Ristoranti a desenzano del garda vista lago

Ristoranti a desenzano del garda vista lago

Riscoprire il Garda, mangiando all'aperto

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di Maurizio Bertera

Nell'ultimo decennio, alla magia naturale del Garda si è aggiunta una peculiarità: ferma restando la marea di locali turistici, il livello della ristorazione si è alzato a livelli mai raggiunti prima. Le principali guide italiane sono concordi nel fare del più grande lago italiano una delle tre aree con il maggior numero di posti meritevoli di una sosta: le altre due sono le Langhe e la Costiera campana. Caso a parte l'Alto Adige che però è una provincia intera. Torniamo sull'intramontabile Garda quindi: se chiedete ai residenti quali siano i mesi migliori per scoprirlo vi risponderanno inequivocabilmente maggio, giugno e settembre: per il clima (quasi) sempre ideale, perché tra luglio e agosto tante località sono invase da turisti (quest'anno più del solito), per la qualità superiore dell’accoglienza. E quindi vale la pena partire subito, volendo anche solo per il fine settimana, per un’esperienza culinaria di livello.

Vista lago, sempre

Un consiglio: abbandonate (se possibile) l’auto nel parcheggio dell’hotel o in prossimità di una delle tante stazioni della Navigazione Laghi. Al di là del vantaggio di mollare il volante, prendendo un aliscafo o un battello c’è la possibilità di sbarcare nel cuore delle cittadine, visitarle con calma e sedersi in un ristorante “vista Garda”, a volte a pochi metri (reali) dall’acqua, così da godere di quelle sensazioni che i francesi definiscono “pieds dans l’eau”. La nostra top ten è stilata in base alla posizione del locale e alla proposta da gourmet sia nei piatti che nella cantina. Netta la supremazia della costa bresciana, storicamente più evoluta e ulteriormente cresciuta nell’ultimo periodo. Manca all'appello il bistellato Villa Feltrinelli a Gargnano, grandissimo ristorante in una location unica: al momento non sappiamo se verrà concesso a ospiti esterni la possibilità di assaggiare i piatti di Stefano Baiocco. Ce lo auguriamo fortemente, quindi segnatevi pure questo posto.

I locali affidabili

Oltre ai dieci “prescelti” ci piace segnalare un altro gruppo di locali meritevoli di una sosta, con un corretto rapporto qualità-prezzo e concentrati maggiormente sui prodotti del territorio, a partire dal pesce di lago che - se ben eseguito - merita sempre un assaggio. Sarde, persico, lavarelli, cavedani mentre le trote, peraltro buone, arrivano dalle vasche del Trentino, visto che praticamente sono scomparse dal lago. Sono posti che forse non valgono da soli la visita come è il caso di quelli della nostra gallery, ma non deludono mai gli appassionati. Sulla costa trentina: La Terrazza a Torbole e Al Volt a Riva del Garda. Sulla riva veronese: Osteria al Pescatore a Brenzone Porto, Alla Fassa a Castelletto di Brenzone e Da Oreste a Lazise . Sulla sponda bresciana: La Miniera a Tignale, Locanda del Benaco, Osteria dell’Orologio, Q.B Duepuntozero a Salò, Dalie & Fagioli a Manerba, L’Osteria H2O a Moniga, La Dispensa a San Felice del Benaco, La Lepre e Alla Stella a Desenzano, La Speranzina a Sirmione. Ora largo ai migliori.

Ha una sola stella Michelin (sino a quando?), ma il locale dei Camanini brothers in cinque anni è diventato uno dei ‘must’ dei gourmet, oltre a essere frequentato dai cuochi di tutto il mondo. Merito della cucina di Riccardo, ottimamente coadiuvato dal fratello Giancarlo che guida la sala. Geniali nella loro essenzialità, pieni di richiami alla storia, ma innovativi nella presentazione, complicati e semplicissimi al tempo stesso: i piatti del Lido 84 stupiscono a ogni esperienza, anche perché la carta ruota spesso. E la degustazione costa solo 85 euro.

Sempre gettonatissimo da chi ama mangiare (bene) all’aperto guardando il lago, è il locale di riferimento del basso Garda. Lo gestisce una coppia super affiatata formata da Massimo Fezzardi (in cucina) ed Emanuele Signorini (in sala e in cantina, tra le migliori del Bresciano). Per una cena all’insegna del romanticismo, prenotate un tavolo sul pontile. Anche se esiste un degustazione dedicato al pesce di lago, è quello di mare, con tanti crostacei, a recitare il ruolo principale nel menu di Fezzardi, a partire dalla storica sequenza di antipasti freddi e caldi.

