Caldaia a condensazione senza scarico condensa vaillant

  • 22 gennaio 2021
  • L'esperto del clima
  • Caldaie
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Caldaia a condensazione senza scarico condensa vaillant

Un aspetto piuttosto delicato e importante quando si ha a che fare con un moderno impianto di riscaldamento riguarda lo scarico condensa caldaia, che è un elemento che viene a formarsi quando si utilizzano impianti a gas con tecnologia a condensazione, l’unica che attualmente può essere prodotta e commercializzata per i nuovi impianti in base alla normativa vigente. Come funziona lo scarico caldaia condensazione? In questa guida dedicata sviscereremo tutto ciò che è inerente a tale argomento, in particolare descriveremo per i neofiti dove scaricare condensa caldaia: il funzionamento di questo tipo di caldaia infatti comporta la produzione di acqua di condensa, derivante dai fumi di combustione che, una volta raffreddati, si trasformano in vapore acqueo che deve necessariamente essere smaltito.

Scarico condensa caldaia, cosa dice la normativa

Perché la legge si interessa così tanto dello scarico condensa caldaia? Il motivo è che non è della semplice acqua, ma di un liquido caratterizzato da uno stato di acidità alquanto elevato, registrando un PH di 3,5-4. Ecco perché è importante sapere circa la condensa caldaia come eliminarla, innanzitutto collegando l’impianto a un opportuno sistema di smaltimento. La normativa che si occupa dello scarico condensa caldaia è la UNI 7129/2015, che alla Sezione 5 tratta in maniera esaustiva la questione.

Quando si forma nella caldaia condensa, vi sono 3 modi per scaricarla:

• Convogliando nelle acque reflue domestiche la condensa attraverso un sifone, diretto nello stesso scarico di uno dei lavelli presenti in casa

• Scarico nelle acque bianche, ossia un sistema dello smaltimento delle acque piovane, ma in questo caso il tubo scarico condensa caldaia non può essere in metallo, per evitare che venga corrosa dall’elevata acidità del liquido

• Immissione in un pozzetto interrato, ma esclusivamente per edifici isolati che non sono collegati alla rete fognaria

Lo scarico condensa caldaia nelle acque fognarie non necessita di alcun trattamento particolare per lo smaltimento, poiché la sua acidità viene, se non neutralizzata, comunque fortemente mitigata dal PH basico di gran parte degli altri rifiuti domestici scaricati nelle acque reflue.

Come neutralizzare l’acidità nello scarico condensa caldaia

Mediamente una caldaia standard da 24 kW è in grado di generare 30 litri di acqua di condensa al giorno, sui 180 litri totali di reflui quotidiani, ma si rende necessario in qualche modo contrastare la sua corrosività. Per questo motivo molti addetti ai lavori consigliano di installare un neutralizzatore sullo scarico condensa caldaia, che abbassa il livello di PH acido: questo apparecchio è invero un sistema a filtro di carbone attivo, acquistabile in qualsiasi store on line specializzato come Climastars, che si occupa di tutto ciò che concerne impianti di riscaldamento e raffreddamento, compresi accessori come questo.

Il neutralizzatore non è obbligatorio, ma è indubbiamente un oggetto molto utile, così come altrettanto consigliato dagli esperti è l’attenzione che l’utente deve riservare al materiale delle tubazioni in cui l’acqua di condensa corrosiva andrà convogliata per lo scarico.

 Come installare una caldaia a condensazione

Su Climastars è possibile naturalmente acquistare una nuova caldaia a condensazione, un’ottima soluzione per sostituire un vecchio e obsoleto impianto a gas. Se per lo scarico condensa caldaia abbiamo visto come un semplice neutralizzatore possa risolvere molti grattacapi, non bisogna scervellarsi nemmeno per l’installazione della caldaia, che avviene senza richiedere lavori di muratura.

Lo scarico dei fumi infatti può essere convogliato in camini preesistenti o a parete attraverso dei condotti flessibili, laddove in questo secondo caso sia consentito. L’importante è che il condotto di scarico condensa caldaia abbia un diametro di 60 o 80 mm, preferibilmente di forma circolare, ma che soprattutto sia realizzato con materiale anti-corrosivo come il polipropilene. Per convogliare i fumi nelle tubazioni di scarico, a seconda della distanza, possono essere usate canaline da 20 mm di diametro oppure una pompa di rilancio, dalle dimensioni compatte che generano poco ingombro.

Dove posso scaricare la condensa della caldaia?

Tutti gli apparecchi a condensazione devono essere SEMPRE COLLEGATI all'impianto di scarico delle condense. Le soluzioni possono essere tre: Scarico in acque reflue domestiche, quindi in parole semplici, convogliare l'acqua di condensa attraverso il collegamento ad un sifone di un lavello cucina, per esempio.

Quando non è possibile installare una caldaia a condensazione?

Quando non è possibile installare una caldaia a condensazione? L'unica situazione nella quale si possono installare caldaie non a condensazione è quella dei condomini. Qui, infatti, trattandosi di realtà spesso datate e particolari anche dal punto di vista edilizio, può essere presente una canna fumaria ramificata.

Quanti litri di condensa fa una caldaia a condensazione?

Quanta acqua produce una caldaia a condensazione? Una efficiente caldaia a condensazione produrrà circa 2 litri di acqua di condensa all'ora ad una temperatura di circa 30-40 ° C. Questo deve essere smaltito in modo sicuro, all'interno del sistema di acque reflue degli edifici.

Perché la condensa delle caldaie a condensazione è acida?

Durante questo processo parte dell'anidride carbonica, sostanza di natura acida, si mescola all'acqua abbassandone il valore di pH fino a circa 4/3,5 e conferendo dunque la tipica acidità ai residui di condensazione.