Rinuncia alla quota di comproprietà fac simile

Locazione

Atto notarile di rinuncia alla multiproprietà

Come funziona la rinuncia alla propria quota nel caso di multiproprietà? In cosa consiste l'atto notarile e quanto costa? Vediamo di seguito quali sono le norme da seguire.

La multiproprietà si caratterizza non solo per il fatto di poter usufruire di un immobile nel periodo previsto dal contratto e nei limiti indicati, ma anche per la possibilità di potervi rinunciare

La rinuncia alla quota di comproprietà potrà essere esercitata in qualsiasi momento, per esempio quando la conservazione o la gestione dell’immobile siano divenuti eccessivamente dispendiosi. 

Vediamo di seguito come liberarsi della proprietà attraverso un atto di rinuncia alla multiproprietà e quali sono i costi da sostenere. 

Rinuncia alla multiproprietà – Indice


Atto notarile di rinuncia: cos’è

L’atto di rinuncia alla multiproprietà non è altro che un atto pubblico redatto da un notaio, oppure direttamente dal proprietario, tramite scrittura privata autenticata

Il notaio avrà il compito di trascrivere l’atto sui registri immobiliari. La propria quota potrà:

  1. essere ceduta a un altro comproprietario;
  2. essere suddivisa in parti uguali a tutti gli altri comproprietari, i quali avranno comunque la possibilità di rifiutare la cessione. 

Se si vuole evitare la cessione della propria parte a titolo gratuito, è bene cercare un acquirente al quale vendere la propria quota e così ottenere un compenso. 

Rinuncia alla quota di comproprietà fac simile

La procedura che permette di liberarsi di una multiproprietà consiste in una rinuncia abdicativa a favore dei comproprietari

Nella pratica, l’atto notarile di rinuncia a una comproprietà consiste in una donazione della propria quota, con la differenza che non sarà necessaria nessuna accettazione da parte di chi riceve l’immobile. 

Ai sensi del decreto legislativo 31/10/1990, la rinuncia abdicativa nei confronti di altri comproprietari prevede il pagamento dell’imposta di donazione, oltre che delle spese notarili per l’atto in sé. 

Rinuncia alla multiproprietà con corrispettivo

Potrebbe anche accadere di convincere gli altri comproprietari a concorrere ai costi della rinuncia: in questa ipotesi, si è soliti parlare di rinuncia di quota con corrispettivo e l’atto viene considerato dalla legge a titolo oneroso

Da ciò ne consegue che:

  • non sarà applicata l’imposta di donazione;
  • sarà applicata l’imposta di registro con le aliquote tipiche della compravendita immobiliare. 

Quando si rinuncia a un’intera proprietà

Nell’ipotesi di rinuncia a un’intera proprietà, si realizza quella che prende il nome di rinuncia abdicativa a favore dello Stato

Non sono previste né l’imposta di registro, né l’imposta ipotecaria, né l’imposta catastale. Si dovrà invece sostenere:

  • un bollo da 230 euro;
  • una tassa ipotecaria di importo pari a 90 euro. 

In genere, si pagheranno anche le visure ipo-catastali, che vengono eseguite dal notaio o da altri professionisti, per un importo di circa 100 euro. L’onorario del notaio è variabile, a seconda dell’esperienza del professionista scelto, ma non è quasi mai inferiore ai 1.000 euro più IVA. 

Rinuncia alla quota di comproprietà fac simile

Conseguenze della rinuncia di proprietà 

La rinuncia di proprietà nei confronti dello Stato è una rinuncia abdicativa perché, nella pratica, non comporta un trasferimento della proprietà, ma una dismissione del bene, che nel diritto viene chiamato res nullius

Qualora si volesse invece cedere la proprietà a qualcuno, l’atto consisterebbe in una sorta di donazione o in un contratto a favore del soggetto terzo. 

La rinuncia della proprietà è sempre possibile?

Prima di procedere con la rinuncia alla proprietà, bisognerebbe comunque sempre consultare un notaio, l’unica persona che potrebbe confermare se l’atto di rinuncia potrà essere perfezionato oppure no. 

Per esempio, potrebbero sorgere delle problematiche nel caso in cui l’immobile in questione fosse pericolante e rappresentasse dunque un pericolo per la comunità-. 

Rinuncia alla multiproprietà – Domande frequenti


Quanto costa un atto di rinuncia alla proprietà?

Oltre agli oneri notarili, ci sono altre voci di spesa che concorrono al costo totale di un atto di rinuncia alla proprietà: clicca per conoscere quali sono. 


Come rinunciare alla propria quota di comproprietà?

La rinuncia, avendo ad oggetto un bene immobile, deve avere la forma dell'atto pubblico o della scrittura privata autenticata per essere poi trascritta nei pubblici registri immobiliari come previsto per l'atto di compravendita.

Quanto costa un atto di rinuncia alla proprietà?

Rinuncia dell'intera proprietà di un immobile Non si paga nulla di imposta di registro, ipotecaria e catastale. Invece si paga un bollo di Euro 230,00 ed una tassa ipotecaria di Euro 90,00. Le visure ipo-catastali, solitamente eseguite dal notaio o da altri professionisti, hanno un costo di circa Euro 100,00.

Come disfarsi di un immobile in comproprietà?

Per disfarsi di un immobile bisognerebbe recarsi dal notaio, sottoscrivere un atto pubblico (pagando le relative imposte e la parcella del professionista) in cui si dichiara di rinunciare al diritto di proprietà sul bene.

Come uscire da una multiproprietà?

L'atto di rinuncia alla multiproprietà non è altro che un atto pubblico redatto da un notaio, oppure direttamente dal proprietario, tramite scrittura privata autenticata. Il notaio avrà il compito di trascrivere l'atto sui registri immobiliari.