Il doppio ritratto intitolato I duchi di Urbino Federico da Montefeltro e Battista Sforza, è una famosa opera di Piero della Francesca conservata alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Show Dipinta in un periodo compreso tra il 1465 e il 1472, l'opera segue la corrente del ritratto all'italiana, tipicamente quattrocentesca e inaugurata dal Pisanello, che si opponeva allo stile dei fiamminghi, i cui soggetti venivano ritratti con il volto a tre quarti. Il dittico è un tipico esempio di arte rinascimentale: l'immagine del duca e della moglie èrealistica per la verosimiglianza dei dati fisionomici, ma molto idealizzata nella posa fissa e nello sguardo, non rivolto a qualcosa in particolare. I ritratti sono la rappresentazione aulica e cerimoniale di due personaggi che si presentano secondo canoni classici, ossia senza tempo, su uno sfondo paesaggistico che aggiunge una sensazione di grande profondità. ConsultazioneBeniCulturali
RITRATTO DI FEDERICO DA MONTEFELTRO
Piero della Francesca (Borgo San Sepolcro 1416 - Firenze 1492) inizia la sua attività di Pittore a San Sepolcro, ma la sua vera formazione avviene a Firenze nella bottega di Domenico Veneziano (dal 1439), con il quale lavora agli affreschi del coro di S. Egidio. Svolge la sua attività alternando soggiorni presso le principali corti dell'Italia centro-settentrionale e nella città natale. Gli affreschi nella grande cappella absidale della chiesa di San Francesco ad Arezzo, il ciclo Storie della vera Croce, è uno dei maggiori cicli di pittura murale nell'Italia del Quattrocento. Nel corso degli anni a seguire stringe intensi rapporti con la splendida corte di Urbino con il duca Federico da Montefeltro, per il quale realizza alcune delle sue opere più celebri: il dittico con i Ritratti dei duchi, Federico e la moglie Battista Sforza, la Flagellazione, il celebre Ritratto in armatura del duca Federico, l'intima Madonna di Senigallia e la poetica Natività di Londra. Negli anni urbinati, stimolato dall'ambiente intellettuale della corte, Piero si dedica anche alla stesura di alcuni trattati teorici tra i quali la sua opera omnia: De prospectiva pingendi. Divenuto cieco, si spegne a Borgo San Sepolcro il 12 ottobre del 1492, il giorno della scoperta dell’ America. Condividi
ditticoTipo:Opere; dittico; Oggetto fisico Categoria:Opere d'arte visiva Autore:Piero della Francesca (1416-1417/ 1492) Le tavolette con i ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza hanno sul verso i rispettivi trionfi. I due dipinti furono
eseguiti, probabilmente per la sala delle Udienze del Palazzo Ducale di Urbino, entro il 1465. In quell'anno infatti il letterato Ferabo che si trovava ad Urbino, ricorda il ritratto del duca in un carme, reso noto solo nel 1905 dal Cinquini. Nonostante questa citazione, accettata dalla maggior parte della critica, diversi studiosi hanno dibattuto sulla datazione delle due tavolette. Soggetto:ritratti di Federico da Montefeltro e Battista Sforza e loro trionfi Estensione:altezza: cm 47; larghezza: cm 33 Materia e tecnica:tavola/ pittura a tempera Data di creazione:1465 - 1465, sec. XV; 1465 Ambito geografico:Palazzo degli Uffizi, Piazzale degli Uffizi, Firenze (FI) - sala 7 Perché Piero della Francesca ritratto i coniugi Montefeltro di profilo?In accordo con la tradizione quattrocentesca, ispirata alla numismatica antica, le due figure sono rappresentate di profilo, taglio che garantiva una notevole verosimiglianza e precisione nella resa dei particolari, senza che trasparissero gli stati d'animo: i duchi di Urbino appaiono infatti immuni da turbamenti e ...
Perché Federico da Montefeltro naso?Il naso sconciato si deve a un incidente occorso durante un addestramento: la lancia del contendente perforò la visiera dell'elmo, colpendo la sommità nasale e l'occhio destro. Da allora fu guercio e i ritrattisti dovettero sempre ricorrere al profilo sinistro.
Chi è il Signore di Urbino?Duchi di Urbino furono i signori di Montefeltro, il cui primo personaggio storico fu Montefeltrano I, conte del castello di Monte Copiolo, vivente nel XII secolo. Tra il 1228 e il 1233-34 Buonconte, figlio di Montefetrano, lasciò Monte Copiolo per insediarsi nella città di Urbino di cui era divenuto conte.
Dove e sepolta Battista Sforza?Essendo religiosissima e terziaria francescana, volle essere sepolta nella fossa comune delle monache del convento di santa Chiara di Urbino, vestita di un semplice saio.
|