Nel dvr devono essere indicate le misure di prevenzione e protezione programmate

Il DVR serve ad analizzare ogni aspetto, fase, materiale, mezzo , strumento, coinvolto nel processo lavorativo o presente in azienda valutando se esso è fonte di eventuali rischi, individuare le giuste misure di sicurezza da applicare per eliminarlo e le procedure per mettere in atto le stesse.

La firma più importante da apporre sul DVR è quella del Datore di Lavoro, tuttavia per attestare l’avvenuta collaborazione con RSPP, MC, e RLS è raccomandabile che nel documento siano presenti anche le firme di questi ultimi.

La copia originale, firmata da tutte le figure coinvolte, viene conservata in azienda e resa disponibile per eventuali visite d’ispezione di ASL, INPS, INAIL o Vigili del Fuoco che possono richiederne la visione.

Secondo il D.Lgs 81/08, il datore di lavoro ha l’obbligo di consentire ai lavoratori di verificare l’effettiva applicazione delle misure di sicurezza tramite il RLS (Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza), a cui dovrà essere consegnato tempestivamente, su richiesta, una copia del DVR. Quindi il RLS può avere copia del DVR aziendale, anche su supporto digitale.

Indipendentemente dal settore di categoria, il Documento di Valutazione dei Rischi è obbligatorio per tutte le aziende che hanno almeno 1 dipendente o collaboratore (soci lavoratori, tirocinanti, lavoratori con contratti temporanei).

Fino al 31 maggio 2013 le aziende con meno di dieci dipendenti potevano considerare evaso l’obbligo di redazione del DVR, semplicemente producendo una autocertificazione che attestasse di aver effettuato internamente la valutazione del rischio; a partire dal primo giugno del 2013 invece l’obbligo di redazione è stato esteso anche a tutte le aziende con un solo dipendente oltre al datore di lavoro, indipendentemente dalla forma contrattuale, ( quindi anche se questo lavoratore è uno stagista, un formando o un borsista per esempio).

Restano quindi esentate da tale obbligo solo i liberi professionisti, le ditte individuali e le imprese familiari senza dipendenti, le società con un unico socio lavoratore e senza dipendenti, le società con un unico socio lavoratore e senza dipendenti, ad eccezione delle Società Semplicio (SS) e le Società in Nome Collettivo (SNC) che sono invece sempre tenute a redigere il DVR.

Il servizio CNA di redazione del DVR: documento valutazione dei rischi

Nel dvr devono essere indicate le misure di prevenzione e protezione programmate

IL DVR: DOCUMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI. COS’È, CHI LO FA, LE SANZIONI. IL SERVIZIO DI REDAZIONE DI CNA

Le disposizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro sono spesso vissute come un onere ma sono in realtà opportunità per prevenire criticità e ottimizzare i costi e le risorse attraverso l’analisi del processo organizzativo e produttivo, l’adozione di misure organizzative di prevenzione e protezione, la mappatura dei rischi.
In quest’ottica che è stata introdotta l’elaborazione del documento di valutazione dei rischi o DVR.
Vi spieghiamo cos’è il DVR, a cosa serve, chi deve redigerlo e quali sono le sanzioni.

l DVR, Documento di Valutazione dei Rischi, contiene l’analisi di tutti i rischi di un’azienda per individuare i pericoli e rischi derivanti dall’attività e per i quali bisogna programmare misure di prevenzione, protezione e miglioramento.
La normativa di riferimento è il D. Lgs 81/08 (Testo Unico della Sicurezza sul lavoro) con le sue successive modifiche.
Il DVR deve essere sempre disponibile in azienda nel caso di consultazione da parte degli organi di controllo.

Chi ha l’obbligo di redigere e avere un DVR?

La normativa sulla salute dei lavoratori si applica alle organizzazioni lavorative di tutti i settori di attività e con ogni scala di rischio, dove sono presenti lavoratori.
Chi sono i lavoratori: lavoratori dipendenti, sono i soci di società o soci di cooperativa o soci di fatto, associati in partecipazioni, tirocinanti, stagisti, studenti in alternanza scuola e lavoro, volontari.
In sostanza chi ha l’obbligo? Il soggetto che non lavora da solo.

Quali sono le sanzioni per il datore di lavoro che non esegue la valutazione del rischio?

La mancata o incompleta redazione del DVR comporta sanzioni molto pesanti per il datore di lavoro come:
multa da un minimo di 3.000 € fino a un massimo di 15.000 € e pene detentive fino a 8 mesi;
sospensione dell’attività imprenditoriale in caso di reiterata mancanza di redazione/aggiornamento del DVR e mancata nomina dell’RSPP;
modifica dei contratti subordinati aziendali: da tempo determinato, intermittente o somministrato a tempo indeterminato.

Chi è esonerato dalla redazione del DVR?

