Come capire se manca gas condizionatore auto

Uno degli elementi centrali per il funzionamento di un condizionatore è il gas refrigerante, senza il quale non sarebbe in effetti possibile produrre aria fresca in estate.

Si tratta di una componente fortemente inquinante, ecco perché la legislazione vigente ha progressivamente previsto la sostituzione del vecchio gas R410A con il più nuovo, e meno impattante, R32, obbligatorio a partire dal 2025.

La scelta è dettata da quanto indicato dal Global Warming Potential, che esprime il contributo all’effetto serra di un gas serra relativamente all’effetto della CO2.

Il gas R410A totalizza un GWP di 2090, contro i soli 675 del gas R32.

Il ruolo essenziale ricoperto da questa componente, purtroppo, ha contribuito a diffondere una errata convinzione nei consumatori, con conseguente atteggiamento poco professionale da parte di tecnici installatori.

Ci riferiamo alla propensione ad eseguire una ricarica di gas refrigerante nel condizionatore, che moltissimi utenti finali richiedono ogni anno, di solito poco prima dell’estate, convinti che sia necessaria a prescindere.

Non è così!

Cosa vuol dire? Cerchiamo di chiarirlo subito, per poi illustrarti alcuni segnali che potrebbero indicare una effettiva mancanza di gas refrigerante.

Gas refrigerante nel condizionatore: verificare eventuali perdite

Come accennato, richiedere la ricarica del gas refrigerante ogni estate è quasi sempre una pratica inutile, il più delle volte anche immotivata.

Perché?

Beh, per un motivo molto semplice. Il gas refrigerante circola all’interno di un impianto di climatizzazione che presenta due caratteristiche essenziali:

  1. è a tenuta, questo vuol dire che i tubi ed i raccordi sono chiusi e sigillati in modo da evitare perdite e dispersioni;
  2. è a circuito chiuso, questo vuol dire che il gas refrigerante circola all’interno delle tubazioni con un moto che potremmo definire perpetuo.

Per capirci, un climatizzatore non funziona come il motore di un’automobile, al cui interno c’è la benzina che lo alimenta e che si consuma con l’utilizzo.

Il gas refrigerante, in assenza di perdite, non si consuma, e non si disperde.

Insomma, se non ci sono lacerazioni o micro lacerazioni nelle tubazioni e/o raccordi chiusi male, il gas refrigerante nel condizionatore è presente.

Cosa fare in caso di perdita

Laddove dovessero essere presenti dei danni, o magari un difetto di produzione (raro, ma può capitare), effettuare una ricarica del gas refrigerante non è la soluzione.

Infatti, prima di immettere altro gas nel circuito, è necessario:

  • verificare l’eventuale perdita, nei raccordi o nelle tubazioni;
  • individuare la perdita e ripararla, o sostituire le parti danneggiate;
  • fare il vuoto del condizionatore, per recuperare tutto il gas al suo interno, che ricordiamo essere inquinante. Per questo motivo, la procedura va effettuata da un tecnico specializzato;
  • solo a questo punto, immettere il gas refrigerante adatto al dispositivo interessato dall’intervento.

Ricordati, prima di richiedere una ricarica del condizionatore al tuo tecnico di fiducia, o di lasciarti convincere che sia necessaria, assicurati che sia davvero quello di cui ha bisogno il dispositivo e che venga seguita la procedura corretta.

Vediamo, ora, come capire se manca il gas refrigerante nel condizionatore

Manca il gas refrigerante nel condizionatore? Ecco come verificarlo!

Abbiamo detto che un impianto di climatizzatore eseguito in modo corretto non consente perdite di gas refrigerante, ma può capitare una lacerazione delle tubazioni, un errore umano da parte del tecnico, un difetto di fabbrica, insomma qualcosa che infici il regolare funzionamento del tuo condizionatore.

Non è facile capire se la colpa della mancata capacità del condizionatore di rinfrescare casa sia da additare ad una perdita di gas refrigerante, soprattutto se la perdita è molto piccola.

Essendo il gas inodore e incolore, non lascia segni evidenti, come potrebbe fare, invece, una perdita di acqua.

Detto ciò, se noti che il condizionatore non riesce a rinfrescare correttamente gli ambienti come ha sempre fatto, o non riesce a rinfrescare affatto, allora potrebbe dipendere dalla mancanza di gas refrigerante.

Ma non è detto, perché le cause potrebbero essere diverse. Per questo motivo, quello che va fatto è procedere per esclusione:

  • Controlla la pulizia dei filtri, potrebbero essere molto sporchi, impedendo il funzionamento del condizionatore;
  • Controlla le impostazioni del telecomando, magari è ancora settato per l’inverno;
  • Controlla la pulizia del condensatore, dove può annidarsi sporco e polvere;
  • verifica il corretto funzionamento della ventola. Se fosse ostruita, dovresti avvertire un rumore molto evidente.

Ora, se dopo tutte queste verifiche il tuo condizionatore continua a non rinfrescare in modo adeguato, non ti resta che chiamare un tecnico specializzato competente e certificato, che possa fare i controlli del caso.

Dotandosi di strumentazioni dedicate, il tecnico potrà controllare eventuali perdite di gas refrigerante, e, eventualmente, procedere alla riparazione del danno.

Come faccio a sapere se è finito il gas nel condizionatore?

Come capire se manca il gas nel condizionatore.
Pulizia dei filtri. ... .
Controllare vaporizzatore e condensatore. ... .
Controllare le impostazioni del telecomando. ... .
Verificare ventole e lamelle. ... .
Monitorare eventuali perdite. ... .
Verificare il funzionamento dell'impianto intero..

Quanto dura il gas nel condizionatore auto?

di norma si consiglia di farlo controllare e ricaricare ogni 2 anni o comunque ogni 60.000 km, ma in realtà molti sistemi funzionano perfettamente per parecchio tempo ed è questo a far sì che si tenda a trascurarne la manutenzione regolare.

Quanto costa una ricarica di gas per condizionatori auto?

Quanto costa la ricarica dell'aria condizionata? Ricaricare l'aria condizionata costa, in media, dagli 80 ai 100€ (manodopera compresa), ma la cifra può aumentare se ci sono altri problemi all'impianto, come ad esempio: Filtro abitacolo intasato (circa 30€).