Come si fanno le punture sul sedere

In molti hanno spesso necessità di fare un’intramuscolo e in questi casi è fondamentale avvalersi rapidamente di un infermiere o di un medico. In questo articolo, a favore dell’educazione del paziente, spiegheremo come viene fatta un’iniezione intramuscolare da un esperto senza rischi e senza dolore! Quello che nel gergo comune viene chiamato “fare una puntura“, infatti, è in realtà una procedura non priva di rischi e pericoli che va eseguita con molta prudenza e seguendo attentamente tutte le istruzioni.

Perché si fanno le iniezioni intramuscolari?

Lo scopo di un’iniezione intramuscolare è quella di somministrare farmaci che devono essere assorbiti velocemente, più dell’assunzione orale o della via sottocutanea, ma non necessariamente più di quella endovenosa, per la natura del farmaco o per la difficoltà nella somministrazione (ad esempio per chi non può assumerli per bocca).

Dove si possono fare le intramuscolo?

La zona più facile da individuare anche per chi non ha dimestichezza con la somministrazione di farmaci per via intramuscolare è sicuramente il gluteo (zona dorsogluteale) destro o sinistro.

Uno schema semplice per ridurre il rischio di incidere accidentalmente il nervo sciatico è quello di dividere mentalmente il gluteo scelto in quattro quadranti e di puntare su quello superiore che da verso l’esterno, non allontanandosi troppo dal suo centro.

Come si fanno le punture sul sedere
Come si fanno le punture sul sedere
Dove fare le intramuscolo

Le altre zone idonee all’iniezione intramuscolare di farmaci sono:

  • il muscolo ventro gluteale
  • il deltoide
  • il muscolo vasto laterale

Zone molto più difficili dove “fare la puntura”. Anche in questo caso consigliamo di chiamare sempre un sanitario qualificato, infermiere o medico.

Cosa fare prima di un’intramuscolo?

Prima di tutto sarà necessario verificare la prescrizione del farmaco da parte del medico: lo scopo è somministrare il giusto farmaco al giusto orario. Verificare inoltre che il farmaco non sia scaduto o che la persona non sia allergico allo stesso. Valutare il sito scelto, in caso di manifestazioni cutanee (ematomi, irritazioni, ulcere, ecc) verificare la possibilità di scegliere un ulteriore sito, e di come farsi assistere da un infermiere.

Come fare un’iniezione intramuscolare?

Per fare un’intramuscolo è fondamentale avere prima tutto il necessario: siringa e aghi idonei (in base a età, tipo di farmaco, massa corporea, farsi consigliare dal proprio medico o infermiere), cotone e disinfettanti e il farmaco da somministrare. Se si esegue a persone estranee al proprio nucleo ristretto è consigliato l’uso dei guanti.

  1. Preparare il materiale su un piano, e ricostituire il farmaco usando un ago che verrà poi smaltito successivamente (meglio un ago filtro).
  2. Preparare all’interno dell’arcella la siringa con il nuovo ago e due tamponi di cotone uno imbevuto di disinfettante e l’altro asciutto.
  3. Posizionare la persona e scoprire solo il sito di iniezione scelto, indossare i guanti e disinfettare in maniera circolare la zona.
  4. Con un movimento a dardo praticare l’iniezione con un angolazione di 90°, l’ago va inserito per almeno 2/3 della sua lunghezza.
  5. Effettuare la Manovra di Lesser: aspirare delicatamente per verificare di non aver punto un vena o arteria e quindi di non introdurre il farmaco nel torrente:
    • se si dovesse aspirare sangue insieme alla manovra, interrompere tutto estrarre la siringa e ripetere tutto in un altro sito;
    • altrimenti se dopo circa 5-10 secondi in aspirazione non si presenta sangue è possibile proseguire la procedura;
    • Ricordiamo che la Manovra di Lesser è in fase di rivalutazione scientifica, in attesa di evidenze che ne raccomandino l’uso consigliamo di leggere questo articolo.
  6. Spingere lo stantuffo di circa 10 ml ogni 10 sec per dare tempo al tessuto muscolare di assorbire il farmaco, appena finito attendere qualche secondo prima di estrarre l’ago.
  7. Estrarre rapidamente mantenendo la stessa inclinazione, e smaltire siringa con tutto l’ago nel contenitore. Con il tampone asciutto tamponare per qualche secondo senza massaggiare.
  8. Smaltire il materiale usato. Togliersi i guanti e lavarsi le mani. Si consiglia di osservare la zona in cui si è effettuato l’intramuscolo anche dopo qualche ora, soprattutto se si avverte dolore o fastidio.

Disclaimer:l’operatore idoneo per legge in grado di eseguire un’iniezione intramuscolare è l’infermiere o il medico, riferirsi sempre a questi professionisti per eseguire un’intramuscolo. L’articolo ha il solo scopo di delineare la procedura nel suo complesso per maggiore consapevolezza informativa del paziente. Sconsigliamo l’esercizio della somministrazione a chi non è un professionista formato e autorizzato ad eseguire iniezioni intramuscolari, in quanto un errore procedurale può comportare gravi conseguenze per il paziente. Per maggiori dettagli leggete il nostro disclaimer.

Dopo una lunga esperienza in area critica e un Master in Tecniche ecocardiografiche, attualmente lavora come infermiere sul territorio.
Autore di “ECG Facile: dalle basi all’essenziale” e redattore tecnico-scientifico, ha conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza. Dal 2016, in collaborazione con la casa editrice Maggioli, founder e direttore di DimensioneInfermiere.it.

Dove si fa l'iniezione nel sedere?

La zona normalmente considerata più adatta per fare un'iniezione è davanti al gluteo destro o sinistro. Di solito si immagina l'area di puntura come se fosse divisa in 4 quadranti: il punto giusto è il quadrato esterno superiore, al centro.

Come fare le punture senza fare male?

È risaputo: iniettare il farmaco lentamente e in modo costante aiuta a evitare il dolore. In particolare la somministrazione non è mai più veloce di 1 millilitro per 10 secondi. Si segue questa regola proprio per agevolare l'assorbimento del farmaco e minimizzare il dolore.

Chi è autorizzato a fare iniezioni intramuscolari?

Sicuramente l'infermiere non è solo la figura che esegue iniezioni intramuscolari, ma ha conoscenze teorico-pratico finalizzate alla prevenzione delle complicanze legate ad una procedura poco attenta.