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Lisa Sumner / EyeEmGetty Images Abbiamo tutti presente quel momento in cui, dopo aver fatto controlli, analisi, lastre, tac, visite mediche ci rispondona: "ma lei non ha nulla". E allora quel dolore fisso al collo? Allora perché respiro male e tossisco spesso? E quelle eruzioni cutanee che mi spuntano di tanto in tanto? Benvenuti nel magico mondo delle malattie psicosomatiche, perché se non bastassero quelle procurate da germi, cadute e storte, dal mangiare male e in fretta e dal tempo che passa, avevamo bisogno anche di un kit di guai che l'inconscio ci manda per dire "ehi, frena!". Al giorno d’oggi ne soffre sempre più gente. Stiamo apparentemente bene, non ci sono virus o patologie fisiche eppure si soffre, si sta male. Le malattie psicosomatiche sono proprio quei disturbi che prendono vita non dal fisico ma dalla mente, sollecitata dallo stress, dall’ansia e da qualunque disagio psicologico. Ma quali sono le malattie psicosomatiche più comuni? Come prevenirle? E soprattutto, come si curano? La Psicosomatica è la disciplina che studia i legami tra i fattori psicologici (Psiche) e quelli fisiologici (Soma). I disturbi psicosomatici coinvolgono il sistema nervoso autonomo e forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o di stress. Il malessere non è solo una manifestazione fisiologica della malattia: ha anche un aspetto emotivo che l’accompagna. Chi soffre di malattie psicosomatiche prova dolore, nausea o altri sintomi fisici, senza però una causa fisiologica che possa essere diagnosticata. Le malattie psicosomatiche più diffuse sono 7: la fibromialgia, la stanchezza cronica, la cefalea tensiva, il disturbo di somatizzazione, la colite spastica (colon irritabile), la dermatite psicosomatica e il dolore cronico. Altri classici esempi sono l’acidità di stomaco o il reflusso grastroesofageo, alcune tipologie di dermatiti o l’insorgere del mal di testa. E poi ci sono i disturbi dell'alimentazione di cui i due eccessi più famosi sono rappresentati dall'anoressia e dalla bulimia, con conseguente obesità o eccessiva magrezza. La sintomatologia dei disturbi psicosomatici è diversa a seconda degli apparati interessati. I sintomi psicosomatici si manifestano anche in varie forme di depressione, e in quasi tutti i disturbi d’ansia. Esistono poi malattie psicosomatiche che non manifestano sintomi precisi se non nella concezione negativa a livello psicologico. Alcune delle più comuni sono ipocondria, somatizzazione o disturbo algico. Sono quelle situazioni in cui il soggetto è sicuro di percepire i segni di una grave malattia senza alcuna conferma medica, o non confermati da accertamenti ed esami medici. Una classica frase: "devo avere una malattia così grave e rara che nemmeno i medici riescono a capire cos'è". La manifestazione di questi sintomi è legata ad un aumento dell’attività del sistema nervoso che invia degli impulsi dal cervello al corpo per il rilascio dell’adrenalina in risposta a situazioni di stress, tensione emotiva e ansia. Può sembrare strano ma le malattie psicosomatiche posso essere ereditarie o meglio lo sono gli stati d’animo che ne sono alla base. Un genitore molto ansioso che manifesta di continuo il suo malessere può innescare lo stesso processo nella mente del figlio. Come curare le malatti psicosomatiche? Bisogna innanzitutto cercare di capire se, e quando, il sintomo aumenta o diminuisce con eventi particolari che ci capitano, a lavoro o in famiglia. Magari vi accorgete che un eventuale prurito o un dolore si acuisce sotto stress al lavoro e si attenua o scompare quando siete in vacanze o in relax. Discorso molto delicato. Perché da un lato, anche se hanno una causa non fisiologica, i disturbi psicosomatici si ripercuotono sul nostro corpo. Quindi da una parte va curato l’effetto, dall’altra va inibita la causa. I farmaci a volte non servono. Meglio farsi prendere per mano da uno psicoterapeuta. Okay, è vero che il medico generico che dice "deve cambiare stile di vita/darsi una calmata" ci stressa ancora di più. Ma una vita che non si può cambiare, si può riprogrammare per sopportarla meglio. L’antica divisione tra psiche e corpo che ha voluto privare l’uomo di fallibilità, escludendo la parte più terrena, istintuale e mortale, in nome di un’ideale di perfezione, lo ha reso “diviso in se stesso” e carente di quel benessere che ha origine proprio dall’Unità. Perdendo il significato individuale della malattia, essa, anziché essere accolta, compresa e, quindi, curata, viene azzittita. Nell’ottica del voler ottenere “tutto e subito”,
l’individuo sembra non essere più in grado di seguire un percorso di crescita, fatto anche di quelle sofferenze e frustrazioni che, se comprese, custodiscono in sé quella spinta naturale e creativa alla trasformazione e crescita.
