La bici elettrica si spegne anche pedalando

Le bici a pedalata assistita, anche dette bici elettriche o ebike, sono bici dotate di motore che, pedalando, si avvia aiutando il ciclista nelle sue performance. In questo articolo ti spieghiamo come funziona e in che modo può esserti utile acquistare un'ebike per i tuoi spostamenti in città o per il tuo hobby!

Bici a pedalata assistita: le caratteristiche

Le biciclette a pedalata assistita sono composte da tre parti principali: motore elettrico, batteria e centralina.
Il motore, molto moderno e performante, di solito è posto vicino alla ruota anteriore o posteriore oppure vicino ai pedali. Si avvia solo pedalando!
La batteria, in genere estraibile, è solitamente in litio e molto leggera (2 chilogrammi).
La centralina una sorta di computer di bordo, collega il motore al sensore della pedalata e il display.
Il display ti permette di regolare il grado di assistenza della pedalata: più alta è la resistenza meno fatica farai a pedalare.

La batteria si ricarica circa in 5/6 ore, dipende da marca e modello. In generale la batteria ha una resa fino a 500 cicli di ricarica oltre i quali può perdere circa il 30% in termini di performance.
Per preservala al meglio non esporre la bici sotto i 0° e sopra i 40°. D'estate non lasciare la batteria attaccata alla bici sotto il sole, perché la temperatura potrebbe surriscaldarla. D'inverno non lasciare la batteria sulla bici anche se parcheggi la tua ebike in magazzino o box, meglio tenerla in casa a temperatura ambiente per far si che le performance della batteria durino nel tempo senza perdite.
In termini di consumo ti costa 40 centesimi la ricarica della batteria per percorrere dai 40 km agli 80 km. Il numero di km dipende da molti fattori, come per esempio l'utilizzo dell'ebike, l'impostazione di assistenza, quanto riesci a pedalare con la tua forza e il tuo peso, la pressione delle gomme... Si tratta quindi di un dato che non è facile calcolare.
La velocità massima che può raggiungere un'ebike è di 25km/h. Dopo questa velocità il motore si spegne ma tu puoi continuare a pedalare.

Perché usare una bici a pedalata assistita?

La bici a pedalata assistita ti aiuta a fare dei giri in bici più lunghi, riuscirai a raggiungere dei posti più velocemente oppure dopo il lavoro, arrivare più lontano muovendoti facilmente in città ed evitando altri mezzi. Puoi utilizzarla per andare a fare un'escursione con amici che hanno un livello di resistenza più alto del tuo o che magari sono più allenati. L'ebike infatti ti aiuterà ad arrivare in cima più facilmente per vivere  l'esperienza di discesa senza arrivare stremato.

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La bici elettrica si spegne anche pedalando

Alessio di Bikeplatinum

"La bicicletta è un veicolo curioso: il suo passeggero è anche il motore." (John Howard)

La batteria della tua bici elettrica è sostanzialmente uguale a quella del tuo telefonino. E proprio come per quella dello smartphone la preoccupazione più grande è che si possa scaricare da un momento all’altro, lasciandoti isolato e a piedi. Nel vero senso della parola, quando si tratta di e-bike.
Una cosa è certa: l’autonomia dichiarata dai produttori sulle schede di vendita delle bici a pedalata assistita è molto, molto teorica.
Perché poi dipende da chi usa la bici elettrica, quanto pesa, come la usa, su quali percorsi, con quale livello di assistenza, se fa freddo, molto freddo, o caldo, e tanti altri fattori. Un po’ come per i consumi delle auto: un conto è viaggiare da soli, in autostrada a velocità moderata, un altro con tutta la famiglia, carichi per le vacanze e spingendo a tavoletta.

Far durare di più la batteria della tua bici elettrica: i 10 trucchi

Se usi la bici elettrica per fare una dura salita e poi hai solo la discesa da fare e magari un piccolo tratto pianeggiante da pedalare, non è nemmeno un grosso problema, perché le bici elettriche le puoi sempre e comunque pedalare. Ma se ti trovi a km e km da casa con la batteria a zero e nessuna possibilità di ricaricarla sei abbastanza fregato, perché significa spingere sui pedali quasi il doppio del peso di una normale bicicletta.
C’è di più, perché il problema non è solo nella singola uscita. Proprio come le batterie degli smartphone, anche quelle delle e-bike tendono, piano ma progressivamente, a perdere un po’ di autonomia nel tempo, soprattutto se le usi e le mantieni male. E allora è meglio imparare a far durare di più la batteria della tua bici elettrica, per la singola gita e anche nel lungo periodo.

1. Usa sempre l’assistenza al minimo necessario

Sì, la tentazione e l’entusiasmo all’inizio portano tutti a usare il massimo di assistenza alla pedalata. È la novità ed è goduriosa. La maggior parte dei produttori di motori prevede 3 livelli, alcuni anche 4, ma non è che devi sempre andare con il Boost o Turbo. Usa il livello minimo che ti serve: in pianura per esempio troppa assistenza è inutile, tanto il motore interviene (per legge) fino a 25 km/h, poi è tutta farina delle tue gambe. E tra andare a 25 km/h con il Boost o a 20 km/h in modalità Eco (cosa fattibilissima da praticamente chiunque su qualunque bicicletta) non è che ti cambia proprio la vita.

2. In discesa non pedalare

Il motore di una e-bike sostanzialmente applica una forza ulteriore e proporzionale a quella impressa sui pedali, sempre in base al livello di assistenza. In discesa o spegni proprio il motore (ma potrebbe essere laborioso gestire accensioni e spegnimenti al bisogno) oppure eviti di pedalare e lasci fare tutto alla forza di gravità. Ogni pedalata risparmiata su una e-bike è un po’ di batteria che ti ritroverai alla fine del tuo giro.

