Come usare il deumidificatore in inverno

  • 1 Deumidificatore in inverno? Si può usare?
  • 2 Aumento dell’umidità in estate, come difendersi dal caldo
  • 3 I filtri, gli alleati che aiutano a migliorare la qualità dell’aria
  • 4 I deumidificatori combinati

Nell’aria sono presenti particelle d’acqua che aumentano e diminuiscono a seconda della zona climatica e che sono causa del fenomeno che conosciamo come “umidità” . Quando ci troviamo in luoghi dove c’è una presenza molto alta di questo fenomeno, la nostra percezione del caldo e del freddo cambia. Si parla in questi casi, di temperatura percepita ed è la causa che ci porta a sentire molto più caldo o più freddo rispetto ai reali gradi segnati dalle colonnine di mercurio.

E’ il nostro organismo, in realtà, che risponde all’aumento delle particelle d’acqua nell’aria provocando sensazioni più intense, che non sono però soltanto fastidiose per il nostro corpo, ma che possono anche portare a malesseri fisici veri e propri. Parliamo, per esempio di congiuntiviti, allergie e asma. Tutte malattie legate all’apparato respiratorio che possono essere difficili da gestire e da superare. Per questa motivazione, l’utilizzo di un deumidificatore negli ambienti domestici è fortemente consigliato per chi vive in quelle zone climatiche che presentano alti tassi di umidità.

Deumidificatore in inverno? Si può usare?

Anche in inverno, come succede durante l’estate, le temperature percepite dal nostro corpo possono divergere da quelle segnalate dai termometri, facendoci sentire molto più freddo del reale. Abbiamo già spiegato che questo fenomeno è dovuto alle percentuali di umidità nell’aria a cui il nostro corpo reagisce a causa di un effetto fisico chiamato “conduzione termica”.

L’utilizzo di un deumidificatore in inverno, quindi può aiutarci a risolvere questo problema, termalizzando l’ambiente in cui viviamo, lavoriamo o studiamo e facendoci percepire maggiore benessere e confort. Infatti, sebbene questi apparecchi non modifichino sostanzialmente la temperatura reale, (al massimo possono diminuire la temperatura di due/tre gradi) vanno a influire sulle particella d’acqua presenti nell’aria attraverso un sistema di filtraggio, regolando l’umidità e, di conseguenza, quella spiacevole sensazione che compromette il nostro benessere e la vivibilità degli ambienti in cui passiamo il nostro tempo.

L’aria, grazie al deumidificatore, diventerà più “secca” e anche il nostro corpo avrà bisogno di disperdere meno calore, attenuando così il freddo percepito. Questo avviene, più o meno nello stesso modo anche in estate, vediamo come

Aumento dell’umidità in estate, come difendersi dal caldo

In estate, si sa, sudiamo maggiormente e tutti noi, prima o poi, abbiamo fatto esperienza di questa sgradevole sensazione che ci porta a non stare bene con noi stessi e con gli altri.

Ma perché sudiamo? Il nostro corpo, notoriamente, è una macchina perfetta dotata di sistemi di protezione che si innescano quando il nostro organismo si squilibra. Anche la sudorazione fa parte di questi meccanismi e si attiva automaticamente quando percepiamo calori eccessivi. Attraverso la sudorazione, l’ evaporazione dei liquidi toglie calore al nostro corpo, contribuendo a regolare la temperatura interna che diventa più fredda.

Se gli ambienti in cui passiamo più tempo hanno un grado molto alto di umidità, il processo di evaporazione viene inibito provocando l’afa, mentre se l’aria è abbastanza secca, le temperature diminuiscono. Il deumidificatore, in estate, non fa altro che filtrare l’aria trattenendo le particella d’acqua, che vengono così raccolte per essere poi semplicemente svuotate all’occorrenza. In questo modo, favoriamo l’ abbassamento della temperatura e la diminuzione di particelle d’acqua così che il nostro corpo che non avrà motivazione per attivare quei meccanismi di regolazione inducendoci a sudare.
La conseguenza è una maggiore piacevolezza dell’ambiente in cui viviamo, e un aumento della respirabilità dell’aria, con una percezione di benessere nettamente aumentata. Ci sono però altri fattori consequenziali che incidono positivamente sulla nostra salute, quando usiamo un deumidificatore. Vediamo quali.

I filtri, gli alleati che aiutano a migliorare la qualità dell’aria

I deumidificatori domestici in commercio possiedono, in aggiunta, un sistema di filtri per l’aria che serve per intrappolare polveri sottili e acari, migliorando in maniera determinante la qualità dell’aria che respiriamo. Questo sistema aiuta a migliorare quelle patologie a carico dell’apparato respiratorio che ci possono affliggere e all’eliminazione degli acari che sono causa di allergie. Inoltre, molte delle nostre abitazioni sono soggette alla proliferazione di muffe. Un problema che nasce, anch’esso, dall’eccessiva presenza di umidità nell’aria. Un buon deumidificatore aiuta visibilmente a tenere controllo questi fastidiosi microrganismi, che tra l’altro, possono essere tossici e fare molto male alla nostra salute.

I deumidificatori combinati

Esistono sul commercio molti deumidificatori con opzione combinata caldo/freddo. Grazie a questi apparecchi sarà possibile non solo deumidificare l’aria, ma anche riscaldarla attraverso un meccanismo molto simile a quello utilizzato nei termoventilatori. I vantaggi sono molteplici, soprattutto se abitiamo in zone climatiche umide, infatti, oltre a rendere l’ambiente più sano,  questi apparecchi sono grandi alleati per il nostro bucato quotidiano. Sappiamo, del resto, che la biancheria in inverno è un problema per molte famiglie, soprattutto quelle più numerose, con bambini che fanno sport. In commercio si possono trovare deumidificatori con opzione “asciugatura” che permetteranno ai vostri capi di asciugare in maniera rapida e senza la necessità di successiva profonda stiratura.


Quanti gradi mettere il deumidificatore in inverno?

L'aria asciutta viene poi di nuovo emessa nella stanza. La maggior parte dei deumidificatori funziona secondo il principio della condensazione – per temperature a partire da 15 °C sono davvero raccomandabili.

Come funziona il deumidificatore del condizionatore in inverno?

Il processo di deumidificazione viene attuato mediante anche una pressione di vapore, che inizia a condensare nel momento in cui entra in contatto con i tubi e l'acqua generata viene espulsa all'esterno attraverso i tubi di scarico, e quindi filtrata e reintrodotta nell'ambiente circostante.

Quanto tempo deve rimanere acceso il deumidificatore?

Prima di tutto, appena acquistato il deumidificatore, lasciatelo accesso almeno 24h, in questo modo la vostra stanza subirà una specie di terapia d'urto e , alle successive accensioni, non servirà tenere acceso il deumidificatore più di 3-4 ore, perché l'aria sarà già abbastanza secca.

Quando si usa il deumidificatore le finestre devono essere chiuse?

Come e quando usare il deumidificatore Il tasso d'umidità ideale in una stanza deve mantenersi tra il 30 e il 60%. Per utilizzare al meglio questo elettrodomestico è necessario seguire alcuni accorgimenti ed impostare e tenere questo valore: utilizzarlo solo in una stanza, meglio se mantenendo porte e finestre chiuse.