Case in vendita scese di prezzo

La domanda a cui, oggi, vogliamo cercare di dare una risposta è chiara, ma tutt’altro che semplice: i prezzi delle case scenderanno o aumenteranno? Conviene affrettarsi se vogliamo comprare casa?

E’ indubbiamente il quesito, che a noi del mestiere, in questo preciso momento storico, viene sottoposto più spesso da chiunque ci incontri, specie se si tratta di qualcuno che vorrebbe acquistare casa, ma ha diverse perplessità in merito.

Un tempo il mattone era sicuramente il bene rifugio degli italiani, quello in cui investire i propri risparmi con la maggiore tranquillità possibile. Inoltre, è doveroso sottolineare che, nel nostro paese, la prima preoccupazione di tutti è sempre stata quella di mettere da parte un gruzzoletto di soldi per potersi comprar casa. La nostra cultura, a differenza di quanto avvenga in altri Stati, è proprio quella di possedere una casa di proprietà grande o piccola che sia. Senza dimenticare che, in passato, chi aveva un po’ di soldi da parte, spesso sceglieva di comprare una seconda casa, da utilizzare per le vacanze o da mettere a reddito. In entrambi i casi si trattava, comunque, di una forma di investimento, poiché si era certi del fatto che il Suo valore fosse destinato a crescere, mentre il denaro poteva svalutarsi.

Tutto questo accadeva fino a poco più di una decina di anni fa. Poi è arrivata, per prima, la crisi economica e chiaramente il primo settore che ne ha risentito è stato proprio quello delle costruzioni. Le persone hanno iniziato a perdere il lavoro, ad avere sempre meno soldi in tasca ed a far fatica addirittura ad arrivare a fine mese, figuriamoci se potevano pensare di poter disporre del denaro sufficiente per poter comprare casa. Le banche, al contempo, hanno limitato l’accesso al credito e se prima avere un mutuo per l’acquisto della casa era cosa semplice, piano piano anche questa è diventata una missione impossibile.

Poi è arrivata la Pandemia, che ha avuto un impatto violento sul mercato immobiliare nei primi mesi di lockdown. Il 2020 si è archiviato, infatti, con numeri in calo per tutti i settori e le piazze italiane. Ma avrebbe potuto chiudersi in modo molto più pesante. Grazie infatti a un percorso di risalita, fatto di bonus edilizi, incentivi, il 2021 si è concluso con esiti superiori alle più ottimistiche previsioni, a fronte di un 2022 che è iniziato posizionandosi come un anno di forte crescita per il “real estate globe”. E la conferma arriva dai dati illustrati da tutti i principali operatori del settore.

Il 2021 si è, infatti, chiuso con un bilancio di circa 749mila compravendite con una crescita del 34% rispetto al 2020, molte di più di quante erano state previste, se è stato un anno nero per la pandemia non si può dire lo stesso per chi ha venduto o comprato casa.

Pensate che il fatturato immobiliare totale del 2021 è stato di 123 miliardi di euro con un valore medio di 164.000 euro circa per unità abitativa compravenduta.

Tutti si chiedono come sarà il mercato immobiliare 2022, se si venderanno più o meno case e SOPRATTUTTO se i prezzi continueranno a salire o se saranno destinati a scendere, purtroppo, la guerra in Ucraina, l’inflazione, l’aumento delle materie prime non danno assolutamente certezze rosee sul futuro.

Case in vendita scese di prezzo

SI PREVEDE CHE IL 2022 SI CONCLUDERA’ CON CIRCA 730.00 COMPRAVENDITE CON UNA LEGGERA FLESSIONE SUL TOTALE 2021 MA CON UN RIALZO MEDIO DEI PREZZI DI CIRCA IL 3%.

