Dove si richiede il reddito di cittadinanza

In questa guida ti diamo tutte le informazioni utili sul Reddito di cittadinanza.

Ti spieghiamo quali sono i requisiti ISEE, come funziona, a chi spetta, quanto dura, qual è l’importo in denaro erogato con esempi, e come fare domanda online, presso gli Uffici postali o tramite i CAF.

Facciamo chiarezza sulle regole relative a questa misura, da come richiederla a quanto ammonta, fino alle sanzioni previste.

  • COS’È IL REDDITO DI CITTADINANZA?
  • A CHI SPETTA IL REDDITO DI CITTADINANZA
  • QUANTO DURA E QUAL È L’IMPORTO
  • CUMULABILITÀ DEL REDDITO DI CITTADINANZA
  • CALCOLO DEL REDDITO DI CITTADINANZA
  • COME SI DETERMINA IL REDDITO FAMILIARE
  • ESEMPI DI REDDITO DI CITTADINANZA E DI PENSIONE DI CITTADINANZA
  • COME FARE DOMANDA
  • REDDITO DI CITTADINANZA PAGAMENTO
  • REGOLE A CUI DEVONO SOTTOSTARE I PERCETTORI DI RDC
  • CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA DI LAVORO CONGRUA
  • SANZIONI PREVISTE
  • LAVORO AGRICOLO PERCETTORI REDDITO CITTADINANZA
  • INCENTIVI PER LE AZIENDE E PER LE NUOVE IMPRESE
  • RIFERIMENTI NORMATIVI, GUIDA INPS E INFORMAZIONI UTILI
  • ALTRI AIUTI E COME RESTARE INFORMATI

COS’È IL REDDITO DI CITTADINANZA?

Il Reddito di cittadinanza è una misura per contrastare la povertà, la diseguaglianza e l’esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, della libera scelta del lavoro e del diritto all’informazione, all’istruzione, alla formazione e alla cultura.

Come? Attraverso politiche volte al sostegno economico e all’inserimento sociale di soggetti esposti al rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro. In sostanza chi beneficia del Reddito di cittadinanza ottiene un importo in denaro mensilmente e una serie di aiuti volti all’inserimento lavorativo.

Per i nuclei familiari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni, il Reddito di cittadinanza assume la denominazione di Pensione di cittadinanza (PdC). Il Reddito di Cittadinanza è stato introdotto dal decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 28 marzo 2019, n. 26.

Si ricorda, infine, che la misura è stata per molti aspetti modificata dalla Legge di Bilancio 2022, come vi spieghiamo in questo articolo, ma a luglio 2022, a cinque mesi dal varo della riforma, mancano ancora i decreti attuativi  e di fatto è ancora tutto fermo.

A CHI SPETTA IL REDDITO DI CITTADINANZA

Puoi richiedere il Reddito di Cittadinanza (o la Pensione di cittadinanza) se possiedi i seguenti requisiti generali:

  1. sei un cittadino italiano o europeo, o familiare di un cittadino italiano o europeo titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o soggiornante di lungo periodo, o titolare di protezione internazionale;
  2. sei residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
  3. hai compiuto 18 anni;
  4. sei disoccupato o inoccupato;
  5. hai un ISEE inferiore a 9.360 euro l’anno;
  6. possiedi un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;
  7. il tuo patrimonio mobiliare (finanziario) non supera 6.000 euro. Questo limite viene accresciuto di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementabile di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo. Nel caso di famiglie con persone disabili i valori massimi previsti vengono incrementati di 5.000 euro per ogni componente con disabilità media e di 7.500 euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente. Per i pensionati che vivono al di sotto della soglia di povertà e che intendono beneficiare della Pensione di cittadinanza, invece, il limite di 6.000 euro per il patrimonio finanziario è esteso ad 8.000 euro per le coppie;
  8. il valore del reddito familiare è inferiore ad una soglia di 6.000 euro l’anno, incrementata a 7.560 euro per la PdC e a 9.360 euro per i nuclei familiari che risiedano in abitazione in locazione, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza prevista del decreto legge, che è pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementato di 0,4 per ogni altro membro di età maggiore di 18 anni e di 0,2 per ogni componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1;
  9. tu e gli altri membri del tuo nucleo familiare (se non vivi da solo) non siete intestatari e non avete piena disponibilità di autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi precedenti la richiesta del RdC, ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima nei 2 anni antecedenti alla stessa, esclusi i mezzi per i quali è prevista un’agevolazione fiscale a favore delle persone disabili;
  10. tu e gli altri membri del tuo nucleo familiare non siete intestatari e non avete piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto di cui all’articolo 3, comma 1, del d.lgs. 18 luglio 2005, n. 171;
  11. non sei sottoposto a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, e non hai subito condanne definitive, nei dieci anni precedenti la richiesta di RdC, per uno dei delitti indicati negli articoli 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640 bis del codice penale.