In passato, si parlava di psicosomatica riferendosi ad essa solo in relazione a quelle malattie organiche la cui causa era rimasta oscura e per le quali, quasi per esclusione, si pensava potesse esistere una genesi psicologica. Oggi al contrario si parla, non solo di psicosomatica, ma di un’ottica psicosomatica, corrispondente ad una concezione che guarda all’uomo come ad un tutto unitario, dove la malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio. In questo articolo, troverete una descrizione sistematica dei significati simbolici attribuiti alle varie parti del corpo umano, non solo nelle sue manifestazioni sintomatiche, ma anche nei suoi significati archetipici.
LE PRINCIPALI DIVISIONI DEL CORPOUno dei modi che gli studiosi della struttura psicosomatica utilizzano per comprendere le relazioni tra struttura e personalità, consiste nell’osservare come il peso è distribuito rispetto alle proporzioni dell’intera corporatura. PARTE SINISTRA E PARTE DESTRA DEL CORPOSappiamo che l’emisfero sinistro è prevalentemente interessato al pensiero analitico e logico, soprattutto funzioni verbali e matematiche, mentre l’emisfero destro è principalmente responsabile dell’orientamento nello spazio, delle attività artistiche e artigianali, delle immagine del corpo e del riconoscimento dei volti. Analogamente, la parte destra del corpo è considerata quella maschile perché più legata al pensiero logico e razionale e ad aspetti della personalità come l’autorità e l’aggressività: lo yang, o forza creativa, nella cosmologia cinese; la parte sinistra del corpo viene, invece, correlata agli aspetti femminili della personalità, come la ricettività, l’emotività, il pensiero olistico e creativo, e le forze yin, ricettive. La preferenza dell’individuo per la parte destra o sinistra sembra manifestarsi soprattutto nei momenti di espressione emotiva. META’ SUPERIORE E INFERIORE DEL CORPOA livello funzionale, la metà inferiore del corpo è la parte dell’organismo che stabilisce il contatto con la terra. Ha il compito di stabilizzare, muovere, equilibrare, sostenere, radicare e creare una situazione di solidità. La metà superiore del corpo ha invece la funzione di comunicare, esprimere, respirare, vedere, pensare, accarezzare, percuotere. In modo analogo, a livello psicosociale, la metà inferiore del corpo è orientata verso l’intimità, l’introspezione, il senso d’appartenenza alla famiglia, la stabilità emotiva, la dipendenza; mentre la metà superiore del corpo è possibile considerarla come quella legata alla socializzazione, all’espressione esteriore, alla comunicazione interpersonale, alle aspirazioni, all’affermazione dell’Io. La distribuzione del peso in suddetta divisione sembra quindi essere correlata alla distribuzione dell’attenzione dell’individuo, o alla ricerca di maggior sostegno nel corso della sua vita. Prendendo in considerazione i casi estremi, Ken Dychtwald osserva come coloro che sono molto grossi e pesanti dai fianchi in giù, sembrano avere uno stile di vita orientato agli aspetti stabilizzanti casalinghi, solidi e privati della vita; così facendo, l’individuo non solo si affiderà a tali aspetti della vita per trovare sostegno e identificazione,
