansione CT della zona pelvica e addominale e un’angiografia.

Quando l’aneurisma è in atto, la persona può sentire un intenso e persistente dolore all’addome e alla schiena, oltre ad essere diffuso anche alle gambe, e una pressione sanguigna bassa che può portare allo shock.

Quando l’aneurisma è inferiore ai 5cm si effettuano dei trattamenti atti a controllare la pressione e la dinamica della condizione; con aneurismi maggiori di 5cm, invece, si opta per un trattamento chirurgico.

Cosa fare?

Insomma, le pulsazioni allo stomaco possono o meno essere sintomo di una condizione particolarmente pericolosa per la persona. Fortunatamente, l’insorgenza di un aneurisma addominale è un evento raro, causato da una serie di numerose abitudini sicuramente non salutari.

Niente paura, dunque. La percezione del battito cardiaco può essere causata semplicemente da una posizione assunta in modo errato in quel preciso momento o da uno stato emozionale particolarmente intenso.

Si consiglia, tuttavia, di consultare il medico quando ci sono dei rischi familiari o abitudinari, in modo da prevenire ed eliminare le cause che potrebbero portare ad un serio problema circolatorio.

Con palpitazioni si denota la percezione accentuata del proprio battito cardiaco. La sensazione può essere avvertita come una sorta di martellio, sbattimento di ali, corsa o sospensione del battito. Altri sintomi, per esempio, fastidio toracico Dolore toracico Il dolore toracico è un disturbo molto comune. Può essere acuto o sordo, anche se alcuni soggetti con malattie toraciche riferiscono sensazioni di fastidio, oppressione, pressione, gas, bruciore... maggiori informazioni o respiro affannoso Respiro affannoso Il respiro affannoso, quello che i medici chiamano dispnea, è la spiacevole sensazione di fare fatica a respirare. Il paziente manifesta e descrive questa condizione in maniera diversa in base... maggiori informazioni

E normale sentire il battito del cuore
, sono possibilmente presenti in base alla causa delle palpitazioni.

Le palpitazioni sono comuni. In alcuni casi, sono percepiti come spiacevoli e allarmanti, ma raramente sono indicativi di una cardiopatia potenzialmente fatale. Anche molti soggetti non cardiopatici possono presentare palpitazioni.

Normalmente il battito cardiaco non viene percepito. Tuttavia, spesso è percepibile quando un evento ne aumenta l’intensità o la velocità. Tali battiti rapidi e forzati sono una risposta normale del cuore (tachicardia sinusale). Le cause possono essere le seguenti:

  • Esercizio

  • Forte impatto emotivo (come ansia, paura, dolore)

  • Febbre

In altri casi, le palpitazioni originano da un disturbo del ritmo cardiaco (aritmia).

Le aritmie più comuni comprendono

Entrambe queste aritmie insorgono generalmente in soggetti non cardiopatici e sono innocue. Il battito prematuro non viene percepito. Ciò che il paziente avverte è il successivo battito cardiaco normale, che segue dopo un lieve ritardo ed è lievemente più forte del solito. Anche se il soggetto ha la sensazione che il cuore abbia saltato un battito, di fatto non è così.

Altre aritmie che causano palpitazioni comprendono

  • Tachicardia da rientro nel nodo atrioventricolare

Queste altre aritmie comportano una frequenza cardiaca molto superiore alla norma. Le aritmie che implicano una frequenza cardiaca eccessivamente bassa raramente danno luogo a palpitazioni, anche se in alcuni casi il soggetto la percepisce.

Alcune aritmie (per esempio, battiti atriali prematuri, battiti ventricolari prematuri o TPSV) spesso si sviluppano in soggetti che non presentano malattie di base gravi. Altre originano spesso da una seria cardiopatia o da una malattia in un’altra sede dell’organismo.

I disturbi non correlati al cuore che potrebbero causare aritmie comprendono:

  • Bassi livelli di ossigeno nel sangue (ipossia)

  • Certe sostanze, fra cui alcol, caffeina, digossina, nicotina e alcuni farmaci stimolanti (come albuterolo, anfetamine, cocaina, epinefrina, efedrina e teofillina)

Alcune aritmie, in particolare la tachicardia ventricolare, sono instabili e possono causare un arresto cardiaco.

Anche se non tutti i casi di palpitazioni originano da una cardiopatia, le conseguenze di certe patologie cardiache sono talmente serie che è sempre raccomandata una valutazione medica. Le seguenti informazioni possono aiutare a decidere se sia il caso di consultare un medico e cosa aspettarsi nel corso della valutazione.