Non puoi richiedere il Reddito di cittadinanza (ma il tuo nucleo familiare può richiederlo) se sei disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nel limite di 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, eccetto che nel caso di dimissioni per giusta causa.

QUANTO DURA E QUAL È L’IMPORTO

Il Reddito di cittadinanza viene concesso per un periodo di 18 mesi, a decorrere dal giorno successivo a quello della richiesta. L’importo mensile è pari ad un dodicesimo del valore annuale. Il RdC è rinnovabile, previa sospensione di 1 mese. Nel caso di Pensione di cittadinanza il periodo di sospensione non viene applicato.

Il beneficio è compreso tra 480 e 9.360 euro l’anno, ed è composto da una integrazione al reddito e da un sostegno economico per contribuire alle spese di affitto, fino ad un massimo di 3.360 euro annui (1.800 euro nel caso di Pensione di cittadinanza), o di mutuo, fino al limite di 1.800 euro l’anno. Viene riconosciuto dall’Inps ed è erogato tramite un’apposita carta prepagata, la Carta Reddito di Cittadinanza.

CUMULABILITÀ DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Coloro che percepiscono il Reddito di cittadinanza possono beneficiare anche delle agevolazioni relative alle tariffe elettriche e alla compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate. La misura è compatibile anche con l’assegno temporaneo per figli minori a carico e l’assegno unico universale per i figli. Inoltre è cumulabile con la NASpI, con la DIS-COLL e con altre forme di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

CALCOLO DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Per conoscere l’importo del Reddito cittadinanza è necessario applicare la seguente formula: [(soglia massima di reddito familiare x parametro scala equivalenza – reddito familiare) + contributo locazione o mutuo] / 12 mensilità.

In sostanza il beneficio economico totale si compone di due parti:

  • un’importo come integrazione al reddito familiare che si determina moltiplicando la soglia massima (6.000 Euro per il RdC e 7.560 euro per la PdC) per la scala di equivalenza, sottraendo il proprio reddito familiare.
  • un’importo opzionale aggiuntivo solo per chi è in affitto o ha un mutuo. Nel caso di affitto di ottiene un importo annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza). Nel caso di mutuo si ottiene un importo pari al massimo alla rata del mutuo che però non può superare 1.800 euro.

L’importo totale spettante si divide per le 12 mensilità in quanto è prevista un’erogazione mensile del contributo. Bisogna infine tener conto che l’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili).

Ti segnaliamo che l’Inps ha predisposto un apposito strumento per simulare il calcolo del Reddito e della Pensione di Cittadinanza. Mettiamo a tua disposizione questa utile guida con tutte le indicazioni su come si usa e come simulare il calcolo, e questo approfondimento su come calcolare il Reddito di Cittadinanza, con esempi pratici.

COME SI DETERMINA IL REDDITO FAMILIARE

In base al comma 2 dell’art. 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013 il reddito familiare ai fini del RdC viene calcolato effettuando la somma delle seguenti componenti:

  • reddito complessivo ai fini IRPEF;
  • redditi soggetti a imposta sostitutiva o a ritenuta a titolo di imposta;
  • altre componenti reddituali esenti da imposta;
  • redditi da lavoro dipendente prestato all’estero tassati esclusivamente nello stato estero in base alle vigenti convenzioni contro le doppie imposizioni;
  • proventi derivanti da attività agricole per le quali sussiste l’obbligo alla presentazione della dichiarazione IVA;
  • assegni per il mantenimento di figli effettivamente percepiti;
  • trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, incluse carte di debito, percepiti da amministrazioni pubbliche, se non sono già inclusi nel reddito complessivo ai fini IRPEF;
  • redditi fondiari relativi ai beni non locati soggetti alla disciplina dell’IMU, non indicati nel reddito complessivo ai fini IRPEF;
  • reddito figurativo delle attività finanziarie;
  • reddito lordo dichiarato ai fini fiscali nel Paese di residenza da parte degli appartenenti al nucleo iscritti nelle anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero (AIRE), convertito in euro.

