Come correggere il vino che sa di aceto

Perché il vino diventa aceto: ve lo spieghiamo noi.

Perché il vino diventa aceto? È questa una delle domande più frequenti che chi si sta avvicinando al mondo del vino ci rivolge più frequentemente durante gli eventi e le degustazioni.

Oggi vi spieghiamo il motivo.

Perché il vino diventa aceto: la causa.

A provocare questa spiacevole mutazione sono alcuni batteri, chiamati batteri acetici.

Il vino si trasforma in aceto soprattutto a causa dell’azione degli Acetobacter, batteri in grado di trasformare, in presenza di ossigeno, l’etanolo, l’alcol presente nel vino, in acido acetico.

Questa trasformazione è conosciuto come fermentazione acetica.

Perché il vino diventa aceto: come evitare.

La cosa migliore da fare è evitare il più possibile il contatto tra vino e aria. Quindi bisogna conservare, soprattutto una volta aperte, le bottiglie in modo che l’ossigeno abbia difficoltà ad entrare in contatto con il vino rimasto.  Vi abbiamo già consigliato, in un precedente post, come conservare il vino ed evitare si rovini.

Bisogna, poi, cercare di mantenere costante la temperatura del vino, facendo in modo che non superi mai i 12 gradi centigradi.

Inoltre, ma questo, lo sappiamo, è un consiglio molto tecnico, bisognerebbe aggiungere sempre la giusta dose di anidride solforosa.

Con queste accortezze si limita lo sviluppo degli Acidobacter, come già detto, principali attori della temuta trasformazione.

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Salve
Sono Nicola e vorrei sapere come mai il mio vino posto in botte d’acciaio sta diventando aceto.
Cosa posso fare per correggerlo?

Salve Nicola.

Speriamo che il tuo vino sia solo a livello di “spunto”.

Lo spunto acetico è una malattia che, per mezzo degli “acetobacter” e in presenza di ossigeno, trasforma l’alcol etilico del vino in acido acetico e acqua.

I batteri agiscono con il caldo e attaccano più facilmente i vini poco alcolici, zuccherini e di bassa acidità fissa.

Si parla di spunto quando la malattia interessa solo gli strati superficiali del vino, mentre si parla di acescenza se l’alterazione interessa tutta la massa.

La prevenzione si ottiene trattando la produzione del vino con un normale livello sanitario, curando attentamente la pulizia in cantina e dei contenitori, facendo colmature molto frequenti per evitare al massimo il contatto con l’aria, mantenendo la cantina più fresca possibile e aggiungendo una sufficiente quantità di anidride solforosa. Bisogna che i contenitori siano sempre pieni e proteggere lo strato superficiale con un velo di olio enologico o con le pastiglie antifioretta (evitano il contatto dell’aria con la superficie del vino).

I rimedi, che si applicano solo nel caso del vino spunto (se il vino è diventato acetoso deve essere mandato all’acetificio o alla distillazione)

sono:

  • aggiungere metabisolfito di potassio (15-20 grammi/etttolitro);
  • per togliere la punta di acidità (ma solo per un pò di tempo) si possono aggiungere prodotti disacidanti tipo tartrato neutro di potassio (300-400 g/hl) o bicarbonato di potassio (100-200g/hl);
  • per rinvivire un pò il vino, dopo la cura, si può aggiungere acido citrico (50-60 g/hl).

Se hai bisogno di delucidazioni, riscrivimi.

Ciao, Guido.

Domanda di: Nazzareno Mazza  |  Ultimo aggiornamento: 19 luglio 2022

Valutazione: 4.1/5 (33 voti)

Indicativamente si consiglia l'uso di 1,3 gr/l di Bicarbonato di Potassio per abbassare di 1 gr/l l'acidità totale del prodotto da trattare. L'Acido Tartarico è tra i principali acidi organici dell'uva, rappresenta dal punto di vista quantitativo il più importante acido dei mosti e dei vini.

Come correggere il vino che sa di aceto?

Il vino spunto o acetoso è una malattia non curabile totalmente, se il vino presente piccoli sentori acetici è possibile correggerlo per renderlo più bevibile con il Sanavin, un prodotto specifico a base di Potassio Bicarbonato e successivamente per tentare di stabilizzare il vino fermando la fermentazione acetica ...

Cosa succede se metto il bicarbonato nel vino?

