Come bere il rum don papa


Dolce, potente, esotico. È il Rum Don Papa, che dalle lontane Filippine si è imposto sul mercato mondiale grazie alla sapienza dei master blender. E a un marketing puntuale e accattivante.

Gli spagnoli lo chiamano ron, mentre per i francesi è il rhum. Ma in quanto britannico, per la sua creatura nata nelle Filippine, Stephen Carrol ha preferito l’appellativo di rum, Rum Don Papa, una garanzia nel panorama mondiale per chiunque cerchi un distillato esaltato dalle note di vaniglia, frutta candita e miele, che porti con sé il fascino esotico delle isole asiatiche.

Distribuito in Italia dalla società bolognese Fratelli Rinaldi Importatori, questo rum è stato presentato in varie serate a tema presso locali alla moda di Roma e Milano, riscuotendo subito un notevole successo, tanto fra i barman che si sono sbizzarriti nella preparazione di cocktail appositamente pensati per questo distillato, tanto fra gli avventori, che hanno dimostrato di saper apprezzare le inconfondibili note di questo insolito rum.

Rum Don Papa: un distillato che viene da lontano

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Per essere un rum, è un rum, ma la sua provenienza è davvero insolita. Questa volta, infatti, non proviene dalle solite Antille, ma dal caldo umido delle Filippine, che consente di far evaporare circa l’8%  dell’Angel Share, la parte alcolica che evapora durante l’invecchiamento.

Si narra che l’imprenditore britannico Stephen Carrol, in viaggio per lavoro nelle Filippine, arrivi nell’isola di Negros e facendo correre lo sguardo sulle sterminate piantagioni di canna da zucchero, abbia domandato “Ma dov’è il rum?”. Dove finisce la parte romanzata della storia, inizia l’avventura imprenditoriale di Carrol, che nel 2012 decide di darsi alla produzione di rum, fondando la Bleeding Heart Rum Co., in quel dell’isola di Negros, chiamata anche Sugarlandia e patria del rivoluzionario Papa Isio, che a distanza di più di un secolo trova il suo posto d’onore sull’etichetta di questo distillato.

Oggi il Rum Don Papa è diffuso in tutti i più raffinati lounge bar del mondo, grazie al perfetto bilanciamento delle noti dolci della canna da zucchero con quelle più intense degli agrumi.

Packaging ed etichetta

Come bere il rum don papa

Per il lancio di questo rum, niente è stato lasciato al caso. Stephen Carrol ha creduto fin da subito in questo prodotto, tanto che ha puntato molto sul packaging, accattivante e sofisticato quanto basta per conferire al prodotto un vero valore aggiunto.

A partire dalla bottiglia in vetro da 70 cl, all’interno della quale il rum viene protetto da un tappo di sughero portoghese, considerato uno dei migliori dall’industria dello spirit. Ma ciò su cui si è davvero impegnato è l’etichetta. Avrebbe potuto limitarsi a una semplice scritta, ma no, per il suo rum ha voluto il meglio del meglio.

L’immagine dell’etichetta del Rum Don Papa, infatti, è stata realizzata dallo studio Stranger & Stranger di New York, azienda leader nel design e nel branding di bevande alcoliche, fra cui le celeberrime Jack Daniel’s e Martini. Impossibile non notarne la raffinatezza.

Il volto che occhieggia dalla bottiglia è quello di Dioniso Magbueles, conosciuto come Papa Isio, guaritore babaylan e coltivatore di canna da zucchero, ma soprattutto rivoluzionario indomito che si oppose tanto ai colonizzatori spagnoli, quanto agli americani, a cui si arrese nel 1907. Intorno all’occhio, a mo’ di monocolo, è stato raffigurato un geko, animale portafortuna, mentre sullo sfondo, raffigurante la lussureggiante foresta filippina, sono stati nascosti ben 51 animali diversi. Una piccola curiosità per gli amanti dei dettagli: fra questi animali, c’è persino un Tarsio Spettro, il più piccolo primate del mondo, originario proprio delle Filippine.