ESEMPI DI REDDITO DI CITTADINANZA E DI PENSIONE DI CITTADINANZA

Ecco alcuni esempi del Reddito di cittadinanza e di Pensione di cittadinanza che puoi percepire, in base alla composizione del tuo nucleo familiare e alla tua situazione economica:

  • se sei una persona che vive da sola, hai diritto ad un RdC fino a 780 euro al mese, di cui fino a 500 euro come integrazione al reddito e 280 euro di contributo per l’affitto, oppure 150 euro di contributo per il mutuo;
  • se fai parte di una famiglia composta da 2 adulti e 2 figli minorenni, il tuo nucleo familiare può percepire fino a 1.180 euro al mese di RdC, di cui fino a 900 euro mensili come integrazione al reddito e 280 euro di contributo per l’affitto, oppure 150 euro di contributo per il mutuo;
  • se fai parte di una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 1 figlio minorenne, il tuo nucleo familiare può percepire un Reddito di cittadinanza fino a 1.280 euro mensili, composto da una integrazione reddituale fino a 1.000 euro più 280 euro al mese di contributo per l’affitto, oppure 150 euro di contributo per il mutuo;
  • se fai parte di una famiglia composta da 2 adulti, 1 figlio maggiorenne e 2 figli minorenni, il tuo nucleo familiare ha diritto ad un Reddito di cittadinanza fino a 1.330 euro al mese, con una integrazione al reddito fino a 1.050 euro e un contributo per l’affitto o per il mutuo pari a, rispettivamente, 280 euro o 150 euro;
  • se sei un pensionato che vive da solo e non ha una casa di proprietà, puoi accedere ad una PdC di 780 euro al mese, comprensiva di un contributo di 150 euro per l’affitto;
  • se sei un pensionato, vivi da solo, hai una casa di proprietà e ricevi solo una pensione di invalidità, al posto di quest’ultima puoi ricevere una Pensione di cittadinanza di 630 euro mensili;
  • se fai parte di una coppia di pensionati, che vive in un appartamento in affitto, avete diritto ad una integrazione alla pensione che possa garantirvi di raggiungere un importo di 1.032 euro al mese.

COME FARE DOMANDA

Se possiedi i requisiti idonei, puoi richiedere il Reddito di cittadinanza con una delle seguenti modalità:

  • in via telematica attraverso il portale web www.redditodicittadinanza.gov.it, previa autenticazione tramite SPID;
  • online tramite il portale web dell’Inps, autenticandoti con una identità SPID almeno di livello 2, o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • rivolgendoti alle Poste Italiane, facendo richiesta presso un’Ufficio postale;
  • tramite un CAF o patronato.

Si ricorda che dal 15 luglio 2022 è stata aggiornata la domanda telematica di Reddito di Cittadinanza (RdC) e Pensione di cittadinanza (PdC) sul sito INPS. Lo comunica l’INPS con il messaggio 14 luglio 2022, n. 2820. La nuova domanda è disponibile attraverso i seguenti canali:

  • sul sito ufficiale dell’INPS, nella sezione “Richiedi o accedi”;
  • consultando la pagina INPS dedicata.

Le modifiche prevedono che la domanda di RdC, resa dall’interessato all’INPS per sé e per tutti i componenti maggiorenni del nucleo, equivale a Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID) ed è trasmessa dall’INPS all’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) per l’inserimento nel sistema informativo unitario delle politiche del lavoro.

