Come si calcola la rendita catastale della prima casa

La rendita catastale è un valore fiscale che viene utilizzato dall’agenzia delle entrate per calcolare:

  • Il valore dell’immobile al fine di determinare l’entità dell’IMU
  • Il valore catastale che serve per determinare l’imposta sulle successioni e donazioni, l’imposta ipotecaria e quella catastale
  • Il valore erariale di un immobile al fine di determinarne la redditività e la relativa imposta

Il calcolo rendita catastale è quindi di fondamentale importanza sia quando si è proprietari di un immobile sia quando si è interessati al suo acquisto. A partire da questo dato sarà infatti possibile conoscere i costi di gestione e di successione del bene.

Per sapere come si calcola la rendita catastale ci sono diversi modi che vedremo nel corso dell’articolo. Il più semplice è certamente quello di richiedere la visura catastale dell’immobile. Tuttavia essendo una questione molto importante è opportuno capire come calcolare rendita catastale autonomamente. 

Si tratta inoltre di un valore importante per sapere come si calcola l’imu.

Come calcolare la rendita catastale di un immobile

In questo paragrafo vedremo come si calcola la rendita catastale di un immobile. Per prima cosa occorre dire che la rendita catastale immobile si determina sostanzialmente in base a due valori principali:

  • Dimensione dell’immobile, relativo al numero di vani, metri quadri o cubi e alla categoria catastale
  • La tariffa d’estimo, cioè un coefficiente deciso in base alla tipologia, alla posizione e alla destinazione d’uso dell’immobile

La tariffa d’estimo è particolarmente rilevante ai fini del calcolo rendita immobile. Le agenzie delle entrate del territorio dividono le città in diverse zone censuarie ed attribuiscono a ciascuna zona un coefficiente che influirà sulla rendita catastale di un immobile. 

In sostanza, per fare un esempio, il coefficiente sarà maggiore per una casa in centro a Milano rispetto ad una in estrema periferia. Per conoscere le tariffe d’estimo sarà sufficiente consultare il sito della gazzetta ufficiale. 

Il calcolo rendita catastale immobile non può quindi prescindere, oltre che dalla conoscenza della tariffa d’estimo, anche dalla conoscenza delle categorie catastali. Per semplicità parleremo solo delle due categorie principali:

  • Gruppo A: immobili ad uso abitativo ed ufficio. La consistenza catastale viene calcolata per vani ed esistono numerose sottocategorie
  • Gruppo B: alloggi collettivi la cui consistenza catastale è calcolata in base ai metri cubi
  • Gruppo C: immobili ad uso vario e commerciale la cui consistenza catastale è calcolata in metri quadri

Calcolo rendita catastale prima casa

Arrivati a questo punto vediamo nel dettaglio come si effettua un calcolo rendita catastale prima casa. 

Per sapere come calcolare la rendita catastale di una casa, una volta che saremo in possesso della tariffa d’estimo, dovremo moltiplicare tale coefficiente per il numero dei vani dell’immobile.

Questo procedimento vale solo se ci si chiede come si calcola la rendita catastale di una casa, ovvero quelli appartenenti al gruppo catastale A. Discorso diverso va fatto per gli immobili appartenenti ad esempio al gruppo B o C. In questo caso andranno considerati i metri cubi o i metri quadri in base al gruppo di appartenenza. Talvolta sapere come si calcola la rendita catastale di una casa è complicato proprio a causa delle molteplici categorie e sottocategorie.

In ogni caso un esempio sulla rendita catastale casa può essere molto chiarificatore.

Esempio del calcolo della rendita catastale

Calcoliamo insieme il valore rendita catastale esempio veloce e facile! Poniamo di avere una casa con le seguenti caratteristiche:

  • Zona censuaria: 2
  • Abitazione civile: sottocategoria A2 classe 1
  • Numero vani: 3

Consultando le tabelle relative, che trovate al link nel paragrafo precedente, risulta che la tariffa d’estimo è pari a: 108,45

Tale numero andrà poi moltiplicato per il numero dei vani, cioè 3, ed otterremo la nostra rendita catastale, ovvero 325,35.

Dove trovo la rendita catastale

Trovare rendita catastale è in realtà molto semplice. Ci sono infatti diversi luoghi dove trovare la rendita catastale. 

Innanzitutto dal notaio. Nel rogito al momento della compravendita si hanno tutte le informazioni relative all’immobile, fra cui la rendita catastale.

Se ci si chiede come trovare la rendita catastale facilmente la risposta immediata è quella di richiedere una visura catastale presso l’agenzia delle entrate. Si tratta di un modulo rilasciato gratuitamente e che contiene:

  • il comune e la provincia in cui si trova l’immobile
  • i dati di identificazione catastale
  • la planimetria
  • i dati di classamento
  • i dati di ogni intestatario dell’immobile

Tali dati possono essere ottenuti sia dagli sportelli sul territorio che per via telematica. Elenchiamo di seguito i dati necessari per diverse operazioni fondamentali come trovare rendita catastale di un immobile:

  • Comune dove si trova l’immobile
  • Sezione: codice che indica la porzione di territorio dove si trova l’immobile
  • Foglio: la porzione di territorio nelle mappe cartografiche del comune
  • Particella: rappresenta la porzione di terreno all’interno del foglio
  • Subalterno: serve ad indicare chiaramente il proprietario dell’immobile all’interno della particella di riferimento

Come si calcola il valore della rendita catastale?

La regola vuole che per calcolare il valore catastale sia necessario moltiplicare la rendita catastale (rivalutata al 5%) per il coefficiente catastale indicativo della categoria catastale dell'immobile oggetto del calcolo.

Qual è la rendita catastale di una casa?

La rendita catastale è un valore fiscale fondamentale che indica il reddito teorico medio che l'Agenzia delle Entrate attribuisce a un bene immobiliare in uno specifico momento storico.