Peccati per cui non si può fare la comunione

FERRUCCIO - La comunione è solo per chi si è confessato o è in grazia di Dio o anche per chi ha bisogno dell’incontro con Gesù?

«La Chiesa non è una dogana» (papa Francesco in EG 47). La nostra comunione con Cristo non è una semplice questione giuridica, ma di verità. «Non è un premio per i perfetti, ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli» (papa Francesco, ivi). Il sacramento della Penitenza o Confessione non è una dogana, ma il segno del nostro sincero pentimento che ci ottiene da Dio il perdono dei peccati gravi (cfr. can. 960). Per i peccati leggeri o veniali il pentimento e il serio impegno per evitarli sono sufficienti per accostarsi alla Comunione. Sia ben chiaro, non è la materialità della Confessione che permette la Comunione, ma il pentimento e l’impegno nella conversione della vita. È sempre valido l’ammonimento dell’apostolo Paolo: «Ciascuno esamini sé stesso e poi mangi del pane e beva dal calice» (1Cor 11, 28). La Confessione sacramentale non è un castigo, ma un dono per dare verità e sostegno al nostro pentimento e pace alla nostra coscienza.

Peccati per cui non si può fare la comunione

Ogni cristiano sa che, per essere pronti a ricevere la Comunione, vero Corpo di Cristo, si devono tenere alcuni “comportamenti” consoni.

Peccati per cui non si può fare la comunione

Si tratta di predisposizioni dell’animo, che implicano il pentimento per aver commesso un certo peccato, la Confessione a Dio – attraverso il sacerdote, durante il Sacramento della  Confessione – e il proponimento di non commettere gli stessi errori. Quest’ultimo punto è fondamentale, per ricevere l’assoluzione dal sacerdote, ossia il perdono di Dio, e per essere nuovamente pronti a ricevere l’Eucarestia. Cosa accade, dunque, se non ci si prepara adeguatamente?

Comunione: cosa dice la Sacra Scrittura

“La Sacra Scrittura è chiara: chi vuole fare la Santa Comunione deve prima esaminarsi e poi – evidentemente se non trova ostacoli – può nutrirsi in maniera salutare del Corpo del Signore. Diversamente “mangia e beve la propria condanna” (1 Cor 11,29)”. A ricordarcelo è il Domenicano padre Angelo, rispondendo ad un fedele che lo interrogava sulla sorte di chi prende l’Eucarestia, senza aver compiuto i passi necessari.

Dice ancora padre Angelo: “Il tuo amico, che non si confessa da anni, è alquanto disordinato nella sua vita cristiana. Se si fosse trovato in una celebrazione normale della Messa, molto probabilmente sarebbe rimasto al suo posto, perché è consapevole che è necessario confessarsi, quando c’è una vita disordinata. Di fronte al ministro che gli ha detto “il Corpo di Cristo”, non ha osato dire di no e l’ha ricevuta”. Il padre si riferisce ad una Messa in cui i Ministri che distribuivano la Comunione si sono avvicinati ai fedeli, tra i banchi della Chiesa, senza attendere che si recasse all’altare solo chi consapevolmente avrebbe voluto cibarsi di Cristo.

Il Catechismo della Chiesa cattolica

“Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che la prima condizione per poter fare una Comunione, che sia sorgente di grazia e non motivo di condanna, è l’essere in grazia di Dio. Ecco che cosa dice: “Per rispondere a questo invito, dobbiamo prepararci a questo momento così grande e così santo.

San Paolo esorta a un esame di coscienza: «Chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del Corpo e del Sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve, senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna» (1 Cor 11,27-29). Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave, deve ricevere il Sacramento della Riconciliazione, prima di accedere alla Comunione”.

Peccati per cui non si può fare la comunione

La Confessione permette la riconciliazione col Padre Celeste e la riapertura di quell’intimo e sano dialogo d’amore tra il Creatore e la sua creatura.

Antonella Sanicanti

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Quando non si può fare la comunione?

L'esclusione dall'eucaristia riguarda solo le persone separate o divorziate che hanno contratto un nuovo legame, che si sono risposate contraendo un matrimonio civile dopo aver celebrato un matrimonio religioso.

Qual è il peccato mortale?

Il peccato mortale è un atto grave e illecito, secondo la Chiesa cattolica e di alcune chiese protestanti, che condanna l'anima di una persona all'inferno dopo la morte.

Chi convive può fare la comunione?

Il punto è che – spiegava il padre domenicano – non si può dare la comunione a chi “ostinatamente persevera in peccato grave manifesto”, e chi convive comportandosi come se si fosse tra marito e moglie rientra in quella fattispecie.

Quali possono essere i peccati?

I sette vizi capitali.
Superbia..
Avarizia..
Lussuria..
Invidia..
Accidia..