Inoltre, con il Messaggio n° 3684 del 07-10-2022, l’INPS ha anche fatto sapere che la domanda è stata aggiornata relativamente alla procedura, ovvero il richiedente può seguire iter a parte rispetto al nucleo familiare. Inoltre, sono state inserite specifiche sezioni relative alle dichiarazioni in merito alle misure cautelari e alle condanne per alcuni reati. Per conoscere tutti i dettagli e avere consigli utili e pratici ti invitiamo a leggere l’approfondimento su come presentare domanda per il Reddito di Cittadinanza.

Dopo aver presentato la domanda, ti ricordiamo che puoi aggiornare o modificare i dati inseriti. Visita questa pagina per tutte le informazioni su come effettuare la modifica o l’aggiornamento delle informazioni, e sulle variazioni possibili.

REDDITO DI CITTADINANZA PAGAMENTO

Una volta fatta domanda, l’Inps procede con la verifica dei requisiti. In caso di accoglimento, il RdC viene erogato attraverso una carta prepagata di Poste Italiane, la Carta Reddito di cittadinanza, che può essere utilizzata per acquistare beni, pagare utenze, prelevare contanti ed effettuare bonifici, ma non per attività quali il gioco d’azzardo. L’importo spettante viene caricato sulla card ogni mese, a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda. Puoi ritirare la Carta RdC presso un Ufficio postale che ti viene comunicato da Poste Italiane, insieme al tuo codice identificativo personale (PIN), indispensabile per attivarla e usarla. Per conoscere come verificare il saldo e i movimenti puoi seguire le indicazioni che trovi in questa pagina.

REGOLE A CUI DEVONO SOTTOSTARE I PERCETTORI DI RDC

La misura del RdC ha lo scopo di garantire l’inserimento o il reinserimento lavorativo e sociale del beneficiario. Dunque, se rientri tra i beneficiari, devi attivarti partecipando ad un percorso personalizzato, che può comprendere attività formative o per la riqualificazione professionale, opportunità professionali e la partecipazione ad attività al servizio della comunità. Come anticipato, alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022, per tutti i componenti del nucleo familiare la domanda di Rdc equivale alLa DID. Restano esclusi da tali obblighi soltanto:

  • minorenni;
  • beneficiari del RdC pensionati;
  • beneficiari della Pensione di cittadinanza;
  • persone con oltre 65 anni di età;
  • disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% o invalidi del lavoro con invalidità superiore al 33%, non vedenti, sordomuti, invalidi di guerra, se non è previsto il collocamento mirato;
  • soggetti già occupati o che frequentano un regolare corso di studi o di formazione;
  • soggetti con carichi di cura (c.d. ‘caregiver’) che si occupano di componenti familiari minori di tre anni o disabili gravi e non autosufficienti.

Inoltre, per poter fruire del RdC, devi:

  • sottoscrivere il Patto per il Lavoro con un Centro per l’Impiego;
  • sottoscrivere il Patto per l’Inclusione Sociale, che coinvolge sia i servizi sociali che i Centri per l’Impiego, se non sei in condizione di lavorare.

Se sei affetto da una disabilità tale da non consentire un accesso al mondo del lavoro o assisti figli di età inferiore ai 3 anni oppure individui non autosufficienti, sei esonerato dalla sottoscrizione del Patto per il Lavoro e del Patto di Inclusione.

Se hai sottoscritto il Patto per il Lavoro, il Centro per l’Impiego ti proporrà fino a 2 offerte di lavoro (una in caso di rinnovo del RdC), in base a determinati requisiti di distanza e alla durata del periodo di disoccupazione. Se rifiuti la seconda opportunità di impiego proposta, perdi il RdC.

Dal 2022, in base ad una novità introdotta dal Decreto Aiuti, le regole per la decadenza saranno applicate anche se a presentare la proposta di lavoro “congrua” è direttamente un datore di lavoro privato. A tal fine, il datore di lavoro proponente sarà chiamato a comunicare il rifiuto al Centro per l’impiego territorialmente competente che ne terrà conto nel conteggio delle proposte che possono essere rifiutate prima della perdita del beneficio. Sul punto dovrà comunque intervenire uno specifico decreto attuativo su cui vi aggiorneremo in questo stesso articolo.

CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA DI LAVORO CONGRUA

Le offerte di lavoro proposte dal CpI devono soddisfare le seguenti caratteristiche:

  • è congrua l’offerta di un lavoro a tempo determinato o parziale, nonché la prima offerta di lavoro a tempo indeterminato, in una sede entro 80 km o 100 minuti di viaggio dal luogo di residenza;
  • le offerte di lavoro successive alla prima o ricevute a seguito del rinnovo sono congrue a prescindere dalla sede di lavoro, salvo che per i nuclei familiari in cui sono presenti disabili o minori, per i quali sono stabilite specifiche condizioni che vi illustriamo in questo articolo.

Fanno eccezione le famiglie con persone disabili, per le quali le offerte di lavoro non possono mai superare i 100 km. Nel caso di nuclei familiari con minori non operano le disposizioni previste in caso di rinnovo del beneficio. I beneficiari del Reddito di cittadinanza hanno anche l’obbligo di svolgere lavori di pubblica utilità per conto del proprio Comune. Per tutte le informazioni puoi leggere questo approfondimento.

SANZIONI PREVISTE

Se non rispetti le regole per usufruire della misura Reddito di cittadinanza puoi incorrere in sanzioni che vanno dalla perdita del beneficio alla pena della detenzione. Vediamo, nello specifico, quelle principali previste dal decreto legge:

  • esclusione dal RdC se
    – non sottoscrivi il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale;
    – non partecipi alle iniziative formative senza giustificazione;
    – non aderisci ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni;
    – rifiuti la terza offerta di lavoro congrua;
    – non aggiorni le autorità competenti sulle variazioni del tuo nucleo familiare;
  • pena detentiva da 2 a 6 anni di carcere, se fornisci dati falsi;
  • pena della reclusione da 1 a 3 anni, se ometti di comunicare variazioni del reddito o del patrimonio.

Altre sanzioni prevedono la sospensione, revoca o decurtazione del beneficio, negli specifici casi dettagliatamente descritti nel decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4.

LAVORO AGRICOLO PERCETTORI REDDITO CITTADINANZA

Il decreto Rilancio ha introdotto la possibilità di svolgere lavori agricoli per i beneficiari del Rdc. I percettori possono, infatti, stipulare contratti a termine, di durata non superiore a 30 giorni, con datori di lavoro del settore agricolo, senza subire la perdita o riduzione del beneficio. I rapporti lavorativi possono essere rinnovati per altri 30 giorni.

L’Inps ha fornito tutti i chiarimenti e le istruzioni operative sul lavoro agricolo per i percettori del Reddito di cittadinanza attraverso il messaggio n. 2423 del 12-06-2020. L’Istituto ha specificato che non è necessario, per queste prestazioni lavorative, trasmettere il modello ‘RdC/PdC – com Esteso’ per comunicare i redditi percepiti.

INCENTIVI PER LE AZIENDE E PER LE NUOVE IMPRESE

Le imprese che assumono chi beneficia del Reddito di cittadinanza, possono usufruire di un incentivo pari alla differenza tra 18 mensilità e il numero di mensilità già ricevute dal beneficiario, fino ad un massimo di 780 euro al mese e per un minimo di 5 mensilità. L’agevolazione viene concessa sotto forma di esoneri contributivi e, nel caso di rinnovo del RdC, l’esonero è concesso per un periodo fisso di 5 mesi. In base alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 l’esonero è fruibile dai datori di lavoro che assumono anche a tempo determinato e/o parziale (prima l’agevolazione era solo in caso di impiego a tempo pieno e a tempo indeterminato).

Se, ad esempio, sei un single che vive in affitto e percepisci 780 euro al mese di RdC, di cui hai già ricevuto 2 mensilità, e un’azienda ti assume, ha diritto ad uno sgravio contributivo pari a 12.480 euro, corrispondente a 16 mensilità (18 – 2) per 780 euro al mese.

Ai beneficiari del RdC che intendono avviare un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa, entro i primi 12 mesi di fruizione, è riconosciuto un beneficio addizionale, di importo pari a 6 mensilità del Reddito di cittadinanza. Lo stesso viene erogato in un’unica soluzione e non può superare il limite di 780 euro mensili, che moltiplicato per 6 mensilità equivale ad un massimo di 4.680 euro.