Da notare, infine, il tocco di raffinatezza dello studio Stranger & Stranger: per la versione 10 yo questo disegno è stato modificato in un elegante gioco di nero-argento, a sottolineare il prestigio del prodotto. Insomma, non è certo un caso se nel 2013 il Rum Don Papa ha vinto il premio Double Gold per il packaging al San Francisco World Spirits Competition!

Tutte le caratteristiche del Rum Don Papa

Per la creazione di questo distillato, la Bleeding Heart Rum Co. si è affidata ai migliori master blender della regione, che hanno scelto la distillazione a colonna delle melasse, sottoposte poi ad un’accurata filtrazione per mezzo del carbone vegetale.

Tutto ciò avviene alle pendici del Monte Kanlaon, dove il distillato viene messo ad invecchiare in fusti di legni americani per almeno 7 anni, 10 per l’edizione più pregiata. La peculiarità di questo rum è che durante l’evaporazione, i fusti non vengono reintegrati, permettendo in questo modo una più significativa concentrazione del distillato, che acquista un colore più ambrato e il gusto intenso, apprezzato da tutti.

Il Rum Don papa invecchiato 7 anni acquista una gradazione alcolica di 40°, mentre quello che raggiunge i 10 anni di invecchiamento offre ben 43° alcolici e un gusto meno dolce e sottile. In ogni caso, questo distillato filippino sprigiona da ogni nota l’appartenenza alla sua terra d’origine, fatta di vulcani e foreste, montagne e campi di canna da zucchero, evocando in pochi sorsi il fascino suggestivo di una terra lontana ed esotica.

La gamma dei Rum Don Papa

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Proprio in virtù dei suoi lunghi tempi di invecchiamento, il Rum Don Papa è disponibile in tiratura limitata. Dal sapore intenso e avvolgente, questo distillato regala note olfattive pungenti ed esotiche, perfette per sottolineare momenti conviviali o, al contrario, per regalare una raffinata esperienza gustativa a chi ama sorseggiare un buon bicchierino in splendida solitudine.

Con gli anni, il Rum Don Papa si è evoluto e dalle iniziali due proposte, una invecchiata 7 anni e l’altra 10, ha arricchito il suo portafoglio introducendo bottiglie pregiate, in edizione limitata. Inoltre, offre ai suoi estimatori la possibilità di acquistare la semplice bottiglia o confezioni più elaborate, dotate di astucci o pensate per un regalo di sicuro impatto.

  • Rum don papa 7 yo – distillato a 65 gradi, utilizzando acqua fresca di sorgente e lasciato ad invecchiare in botti di quercia americana per 7 anni, questo rum ha un sapore dolce, ma non smielato, con note di frutta, spezie, vaniglia e nocciole.
  • Rum Don papa 10 yo – distillato potente, invecchiato in botti di rovere, il Rum Don Papa 10 anni offre un’esperienza gustativa maggiore, grazie alle note di cioccolato e liquirizia, e un’eccellente piacere olfattivo, in virtù di un bouquet intenso e profondo.
  • Rum Don Papa Rye Aged – in edizione limitata, questo rum invecchia 4 anni in botti di whisky di segale americano. I toni speziati, che rimandano immediatamente al pepe nero, sono ingentiliti da note di menta fresca e legno di cedro, che lo rendono complesso ed equilibrato come pochi altri distillati. La gradazione alcolica sale al 45%.
  • Rum Don Papa Sevillana Cask Finish – ancor più limitata, questa edizione a gradazione alcolica del 43% ha prodotto solo 9000 bottiglie in tutto il mondo, di cui solo 1200 distribuite in Italia. La peculiarità di questo rum risiede dell’invecchiamento dei blend, che varia dai 5 ai 12 anni, prima in botti ex-bourbon, poi in tini ex-sherry, per terminare in quelle in cui è stato conservato il vino di naranja, il tipico liquore all’arancia di Siviglia. Inutile sottolineare come l’aroma di arance amare sia sensibilmente apprezzabile.
  •  Rum Don Papa Sherry Cask – questo rum trascorre ben 4 anni in botti in cui è invecchiato il bourbon americano e ulteriori 18 mesi in quelle che hanno ospitato lo sherry. A causa dei differenti aromi dello sherry, i master blender di Sugarlandia mixano i rum così ottenuti, fino a trovare l’equilibri perfetto. Dolce quanto basta per conquistare anche i palati più raffinati. La gradazione alcolica raggiunge i 45 gradi.
  • Rum Don Papa Rare Cask – edizione limitata per veri intenditori, questo rum viene prodotto in appena 6000 bottiglie, di cui solo 480 arrivano in Italia. La gradazione alcolica sale parecchio, raggiungendo i 50,5 gradi, mentre il gusto è decisamente potente e raffinato, con note fruttate e sapori di menta, quercia e cacao. Il distillato non viene né filtrato, né miscelato ad altri rum ed ogni bottiglia è numerata e firmata a mano dal master blender.