Il 2022 sarà caratterizzato da un aumento generale dei prezzi al consumo a causa dell’inflazione, provocando una riduzione del potere di acquisto delle famiglie a fronte di bollette e prezzi sempre alti. In questo panorama macroeconomico saliranno i prezzi dei materiali edili, ancora di più, saliranno i tassi d’interesse dei mutui e saliranno di conseguenza anche i prezzi delle case, soprattutto quelle nuove o ristrutturate.

Scarsità delle materie prime, Costo dell’Energia e Inflazione sono le tre componenti che potrebbero rallentare il Mercato Immobiliare del 2022

Questo aumento repentino si ripercuoterà sugli utenti/acquirenti in modo rilevante. Il mercato immobiliare, grazie soprattutto alla pandemia e alla voglia di cambiare abitazione è in enorme fermento ma i prezzi seguono tale frenesia. Con un aggravante, però, dovuta alla speculazione dei prezzi innescata proprio dagli incentivi statali. Una corsa folle e per certi versi inarrestabile.

Noi del settore, che abbiamo vissuto questi cambiamenti giorno per giorno, abbiamo potuto constatare che i prezzi dei materiali, inseriti nei vari prezziari di riferimento sono schizzati alle stelle. Ma il vero problema è che il prezzo è aumentato anche per ciò che non è direttamente collegato al superbonus. Un esempio lampante è il costo della manodopera, 1 anno fa un artigiano edile per realizzare un cappotto fatturava circa € 18,00- € 20,00 l’ora adesso non è possibile trovare un addetto disponibile a meno di € 38.00. Le materie prime scarseggiano, anche pur avendo disponibilità economiche, rispettare le tempistiche diventa sempre più difficile. Per adesso noi di Martinelli Casa ci stiamo ancora riuscendo nonostante le innumerevoli difficoltà.

Un altro fattore da non sottovalutare è l’accesso ai mutui. Se fino a un anno fa per accedere a un mutuo le pratiche erano più “facili e veloci” adesso stiamo andando nella direzione completamente opposta. Gli Istituti di Credito infatti sono molto più cauti nel concedere mutui e soprattutto selettivi con inevitabile conseguenza di aumento dei tassi d’interesse. Questa selezione ha completamente messo da parte i Giovani che fino allo scorso anno erano stati invece agevolati con il mutuo Under 36.

IL MERCATO IMMOBILIARE NEL 2022 

Abbiamo affrontato l’aumento dei prezzi delle materie prime, cerchiamo adesso di capire che influenza ha avuto sul costo delle abitazioni al metro quadro. Chi si è lanciato all’acquisto di un immobile si è sicuramente reso conto che i prezzi rispetto al 2021 sono saliti almeno del 4%, soprattutto sulle nuove costruzioni.

Nonostante la pandemia abbia in parte spostato l’interesse verso luoghi a maggior contatto con la natura e nonostante il fenomeno del south work abbia indirizzato verso nuove scelte di vita e di lavoro, restano sempre alte le richieste di immobili nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri. I piccoli centri vengono scelti se offrono buoni servizi facilmente fruibili.

  • L’immobile oggetto di interesse da parte degli italiani è ancora il trilocale, con una metratura media che va dai 90 ai 100 mq possibilmente in centri urbani ben organizzati e con buona offerta di servizi, in contesti poco urbanizzati.
  • Le previsioni registrano, anche, un rinnovato interesse per i monolocali e bilocali rispetto al 2021.
  • Le case di piccola dimensione saranno maggiormente prese in considerazione soprattutto da chi ha una disponibilità economica più limitata, la fascia d’investimento che non supera i 120.000 euro avrà un incremento di acquisto del 24%.
  • Se nel 2021 le intenzioni di acquisto erano quelle di case più grandi e con spazi esterni ora sembra che la realtà delle cose abbia riportato gli acquirenti a considerare investimenti immobiliari di più piccola dimensione con costi più contenuti e maggiormente raggiungibili con le proprie disponibilità.

Case in vendita scese di prezzo

Perché l’interesse si sposta verso la periferia?

