Come faccio a sapere quanti kw ha il mio contatore senza bolletta

Quando allacciamo un'utenza elettrica o semplicemente cambiamo fornitore, stabiliamo anche la potenza del contatore in linea al nostro fabbisogno energetico (cliente domestico singolo o nucleo famigliare, utente residente o non residente). Cosa si intende per potenza elettrica del contatore, ma soprattutto perché è importante saperla scegliere? Trovi le risposte nell'articolo oppure contattando lo 02 8295 809902 8295 809902 8295 8099 (servizio assistenza gratuito e senza impegno).

La potenza del contatore (espressa in kW) è una delle caratteristiche principali della fornitura energetica. Generalmente, la potenza del contatore è visibile in bolletta, sotto la voce "Tipologia di Contratto" oppure "Dati Fornitura", dove sono riportati i valori della potenza contrattuale impegnata e il valore della potenza disponibile(pari al 10% in più rispetto a quella impegnata).
La potenza contrattuale impegnata è il valore richiesto dal cliente al proprio fornitore e sottoscritto in fase contrattuale. La potenza disponibile invece, è il valore massimo che può essere prelevato dalla rete di distribuzione oltre il quale l'impianto privato scatta, impedendo l'erogazione del servizio.
Se la potenza del contatore non è adeguata al tuo fabbisogno energetico, ti consigliamo di rivolgerti al fornitore e richiedere un adeguamento di potenza in linea alle tue effettive necessità. Ricorda che: aumentare di troppo la potenza del contatore potrebbe causare costi ingiustificati in bolletta, mentre riduzioni eccessive potrebbero comportare continui salti di corrente.

Se devi attivare il contatore, ecco una facile guida su come scegliere la potenza del contatore. Puoi effettuare una stima seguendo delle semplici indicazioni e scopri se ti occorre la potenza tipica per i contatori domestici di 3 kW oppure necessiti di chilowatt in più per evitare che il contatore scatti di continuo

Come accennato nel paragrafo precedente, la potenza del contatore si misura in kW ed è genericamente allineata al fabbisogno energetico del cliente (utente singolo oppure famiglia con n. componenti). La scelta della potenza del contatore va ponderata sulla base di alcuni fattori come: la potenza richiesta da ciascun elettrodomestico, le caratteristiche dalla casa, il numero dei domiciliati e le loro abitudine di consumo. Una coppia di lavoratori (presente in casa principalmente la sera e nel weekend) avrà ad esempio un consumo diverso rispetto ad una coppia di pensionati (abituati a trascorre più tempo nell'abitazione), così come una casa con cucina ad induzione, riscaldamento elettrico e diversi condizionatori potrà necessitare di potenze superiori rispetto ai 3 kW di un contatore domestico standard.

La scelta della potenza del contatore va ponderata sulla base della potenza richiesta da ciascun elettrodomestico e dall'utilizzo che ne si fa.

Per un maggiore aiuto, guarda il nostro video tutorial pensato per guidarti nella scelta della potenza del tuo contatore della luce.

Prima della riforma della tariffa elettrica, il cliente domestico poteva scegliere scaglioni di potenza prestabiliti: 1,5 kW - 3 kW - 4,5 kW - 6 kW. Ora non è più così!
Per garantire la selezione del valore di potenza più adatta alle proprie esigenze, il cliente finale può scegliere tra un maggior numero di livelli di potenza.

  1. La scala inizia 0,5 kW ma procede a scatti di 0,5 kW per le fasce domestiche, rispetto alla passata gradualità di 1,5 kW. In altre parole, un utente domestico potrà optare anche per un livello di potenza pari a 4 kW o 3,5 kW.
  2. Per valori superiori a 6 kW, per utenze solitamente attivate in trifase, si procederà a passi di 1 kW.

Se sei in dubbio se optare per la classica potenza di un contatore domestico ed una più alta, ecco sintetizzata in tabella la differenza principale tra potenza 3 kW e 4,5 kW e potenze superiori in base al profilo del consumatore.

Potenza consigliata per profilo consumatore

POTENZA CONSIGLIATAESEMPIO PROFILO CONSUMATORE
1,5 kW Casa priva dei comuni elettrodomestici come ad esempio un rustico dotato di frigorifero e illuminazione. 
3 kW

Casa di 100 m² con 3-4 persone, dotata di elettrodomestici di base.

4,5 kW

Casa di 120 m² con 4 persone e più elettrodomestici come: condizionatori, congelatore, scaldabagno.

6 kW Casa di grandi dimensioni con apparecchiature elettriche come asciugatrice, cucina elettrica, pompa di calore.
Più di 6 kW Case con apparecchiature elettriche specifiche: piscine riscaldate o di macchinari ad alto consumo

*La tabella considera dei profili-consumatore standard e la potenza a loro genericamente associabile. Dopo la riforma del 2017, gli utenti possono scegliere tra numerosi livelli di potenza come 2kW, 3,5kW 5kW, ecc.