Il bicarbonato di potassio (E-501) è un deacidificante che modifica il pH riducendo l'acidità. Aggiunto al mosto o al vino, reagisce con l'acido tartarico, producendo bitartrato di potassio, che si insolubilizza efficacemente. Sciogliere in una parte del mosto o vino da trattare e aggiungere al volume finale.

Come togliere l'acidità al vino?

Il carbonato di calcio e il bicarbonato di potassio sono da anni usati per disacidificare i mosti e i vini. Polveri bianche, impalpabili, vanno usate con cautela per possibili inconvenienti organolettici.

Quando il vino diventa acido?

Questa fase è chiamata fermentazione o ossidazione acetica e si verifica solo in presenza di ossigeno e se la temperatura è piuttosto alta (tra 23° e 30°). La trasformazione in aceto non dipende dalla qualità del vino ma da queste due condizioni. E poi, i batteri acetici non amano la solforosa…

Trovate 31 domande correlate

Quando il vino è troppo aspro?

ASPRO: Si usa per indicare in un vino con elevata alcolicità, elevata tannicità, ed altrettanto elevata acidità tanto da impressionare il palato con una sensazione di ruvidità e durezza. Caratteristica del periodo giovane dei grandi vini d'arrosto.

Come capire se il vino e aceto?

Un vino che sa di aceto si riconosce già alla vista, attraverso un aspetto velato, come quando si versa dell'acqua in un bicchiere che ha residui di sapone od oleosi.

Come addolcire il vino aspro?

– per togliere la punta di acidità (ma solo per un pò di tempo) si possono aggiungere prodotti disacidanti tipo tartrato neutro di potassio (300-400 g/hl) o bicarbonato di potassio (100-200g/hl); – per rinvivire un pò il vino , dopo la cura, si può aggiungere acido citrico 50-60 g/hl).

Quando mettere l'acido citrico nel vino?

Sciogliere in precedenza in una parte del mosto o vino da trattare e quindi aggiungere al volume finale, garantendone la totale omogeneizzazione. Nella vendemmia, come acidificante del mosto. Nei vini bianchi, rosati e rossi si usa per correggerne l'acidità durante i processi di elaborazione.

Quanto bicarbonato di potassio nel vino?

Teoricamente per neutralizzare totalmente 1 grammo di acido tartarico occorrono 1,33 g di bicarbonato di potassio. MODALITÀ D'USO: Sciogliere il prodotto in acqua e addizionarlo al vino effettuando un rimontaggio.

Quando non usare il bicarbonato?

Il bicarbonato è infatti sconsigliato nei bambini, nelle donne in gravidanza, in chi assume alcol in eccesso, nelle persone con problemi cardiaci o renali, con appendicite ed edema, per citare alcuni casi.

Cosa fa reazione con il bicarbonato?

Quando vengono a contatto, si trasformano in cloruro di sodio (il sale da cucina, in pratica) con la reazione NaHCO3 + HCl-> NaCl + H2CO3. L'acido carbonico, più debole, a sua volta si scinde in acqua e anidride carbonica, che essendo volatile si separa: H2CO3 -> H2O + CO2.

Cosa succede se bevi troppo bicarbonato?

L'assunzione di bicarbonato di sodio provoca l'insorgenza di vari effetti collaterali, tra cui: crampi allo stomaco, flatulenza, distensione addominale, difficoltà a respirare, aumento della pressione arteriosa, eccessiva ritenzione idrica ed edema polmonare.

Come si fa a rendere il vino più amabile?

Sebbene in passato fosse praticata in maniera differente, usando cibi già zuccherati come miele, fichi secchi o datteri, oggi per addolcire il vino in damigiana pare basti un po' di zucchero di canna o di barbabietola, un po' d'acqua e qualcosa per scaldare il tutto: viene infatti spesso suggerito di sciogliere lo ...

Come ammorbidire il gusto del vino?

La gomma arabica è una gomma naturale che può aiutare sia per la stabilizzazione colloidale e tartarica di un vino, sia per ammorbidire i tannini ed aumentare la morbidezza.

Come migliorare il vino?

4 semplici regole per migliorare la qualità del vino

  1. Bottiglie in orizzontale. Tra i primi accorgimenti da adottare nel conservare il vino bisogna fare attenzione a porre le bottiglie in posizione orizzontale. ...
  2. Evita luce e calore! ...
  3. Non conservare insieme ai cibi! ...
  4. Mantieni l'ordine in cantina.