L’aumento previsto del costo delle case, soprattutto nelle grandi città, comporterà un incremento delle vendite di abitazioni in zone periferiche e semi periferiche, dove normalmente le case costano meno e dove è possibile avere più comodità come spazio esterno, giardino e posto auto.

Sembra che già nel secondo trimestre del 2022 la domanda si stia sempre più spostando dalla Città alla Provincia, si sceglieranno zone ben collegate alla Città, dove però sarà possibile vivere con maggiore relax e con minori costi.

I Segnali Positivi Che Sosterranno Il Mercato Immobiliare Nel 2022

  • Ci sarà una generale propensione all’investimento a lungo termine nella casa perché nel 2021, nonostante il COVID, il Prodotto Interno Lordo è cresciuto del 6%, il positivo tasso di crescita infonde ottimismo nei consumatori che sono più propensi ad impegnarsi in spese e progetti a lungo termine e la casa è il principale investimento per il futuro.
  • I risparmi degli Italiani non sono mai stati così importanti, l’Associazione Bancaria Italiana registra che nelle banche ci sono depositi per 1.825,6 miliardi di euro, un valore quasi pari al PIL dell’intero Paese, questi soldi prima o poi verranno impiegati per investire nel mattone.
  • Mantenendo i vari bonus fiscali sulle ristrutturazioni e sull’efficientamento energetico aumenteranno le vendita degli immobili usati da riqualificare, che normalmente sono più penalizzati nelle compravendite rispetto a quelli nuovi o ristrutturati.
  • Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza avrà sicuramente un impatto anche sul settore immobiliare, la riqualificazione di alcune zone e la costruzione di nuove infrastrutture farà da volano al mercato della casa.
  • Gli Italiani tornano a comprare la seconda casa per le vacanze, il COVID ha premiato il turismo di prossimità e nel 2022 si venderanno più case da utilizzare per le vacanze.
  • Come nota di colore, per la serie “non è vero ma ci credo” il 2022 per l’oroscopo cinese sarà l’anno della Tigre, chi vede il futuro scrutando le stelle prevede un anno favorevole per gli investimenti immobiliari

Le Criticità Del 2022 Che Tenderanno A Stabilizzare Il Mercato Immobiliare Nel 2022

  • La Guerra è sicuramente l’elemento destabilizzante che tenderà a comprimere le vendite. Tenderemo a tenere i soldi “sotto il mattone” aspettando certezze sul futuro.
  • I tassi d’interesse dei mutui sono destinati a salire, il trend rialzista potrebbe spaventare alcuni potenziali acquirenti che vedono in questo un pericolo per i propri risparmi.
  • La preannunciata riforma del Catasto rappresenta un elemento d’incertezza per quanto riguarda il mercato immobiliare, l’Agenzia delle Entrate  propone di aggiornare le rendite catastali in modo da essere quanto più vicine al reale valore economico dell’immobile, questo comporterà sicuramente nei prossimi anni  un aumento della pressione fiscale sulla proprietà immobiliare e sulla sua commerciabilità.
  • La più volte sbandierata possibilità di applicare una nuova tassa patrimoniale sulla proprietà mobiliare e immobiliare non fa che raffreddare l’interesse all’acquisto della casa, molte persone vedono il rischio che l’IMU possa tornare anche sulla prima abitazione rendendo meno conveniente l’acquisto in alternativa all’affitto.

Case in vendita scese di prezzo

Perché Conviene Ancora Comprare Casa Nel 2022

Nel 2022 sarà ancora conveniente investire nella casa, i tassi d’interesse dei mutui, per quanto aumentati, risultano ancora molto bassi se confrontati con quelli di alcuni anni fa.

Per proteggersi dall’erosione dei valori dovuta all’inflazione sarà però necessario scegliere con attenzione l’investimento immobiliare, individuando abitazioni dal prezzo adeguato, non fuori mercato, l’ottimale sarebbe prendere in considerazione le case da ristrutturare che spesso vengono vendute a prezzi inferiori a quelli mediamente praticati sul mercato.