Nei soggetti con palpitazioni, certi sintomi e caratteristiche sono segnali d’allarme. Tra questi troviamo:

  • Stordimento o svenimento

  • Dolore o pressione a livello toracico

  • Respiro affannoso

  • Frequenza cardiaca superiore a 120 battiti al minuto o inferiore a 45 battiti al minuto

  • Cardiopatia o anamnesi familiare di decesso improvviso, svenimenti ricorrenti o malattia convulsiva inspiegata

  • I sintomi si manifestano durante l’attività fisica, in particolare se causano perdita di conoscenza

In caso di palpitazioni e qualsiasi segnale d’allarme, recarsi al pronto soccorso immediatamente, anche in caso di palpitazioni continue, costanti. In caso di svenimento, dolore toracico o respiro affannoso, chiamare la guardia medica.

In assenza di segnali d’allarme associati a palpitazioni occasionali o episodio isolato, rivolgersi al medico, il quale stabilirà quando vedere il paziente in base all’età, alle condizioni di base e ad altri sintomi. In genere, non insorgono problemi né danni se il soggetto attende un giorno o due.

Il medico inizia ponendo al paziente domande sui sintomi e sull'anamnesi. Esegue quindi un esame obiettivo. I riscontri dell’anamnesi e emergenti dall’esame obiettivo contribuiscono a stabilire la possibile causa.

I medici chiedono

  • Frequenza delle palpitazioni

  • Durata delle palpitazioni

  • Fattori (per esempio, stress emotivo, attività o apporto di caffeina o altre sostanze) eventualmente scatenanti o esacerbanti le palpitazioni

  • Sostanze in uso, anche caffeina

A volte il medico chiede al soggetto di indicare la frequenza e la cadenza delle palpitazioni, poiché l’andamento dei battiti può contribuire a determinare la causa.

L’esame obiettivo ha inizio con la verifica dei parametri vitali da parte del medico (polso, temperatura e pressione sanguigna). La frequenza cardiaca e la regolarità o l’irregolarità del valore contribuisce a suggerire le cause. La presenza di temperatura elevata suggerisce che la causa è la febbre. Una bassa pressione sanguigna non è indicativa dell’origine, ma indica un’urgenza estrema.

I medici ascoltano il cuore per rilevare eventuali toni anomali, possibilmente indicativi di valvulopatia o infiammazione cardiaca. Ascoltano i polmoni per verificare eventuali toni indicativi di insufficienza cardiaca. Valutano ed effettuano una palpazione della parte frontale del collo, per verificare eventuale ingrossamento o infiammazione della ghiandola tiroide.

L’insorgenza di palpitazioni in associazione ad altri sintomi come respiro affannoso, dolore toracico, debolezza, affaticamento o svenimenti, dipende verosimilmente da un’aritmia o da una malattia seria.

E normale sentire il battito del cuore

Anche se la maggior parte delle cause che portano a palpitazioni non è seria, generalmente si eseguono accertamenti.

  • Elettrocardiografia (ECG), a volte abbinata al monitoraggio dinamico

  • Analisi di laboratorio

  • A volte diagnostica per immagini, test da sforzo o entrambi

  • A volte studio elettrofisiologico

Si esegue un ECG Elettrocardiogramma L’elettrocardiogramma è un procedura rapida, semplice e indolore nella quale gli impulsi elettrici del cuore vengono amplificati e registrati. La registrazione, ovvero l’elettrocardiogramma... maggiori informazioni

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. Se l’ECG si esegue in corso di palpitazioni o frequenza cardiaca alterata, la diagnosi è generalmente chiara. Tuttavia, solo alcune delle possibili origini producono alterazioni dell’ECG quando il soggetto non ha palpitazioni in corso. Pertanto, in caso di palpitazioni intermittenti, potrebbe essere necessario indossare un monitor ECG per un giorno o due (monitoraggio Holter, Monitoraggio Holter: lettura ECG continua Monitoraggio Holter: lettura ECG continua
E normale sentire il battito del cuore
) o per un periodo più lungo (registratore di eventi) per rilevare eventuali ritmi anomali di durata breve o irregolare. In alcuni soggetti i medici possono inserire sotto la pelle un dispositivo per monitorare il battito cardiaco, chiamato registratore a ciclo (loop recorder), che monitora continuamente il battito cardiaco. Mediante un monitor esterno i medici controllano il registratore a ciclo per la presenza di aritmie. Alcuni prodotti disponibili in commercio, come i fitness tracker, che monitorano la frequenza cardiaca, e altri dispositivi che monitorano i ritmi cardiaci, sono disponibili su smartphone e smartwatch, ma offrono informazioni più limitate.