Possono non redigere il DVR solo le imprese senza dipendenti e nello specifico: liberi professionisti, società familiari senza dipendenti, ditte individuali senza dipendenti, imprese con un solo socio lavoratore senza dipendenti a eccezione delle società semplici (snc, sas).

Quando deve essere predisposto il DVR?

Il datore di lavoro deve dare immediata evidenza dei rischi e pericoli presenti in azienda, quindi redigere il DVR, al momento in cui nasce l’obbligo, quindi nel momento stesso in cui ha qualcuno che lavora per lui.
Per esempio in questi casi: assunzione del dipendente, costituzione di una società con più soci lavoratori, collaborazione di uno stagista o di un volontario presso la propria attività.

Chi redige il DVR?

Deve essere il datore di lavoro a redigere il DVR.
Per fare questo opera in stretta collaborazione con:

  • l’RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione)
  • il medico competente
  • RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza).

Queste quattro figure (datore di lavoro, RSPP, medico competente e RLS/RLST) devono firmare il documento.

La consulenza di tecnici specializzati per la redazione del DVR: CNA
Per l’elaborazione e l’aggiornamento del DVR, il datore di lavoro può scegliere la consulenza di tecnici specializzati esperti nell’ambito della normativa che regola la salute e sul lavoro come CNA.

Cosa deve contenere il DVR?

Il DVR deve contenere:

  • una relazione su tutti i potenziali rischi per la sicurezza e la salute che esistono sul luogo di lavoro, che indichi anche come sono stati individuati
  • l’indicazione delle misure di prevenzione e protezione messe in atto per ridurre i rischi
  • la descrizione delle procedure per attuare le misure indicate e l’elenco delle persone che se ne devono occupare
  • l’indicazione di chi ha collaborato alla valutazione dei rischi (RSPP, RLS, Medico Competente)
  • l’individuazione delle mansioni da cui possono derivare rischi
  • una valutazione specifica relativa per le eventuali lavoratrici in stato di gravidanza;
  • una menzione e una valutazione dello Stress Correlato al Lavoro specifico;
  • la data in cui è stata effettuata la valutazione, la redazione del documento stesso e il suo aggiornamento.

Quando aggiornare il DVR?

Il DVR deve essere aggiornato ogni volta che ci sono modifiche del ciclo produttivo, dei luoghi di lavoro, degli impianti, delle attrezzature delle procedure lavorative oppure delle novità introdotte dalla normativa in materia.
Indicativamente è consigliato un aggiornamento ogni quattro anni per le valutazioni relative agli agenti fisici (valutazione rischio rumore e vibrazioni) e ogni due anni per la valutazione dello stress correlato al lavoro.
Le misure di prevenzione devono essere aggiornate immediatamente, dandone pronta evidenza, e il documento di valutazione dei rischi deve essere aggiornato entro 30 giorni (T.U. ar 29, c3).

DVR E COVID

Il tuo DVR è aggiornato correttamente?

CNA fornisce assistenza per tutti gli obblighi in tema di sicurezza.
Analizziamo l’intero processo organizzativo e produttivo, per scoprire e prevenire eventuali criticità.
Dopo aver redatto il DVR, viene attuato un piano preventivo e di protezione per ridurre o eliminare completamente la probabilità che si verifichi una situazione pericolosa.

Il servizio sicurezza e DVR di CNA

Maria Grazia Beretta
tel. 0382/433112
mail:

Nel dvr devono essere indicate le misure di prevenzione e protezione programmate

Nel dvr devono essere indicate le misure di prevenzione e protezione programmate

Nel dvr devono essere indicate le misure di prevenzione e protezione programmate

Nel dvr devono essere indicate le misure di prevenzione e protezione programmate

Nel dvr devono essere indicate le misure di prevenzione e protezione programmate

Nel dvr devono essere indicate le misure di prevenzione e protezione programmate

Cosa deve essere scritto nel DVR?

Cosa deve contenere il Documento di Valutazione dei Rischi l'organigramma del servizio di prevenzione e protezione (i dati anagrafici di tutte le persone coinvolte) la descrizione del ciclo lavorativo. l'identificazione delle mansioni. la relazione sulla valutazione di tutti i rischi.

Cos'è il DVR e cosa contiene?

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è il prospetto che racchiude rischi e misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, ed è obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendente.

Dove sono indicate la valutazione dei rischi e le relative misure?

Il documento di valutazione dei rischi (DVR) è un documento che rappresenta la mappatura dei rischi per la salute e la sicurezza presenti in un'azienda, richiesto in formato elettronico o cartaceo dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (d. lgs. 81/2008), ove viene trattato agli articoli 17 e 28.

Cosa deve essere oggetto di valutazione dei rischi?

L'oggetto della valutazione dei rischi deve ricomprendere tutte le fonti di pericolo dalle quali possono derivare dei danni alla salute dei lavoratori, soprattutto tenendo presente quelle categorie di lavoratori che a causa di un loro status devono essere considerati maggiormente bisognosi di tutele.