Se vuoi avviare una tua attività lavorativa autonoma e, ad esempio, hai percepito il RdC già per 10 mesi, hai diritto pertanto ad un contributo pari a 4.680 euro, ovvero 6 mensilità per 780 euro mensili.

Le domande per il Reddito di cittadinanza per l’autoimprenditorialità sono aperte. L’Inps ha fornito tutti i chiarimenti su come richiedere il beneficio. Per tutti i dettagli leggi questo approfondimento.

RIFERIMENTI NORMATIVI, GUIDA INPS E INFORMAZIONI UTILI

Per ulteriori informazioni, mettiamo a tua disposizione il testo integrale del DECRETO LEGGE (Pdf 176Kb) e della LEGGE DI CONVERSIONE (Pdf 165Kb) relativi al Reddito di cittadinanza.

Rendiamo scaricabili, inoltre, i seguenti documenti:

– GUIDA REDDITO DI CITTADINANZA (Pdf 207Kb) aggiornata, predisposta dall’Inps, relativa alle misure del RdC e della PdC.
– CIRCOLARE INPS n. 43 del 20 marzo 2019 (Pdf 1,29Mb) relativa alla disciplina del Reddito di cittadinanza.
– CIRCOLARE INPS n. 100 del 5 luglio 2019 (Pdf 1,78Mb), che illustra le modificazioni apportate alla disciplina del RdC e della PdC dalla legge 28 marzo 2019, n. 26.
– MESSAGGIO INPS n. 2423 del 12 giugno 2020 (Pdf 86Kb), contenente le istruzioni relative al lavoro agricolo per percettori del Rdc.
– DECRETO 30 APRILE 2021 (Pdf 84Kb), contenente le disposizioni per il pagamento del Rdc ai componenti maggiorenni del nucleo familiare.
– MESSAGGIO INPS N. 2820 14 luglio 2022 (Pdf 87Kb) contenente le istruzioni sulla domanda 2022 di Rdc.
– MESSAGGIO INPS n° 3684 del 07-10-2022 (Pdf 86 kB) con le istruzioni 2022 per le domande, su misure cautelari e dettagli del richiedente.

Ti segnaliamo che è disponibile una pagina web dedicata alle domande frequenti (FAQ) sul Reddito di cittadinanza, attraverso la quale puoi anche chiedere supporto, compilando l’apposito form online accessibile cliccando su ‘Chiedi Supporto’.

Aggiorneremo nel tempo questa guida con le nuove disposizioni ed eventuali approfondimenti utili. Ogni giorno aiutiamo gratuitamente milioni di lavoratori e famiglie.

ALTRI AIUTI E COME RESTARE INFORMATI

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Quanto deve essere l'ISEE per fare il Reddito di Cittadinanza?

Chi può richiederlo. Per ottenere il Reddito di Cittadinanza occorre possedere alcuni requisiti, puoi fare domanda se: L'ISEE del tuo nucleo familiare è minore di 9.360 euro. Sei un cittadino italiano, di uno stato Ue o extra Ue con permesso di soggiorno di lungo periodo.

Cosa portare al CAF per il Reddito di Cittadinanza?

Documento d'identità e codice fiscale richiedente. Codice Fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare ed eventualmente del coniuge non residente e del figlio a carico non residente (se il figlio non è coniugato o se non ha figli o se di età inferiore a 26 anni) ISEE aggiornato.

Quali sono i documenti che servono per richiedere il Reddito di Cittadinanza?

Documenti necessari codice fiscale del richiedente; eventuale permesso di soggiorno; se uno dei componenti del nucleo familiare ha già un lavoro: eventuale contratto di lavoro del componente; attestazione ISEE 2022.

Come richiedere il Reddito di Cittadinanza 2022?

Domanda per ottenere il Reddito di Cittadinanza: a chi rivolgersi?.
rivolgersi a una sede CAF ACLI (ma solo ai fini dell'Isee) e poi al Patronato Acli per l'inoltro della domanda vera e propria;.
presentarla telematicamente tramite il sito ufficiale governativo;.
rivolgersi agli sportelli di Poste Italiane..

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