Si rende necessaria l’esecuzione di analisi di laboratorio. Il medico prescrive un emocromo completo e la misurazione degli elettroliti nel siero, fra cui potassio, magnesio e calcio. Inoltre, potrebbe richiedere la misurazione di altre sostanze nel sangue (marcatori cardiaci), se il soggetto presenta altri sintomi indicativi di una possibile sindrome coronarica acuta. I medici misurano i livelli di ormone tiroideo nel sangue in caso di sospetta iperattività tiroidea e i livelli di altri ormoni in soggetti che potrebbero avere un feocromocitoma. Possono essere eseguiti altri esami, a seconda delle altre cause sospettate.

Si sospende l’assunzione di farmaci e sostanze quali caffeina, che sono noti fattori esacerbanti le palpitazioni. Se aritmie pericolose o debilitanti sono causate da un farmaco terapeutico necessario, il medico proverà un altro farmaco.

In presenza di battiti prematuri atriali o ventricolari, che non siano causati da una cardiopatia, il paziente viene in genere rassicurato. Se tali palpitazioni innocue procurano fastidio, il medico può prescrivere un beta-bloccante (tipo di farmaco antiaritmico). Si valutano e trattano altri disturbi del ritmo eventualmente rilevati e patologie di base (Alterazioni del ritmo cardiaco Alterazioni del ritmo cardiaco ). La terapia prevede spesso un’iniziale somministrazione di farmaci per il controllo del ritmo (come digossina, flecainide, verapamil, diltiazem o amiodarone), anche se molti possono a loro volta causare disturbi del ritmo nonché produrre altri effetti collaterali.

Per determinate aritmie (ad esempio flutter atriale, TPSV e tachicardia da rientro nel nodo atrioventricolare), spesso l’opzione migliore è un trattamento più invasivo detto ablazione con radiofrequenza. Inoltre, se i farmaci non sono efficaci o se il soggetto presenta determinati disturbi del ritmo pericolosi, il medico può optare per trattamenti più invasivi come una cardioversione a corrente diretta o l’impianto di pacemaker e defibrillatore combinati. La scelta della procedura dipende dalla condizione specifica alla base del disturbo.

Gli anziani sono particolarmente a rischio di effetti collaterali causati dall’azione dei farmaci antiaritmici. Inoltre è probabile che sviluppino diversi disturbi di salute e assumano di conseguenza più farmaci. Tali combinazioni farmacologiche possono metterli a rischio di effetti collaterali. In questa particolare popolazione, l’efficacia della funzione di filtro renale dei farmaci dal sangue è attenuata, contribuendo al rischio di effetti collaterali. In alcuni casi, questa fascia di età richiede anche l’impianto di pacemaker, prima che possa assumere farmaci antiaritmici.

  • Le palpitazioni sono comuni e originano da molte cause, che possono essere innocue o potenzialmente fatali.

  • I soggetti con altri sintomi, come stordimento, dolore o pressione al torace o respiro affannoso, potrebbero presentare un disturbo serio e richiedono una tempestiva visita medica.

  • Si eseguono ECG e certi esami del sangue.

  • Il trattamento dipende dalla causa.

Cosa significa quando si sente il battito del cuore?

Nella maggior parte dei casi, le palpitazioni rappresentano un sintomo benigno, cioè compaiono in assenza di altre malattie sottostanti, accompagnando, per esempio, uno stress emozionale (ansia, collera o spavento) o fisico (intensa attività sportiva o febbre) oppure l'uso di stimolanti, come tabacco e caffeina.

Quando le palpitazioni sono pericolose?

Se si tratta di fenomeni poco frequenti, che durano pochi attimi, non c'è da preoccuparsi; se, invece, compaiono disturbi associati a una sofferenza del cuore e le palpitazioni si avvertono con frequenza crescente, allora è il caso di rivolgersi al medico che può suggerire di sottoporsi al monitoraggio della frequenza ...

Quando preoccuparsi del battito cardiaco?

In condizioni di riposo la frequenza del battito del cuore è regolare e, generalmente, è compresa tra 60 e 100 pulsazioni al minuto. Si parla di tachicardia quando la frequenza cardiaca è superiore a 100 battiti al minuto.

Come sono le palpitazioni da ansia?

Generalmente una frequenza cardiaca che si mantiene entro i 130 battiti al minuto rientra in una tachicardia ansiosa, mentre una frequenza superiore ai 150/200 battiti al minuto rientra in una tachicardia cardiologica.