Le Case da ristrutturare se acquistate a prezzi convenienti, una volta riportate a nuovo, possono generare un interessante ritorno sull’investimento che protegge dall’inflazione, sia rivendendole che affittandole, ma ATTENZIONE, non avventuratevi in iniziative se non ne avete le capacità o se non avete professionisti esperti che seguono le vostre iniziative. Il passo tra fare un affare immobiliare e perdere decine di migliaia di euro è molto sottile.

In alternativa potreste valutare di comprare immobili in costruzione affidandovi a società immobiliari affidabile che con le giuste garanzie vi faranno dormire sonno tranquilli e vi accompagneranno verso la realizzazione dei vostri sogni immobiliari.

Noi di Francesco Martinelli Casa per gli immobili in costruzione a Pisa e provincia siamo a vostra completa disposizione. ()

Il Mercato Immobiliare Nel Primo Quadrimestre Del 2022

La Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari e Confcommercio hanno eseguito una indagine tra i propri Agenti Immobiliari associati dalla quale è risultato che nel primo quadrimestre del 2022 i volumi di vendita rimangono stabili rispetto all’ultimo quadrimestre del 2021, la domanda rimane dinamica anche se il numero d’immobili in vendita è diminuito.

Questo disequilibrio tra domanda e offerta di case sta comportando un aumento dei prezzi di vendita mediamente del 4%.

Prezzi casa: più alti a Milano, Firenze e Bari

Per quanto riguarda i prezzi? Milano si conferma ancora una volta la realtà più “vivace” con una crescita dei prezzi del 4,6% (comprare una casa nuova a Milano costa in media 5.898 euro al metro quadro, con un aumento dell’1,1% in sei mesi), seguita da Firenze e Bari che mettono a segno un recupero del 3,2%. In controtendenza Genova, l’unica tra le grandi città a tornare in territorio negativo (-2,4%).

A ottenere i risultati migliori, sono ancora una volta le zone periferiche. Anche l’hinterland delle grandi città continua ad attirare acquirenti sia in seguito all’aumento dei prezzi in corso nelle metropoli e sia per l’offerta abitativa presente (soluzioni di nuova costruzione e soluzioni indipendenti). Bene la provincia di Verona (+3,2%) e quella di Firenze (+3,7%).

Rispetto a luglio 2021 si nota un maggiore interesse per monolocali e bilocali, anche per investimento. La maggiore concentrazione della disponibilità di spesa si rileva nella fascia più bassa, ossia fino a 120 mila euro (+24,6%). Si registra però un aumento più forte di chi desidera spendere da 170 a 349 mila euro.

Andamento dei prezzi degli immobili a Pisa nel 2022

A Giugno 2022 per gli immobili residenziali in vendita sono stati richiesti in media € 2.489 al metro quadro, con un aumento del 0,40% rispetto a Giugno 2021 (2.479 €/m²). Negli ultimi 2 anni, il prezzo medio all’interno del comune di Pisa ha raggiunto il suo massimo nel mese di Agosto 2020, con un valore di € 2.511 al metro quadro. Il mese in cui è stato richiesto il prezzo più basso è stato Febbraio 2021: per un immobile in vendita sono stati richiesti in media € 2.437 al metro quadro.

Le zone più richieste si confermano il Centro e le aree residenziali de Le Piagge e Porta a Lucca.
Guardando le varie zone della città, il Centro storico, i Lungarni e Porta a Lucca confermano una buona domanda per il target con disponibilità medio-alta. Per acquistare casa nei quartieri San Francesco, San Martino, Santa Maria e Sant’Antonio si spendono tra i 2.050 e i 2.400 euro al metro quadro per usato medio in buone condizioni e tra i 2.150 e 2.700 euro per soluzioni signorili in buono stato.

