1 kg di grasso quanti cm sono

Chili o centimetri? Questo è il dilemma.

Sapere quanto si pesa o quanti chili abbiamo perso stando a dieta non basta. L’indicazione del peso corporeo data dalla bilancia è il valore primario a cui ci affidiamo per valutare lo stato di salute. In realtà, il valore principale da tenere in considerazione è l’accumulo di grasso addominale che misuriamo in centimetri.

La bilancia infatti ci da un’indicazione del “fat point” ovvero ci fa scoprire se siamo in forma o in sovrappeso. Non ci mostra dove è accumulato in grasso o dove viene perso. Il metro invece genera la “fat line” ovvero il profilo estetico, le zone in cui è immagazzinato il grasso e in cui viene perso.

Affidarsi ai vestiti

Quando siamo a dieta, e non abbiamo la possibilità di pesarci o non vogliamo farlo. Il consiglio è semplicemente quello di affidarci a vecchi indumenti per valutare l’effettivo peso perso anche quando l’ago della bilancia non scende.

Chili o centimetri? La bilancia spesso mente

Per quanto riguarda il peso corporeo, questo può risultare nella norma così come l’indice di massa corporea (IMC o BMI). Può riflettere un dato “normopeso” ma, in realtà, potremmo essere interessati da obesità metabolica o potremmo avere una scarsa massa muscolare. Il peso numerico quindi, può davvero trarci in inganno. Per questo sarebbe sempre necessario oltre alle misurazioni delle circonferenze e valutare i compartimenti corporei attraverso la Bioimpedenziometria.

Ci sono persone non obese in base al rapporto peso/altezza le quali però, come le persone obese, soffrono di patologie dismetaboliche e patologie cardiovascolari più o meno importanti.

Perché il grasso addominale è così pericoloso?

  • predispone al rischio di diabete di tipo 2.
  • predispone al rischio di steatosi epatica (il cosiddetto fegato grasso).
  • Il tessuto adiposo è un organo endocrino, il grasso addominale, viscerale e sottocutaneo, produce citochine, responsabili di infiammazioni locali e sistemiche.
  • un accumulo addominale e viscerale incide sul sistema cardio-vascolare (in particolare nelle donne in menopausa). Considerate che un kg di grasso addominale contiene quasi 3 chilometri di nuovi capillari. 10 kg di massa adiposa localizzata a livello addominale avrà circa 30 chilometri di nuovi capillari. Immaginate lo sforzo aggiuntivo che deve fare il cuore per pompare il sangue. Il risultato? L’incremento della pressione arteriosa con tutte le condizioni patologiche associate.
  • negli uomini si rileva una diminuzione della produzione di testosterone con conseguente calo della libido, diminuzione della forza e dell’energia.
  • è generalmente associato alla diminuzione della massa magra con conseguente diminuzione della funzionalità mitocondriale. I mitocondri sono organelli presenti nei muscoli che hanno la funzione di “bruciare” gli acidi grassi allo scopo di produrre energia. La riduzione della massa muscolare porta ad una diminuzione dei mitocondri, la loro diminuzione determina una diminuzione del loro utilizzo a scopo energetico. Un conseguente aumento del grasso e quindi del peso corporeo generando così un vero e proprio circolo vizioso.
Correre ai ripari

Per dimagrire in modo opportuno, è necessario ristabilire la funzionalità del tessuto adiposo perché un tessuto adiposo infiammato, tende a cronicizzare la propria infiammazione ed ecco spiegata la difficoltà nel perdere il grasso.

Occorre scegliere alimenti che favoriscano la riduzione del volume degli adipociti e capaci di ridurre lo stato infiammatorio, è inoltre indispensabile aumentare la massa muscolare con l’attività fisica così da ristabilire il numero e la funzionalità dei mitocondri che permetterà di ristabilire il consumo energetico ottimale attraverso il consumo dei grassi.

