Come deve essere un buon olio extravergine di oliva

  • COME RICONOSCERE UN BUON OLIO EXTRAVERGINE
  • ETICHETTA
  • SPREMITURA A FREDDO
  • IL COLORE
  • IL PREZZO
  • IL SAPORE
  • LA FLUIDITA’
  • IL PROFUMO DI ERBA FALCIATA

È protagonista assoluto delle nostre tavole, ingrediente cardine della dieta mediterranea e uno dei prodotti di punta della produzione agroalimentare in Italia, ma anche uno dei prodotti più contraffatti. Ma siamo proprio sicuri di sapere distinguere il vero olio extravergine da un olio di qualità scadente? Ecco 7 consigli per scoprirlo.

  • ETICHETTA

Quando acquistiamo l’olio extravergine, una guida alla scelta è la presenza della dicitura in etichetta 100 per cento italiano. Conoscere il luogo di produzione e il nome del produttore, in una parola risalire alla tracciabilità del prodotto, sarà una garanzia nella scelta. In Italia, del resto, esistono luoghi, noti a molti, in cui la produzione dell’olio è fatta in modo virtuoso.

  • SPREMITURA A FREDDO

“Spremitura a freddo” o “estratto a freddo” sono ulteriori diciture che dobbiamo verificare in etichetta. Affinché il prodotto conservi inalterate tutte le sue proprietà nutritive e organolettiche, oltre che il suo profumo e sapore, la temperatura di spremitura non deve essere maggiore di 27°.

Come deve essere un buon olio extravergine di oliva

  • IL COLORE

Le bottiglie che acquistiamo sono sigillate e quindi non ci permettono di verificare il profumo e il sapore in anticipo. Per questo si è soliti pensare che il colore possa fare la differenza nel determinare la qualità dell’olio che acquistiamo. Questo può non essere vero, perché il colore può essere influenzato dal tipo di olive, dalla tipologia di spremitura, ma anche dal passare del tempo.

  • IL PREZZO

Spesso la qualità di un prodotto non dipende dal prezzo ma, nel caso dell’olio extravergine di oliva, può essere vero il contrario. Un prezzo troppo basso per l’olio è una spia dell’impossibilità di tracciare la sua filiera di produzione e del fatto che molto probabilmente ci troviamo di fronte ad un olio di importazione, ottenuto magari con processi produttivi poco ortodossi.

  • IL SAPORE

Se acquistiamo l’olio al frantoio e abbiamo la possibilità di assaggiarlo o se lo acquistiamo e lo assaggiamo poi in casa, l’olio di qualità avrà un inconfondibile sapore amaro e piccante, a causa del numero elevato di polifenoli presenti. Se assaggiamo più oli uno dopo l’altro, possiamo mangiare una fettina di mela tra l’uno e l’altro, così da eliminare il sapore del precedente. L’olio del supermercato può “pizzicare” meno di quello del frantoio, a causa del processo di imbottigliamento, ma non necessariamente questo significa che la sua qualità non è buona.

  • LA FLUIDITA’

Un buon olio extravergine non deve essere troppo fluido. Altrimenti forse non sarà di qualità. Versatene un cucchiaio in un bicchiere e agitate, per verificarne la consistenza.

  • IL PROFUMO DI ERBA FALCIATA

Potete fare una prova olfattiva della qualità dell’olio anche in casa. Mettete l’olio in un bicchierino e scaldatelo con le mani, coprendo il contenitore. Poi agitate e annusate. Un olio evo di qualità avrà il profumo del contesto da cui proviene e farà sentire quindi il profumo di olive, di erba falciata di fresco, di frutta e di verdura.

Come deve essere un buon olio extravergine di oliva

TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SULL’OLIO:

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  • Olio extravergine di oliva: un prezioso alleato contro il diabete
  • Come leggere e interpretare correttamente le etichette dell’olio

Come deve essere l'olio nuovo?

Un olio nuovo di qualità deve poter essere conservato, senza aggiungere conservanti artificiali, per più di un anno senza alterarsi e senza diventare nocivo.

Come riconoscere l'olio nuovo da quello vecchio?

L'olio extravergine nuovo ha un sapore più forte e intenso con pizzicore rispetto all'olio vecchio, che è un olio con poco corpo e poco sapore, trasparente, erroneamente definito leggero o delicato, perché in realtà è senza sapore e privo di nutrienti.

Come si fa a capire se l'olio extravergine di oliva falso?

L'olio d'oliva contraffatto potrebbe avere un sapore rancido, potrebbe essere non gradevole alle tue papille gustative o, addirittura, avere un sapore insipido. Un buon olio d'oliva di qualità dovrebbe essere di colore verde-oro o verde smeraldo e avere un sapore pepato, fruttato, erboso o una combinazione di questi.

Cosa vuol dire quando l'olio pizzica?

Il pizzicore è importante per un olio di oliva di ottima qualità perché lo rende “fresco”, cioè nuovo: più l'olio è fresco più il pizzicore è accentuato, quindi è indicativo di una spremitura recente e di un olio giovane, non invecchiato e pertanto di un prodotto ottimale.