ma tenderà a sviluppare uno stile di vita che gli assicuri la continuità di queste relazioni e di questi contatti. La persona sopra descritta potrebbe quindi avere la tendenza all’introversione, a sentire e ad essere, piuttosto che ad agire. E’ vero che pochi individui rispecchiano fedelmente i due casi estremi, ma si possono invece riconoscere le tendenze verso una delle due direzioni. La metà del corpo più sviluppata sembra anche essere quella con una coordinazione motoria più aggraziata e consapevole dell’altra; anche la sensibilità localizzata può venire osservata nella salute e nella vitalità specifica della metà del corpo. La metà più attiva soffrirà meno di malattie e lesioni, mentre la metà rigida e non integrata, soffrirà di tensioni, stress e lesioni. Nello schema a seguire, un esempio di come lesioni o tensioni in certe parti del corpo potrebbero essere l’espressione di difficoltà che coinvolgono aspetti emotivi e caratteriali: Parte sinistra
es. Lesione braccio sinistro = Difficoltà a comunicare con gli altri in modo ricettivo o passivo es. Lesione piede sinistro = Difficoltà,o conflitti, nel mantenere una posizione in modo recettivo. Parte destra
es. Lesione braccio destro = Difficoltà di comunicazione perché gli risulta difficile essere assertivo. es. Tensione gamba destra = Difficoltà nel procedere nella vita in modo attivo. PARTE ANTERIORE E PARTE POSTERIORE DEL CORPOQueste due parti sembrano animate da emozioni e atteggiamenti psicologici diversi. IL SISTEMA LOCOMOTORIOIl corpo possiede una struttura dinamica e statica, una struttura architettonica che garantisce il sostegno pur
consentendo il movimento: l’ossatura; vi è poi un “motore” che permette i movimenti meccanici, gli spostamenti, e la postura: la muscolatura. In sintesi, nella tabella a seguire, presento il significato simbolico che si attribuisce alle principali componenti dell’apparato locomotore:
IL SISTEMA GASTROINTESTINALELa nutrizione può essere definita come l’insieme degli scambi che avvengono tra l’organismo e l’ambiente circostante, al fine di trasformare la materia in energia necessaria a mantenere in vita l’organismo. Questo avviene tramite una serie di operazioni, svolte da organi differenti funzionali a realizzare il metabolismo all’interno di ciascuna cellula. Si possono definire quattro fasi principali della digestione corrispondenti, a livello simbolico, ad altrettanti movimenti psichici/emotivi:
L’APPARATO URINARIOL’apparato urinario comprende gli organi deputati alla produzione, alla raccolta e all’espulsione dell’urina. L’apparato urinario comprende, a partire dall’alto, i reni, che filtrano i liquidi provenienti dalle funzioni corporee, la vescica urinaria, preposta al contenimento dell’urina, e l’uretra, il canale che permette la fuoriuscita del liquido urinario. In tabella, sono elencati i principali organi dell’apparato urinario e la relativa interpretazione simbolica:
LA TESTA E GLI ORGANI DI SENSOGli organi dei sensi sono le porte d’ingresso della percezione. Tramite essi ci si collega al mondo esterno: simbolicamente, rappresentano le finestre dell’interiorità, attraverso cui si guarda ciò che ci circonda.
