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L’onicomicosi o micosi dell’unghia è un’infezione alquanto comune e anche piuttosto contagiosa, provocata da funghi che attaccano appunto le unghie, perché ricche di cheratina. I funghi sono dei microorganismi che si sviluppano facilmente in ambienti caldo-umidi. Ecco perché l’onicomicosi si manifesta più frequentemente nelle unghie dei piedi (83% dei casi) rispetto a quelle delle mani. Infatti, scarpe, calze e sudore contribuiscono a creare l’ambiente ideale per lo sviluppo di questi funghi. A ciò si aggiunge il fatto che le unghie dei piedi sono più soggette a traumi provocati da calzature troppo strette o a seguito dell’attività sportiva. Inoltre, se si frequentano spogliatoi e docce di palestre, piscine, saune si può essere maggiormente esposti al rischio di entrare in contatto con i funghi. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale sulle onicomicosi (ONO), in Italia ne è affetto il 16,1% della popolazione tra i 45 e i 60 anni, mentre la percentuale aumenta al 20,7% negli over 60. Oltre ad essere un disturbo fastidioso e a volte perfino doloroso, può essere motivo di disagio anche dal punto di vista estetico. È un processo infettivo provocato da diverse tipologie di agenti patogeni, quali dermatofiti, lieviti e muffe (funghi). Si tratta degli stessi organismi responsabili del piede d’atleta. In genere, l’infezione inizia dal bordo o sui margini laterali dell’unghia, ma può interessare anche la radice. Inoltre, può colpire sia la lamina (la superficie) sia il letto (la parte a contatto con la pelle). Ad essere colpite dalle infezioni sono soprattutto le unghie dei piedi, in particolare quella dell’alluce (così come per la mano è il pollice). Nel dettaglio, il colore dell’unghia tende a cambiare, diventando roseo o prendendo un tono opaco, biancastro o grigio-giallastro. Inoltre, la superficie dell’unghia diventa fragile e irregolare e tende a sfaldarsi, ma può anche ispessirsi e deformarsi. Infatti, una volta penetrato nell’unghia, il fungo si nutre di cheratina, la proteina che costituisce unghie e pelle, andando così a modificare l’aspetto dell’unghia. Infine, è bene sapere che il fungo può contaminare anche calze e scarpe e infettare quindi anche altre parti del piede sane.
Onicomicosi: cause e fattori di rischio
A provocare lo sviluppo dei funghi sono alcune condizioni favorevoli come un ambiente caldo umido, esattamente come quello offerto dalle calzature. Questo rischio si accentua se si indossano le scarpe per molto tempo durante la giornata, soprattutto se chiuse, calde o troppo strette, che impediscono la traspirazione e non assorbono il sudore. Inoltre, occorre fare attenzione a non entrare in contatto con superfici contaminate, quali possono essere quelle degli spogliatoi e delle docce dei centri sportivi, centri benessere o piscine. Infine, l’onicomicosi si può prendere anche presso centri estetici che non utilizzano strumenti adeguatamente sterilizzati per la manicure e il pedicure.
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Fattori di rischioNel dettaglio, l’indagine dell’ONO ha individuato specifici fattori di rischio che possono predisporre all’onicomicosi:
I sintomi dell’onicomicosiÈ importante individuarli tempestivamente per poterli trattare prima che l’infezione si propaghi. La prima spia può essere il cambiamento dell’aspetto dell’unghia: può trattarsi di macchie di piccola entità che non devono essere sottovalutate. In particolare, occorre fare attenzione se:
Onicomicosi: complicazioni
Invece, a uno stadio avanzato, l’onicomicosi può provocare sensazione di fastidio e dolore, che si acuiscono se non si procede con il trattamento. In particolare, se non viene trattata subito, l’infezione può peggiorare ed estendersi a tutta l’unghia, portando al distaccamento.
Onicomicosi: diagnosi e come curarlaPer diagnosticare un’onicomicosi è necessaria una visita dermatologica, durante la quale il medico esaminerà l’unghia con il microscopio ed eseguirà un esame colturale, prelevando alcuni frammenti dell’unghia. In questo modo, si può identificare il fungo responsabile dell’infezione e scegliere quindi il trattamento più adatto. Solo in casi particolari può essere necessario un esame istologico. Per quanto riguarda la tipologia, secondo l’indagine ONO, nel 61,4% dei casi si tratta di onicomicosi subungueale, nel 20,8% dei casi superficiale e nel 17,8% totale. La micosi delle unghie è contagiosa e non si risolve spontaneamente, per cui il trattamento tempestivo è fondamentale, anche perché i tempi di rigenerazione dell’unghia sono piuttosto lunghi. Perciò, se si interviene subito, non si dà tempo al fungo di proliferare e quindi si riuscirà a curare prima l’infezione. Infatti, considerando che le unghie delle mani impiegano anche fino a 6 mesi per rigenerarsi completamente e quelle dei piedi dai 9 ai 12 mesi, la durata del trattamento è strettamente legata ai tempi di ricrescita dell’unghia. In poche parole, per veder tornare l’unghia al suo aspetto normale, occorrerà attendere che sia ricresciuta completamente.
