Spingere per fare la cacca nel post transfer

Questa settimana presentiamo a Londra uno studio molto interessante che ha ricevuto il Premio alla Migliore presentazione orale del Congresso, per cui vogliamo ringraziare tutti i nostri colleghi. Nello studio si mostra cosa succede quando gli embrioni arrivano all’utero, sia in modo naturale attraverso la tuba, sia dopo una fecondazione in Vitro, passando per il collo dell’utero.

L’endometrio (cappa interna dell’utero) ha dei movimenti e nella fase d’arrivo dell’embrione, probabilmente la sua funzione è di mantenerlo dentro la cavità uterina, impedendo così la sua espulsione e la sua localizzazione inadeguata.

In questo video di un trasferimento di embrioni possiamo vedere come porta la microgoccia con gli embrioni da una parte all’altra, con movimenti differenti: ondulanti, vibratori, lenti, rapidi e con fasi di riposo.

Dopo il transfer di embrioni, molte pazienti si sentono colpevoli di non essersi risposate abbastanza, sopratutto se il ciclo no ha avuto successo.

Alle nostre pazienti diciamo che non è necessario riposarsi dopo il transfer degli embrioni, nemmeno nei giorni successivi però rimangono sorprese da quest’informazione e non ci prestano attenzione.

Hanno paura che ad alzarsi o facendo qualsiasi sforzo come andare in bagno, gli embrioni possano cadere, credono che devono stare attente a mantenerli dentro l’utero.

Questo genera ansietà e si aggiunge allo stress di non potersi riposare tutto il tempo che desiderano, in più coincide con la fase del ciclo di maggior nervosismo e labilità emotiva visto che é la fase d’attesa fino al test di gravidanza. È un’attesa piena di desiderio e speranza che gli embrioni si impiantino, piena di paura al fallimento e piena di emozioni.

Questi risultati tolgono importanza al riposo ed appoggiano il movimento precoce delle pazienti dopo il trasferimento degli embrioni.

Credo che sia di grande aiuto sapere che l’impianto non dipende per nulla da quello che si può o non può fare ma una volta che gli embrioni sono arrivati nell’utero, il resto sarà tutto compito dell’endometrio.

È come se li cullasse per farli impiantare in un bel posto!

Siamo consapevoli che il momento del trasferimento è uno dei momenti più importanti all’interno del trattamento di riproduzione assistita.

Quando la paziente esce dalla sala di trasferimento, inizia un mondo completamento diverso da quello vissuto durante ilpara il trattamento, perché gli embrioni sono già stati trasferiti ed inizia il conto alla rovescia fino al test di gravidanza.

È importante che le pazienti capiscano che quando vanno in bagno a fare pipì dopo il trasferimento embrionale, gli embrioni “non cadono” e non si perdono, perché si trovano all’interno dell’utero, uno spazio anatomico diverso da quello della minzione.

Índice

  • 1 Quali medicinali posso e devo prendere dopo un trasferimento embrionale?
  • 2 Che tipo di riposo si consiglia dopo un trasferimento embrionale?
  • 3 Che tipo di alimentazione devo seguire dopo un trasferimento embrionale?
  • 4 Cosa bisogna fare in caso di perdite di sangue dopo un trasferimento embrionale?

Quali medicinali posso e devo prendere dopo un trasferimento embrionale?

L’unico medicinale che la paziente deve prendere sarà quello prescritto dal ginecologo con ricetta medica o referto di dimissione. (più informazioni sui farmaci per la riproduzione assistita)

In caso di leggero fastidio nella zona addominale inferire, cefalea (mal di testa), mastalgia (dolore al seno), si possono prendere analgesici come Paracetaolo o Nolotil® (non consigliamo Ibuprofene o Aspirina® ).

Che tipo di riposo si consiglia dopo un trasferimento embrionale?

Il riposo consigliato non deve superare il tempo in cui la paziente resta presso il nostro centro. Vale a dire che dopo la dimissione si consiglia semplicemente un ritmo di vita tranquillo e rilassato per qualche giorno, fino al test di gravidanza (beta).

Si deve evitare lo sforzo fisico intenso e attività sportive come il running, spinning, aerobica, box, GAP, e qualsiasi sport pericoloso che richieda uno sforzo intenso.

La paziente può guidare, camminare e andare a lavorare, senza fare grandi sforzi o attività fisiche elevate e prolungate.

La paziente può viaggiare in qualsiasi mezzo di trasporto (macchina, aereo, treno) senza nessuna ripercussione sulla procedura né a causa delle vibrazioni che dell’altitudine.