I disturbi più frequenti agli occhi sono la miopia e la presbiopia: la prima si manifesta soprattutto in gioventù, mentre la seconda appare in età avanzata. Questo sembra molto appropriato, basti pensare ai giovani che spesso vedono meglio ciò che sta loro attorno, mentre mancano di una visione più ampia. L’età matura e avanzata permette invece una maggior distanza dalle cose. Analogamente, la memoria degli
anziani è più efficiente rispetto ai fatti lontani, che presenti. La miopia sembra correlata ad un’accentuata soggettività, egocentricità, “non vedere oltre al proprio naso”; come se la persona riferisse tutto a se stessa, ma rifiutasse di vedere se stessa. I problemi legati alla cataratta sembrano avere una correlazione a riguardo di un timore personale per il futuro; quando questo sembra oscuro, triste e senza speranze di miglioramento. L’APPARATO RESPIRATORIOLa respirazione è un evento ritmico, di inspirazione-tensione, ed espirazione-distensione. L’evento centrale della
respirazione è un processo di scambio e di contatto col mondo esterno: nell’inspirazione l’ossigeno viene portato ai globuli rossi, nell’espirazione, viene liberata dell’anidride carbonica. In tabella, sono elencati i principali organi del sistema respiratorio e la relativa interpretazione simbolica:
L’APPARATO CIRCOLATORIOSe l’apparato respiratorio si incarica di far entrare la vita nel nostro organismo, l’apparato circolatorio provvede alla distribuzione della vita, contribuendo al suo mantenimento. Il sangue simbolizza la vita: è l’apporto materiale di vita e l’espressione dell’individualità, “ogni goccia di sangue contiene l’uomo intero”. L’apparato circolatorio dispone di una pompa, il cuore, e di una rete di canali che portano alle cellule l’ossigeno e le sostanze che le nutrono, per poi inoltrare ciò che non serve più verso gli organo predisposti all’eliminazione. Le principali malattie correlate al sistema circolatorio sembrano riguardare un’insufficiente circolazione di amore ed emozioni positive nell’individuo. In tabella, sono elencati i principali organi dell’apparato circolatorio e la relativa interpretazione simbolica:
LA PELLE e L’APPARATO CUTANEOLa pelle è l’organo più grande dell’uomo. La pelle assolve a molte funzioni, le cui più importanti sono: delimitazione e protezione; organo di contatto; organo di espressione e rappresentazione; organo sessuale; respirazione; sudorazione; regolamentazione del calore. Funzioni che stanno tra i due poli di limitazione e contatto. L’APPARATO RIPRODUTTIVOIn tabella, sono elencati i principali organi dell’apparato riproduttivo, sia femminile che maschile, insieme alla relativa interpretazione simbolica: .
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CONCLUSIONE
Una domanda a cui sembra impossibile dare una risposta, fa emergere dubbi sulla correttezza della domanda stessa. La logica lineare, dualistica,
di causa-effetto, riesce infatti difficilmente a rispondere tale interrogativo. FONTI BIBLIOGRAFICHEPer ulteriori approfondimenti, si rimanda ai seguenti testi: Ancona M., Psicosomatica tra causalità e sincronicità, Relazione presentata alle conferenze S.I.M.P., Torino, 30 Settembre 1987. Come capire se un dolore e psicosomatico?I disturbi psicosomatici hanno molti sintomi, tra cui:. nausea.. tremori.. dolore.. tachicardia.. sudorazione.. debolezza.. secchezza delle fauci.. iperventilazione.. Quali disturbi rientrano nella psicosomatica?I disturbi più comuni. Fibromialgia.. Stanchezza cronica.. Cefalea tensiva.. Disturbo di somatizzazione.. Colite spastica (colon irritabile). Dermatite psicosomatica.. Dolore cronico.. Quanto la mente può influenzare il corpo?innalzamento della pressione del sangue per irrorare i muscoli durante un eventuale combattimento. aumento della frequenza di battiti del cuore per garantire la portata di sangue. aumento della percentuale di zucchero nel sangue per migliorare la risposta fisica e mentale. aumento della frequenza respiratoria.
Come capire se si sta somatizzando?Alcuni dei sintomi sono i seguenti: Dolori molto frequenti: alla testa, al petto, alla schiena, addominali, articolari… Può anche comparire un dolore intenso per via delle mestruazioni, durante le relazioni sessuali o quando si urina.
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