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FarmaciL’onicomicosi si cura con i farmaci antimicotici locali, che contengono principi attivi in grado di eliminare il fungo. Questi principi attivi sono:
I farmaci possono essere sotto forma di creme, lozioni e smalti medicati da applicare localmente. Il medico può valutare anche l’assunzione di farmaci antimicotici orali. Per quanto riguarda gli smalti, sono facili da applicare e hanno il vantaggio di aumentare la penetrazione del principio attivo nell’unghia. Inoltre formano una pellicola protettiva sopra l’unghia in modo che il principio attivo non vada disperso.
Infine, può essere utile l’utilizzo di spray o polveri antimicotiche per scarpe. Trattamento chirurgicoNei casi più gravi di infezione o quando questa non risponde al trattamento, può essere necessario rimuovere l’unghia con un intervento chirurgico.
Dopo l’intervento, si tratta direttamente il letto ungueale con i farmaci antimicotici locali. Questo tipo di intervento dà spesso risultati migliori, con guarigioni definitive in oltre l’80% dei casi, perché va ad eliminare completamente l’unghia infettata. Rimedi naturali per curare la micosi dell’unghiaNel caso di onicomicosi allo stadio iniziale, si può ricorrere ad alcuni prodotti naturali per scongiurare la diffusione dell’infezione. Fra questi:
Come disinfettanti si possono utilizzare anche sale, aceto e limone, da sciogliere nell’acqua per lavare i piedi. Il limone può anche essere applicato direttamente sulla micosi, lasciandolo agire per qualche minuto. Come prevenire l’onicomicosiPer evitare di contrarre funghi è bene ridurre o eliminare i fattori rischio e soprattutto seguire un’accurata igiene del piede, con lavaggio e cambio quotidiano delle calze, così pure alternare vari tipi di scarpe. Si riduce il rischio anche tenendo le unghie corte e ben pulite, evitando assolutamente di mangiarle (nel caso delle unghie delle mani) e facendo attenzione a non tagliare le pellicine intorno perché così facendo si facilita l’ingresso dei germi. Inoltre, è da evitare l’uso di smalti cosmetici per coprire eventuali macchie o imperfezioni, perché in questo modo si peggiora l’infezione. Trattandosi di un’infezione contagiosa, è bene evitare il contatto tra piedi nudi e superfici che potrebbero ospitare funghi, come quelle di piscine, palestre, saune o spogliatoi.
Come prevenire se hai una predisposizioneSe si hanno fattori di rischio importanti, come per esempio il diabete, è buona regola ispezionare con cura i piedi ogni giorno, guardando con attenzione le unghie, la pianta e fra le dita. Ad esempio, un’infezione al piede per una persona con diabete rappresenta infatti un rischio serio per la complicanza del piede diabetico. Dato che i casi di recidiva sono piuttosto frequenti, nel caso in cui ci sia una predisposizione a contrarre micosi, è necessario aumentare le precauzioni igieniche per scongiurare il contagio. Infine, se si ha un’onicomicosi, è bene utilizzare strumenti per pedicure (forbici, lime, ecc.) a parte per le unghie infette, di non condividere asciugamani, calze e scarpe con i familiari e di non frequentare centri sportivi, piscine e centri estetici per evitare di diffondere il contagio. Fonti
Ti potrebbe anche interessareQuanto tempo ci vuole per guarire da una micosi?Il periodo per guarire va dalle 2 a 5 settimane e dipende dal tipo di micosi. Come si cura la micosi? Con antimicotici specifici. Tra gli antimicotici, principali e più utilizzati, ci sono: cloritrimazolo, miconazolo, ketoconazolo e amfotericina B, econazolo, fluconazolo e terbinafina.
Come capire se la micosi alle unghie sta guarendo?Per capire se la micosi sta guarendo è necessario osservare la crescita dell'unghia nuova. Se il suo aspetto è sano, la terapia sta funzionando. Per apprezzare questo tipo di miglioramento sono tuttavia necessari fino a 3 mesi, per cui bisogna armarsi di pazienza.
Quando la micosi non passa?Se la micosi non viene trattata il fungo tende a diffondersi e a coinvolgere una porzione più ampia dell'unghia – l'unghia colpita diventa più spessa e può sgretolarsi o cadere, generando dolore e fastidio – e può arrivare a interessare anche le altre unghie.
Quanto dura la micosi alle unghie?I tempi di rigenerazione di un'unghia sono molto lunghi – fino a 6 mesi per le unghie delle mani e da 9 a 12 mesi per le unghie dei piedi – questo vuol dire che la durata del trattamento nei casi di micosi alle unghie dipende dai tempi di ricrescita dell'unghia e dalla gravità della micosi.
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