L’offerta del marchio, come già accennato, viene arricchita da confezioni astucciate, che riproducono l’inconfondibile etichetta del Rum Don Papa, e confezioni regalo, con elegante bicchierino pronto da essere usato per una degustazione da veri intenditori.

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La mia opinione su come bere il Rum Don Papa

Come bere il rum don papa

Come tutti i rum, anche il Don Papa è perfetto per essere sorseggiato in abbinamento al cioccolato fondente, con almeno il 70-80 per cento di cacao, ma si presta anche ad essere accostato a scorze d’arancia candita o dolci alla frutta.

Durante la presentazione del prodotto a Milano, il barman Samuele Ogliari ha creato due cocktail pensati proprio per esaltare il gusto inconfondibile di questo distillato: il Darker Don, con succo di lime, ginger e angostura, e il Don Fashioned, con l’aggiunta di sciroppo di zucchero di canna, maraschino, angostura e fettine di arancia ad impreziosire il bicchiere.

Insomma, il Rum Don Papa è una piacevole scoperta per tutti, sia per chi ama da sempre questo alcolico, sia per chi ci si avvicina solo ora. Nessuno potrà rimanere indifferente al suo inconfondibile gusto, dolce ma non stucchevole, agrumato ma non pungente, che dalle lontane Filippine ha ormai conquistato il marcato mondiale. Promosso a pieni voti.

Come bere un buon rum?

A differenza dei whisky, no categorico all'aggiunta di ghiaccio, niente frigo, il rum va bevuto a temperatura ambiente 18-20° circa. Procurati un bicchiere da rum, niente plastica, andrebbe ad inficiare il bouquet aromatico del distillato.

Come si beve il rum con il cioccolato?

Il metodo perfetto per gustare il rum con il cioccolato consiste nell'iniziare con un sorso di rum per preparare la bocca, poi assaggiare il cioccolatino e continuare con la degustazione del distillato. Mangiando prima il cioccolato invece, il gusto del rum verrebbe modificato non consentendo di apprezzarlo al meglio.

Cosa sta bene con il rum?

Per quanto riguarda i rum chiari, il miglior affiancamento in purezza è la frutta, in particolare le pesche, i frutti di bosco, gli agrumi, il mango e il cocco. Non a caso, il rum chiaro è alla base di cocktail come i daiquili, la pina colada o il daiquiri.

Come bere il rum con acqua?

Sul fondo di un bicchiere aggiungere le foglie di menta e spicchi di lime. Pestarli per qualche minuto in maniera tale da far sprigionare tutti i loro aromi dopodiche' aggiungere il ghiaccio e 60 ml di rum chiaro. A questo punto riempire il bicchiere con acqua frizzante.