Quanto acido citrico nel vino?

Per utilizzare l'acido citrico è sufficiente sciogliere il prodotto direttamente nel vino. La dose d'impiego oscilla tra i 10 e i 50 grammi per ettolitro. Il tenore massimo consentito dalla legislazione CE è di 1 grammo per litro dopo il trattamento.

Quando si fa la fermentazione malolattica?

La fermentazione malolattica interviene dopo la fermentazione alcolica, una volta che sono stati consumati tutti gli zuccheri ad opera dei lieviti. Causa una forte diminuzione dell'anidride carbonica presente con un leggero aumento dell'acidità volatile del vino.

Quale acido viene aggiunto al vino per aumentare l'acidità?

ACIDO TARTARICO

Gli acidi organici contribuiscono in modo determinante alla composizione, alla stabilità microbiologica e chimico-fisica ed alle qualità sensoriali dei vini. Viene aggiunto sotto forma di cristalli bianchi trasparenti allo scopo di modificare e correggere l'acidità.

Quanto zucchero si può aggiungere al mosto?

Infatti tutti i trattati di enologia riportano le quantità di saccarosio da addizionare al mosto: 1,7 Kg/Hl per aumentare di un grado alcolimetrico i vini bianchi, 1,8 Kg/Hl per i vini rossi.

Come dare più colore al vino rosso?

2) utilizzare la anidride solforosa che contribuisce a solubilizzare le sostanze coloranti. 3) “tagliare” il mosto, cioe' mescolarlo con uve che hanno come caratteristica quella di dare un colore molto piu' intenso al vino.

Come fare il vino con lo zucchero?

Per preparare un ottimo vino rosso frizzante mettete lievito e zucchero nel succo d'uva. Agitate energicamente e al posto del tappo mettete un palloncino e praticate dei fori. Fate fermentare per 15 giorni e avrete un ottimo vino frizzante.

Quanto ci mette il vino a diventare aceto?

Versare un litro di vino (per un buon risultato la gradazione del vino dev'essere intorno ai 10 gradi) e un quarto di buon aceto di vino. Chiudere il recipiente con un tappo di sughero, ma aprirlo ogni giorno per 30 minuti. Dopo due settimane si formerà la "madre" dell'aceto della consistenza vischiosa.

Come capirne di vino?

Un buon vino si riconosce dalla bottiglia per il colore limpido, senza sfumature cromatiche, legate spesso ad una eccessiva ossidazione. Per essere di qualità un buon vino dalla bottiglia si presenta pulito e non torbido ossia non dovrà presentare sedimenti sul fondo, che indicherebbero una cattiva conservazione.

Quando il vino non è più buono?

In particolare, il vino non deve tendere al marrone se è rosso, o al giallo/marroncino se è bianco. Questo colore, infatti, è spia di un processo di ossidazione. Il vino può essere ossidato perché la bottiglia è rimasta aperta troppo a lungo. Ma può anche trattarsi di un problema occorso durante l'imbottigliamento.

Come eliminare l'acido acetico nel vino?

Indicativamente si consiglia l'uso di 1,3 gr/l di Bicarbonato di Potassio per abbassare di 1 gr/l l'acidità totale del prodotto da trattare. L'Acido Tartarico è tra i principali acidi organici dell'uva, rappresenta dal punto di vista quantitativo il più importante acido dei mosti e dei vini.

Come evitare che il vino diventa aceto?

Il vino non è stabile e non lo è neanche l'aceto. Se ci sono ancora batteri acetici, presenza di ossigeno e temperatura sostenuta l'aceto tende a trasformarsi in acqua. Il vino è una materia viva.

Quando il vino sa di aceto?

Il Vino sa di Aceto: da cosa dipende? Il Vino sa di Aceto per un motivo principale: è stato attaccato da due microrganismi aerobici, appartenenti alla famiglia dei batteri acetici. Acetobacter – microorganismi che si sviluppano tipicamente nei mosti in fermentazione e nei vini già finiti.

Come risanare il vino?

Si introduce nel vino una quantità di anidride solforosa (minore di quella necessaria per il girato) sufficiente ad arrestare la casse: bastano 40 a 50 cc di alcool solforoso o 10 a 15 gr di solfato di calcio per ettolitro. Compiuta la solforazione si filtra o si chiarifica per ridare al vino la limpidezza perduta.