Devono evitarsi i bagni di immersione, tipo vasca da bagno, piscina o spiaggia. Il motivo è evitare possibili infezioni causate dalla piccola quantità di acqua che potrebbe entrare nella cavità uterina e non alterare la medicazione via vaginale che si sta somministrando alla paziente. Certamente è permesso fare la doccia.

Bisogna ricordare che non bisogna mantenere rapporti sessuali, né penetrazioni né orgasmi. Non vogliamo che l’utero soffra contrazioni o che eventuali posizioni durante la penetrazione possano toccare il collo dell’utero provocando piccole contrazioni. Queste contrazioni possono prodursi anche semplicemente con un orgasmo.

Che tipo di alimentazione devo seguire dopo un trasferimento embrionale?

L’alimentazione deve essere sana ed equilibrata e mangiare quindi qualsiasi tipo di alimenti senza restrizioni eccessive. Ogni tanto è possibile bere anche qualcosa di alcolico o del caffè. Purtroppo non esiste nessun alimento magico che aiuti la paziente a restare incinta.

Si consiglia di bere molti liquidi e osservare che la minzione sia adeguata e non si verifichi trattenuta di liquidi eccessiva (la paziente in questo caso avrà una sensazione di gonfiore) Non si consiglia il consumo eccessivo di sale.

È frequente la stitichezza. Il primo consiglio è di adottare un’alimentazione ricca in fibra: pane integrale, cereali, frutta con fibra (kiwi, mela, pera, avocado, prugna, fragola, fico, ecc…), legumi (piselli, fave, soia, fagioli), verdure (carciofi, cetrioli, patate, asparagi, aglio, spinaci,ecc…)

Se non dovesse migliorare, verrà somministrato un medicinale che agisce soprattutto a livello del colon aumentano il contenuto liquido delle feci e facilitandone l’espulsione.

Cosa bisogna fare in caso di perdite di sangue dopo un trasferimento embrionale?

Se appare una leggera perdita di sangue dopo il trasferimento non è il caso di allarmarsi. Non è necessariamente un sintomo di errore di annidamento o di aborto. La somministrazione di progesterone potrebbe esserne la causa.

Se la perdita fosse abbondante e continua, si consiglia riposo fino a quando la paziente stia 24-48 ore senza perdite perché non è possibile sapere come si evolve l’embrione fino al test di gravidanza e se l’emorragia è dovuta a sanguinamento da impianto. Nemmeno mediante ecografia siamo in grado di vedere nulla se non passa un tempo prudenziale.

E infine, un altro consiglio completamente oggettivo: cercare di vivere una vita psicologicamente tranquilla. Sappiamo che le emozioni e i sentimenti in gioco sono innumerevoli, per quello consigliamo di evitare qualsiasi situazione che possa causare stress o ansia. Circondatevi di amici e parenti con cui vi sentite a vostro agio e, se in qualsiasi momento di questa attesa fino al test di gravidanza possiamo essere di vostro aiuto per sentirvi meglio, sapete dove trovarci!

Cosa non si deve fare dopo il transfer?

Si deve evitare lo sforzo fisico intenso e attività sportive come il running, spinning, aerobica, box, GAP, e qualsiasi sport pericoloso che richieda uno sforzo intenso. La paziente può guidare, camminare e andare a lavorare, senza fare grandi sforzi o attività fisiche elevate e prolungate.

Cosa non mangiare dopo il transfer?

Dopo il transfer é fondamentale in sostenere il rivestimento uterino. Bisogna evitare cibi spazzatura, carboidrati raffinati, zucchero raffinato e grassi saturi, e tutti gli stimolanti (caffeina, per esempio), snack industriali.

Quanti giorni di riposo dopo il transfer?

In realtà è stato ampiamente dimostrato che il riposo di ventiquattro ore dopo transfer non è associato ad un maggiore successo rispetto ad un riposo di 10 minuti: “le donne, pochi minuti dopo il trasferimento degli embrioni, possono alzarsi, svuotare la vescica, e tornare a casa senza che ciò interferisca con l' ...

Come faccio a capire se il transfer è andato bene?

I sintomi dell'avvenuto impianto dopo il transfer di un embrione sono quelli tipici di una gravidanza, ovvero i seguenti:.
Leggero spotting (o perdite da impianto).
Crampi (simili a quelli mestruali).
Tensione mammaria..
Stanchezza..
Nausea..
Gonfiore..
Perdite vaginali..
Stimolo continuo ad urinare (minzione frequente).