I valori salgono in zona Lungarni, dove abbiamo quotazioni tra i 2.900 e i 3.400 euro per usato in buono stato in relazione alla tipologia. In zona Landi le quotazioni oscillano tra 1.700 e 2.050 euro per l’usato in buono stato.
A Porta a Lucca la richiesta per l’usato medio in buone condizioni è sui 2.750 euro, i valori aumentano per le ville prestigiose in stile Liberty, pezzi unici sul mercato.

Le zone semi-centrali attirano acquirenti con disponibilità medie.
A Pratale e Don Bosco le quotazioni sono stabili: l’usato in buone condizioni va dai 2.600 euro al metro quadro.
A Porta Fiorentina i prezzi per l’usato in buone condizioni vanno dai 1.200 ai 1.750 euro, a Sant’Ermete siamo intorno ai 1.350 euro per l’usato medio in buono stato mentre a Porta a Mare intorno ai 1.550 euro.

A San Giusto e San Marco l’usato in buono stato vale tra 2.000 a 2.350 euro; a San Michele siamo tra i 2.200 e i 2.350.

Non appena ci spostiamo in periferia, i prezzi scendono.

Per le abitazioni di nuova costruzione il prezzo al metro quadrato oscilla tra le 3.000,00€/mq fino ad un massimo di 4.000,00€/mq.

La soluzione preferita da chi cerca una prima casa a Pisa?

La richiesta nel primo semestre 2022 si è concentrata su soluzioni con quattro locali, prevalentemente da parte di giovani coppie o famiglie spinti anche dall’incentivo del Mutuo Under 36, con un budget di spesa intorno ai 200.000-250.000 euro.
La città di Pisa è caratterizzata da una certa eterogeneità dal punto di vista dell’offerta residenziale e, in generale, da buoni standard di vivibilità.

Concludendo

Abbiamo espresso il nostro parere confutato da molti dati reali: questo è il momento migliore per investire nel mattone prima che vi sia un nuovo aumento di prezzo delle abitazioni.

Se avete necessità di approfondire l’argomento o se siete interessati da alcune nostre realizzazioni, non esitate a contattarci, potremo fare una chiacchierata e, se lo vorrete, potrete investire nelle nostre operazioni immobiliari. Noi saremo sempre qui, ad offrirvi, se ne avete bisogno, la nostra consulenza e a raccontarvi le evoluzioni di questo fantastico mondo.

Adesso, come di consueto, non ci resta che augurare “BUONA CASA A TUTTI”

Prima di lasciare questo articolo, potrebbe esserti utile scaricare il primo capitolo del mio libro che parla di Investimenti Immobiliari:
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Case in vendita scese di prezzo

Perché i prezzi delle case scendono?

Negli ultimi dieci anni il prezzo delle case è mediamente sceso del 30% a causa di diversi fattori, sicuramente la mancata crescita economica del Paese Italia, le basse retribuzioni dei dipendenti, l'alta percentuale di disoccupati e i contratti di lavoro sempre più a tempo determinato hanno causato la riduzione del ...

Quanto si svalutano le case?

Inoltre in tutti i casi in cui l'edificio si presenta in CONDIZIONI SCADENTI tutte le unità immobiliari presenti al suo interno subiscono una svalutazione immobiliare pari al 5% nel caso di anzianità costruttiva inferiore a 20 anni, al 10% per gli edifici costruiti tra i 20 e i 40 anni antecedenti e al 15% per gli ...

Come fare un affare immobiliare?

La maniera più tradizionale di fare affari immobiliari è senza dubbio comprare una proprietà per affittarla. Quindi fare un investimento immobiliare a scopo reddito. Il reddito mensile che ne deriva è un flusso piuttosto stabile, tanto da poterla chiamare quasi rendita passiva.

Come decidere prezzo vendita casa?

I valori OMI (Osservatorio del Mercato Mobiliare) permettono di esaminare i dati di vendite effettuate nell'ultimo periodo nella stessa zona cartografica. Tali dati vengono rappresentati in prezzo al Metro Quadrato e rappresentano dati chiari e attendibili per poter stabilire il prezzo di vendita del proprio immobile.