Per quanto tempo si prende la disoccupazione

Per quanto tempo si prende la disoccupazione

Per quanto tempo viene erogata la Naspi? La durata del trattamento dipende dalle settimane di contributi versate nei 4 anni precedenti.

I lavoratori che perdono involontariamente l’occupazione e rispondono ai requisiti reddituali richiesti dalla normativa possono accedere alla Naspi. Ma per quanto tempo viene erogata l’indennità di disoccupazione? Una lettrice ci scrive:

Buongiorno, sono in Naspi da tre mesi. Ho lavorato per sette mesi nel 2020. Quanto tempo dura ancora? Grazie

La durata della Naspi dipende dalle settimane di contributi versate nei 4 anni precedenti all’evento di disoccupazione e nello specifico spetta per la metà  delle settimane di contributi versati nel quadriennio precedente: nel caso il lavoratore abbia sempre lavorato, quindi, spetta una indennità di 24 mesi.

Nel suo caso se nei 4 anni precedenti la disoccupazione non ha altri contributi a parte quelli versati nei 7 mesi di lavoro del 2020, la Naspi le spetterà per 3 mesi e mezzo.

Nel caso, invece, nei 4 anni che hanno preceduto l’evento di disoccupazione ha lavorato per altri periodi anche quelli concorreranno al calcolo della durata della Naspi. In ogni caso nel prospetto di liquidazione del trattamento rilasciato dall’INPS all’inizio della fruizione sono specificati i giorni di durata della Naspi.

Può recuperare il prospetto di liquidazione anche sul sito dell’INPS nel suo cassetto previdenziale alla voce “Comunicazioni dell’INPS”.

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NASpI entro quando?,  PUBBLICATO: 5 luglio 2022 12:10

Tempo stimato di lettura: 5 minuti

Lavoro Naspi Disoccupazione

Come saprai, coloro che perdono il lavoro contro la loro volontà hanno diritto a ricevere la disoccupazione, anche conosciuta come NASpI. Ma la domanda che sorge spontanea è: quanto si deve lavorare per avere la disoccupazione? Andiamo a rispondere in questo articolo!

Come saprai, coloro che perdono il lavoro contro la loro volontà hanno diritto a ricevere la disoccupazione, anche conosciuta come NASpI.

Eppure, la durata della NASpI non è uguale per tutti coloro che perdono il lavoro in Italia. 

Infatti, questa si calcola sui contributi versati negli ultimi quattro anni ed ha una durata massima di due anni. 

Attenzione però: come abbiamo affermato, si può percepire la NASpI solo nel caso in cui il lavoratore perda il lavoro contro la sua volontà. 

Questo significa che il beneficio economico viene accordato sia a coloro che vengono licenziati, sia a coloro che rassegnano le dimissioni per giusta causa. 

Tuttavia, sapendo che la durata del periodo di disoccupazione è variabile da persona a persona, una domanda che sorge spontanea è: quanto si deve lavorare per avere la disoccupazione?

In questo articolo andremo a dare una risposta a questa domanda, in modo che tu sappia cosa ti spetta in base al lasso di tempo in cui hai lavorato! 

A chi spetta la disoccupazione NASpI? Andiamo a scoprire i beneficiari!

Prima di andare a comprendere nel dettaglio quanto bisogna lavorare per percepire la disoccupazione, andiamo a scoprire chi può ottenerla e chi no. 

Infatti, devi sapere che non tutte le categorie di lavoratori possono beneficiare del sussidio di disoccupazione.

Prima di tutto, possono accedere alla NASpI solo coloro che hanno perso il lavoro in maniera involontaria, come abbiamo visto in precedenza. 

Eppure, la possibilità di ricevere la NASpI o meno varia anche in virtù del rapporto di lavoro che intercorreva tra il disoccupato e il suo ex datore di lavoro. 

Dunque, l’erogazione della NASpI spetta ai lavoratori che erano in possesso di un contratto di lavoro di tipo subordinato. 

Questo esclude, ad esempio, in maniera automatica i lavoratori autonomi in Partita IVA. 