Una casa colonica, ristrutturata con gusto, in mezzo agli olivi. È l’ambiente in cui sono cresciuti i giovani fratelli gardesani Andrea e Marco Leali – chef il primo e sommelier il secondo – che stanno conquistando il favore di critica e pubblico. La cucina guarda al mondo e al territorio, utilizzando tecniche innovative e abbinamenti originali per tirare fuori il meglio della tradizione locale - con visione contemporanea - ma anche piatti italiani senza frontiere regionali.

È il ristorante gourmet di uno degli alberghi più belli della costa occidentale, il Grand Hotel Fasano: dieci tavoli all’interno e terrazza regolamentare vista lago. Lo chef è Matteo Felter, enfant du pays, con tanta passione per i prodotti della sua terra da servire in versione moderna. Plus del locale: si può finire la serata con uno dei mille gin tonic del bartender Rama Rezdepi. Ci si diverte molto con il menu che parte dal Garda e tocca il mondo, con buone contaminazioni quale il Coregone affumicato e glassato con salsa Teriyaki, la sua tartare e carote alla nocciola.

È il ristorante interno a un quattro stelle, molto curato, che si affaccia direttamente sull’acqua: bello all’interno, splendido sulla terrazza. Guidato dal pugliese Maurizio Bufi, da anni sul lago, ha conquistato la stella Michelin nel 2017 con una cucina molto personale, ma che tende sempre alla golosità. Non c’è molto Garda nel menu, ma un piatto merita applausi:  Coregone, carota, popcorn di amaranto e cappero. Poi tante buone idee pescando nel Mediterraneo o creando come nel perfetto Risotto, limone, burrata e liquirizia o nel Maialino, sedano rapa, prugne e senape.

Un allievo di Gualtiero Marchesi e 'fedele' ad Antonio Guida per otto anni: Roberto Stefani sta portando sulla rotta giusta questo ristorante in stile minimal, tutto vetrato, per godere del Garda quando non è disponibile la splendida terrazza. Cucina non legata al territorio,  di grande equilibrio, italiana ma senza prevenzioni verso i tocchi d'importazione. Il degustazione “Sotto la terra e sotto l’acqua” prevede sei portate a 75 euro ed è orientato su una cucina prevalentemente di pesce. Da non perdere la proposta di dessert, raffinata e golosa.

Giuliana Germiniasi e la giovane figlia Francesca Tassi formano una delle coppie in rosa più note della nostra ristorazione. Fanno un ottimo lavoro, sfruttando un ambiente unico: raffinato all’interno, con un’enorme terrazza esterna con vista sull’intera Valtenesi e il basso Garda. Stella Michelin dal 1999, vanta una grande cantina, con ampia selezione di distillati. La cucina è attenta a non sconvolgere i canoni storici (golosità, abbondanza ed eleganza), come in carta regnano sempre pesci e crostacei in piatti leggeri come lo Sgombro in carpione con verdure croccanti.

Il nuovo approdo gourmet dell'esperto Alfio Ghezzi - già bistellato a Trento e stellato a Rovereto - che si occupa di questo locale fine dining (e del bistrot adiacente, con proposte più semplici ma non banali), all'interno del recentissimo cinque stelle Eala della famiglia Risatti. Posizione incantevole - praticamente dentro il lago - e menu senza punti deboli, studiato soprattutto per rendere 'omaggio al Garda' come da titolo del menu degustazione: Asparago, sesamo e polvere di sarda; Lattuga, piselli e brodo di tinca alla liquirizia; Carpione in carpione di rapanelli.

Si trova all’interno di uno degli hotel storici della cittadina che dà il nome al lago. È il regno di Andrea Costantini, che Bruno Barbieri considera uno dei suoi migliori allievi di sempre. Grande attenzione ai prodotti del territorio: pesce di lago, gallina Grisa, pecora Brogna, formaggi della Lessinia, extravergine del Garda sono interpretati con gusto contemporaneo. Ampio spazio anche all’elemento vegetale, che lo chef sceglie personalmente. Da provare i “quasi dolci”, interessanti momenti di ricerca tra dolce e salato. La sala è affrescata e si apre sul giardino con un elegante loggiato.

L’unico stellato Michelin della riva veronese: merito di Leandro Luppi, bolzanino di origine ma gardesano da una vita, attentissimo al territorio tanto da essere l’animatore n.1 di Fish & Chef, la manifestazionededicata ai prodotti del lago, non solo ittici. Il locale, moderno e curato, ha una vista bellissima sul Garda e una cantina di rilievo. La carta è ristretta ai piatti storici (tra cui la celeberrima Carbonara di lago) perché quelli nuovi sono per gli stimolanti degustazione a cinque, sette e nove piatti. In aggiunta c’è un menu vegetariano, con cinque portate.

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