3. Calcola i pit stop di ricarica

Non è che bisogna rinunciare ai grandi giri solo perché si teme di rimanere senza batteria. Anzi, le e-bike son fatte proprio per questo, rendere accessibili i grandi giri anche a chi non avrebbe le gambe e il fiato per farli. Allora come le soste in Autogrill in Autostrada, calcola bene lungo il percorso dove puoi fermarti a fare una ricarica veloce (e intanto berti un caffè o farti uno spuntino): meglio fermarsi 30′ prima a ricaricare che trovarsi 1 ora e mezza dopo sperduto nel nulla senza batteria.

4. Usa rapporti leggeri

È un po’ come tirare troppo le marce con l’auto: se usi rapporti leggeri, soprattutto in salita ma in generale su ogni percorso, anche tu sui pedali sei indotto a imprimere meno forza, e quindi di conseguenza il motore ne aggiunge meno. Molto probabilmente andrai un po’ più piano, ma le tue gambe fanno meno fatica (pensa ai rapporti di una MTB in salita, più sono leggeri, con mano sviluppo metrico, e più sono agili) e la batteria si consumerà meno velocemente.

5. Usa una frequenza di pedalata alta

È la diretta conseguenza del punto precedente. Rapporti più leggeri significano pedalata più agile, cioè una frequenza di pedalata più alta perché hai meno sviluppo metrico. La regola dice di fare almeno 50 pedalate al minuto, che è quello che faresti normalmente su una city bike in una città pianeggiante, quindi niente di trascendentale. Certo la tentazione, soprattutto in salita, sarebbe rapporto più duro, cioè più strada per ogni pedalata, e massima assistenza. Ma così la batteria della tua bici elettrica la bruci subito.frequenza-pedalata

6. Controlla la pressione degli pneumatici

Il concetto è semplice: una bici avanza rotolando sugli pneumatici. Più c’è contatto tra pneumatico e suolo e più c’è aderenza, e più c’è aderenza e attrito e più serve energia per far scorrere le ruote. Succede lo stesso con gli pneumatici delle auto, ed è il motivo per le bici da corsa hanno gli pneumatici sottili. Ovvio non puoi cambiare pneumatici (se non in limitatissima misura) ma se li tieni sempre alla giusta pressione è un piccolo vantaggio marginale che giro dopo giro delle ruote alla lunga si farà sentire nell’autonomia della batteria.

7. Fai la manutenzione a freni e trasmissione

In realtà fai la manutenzione della tua e-bike sempre e regolarmente. Ma freni e trasmissione – sporchi o non ben lubrificata – possono creare attrito, frenare la corsa della bici, far fare più fatica a te che pedali e consumare di più la batteria.

8. Lascia la batteria carica tra il 30% e il 60% della sua carica

Ovviamente non se la depositi la sera e la devi riprendere la mattina dopo: in questo caso la metti in carica e la carichi al 100%. Ma se pensi di non usare la tua bicicletta elettrica per qualche settimana – in inverno, o perché vai in vacanza senza la bicicletta – lascia la batteria tra il 30% e il 60% della sua carica massima. È l’indicazione di tutti i produttori affinché non si deteriori la sua capacità di mantenere la carica, a breve e lungo termine.

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9. Non lasciare la bici elettrica in luoghi troppo caldi o troppo freddi

Come per gli smartphone, le batterie gli ioni di litio non amano né il troppo caldo né il troppo freddo. Diciamo che minimo e massimo sono 0°C e 30°C e l’ideale sarebbe la temperatura di casa, intorno ai 18°C. Quindi: la cantina del condominio va bene, come anche il garage o la taverna, all’aperto in inverno per la notte no, non è una buona idea, e così nemmeno un capanno in pieno sole in estate. Poi se ce l’hai sul portabici e per un pomeriggio è in pieno sole non è una tragedia, sono le accortezze a lungo termine che fanno la differenza.

10. Usa solo un caricabatteria ufficiale

Sì, con gli smartphone lo facciamo tutti, che perdiamo quello ufficiale e usiamo il primo che capita sotto mano in casa o ne prendiamo uno qualsiasi e il primo che capita. Ma non è una buona pratica, nemmeno per le e-bike: se perdi il caricabatteria riprendine uno ufficiale, 100% compatibile e con la giusta tensione. La batteria della tua bici elettrica ringrazierà con anni di fedeltà.

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Come funziona il sensore di pedalata assistita?

A livello tecnico, il sensore cadenza pedalata rileva il movimento di un disco di plastica nero (ruota fonica) corredato di piccoli magneti sul bordo che ruotando creano un campo magnetico misurato dal sensore stesso così che possa successivamente attivarsi il giusto sostegno per la pedalata.

Quanto tempo deve stare in carica la bici elettrica?

Il tempo di ricarica dipende sia dalla capacità della batteria, sia dalla corrente di carica del caricabatterie. In generale, maggiore è la capacità della batteria, tanto più lungo sarà il tempo di ricarica. A titolo indicativo, per una carica completa sono necessarie in generale da 3 a 5 ore.

Cosa succede se si bagna la bici elettrica?

Assolutamente . Il motore e la batteria di una bici elettrica non corrono il rischio di essere bagnati, sono protetti e ci permettono di pedalare in tutta tranquillità anche se ci sorprende un acquazzone. L'importante è evitare passaggi allagati, che rischiano di compromettere il corretto funzionamento del motore.

Quanto dura la batteria di una bici elettrica?

In media, la durata si stima in circa tre anni, ma dipende in larga misura dall'utilizzo dell'ebike e dalla qualità della batteria. Ad esempio, se si utilizza l'ebike in modo intensivo, si raggiunge più rapidamente il numero di cicli rispetto a quando la si utilizza con moderazione.