Per calcolare la potenza istantanea che fa scattare il contatore si deve valutare la potenza di tutti gli apparecchi accesi contemporaneamente. Per questo la valutazione della potenza da scegliere dipende sia dalla potenza assorbita dal singolo elettrodomestico sia da un fattore di contemporaneità relazionato al nostro comportamento. Infatti con 3 kW di potenza non è possibile accendere la lavatrice nello stesso momento in cui si avvia la lavastoviglie poiché il contatore salta (specialmente all'avvio del ciclo di lavaggio la potenza necessaria è elevata). Solitamente per una famiglia di 3-4 persone con elettrodomestici di base è sufficiente la classica potenza di 3 kW. Quando in casa sono installati più condizionatori ed uno scaldabagno elettrico per l'acqua calda oltre agli elettrodomestici di base, la potenza di 3 kW potrebbe non essere più sufficiente. 

Come cambiano i costi di allacciamento con 3 o 4,5 kW?

Come faccio a sapere quanti kw ha il mio contatore senza bolletta

Che potenza serve per il contatore?

Con l'allacciamento si connette l'abitazione alla rete elettrica e viene installato il contatore. Tra i vari costi da pagare è previsto anche un contributo pari a circa 71,32 €/kW in base alla potenza disponibile richiesta dal cliente. Per installare un'utenza con 4,5 kW si dovrà pagare all'incirca 110 € in più rispetto ai classici 3 kW. Nella tabella indicata nei prossimi paragrafi sono mostrati i costi per l'allacciamento in una casa di residenza in funzione della potenza.

Qual è la differenza tra potenza impegnata e disponibile?

Puoi trovare la potenza della tua utenza sulla bolletta della luce, nei dati della fornitura. A tutti gli utenti è concessa una certa tolleranza, pertanto la massima potenza che si può prelevare dalla rete è maggiore rispetto alla potenza impegnata. Questa è la potenza disponibile, pari alla potenza impegnata più il 10 % e viene anch'essa indicata nella bolletta della luce.

La potenza disponibile indica il valore massimo che puoi prelevare dalla rete elettrica. Se si accendono più elettrodomestici insieme, si supera questo limite ed il contatore scatta.

Esiste differenza tra tariffa residente e non residente?

Il 2017 è stato un anno importante perché ha visto l'approvazione della riforma della tariffa elettrica. La riforma ha introdotto la nuova tariffa di distribuzione TD per i servizi di rete, in sostituzione alle tariffe D2 e D3. Cosa significa? 
Con l'ex tariffa D2 e D3 avere la residenza nell’immobile in cui era attiva l'utenza permetteva di avere una serie di benefici fiscali e garantiva l’applicazione di una tariffa per l'energia elettrica più vantaggiosa rispetto a quella applicata ai non residenti. Con la vecchia tariffa progressiva, all'aumento dei consumi, aumentava il prezzo del singolo kWh con una conseguente penalizzazione degli utenti con consumi elevati.

Approfondimento Tariffa progressiva

La tariffa progressiva era stata emanata negli anni '70 in concomitanza alla crisi petrolifera di quegli anni, per incentivare gli italiani ad ottimizzare i consumi di energia e ridurre gli sprechi. Nel regime tariffario progressivo infatti, all'aumentare dei consumi (oltre una certa soglia) aumenta il costo di ciascun kWh penalizzando di fatto gli utenti con consumi più elevati su cui gravavano oneri di rete e di sistema più alti rispetto agli utenti con un fabbisogno energetico minore. Con l'evolversi delle abitudini di consumo e l'introduzione di tecnologie elettriche efficienti (cucine ad induzione, macchine elettriche e pompe di riscaldamento), molti Paesi dell'Unione Europea tra cui l'Italia (con la riforma del 2017) hanno sostituito la tariffa progressiva (considerata ormai obsoleta) con un regime tariffario non progressivo. Con la Riforma Tariffaria del 2017 è stata introdotta un'unica tariffa la Tariffa TD per i servizi di rete. Leggi tutti i dettagli nella guida dedicata: "Energia elettrica: la Tariffa TD per i servizi di rete".

Come faccio a sapere quanti kw ha il mio contatore senza bolletta

Come cambia la bolletta da 3 a 4,5 kW?

Il livello di potenza determina un costo fisso il cui importo è indipendente dai tuoi consumi.

La quota potenza varia solo in base ai kW del contatore e non in base al consumo. Questo importo, che è compreso all'interno dei servizi di rete, con la nuova tariffa TD è uguale sia per le utenze domestiche residenti che per quelle non residenti. Precedentemente all'introduzione della riforma elettrica del 2017, la quota potenza assumeva valori differenti a seconda del tipo di tariffa, così come puoi vedere nella tabella qui di seguito.