Dott.ssa Elettra Terzani

Biologo Nutrizionista

1 kg di grasso quanti cm sono
Quando si decide di perdere peso, l’errore più comune è di basarsi esclusivamente sul peso riportato dalla bilancia. Il peso corporeo è dato dall’insieme degli organi e dei tessuti di cui il nostro organismo è composto, ed è influenzato da diversi fattori: età, sesso, costituzione e composizione corporea. Per cui il peso riferito dalla bilancia, di per sé, ha uno scarso valore diagnostico, dato che non differenzia se la perdita di peso è dovuta al tessuto adiposo o alla massa muscolare.

Per ottenere questo dato bisogna valutare, ad esempio attraverso la plicometria, la composizione corporea in termini di massa grassa, ovvero la parte del corpo occupata dal tessuto adiposo, e di massa magra, ovvero la componente corporea che comprende l’acqua, le ossa, i muscoli, i tessuti connettivi, le riserve di glicogeno e i minerali.

Per dimagrire in modo corretto, bisogna perdere massa grassa, mantenendo o incrementando la massa magra. Il metodo più efficace per ottenere questo risultato, mantenendo i risultati nel tempo, è la combinazione di attività fisica con una dieta lievemente ipocalorica. Considerando che la massa grassa, in termini di peso, è più leggera della massa magra, non sempre la perdita di grasso corrisponde alla diminuzione del peso sulla bilancia, ma corrisponde sempre alla diminuzione delle circonferenze corporee (circonferenza della vita, dei fianchi).

Importante è evitare diete eccessivamente restrittive, con eliminazione di interi gruppi alimentari, ad esempio le diete che prevedono l’eliminazione dei carboidrati. I carboidrati sono la principale fonte di energia utilizzata dal nostro organismo, in carenza di questi il corpo li costruirà a partire dalla massa muscolare.

In diete di questo tipo, i chili persi sono molti (ed anche in tempi brevi), ma quello che si perde sicuramente sono l’acqua corporea e la massa muscolare, e non la massa grassa, con il risultato di mettere peso rapidamente cosi come si è perso. Ciò ci fa capire come sia importante iniziare a pensare in termini di grasso perso e non di chili persi, così da ottenere un dimagrimento sano e duraturo nel tempo.

1 kg di grasso quanti cm sono

Simona Gramazio

Biologo nutrizionista

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Quanti chili è una taglia?

Se si tratta di grasso, per perdere una taglia dovrai dimagrire circa 4 chili. Evidentemente molto dipende da dove il grasso si è accumulato, potrebbero bastartene anche 2 per sentirti di nuovo bene nei tuoi abiti.

Perché si perdono cm e non kg?

Se le taglie diminuiscono ma i chili no, il fenomeno è legato al fatto che la massa magra pesa di più della massa grassa. Quindi, tonificando i muscoli, si aumenta la massa magra che, paradossalmente, pesa più della massa grassa ma la bilancia non si accorge della differenza.

Come perdere 4 cm di fianchi?

Per snellire i fianchi, poi, è necessario seguire un programma di attività fisica combinato, che ti permetta di modellare e tonificare il tuo corpo. Per questo motivo, devi fare degli esercizi mirati alla tonificazione dell'addome, alternandoli con delle sedute di attività aerobica.

Quanto tempo ci vuole per perdere 1 kg di grasso?

Considera che 1 kg di grasso corporeo contiene circa 7100-7500 Kcal. Quindi se crei un DEFICIT CALORICO GIORNALIERO di 300 Kcal, per perdere 1 kg di grasso e bruciare concretamente più di 7000 Kcal ti serviranno 20-24 giorni.

Quante calorie per perdere 1 kg di peso?

Ebbene, per perdere un chilo bisogna bruciare in media tra le 7.000 e le 9.000 calorie (in realtà chilocalorie, cioè l'unità di misura dell'energia fornita dai cibi), ma le variabili in gioco sono molte e variano da individuo a individuo (età, peso, sesso, metabolismo).

Quanti cm di vita si possono perdere?

La circonferenza vita può essere misurata anche ogni 2 settimane perché si potrà parlare di risultati solo quando si perdono almeno 1 o 2 cm. ... .