Tagliare le unghie al gatto dal veterinario

Hai un gatto e non sai come evitare che faccia fuori la tappezzeria di tutta la casa? Oltre a dotarlo di un buon tiragraffi, faresti bene a spuntargli regolarmente le unghie. I gatti sono abituati a limare da soli i propri artigli ma spesso i felini da appartamento tendono a graffiare tutto quello che gli capita a tiro. Vediamo come fare per tagliare le unghie al gatto in maniera corretta senza arrecargli dei danni.

Non asportargli tutta l’unghia!

Una prima – doverosa – precisazione, che vogliamo fare subito è quella di non pensare di risolvere il problema “alla radice” estirpando tutta l’unghia al povero micio. A parte che, secondo la convenzione europea in vigore dal 1° Novembre 2011, accorciare troppo o asportare le unghie del gatto (il cosiddetto declawing) è vietato per legge, l’estrazione totale dell’unghia è estremamente dolorosa. Alcuni la considerano un’usanza barbara, che ha delle conseguenze molto dannose per il nostro amico peloso. Purtroppo negli Stati Uniti è una pratica ancora molto diffusa, mentre in Europa, per fortuna, si è posto fine a questo scempio con un’apposita legislazione. 

A cosa servono le unghie del gatto

Se pensi che, in fondo, tagliare tutte le unghie del gatto sia solo un problema di leggi, allora probabilmente conosci poco questo animale e non sai a cosa servono i suoi artigli. 

Innanzitutto, poiché il gatto è un animale predatore, le unghie sono fondamentali per cacciare, difendersi e arrampicarsi. Sicuramente, un gatto che vive in casa ha meno problemi nel procurarsi del cibo o nel difendersi da altri predatori, ma questo non vuol dire che le unghie non gli siano necessarie. Anche salire su uno sgabello, senza unghie, può risultare complicato.

Vicino ai cuscinetti, i gatti hanno delle ghiandole che rilasciano feromoni, vale a dire una traccia odorosa con cui marcano il territorio per far sapere agli altri animali che un oggetto o una zona è di loro proprietà e devono stare alla larga.

Il gatto utilizza le unghie anche per la pulizia personale, per togliere eventuali nodi e sporcizia sul pelo.

Da non sottovalutare neanche l’aspetto psicologico, poiché quando scava o affila le unghie sul tiragraffi, il micio si rilassa molto e scarica tensioni e stress.

Perché bisogna tagliare le unghie del gatto

Anche se, come abbiamo già detto, il gatto è solito limarsi le unghie da solo, potrebbe essere necessario accorciargliele, più che altro se non vogliamo trovarci graffi su tutti i mobili della casa! 

Controllare periodicamente le unghie dei gatti consente di verificare che non si allunghino troppo o che non si creino infezioni provocate dalla crescita delle stesse verso l’interno con il rischio che penetrino nei cuscinetti.

In ultimo, nel caso in cui il gatto è polidattile, vale a dire affetto dall’anomalia che gli fa avere un numero superiore di dita, alcune unghie potrebbero non toccare il pavimento e, quindi, crescerebbero più del dovuto. Lo stesso vale per i gatti i cui speroni non arrivano a terra.

Per capire quando è il momento di accorciare le unghie, controlla ogni settimane le zampette del gatto quando è rilassato: se le unghie fuoriescono, allora c’è bisogno di tagliarle. In media, le unghie delle zampe anteriori andrebbero tagliate un paio di volte al mese e quelle delle zampe posteriori una sola volta al mese.

Ovviamente, se il gatto è abituato a uscire in giardino o ha a disposizione un buon tiragraffi, potrebbe non essere necessario intervenire o almeno non con questa frequenza. Per capire se è il momento di dare una bella limata, fai attenzione anche se senti il rumore delle unghie sul pavimento, perché vuol dire che sono troppo lunghe.

Se invece, osservandolo attentamente, noti che qualche unghia è incarnita, è necessario contattare il veterinario perché potresti peggiorare la situazione con manovre poco esperte.

Come tagliare le unghie del gatto

L’operazione del taglio delle unghie non è molto complicata ma va fatta con la massima cautela, poiché potresti provocare una reazione troppo esagerata nel gatto e rischieresti di fargli male.

C’è da dire che un gatto abituato a farsi accorciare le unghie fin da cucciolo, opporrà meno resistenza quando ti avvicinerai per la spuntatina periodica.

Se il micio è piccolo, basta un tronchesino per animali di piccola taglia, altrimenti un tagliaunghie o tronchesino ben affilato può andar bene. Non utilizzare assolutamente quello che usi per le persone. C’è bisogno di molta fermezza, sia perché, come prevedibile, il gatto difficilmente starà buono per tutto il tempo, sia perché non bisogna accorciargli troppo le unghie, per i motivi che abbiamo elencato precedentemente.

Prova ad avvolgere il pelosetto in un asciugamano, in modo da tenerlo più fermo tra le braccia, se vuoi puoi farti aiutare da qualcuno, così l’operazione risulta ancora più semplice, perché potete dividervi i compiti.

A questo punto prendi la zampina e premi leggermente i polpastrelli, uno alla volta. Vedrai uscire l’unghia, bianca in punta e più scura verso il centro. Fai molta attenzione perché la parte da tagliare è solo quella bianca. La parte più rosa dell’unghia è irrorata da vasi sanguigni e, se tagliata, rischia di provocare un’emorragia. Se, per errore, dovesse accadere, tieni a portata di mano del nitrato d’argento per fermare il flusso di sangue.

Il nostro consiglio è di dare un taglio netto ma spuntare un poco per volta, per essere sicuri di non tagliare troppo.

È molto importante che tu stia tranquillo e che abbia un tono di voce dolce e rilassato, per non agitare inutilmente il gatto. Potrebbe anche essere utile preparare dei “premietti” da dare al micio per ricompensarlo della sua pazienza. In questo modo, la prossima volta sarà molto più propenso a farsi tagliare le unghie.

Tutto sommato, tagliare le unghie al gatto non è difficile e vedrai che una volta presa l’abitudine, riuscirai a farlo senza alcun problema. La prima volta puoi farti seguire da un veterinario per farti spiegare i movimenti da fare, oppure, se non te la senti, puoi far eseguire direttamente a lui l’operazione. 

Foto di copertina @Yimmyphotography/Shutterstock

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Quanto costa tagliare le unghie al gatto dal veterinario?

Se il tuo pelosetto non ha nessuna intenzione di collaborare, puoi fargli tagliare gli artigli da un veterinario. Di solito è una pratica che non costa molto (circa 5-10 euro).

Dove posso far tagliare le unghie al gatto?

Se il gatto non è abituato, meglio far fare il taglio unghie ad un veterinario oppure ad un toelettatore professionista. In ogni caso, l'unghia non va tagliata nella sua interezza, ma va tagliata solo la puntina.

Come calmare il gatto per tagliare le unghie?

Iniziate ad accarezzargli le zampe, così come altre parti del corpo, in modo che si rilassi. Toccate le sue zampe, osservate le unghie, i cuscinetti, ma mantenendolo tranquillo. È possibile che arriverà un momento in cui il gatto si stancherà e se ne andrà. Se avviene ciò, lasciatelo allontanare e non forzatelo.

Cosa comporta tagliare le unghie al gatto?

Per prima cosa, prendete il polpastrello del micio e premetelo leggermente, in modo che tutta l'unghia rimanga scoperta. Dopodiché, posizionate il tagliaunghie in modo che l'unghia resti verticale tra le due lame e, a questo punto, date un taglio netto, accorciando solo la parte trasparente.