Eppure, non abbiamo ancora finito in quanto tra coloro che possono ricevere la NASpI dobbiamo includere anche:

  • Apprendisti, ossia coloro che erano assunti per mezzo di un contratto di apprendistato
  • Lavoratori del mondo dello spettacolo in possesso di un contratto subordinato
  • Dipendenti pubblici con un contratto a tempo determinato
  • Soci di cooperativa che lavoravano come dipendenti nella stessa cooperativa

Chi non può percepire la NASpI? Ecco la risposta indipendentemente da quanto hai lavorato!

È bene comprendere che, indipendentemente dal tempo in cui una persona ha lavorato, ci sono alcuni soggetti che sono automaticamente esclusi dalla possibilità di percepire la NASpI.

Tra questi abbiamo, come abbiamo visto prima, i lavoratori autonomi, ma non solo. 

Infatti, tra gli esclusi della NASpI troviamo anche:

  • Collaboratori con contratto Cococo
  • Dipendenti pubblici con un contratto a tempo indeterminato 
  • Lavoratori stagionali
  • Lavoratori che hanno raggiunto la soglia per accedere alla pensione
  • Lavoratori che percepiscono l’assegno di inabilità al lavoro. 

Chi può ricevere la disoccupazione? Ancora non c’entra il tempo lavorato!

Prima di rispondere una volta per tutte alla domanda di questo articolo, quindi quanto bisogna lavorare per poter percepire la disoccupazione, dobbiamo comprendere una seconda causa di esclusione.

Ebbene, abbiamo ribadito più volte che la NASpI viene erogata esclusivamente nei confronti di coloro che hanno perso il lavoro in maniera involontaria. 

Questo vuol dire che la disoccupazione non deve essere stata una decisione del lavoratore, ma si ha solo nel caso di licenziamento o di dimissioni per giusta causa. 

Questo vuol dire che se un lavoratore rassegna le sue dimissioni (senza giusta causa) non potrà accedere in alcun modo alla NASpI. 

Quanto tempo si deve lavorare per avere accesso alla disoccupazione? Andiamo a scoprirlo!

Ora che abbiamo capito quali sono i requisiti necessari per poter ottenere la NASpI dopo aver perso il lavoro, andiamo a parlare della variabile legata al tempo. Quindi: quanto tempo si deve lavorare per avere accesso alla disoccupazione? 

Non bastano i soli requisiti che abbiamo visto prima, ma dobbiamo tenere in considerazione anche il requisito contributivo. 

Infatti, per ottenere la NASpI vengono richieste almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni che precedono la disoccupazione. 

Dunque, per avere accesso alla NASpI è necessario aver versato queste 13 settimane, anche non continuative. 

Attenzione: per raggiungere il requisito legato ai contributi dobbiamo anche conteggiare i contributi figurativi, quelli per lavoro all’estero, i periodi di malattia dei figli.

Fino a non molto tempo fa veniva richiesto anche di aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, con il 2022 questo requisito è scomparso e, di conseguenza, non è più indispensabile aver lavorato 30 giorni nell’ultimo anno per ottenere la NASpI. 

Ricorda: la NASpI viene erogata per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contributi versate negli ultimi 4 anni. 

Pertanto, la durata massima della misura è di 2 anni. 

Come faccio a sapere la durata della mia disoccupazione?

Per controllare la durata della Naspi, devi verificare l'estratto contributivo Inps, dove vengono evidenziate le settimane contributive dell'ultimo quadriennio, successive all'ultima prestazione di disoccupazione eventualmente fruita.

Quanti mesi si ha diritto alla disoccupazione?

L'indennità è calcolata in base alla retribuzione media percepita dal lavoratore negli ultimi 4 anni e per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione versata negli ultimi 4 anni, per una durata massima di 24 mesi.

Quando finisce la disoccupazione Cosa posso fare?

L'assegno sociale dopo la Naspi Quando finisce la Naspi e si conclude anche il periodo in cui si ha diritto al Reddito di cittadinanza ma il lavoro non arriva, non resta che presentare domanda all'Inps per ottenere l'assegno sociale.

Quanto dura la disoccupazione dopo 3 mesi di lavoro?

Infatti ha una durata pari alla metà delle settimane contribuite e quindi in pratica chi raggiunge il minimo di 13 settimane (3 mesi di contributi) ha diritto alla Naspi per 45 giorni.