Cosa fare se non si riesce ad espellere le feci

Indice

Cosa fare se non si riesce ad espellere le feci
Cos'è

La defecazione ostruita descrive una sindrome caratterizzata dalla difficile espulsione del contenuto fecale dall'ampolla rettale al momento dell'evacuazione, che si manifesta con sensazione di evacuazione incompleta, sforzo prolungato e necessità di manovre digitali.

I sintomi non sono sempre specifici e possono sovrapporsi a quelli di altre condizioni quali ad esempio la sindrome dell'intestino irritabile e la stipsi cronica.

I sintomi devono essere presenti in almeno una defecazione su quattro per almeno 3 mesi consecutivi. Si manifesta soprattutto nella popolazione adulta con una prevalenza del 21% dopo il 65 anni soprattutto nel sesso femminile.

Cause

Le cause funzionali vengono globalmente definite dissingergia del pavimento pelvico, ovvero incoordinazione tra motilità del colon, le strutture neuromscolari del retto e del canale anale.

Le cause organiche sono costituite da tutte le patologie che creano un'alterazione anatomica o ingombro del tratto finale del viscere e quindi ad esempio le neoplasie benigne o maligne, il prolasso anale, la ragade e le alterazioni morfologiche associate alla dissinergia, quali ad esempio il rettocele, l'invaginazione rettale, il prolasso mucoso e l'ulcera solitaria del retto.

Sintomi

Variamente combinati si possono presentare i seguenti sintomi:

  • Eccessiva spinta per espellere;
  • dolore all'evacuazione;
  • tempo eccessivo trascorso in bagno;
  • senso di fastidio e peso perineale;
  • sensazione di incompleta evacuazione;
  • tenesmo;
  • evacuazione frammentata;
  • necessità di stimolo digitale del retto o transvaginale nella donna;
  • uso ed abuso di clisteri e lassativi.

Diagnosi

La diagnosi richede sempre un'attenta anamnesi ed una visita coloproctologica.

La colonscopia è indispensabile e permette di escludere stenosi organiche di varia natura.

Lo studio morfologico si completa con una defecografia o cistocolpodefecografia o risonanza magnetica ed eventualmente un'ecografia perineale o transanale.

Lo studio funzionale eseguito in casi selezionati richiede l'esecuzione di una manometria anorettale ed a volte di test neurofisiologici quali ad esempio l'elettromiografia.

Rischi

Si tratta di una sindrome in genere a evoluzione lenta ma progressiva con un graduale peggioramento dei sintomi e della qualità della vita in assenza di terapia adeguata.

Non aumenta il rischio di neoplasie colorettali.

Cure e Trattamenti

La terapia è inizialmente dietetico comportamentale mirata alla correzione della stipsi e delle errate abitudini all'evacuazione.

In caso di insucccesso la riabilitazione è fondamentale e si avvale di biofeedback, chinesiterapia pelviperineale, riabilitazione volumetrica ed elettrostimolazione anale.

In presenza di alterazioni morfologiche la chirurgia ha un ruolo importante e vengono utilizzate tecniche differenti per via transanale, transvaginale o addominale in genere laparoscopica.

L'informazione presente nel sito deve servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In caso di disturbi e/o malattie rivolgiti al tuo medico di base o ad uno specialista.


Specializzazioni correlate

  • Chirurgia Generale
  • Chirurgia Pediatrica
  • Chirurgia Proctologica e Proctologia
  • Gastroenterologia
  • Pediatria

Quando le feci sono dure e secche risulta difficile espellerle. Ciò capita generalmente quando la persona soffre di stipsi (o stitichezza), ma il segno è associato anche ad altre patologie come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) o colite.

Quali malattie si possono associare a feci dure?

Le patologie che si possono associare al problema sono le seguenti:

  • Sindrome dell’intestino irritabile
  • Stitichezza
  • Tumore del colon-retto

Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.

Quali sono i rimedi contro le feci dure?

Nel caso in cui il problema sia associato a stipsi e a una scarsa attività intestinale il consiglio è quello di integrare la dieta con fibre, aumentando il consumo di frutta, verdura e cereali integrali o in alternativi integratori alimentari, bevendo più liquidi.
Fare attività fisica aiuta l’intestino a lavorare con maggiore regolarità. Per contrastare il problema potrebbe essere necessario far ricorso a lassative o purghe.

Alla presenza del sintomo quando rivolgersi al proprio medico?

Quando il segno si presenta in maniera sporadica oppure è collegato a una condizione nota di stipsi non è necessario far ricorso a cure mediche d’emergenza. Tuttavia può essere utile comunicare la condizione al medico di famiglia, ad un gastroenterologo o a un nutrizionista per ricevere consigli su come comportarsi. È consigliato il consulto medico se il problema persiste in maniera grave per più di tre settimane, se le feci dure sono accompagnate da dolore addominale acuto, se le feci assumono un aspetto sottile e allungato, se la stitichezza è alternata a diarrea, se si avverte dolore nella zona rettale, se ci si accorge della presenza di sangue nelle feci, se c’è una inspiegabile e improvvisa perdita di peso.

Come togliere il tappo di cacca?

Per favorire la rottura del fecaloma, è possibile praticare clisteri di glicerina e/o olio minerale caldo (ad es. olio di vaselina), chiedendo al paziente di trattenerlo per 20-30 minuti prima di procedere con lo svuotamento manuale o con l'ausilio di uno speciale cucchiaio.

Quando le feci si bloccano nell'ano?

Perché le Feci si bloccano nel Retto? La causa della coprostasi è la difficoltà di evacuazione delle feci, in altri termini la cosiddetta stitichezza. L'elenco delle condizioni e delle circostanze capaci di scatenare una stitichezza tale da indurre coprostasi è lungo, e comprende: Eccessiva sedentarietà.