Variazione costi in bolletta per kW

TariffeQuota potenza - costo fisso in bolletta*
Nuova Tariffa TD La quota potenza è pari a 63,72 €/kW/annoper tutti gli utenti (residenti e non residenti con contatore 3kW).
Tale spesa la ritrovi tra le spese per il trasporto e la gestione del contatore
Ex tariffa D2
residente (non più disponibile)

ca. 7 € a kW per un totale di 21 € all'anno

Ex tariffa D3
non residente
(non più disponibile)

ca. 17 € a kW quindi:

  • con 3 kW ca. 50 € all'anno
  • con 4,5 kW ca. 73 € all'anno
  • con 6 kW ca. 98 € all'anno

* Fonte: Dati ARERA

Qual è il costo per il cambio di potenza da 3 a 4,5 kW?

La nuova riforma della tariffa elettrica introduce dei cambiamenti per quanto riguarda il cambio di potenza del contatore della luce. Oltre all'introduzione di un maggiore numero di livelli di potenza, a partire dal prossimo 1° aprile 2017, ci sarà una riduzione dei costi una tantum per effettuare il cambio di potenza. Il cambio della potenza impegnata ha un costo sia nel servizio di maggior tutela sia nel mercato libero. Per farlo dovrai chiedere una modifica del contratto direttamente al tuo fornitore.

Quanto si paga per aumentare la potenza?

Se sei cliente del Mercato Tutelato dovrai sostenere:

  • Un contributo fisso amministrativo di 25,20 € richiesto dal distributore (eliminato fino a dicembre 2023 per le utenze domestiche);
  • Una quota potenza pari a 71,32 €/kW potenza disponibile* relativa alla potenza aggiuntiva richiesta (ridotta a 56,38 €/kW pot. dispon. per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023);
  • Un contributo fisso di 23 € per la gestione della pratica del fornitore.

*La potenza disponibile è pari al 10% in più della potenza contrattuale. Quindi, per un contatore domestico standard da 3 kW, la potenza disponibile è pari a 3,3 kW ed il costo della quota potenza pari a 71,04*3,3 = 234,43 € + IVA (oppure 71,32* 3,3kW = 182,02 € + IVA nel caso di potenza disponibile scontata).

Se sei cliente del Mercato Libero dovrai sostenere:

  • Un contributo al distributore di 71,32 € (a prescindere dalla potenza aumentata e ridotta a 56,38 € per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2023);
  • Un eventuale contributo di 25,20  di gestione (che il fornitore paga al distributore, e può decidere arbitrariamente di attribuirlo o meno all'utente finale).

Per le richieste di diminuzione della potenza, il distributore addebita al venditore il solo contributo in quota fissa; anche in questo caso per le utenze domestiche, fino al 31 dicembre 2023 questo contributo non è dovuto. Per i clienti del mercato libero, il costo delle variazioni della potenza dipende da quanto previsto nei singoli contratti, fatto salvo che il distributore addebita comunque al venditore il contributo in quota fissa e quello per la potenza aggiuntiva richiesta, secondo le regole sopra indicate.

Una potenza del contatore troppo alta può essere la causa di una bolletta elevata

Come faccio a sapere quanti kw ha il mio contatore senza bolletta

Hai da poco cambiato casa e fatto la voltura del contratto luce dal precedente inquilino dell'abitazione. Ti accorgi però che le bollette sono eccessivamente alte rispetto ai tuoi consumi e cerchi di capirne il motivo. Magari oltre ad un'offerta troppo costosa, il precedente inquilino aveva richiesto una potenza del contatore molto più elevata rispetto a quella che ti occorre. Dunque, controlla che tu abbia la giusta potenza! Ad esempio, se il precedente inquilino aveva richiesto una potenza di 4,5 kW, passare ad una potenza di 3 kW può portare ad un risparmio di circa 80 € annui in bolletta.

Qual è la potenza degli elettrodomestici di una casa?

La potenza di targa è indicata su ogni apparecchio elettrico. Questa corrisponde alla potenza necessaria per far avviare l'elettrodomestico. La potenza assorbita non è costante nel tempo e dipende anche dalla modalità di funzionamento. Per un ventilatore ad esempio la potenza dipenderà dalla velocità delle pale, per una lavatrice dalla temperatura impostata e dal ciclo di lavaggio, per un condizionatore dall'opzione scelta: deumidificazione, raffreddamento.

Come capire da quanti kW ha il mio contatore?

La potenza del contatore è una caratteristica fondamentale della fornitura. Si misura in chilowatt (kW) ed è indicata nella bolletta, in genere nella prima o nella seconda pagina, all'interno della sezione "Tipologia di contratto" oppure nei "Dati di fornitura".

Quanti kW è un contatore di casa?

Come si calcola la potenza contrattuale.

Quanti kW contatore?

Reale disponibiltà in prelievo.

Dove trovo la potenza impegnata?

Per sapere qual è la potenza impegnata del tuo contratto di fornitura luce non devi fare altro che consultare una bolletta. Tutti i gestori includono nella bolletta una sezione con le informazioni di contratto o di fornitura, dove è inclusa anche la potenza.