Come non pagare imposta di bollo su libretto postale

La Legge n. 147 del 27 dicembre 2013 (c.d. “Legge di stabilità 2014”) ha introdotto le seguenti modifiche riguardo all'applicazione dell'imposta di bollo sui Prodotti Finanziari e di Investimento (Depositi Titoli, Rubriche Fondi, Buoni Fruttiferi Postali, Depositi Vincolati, Polizze di Ramo III e Ramo V), in vigore dal 1° gennaio 2014:

  • l'imposta è applicata nella misura proporzionale del 2 per mille (per il 2012 era prevista nella misura proporzionale dell'1 per mille e, per il 2013, nella misura dell'1,5 per mille)
  • è stata abolita l'imposta minima (fino al 2013, pari a 34,20 euro)
  • l'imposta massima, prevista esclusivamente per i soggetti diversi dalle persone fisiche, è stata elevata a 14.000,00 euro (per il 2012 il limite massimo risultava essere pari a 1.200,00 euro per le persone fisiche e non fisiche, mentre, per il 2013 tale limite risultava essere pari a 4.500,00 euro esclusivamente per le persone non fisiche)

A partire dal 3 gennaio 2018, con l’entrata in vigore della normativa MiFID2, la rendicontazione del deposito avverrà con periodicità trimestrale, pertanto, a partire da tale data, anche l’imposta di bollo verrà calcolata con la medesima frequenza e rapportata al periodo rendicontato (trimestre) sulla base del criterio "pro-rata temporis".

Ad eccezione delle su citate modifiche, resta in vigore quanto disposto dal Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214.

Regole di riferimento e costo del bollo sul conto corrente postale.

Quanto si paga per l’imposta di bollo sul conto corrente postale o sui libretti di risparmio postali?

È questa una delle domande che i cittadini si pongono quando, periodicamente, si vedono addebitati alcuni costi sul proprio conto corrente senza sapere effettivamente quanto si paga per aprire e mantenere un conto corrente postale o bancario.

L’imposta di bollo sul conto corrente postale è stata introdotta per la prima volta nel 2011, quando il Governo Monti ha varato il cd. Decreto “Salva Italia”.

La Legge di Stabilità 2014 ha introdotto alcune novità, tra cui l’eliminazione del prelievo minimo di 34,20 euro all’anno, fatta eccezione tuttavia proprio per conto corrente postale, bancario e libretti di risparmio per i quali ancora oggi si paga l’imposta di bollo quando la giacenza media risulta pari o superiore ad euro 5.000.

Per la precisione, l’importo da addebitare verrà determinato in proporzione al periodo temporale in cui la giacenza supera la citata soglia.

Non tutti, tuttavia, sono tenuti a pagare l’importo addebitato da Poste Italiane sul conto corrente a titolo di imposta di bollo.

Cerchiamo di chiarire di seguito chi paga, quanto viene addebitato nel 2022 e come si calcola l’imposta di bollo per rispondere alla domanda di chi si chiede se, in fondo, oggi è meglio il materasso per conservare i propri risparmi.

Imposta di bollo conto corrente postale 2022: quanto si paga?

A partire dal 1° gennaio 2012 il Decreto Salva Italia ha introdotto nuove regole in materia di imposta di bollo; da quella data si paga anche sul conto corrente postale e libretti di risparmio.

L’importo dell’imposta di bollo è di 34,20 euro fissi per le persone fisiche titolari di conto corrente postale ed è innalzata a 100 euro per i soggetti diversi.

Non sono state introdotte novità negli ultimi anni e pertanto l’imposta di bollo sul conto corrente postale risulta dovuta anche nel 2022.

Le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2014 hanno lasciato invariato quanto introdotto da Monti con il Salva Italia, decreto che tuttavia prevede alcune esenzioni dal versamento dell’importo.

Alcune indicazioni sull’importo che bisogna pagare a titolo di imposta di bollo sul proprio conto corrente postale sono messe a disposizione sul sito di Poste Italiane, dove sono altresì indicati anche i casi in cui non è addebitato alcun costo.

Imposta di bollo conto corrente postale 2022: quando non si paga

Per alcuni, la buona notizia è che l’imposta di bollo sul conto corrente postale 2022 non è sempre dovuta.

Ci sono casi specifici in cui non si paga, ovvero quando la giacenza media del proprio conto corrente risulta inferiore ai 5.000 euro.

In questi casi è prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo nel periodo di rendicontazione preso come riferimento.

Attenzione però: per i contribuenti che hanno intestati a loro nome più conti corrente o libretti di risparmio postali il calcolo della giacenza media è effettuato in modalità cumulata.

Inoltre, non occorre considerare il saldo finale, in quanto ad una giacenza media superiore ad euro 5.000 può coincidere la situazione in cui il saldo finale sia inferiore a tale importo.

Imposta di bollo conto corrente postale 2022: attenzione al cumulo della giacenza media

Per il calcolo dell’esenzione la giacenza media è determinata cumulando separatamente i conti correnti postali o i libretti di risparmio.

Nel caso in cui, dalla somme delle giacenze medie dei conti correnti o dei libretti l’importo complessivo risulti superiore a 5.000 euro, l’imposta di bollo sarà dovuta nella misura di 34,20 euro per ciascun conto corrente o libretto, indipendentemente dalla giacenza media presente sul singolo rapporto.

Secondo lo stesso principio, l’imposta di bollo sul conto corrente postale 2022 è dovuta per ciascuno di essi, sempre fatte eccezioni le esenzioni previste per chi, complessivamente, non vanta una giacenza media superiore ai 5.000 euro.

Quanto costa l'imposta di bollo sul libretto postale?

Imposta di bollo 34,20 euro per persona fisica; 100 euro per persona giuridica. L'imposta non è dovuta per persona fisica quando la giacenza media annua complessiva dei Libretti con medesima intestazione non è superiore a 5.000 euro.

Quanti soldi si possono tenere in un libretto postale?

Non esiste un limite massimo di deposito sul libretto postale e questo significa che puoi metterci quanto denaro vuoi. Certo, devi anche sapere che come per tutti i depositi e i conti correnti, la somma garantita è inferiore a 100.000 euro.

Quando si paga l'imposta di bollo sui libretti di risparmio?

L'imposta viene applicata al momento dell'emissione dell'estratto conto o del rendiconto ed è relativa al periodo rendicontato anche in caso di apertura e chiusura in corso d'anno. Nel caso di assenza di rendiconto nell'anno, l'imposta è applicata al 31 dicembre di ciascun anno.

Quando verranno eliminati i libretti postali cartacei?

A partire dal 21 giugno 2022 tutti i libretti dormienti alla data del 30 novembre 2021 saranno estinti e l'importo al loro interno confluirà in un un Fondo gestito da Consap. Con libretti dormienti si intendono quei libretti postali non movimentati dal titolare da almeno 10 anni e con un saldo di almeno 100 euro.