Qual è l esame più difficile di medicina

Gufosaggio > Q > Qual È L'anno Più Difficile Di Medicina?

Medicina è difficile. Non solo anatomia al primo anno. Si sente dire spesso al primo anno: “L'esame di Anatomia è lo scoglio più grosso di Medicina”. Ma se pensi che sia l'unico esame tosto allora non sai quello che ti aspetta.

Leggi di più

Di conseguenza,, quanto è difficile la facoltà di medicina?

Chi sceglie Medicina deve mettere in conto dagli 11 ai 15 anni circa di studio. Non è una facoltà difficile: è semplicemente molto impegnativa e lunga. Per studiare Medicina non ci vuole una particolare intelligenza, ma sacrificio, dedizione e tenacia. E' comunque molto affascinante. Tenendo presente questo,, quali sono gli esami più difficili in medicina? Medicina Anatomia Patologica, voto: 9.6/10. Non poteva non essere un esame di Medicina il più difficile tra tutti. Gastroenterologia, voto: 8.5/10. Oltre ad essere un esame maledetto, questo corso è tenuto da un professore dal nome che è tutto un programma. Psicometria, voto 8.3/10. Fisica Medica, voto:8/10.

Quanta gente lascia medicina?

Tra i dati consultabili su www.cnvsu.it particolare rilievo hanno quelli relativi al tasso di abbandono: tra il primo e il secondo anno lascia gli studi universitari il 21,3% degli studenti, da un massimo di 31,7% della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali ad un minimo di 2,2% di Medicina e chirurgia. Riguardo a questo,, qual è l'anno più difficile all'università? Il primo anno di università è forse il più difficile da superare; ecco perché la maggior parte degli abbandoni avviene a pochi mesi dall'iscrizione.

Si può anche chiedere:, quando inizia a guadagnare uno studente di medicina?

Quando inizia a guadagnare uno studente di Medicina? Qualche numero: gli studenti specializzandi guadagnano fin dal primo momento uno stipendio che si aggira sui 1700/1800 euro, con uno scatto di anzianità di 50 euro una volta superato il terzo anno.

Articoli simili

  • Qual è l'anno più difficile di medicina?

    La medicina è difficile. Non solo il primo anno. L'esame di anatomia è il più grande ostacolo in medicina, secondo i primi anni. Non sai cosa stai facendo se pensi che sia l'unico esame difficile.

  • Qual è l'anno più difficile di Medicina?
  • Qual è l'anno più difficile di Medicina?
  • Qual è l'anno più difficile di Medicina?
  • Qual è l'anno più difficile di Medicina?
  • Qual è l'anno più difficile di Medicina?
  • Qual è l'anno più difficile del liceo scientifico?

    Il passaggio dal biennio al triennale è un ostacolo per gli studenti delle scienze delle scuole superiori. Il passaggio dalla scuola media al liceo è molto simile al terzo anno di liceo.

13 Anni 9 Mesi fa #178795 da Sys

zebraapois81 ha scritto:

Anatomia al contrario non l ho trovata così ostica perchè era divisa in compitini e li ho passati subito al primo tentativo!

veramente?! da noi è tutta orale.. divisa solo in macro, micro, neuro e radioInvece la difficoltà più grande a chi appartiene al mio ordinamento è il terzo anno, uno scoglio durissimo, anche per i 32 esami da sostenere per il solo 3° anno.. poi dal quarto, eccezion fatta per farmacologia e Anatomia Patologica IV, è tutto in discesa.. soprattutto il sesto dove ci sono solo 2 esami a semestre..Ma per te Ant_pot è tutto cambiato..

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

Medicina è difficile. Non solo anatomia al primo anno.

Si sente dire spesso al primo anno: “L’esame di Anatomia è lo scoglio più grosso di Medicina”.

Lascia che te lo dica, di certo Anatomia è difficile! Ma se pensi che sia l’unico esame tosto allora non sai quello che ti aspetta. (Aspetta, non disperare: se questo è il tuo sogno di una vita, leggi questo post fino in fondo perché scoprirai come craccare il codice che ti permetterà di memorizzare velocemente e senza troppo sforzo qualunque mega-manuale di medicina).

Tornando alle dicerie su medicina, al primo anno (sempre naturalmente che tu riesca ad arrivarci e superare il micidiale test d’ingresso a medicina) molti cercano di convincersi che dopo anatomia sarà tutto in discesa, salvo poi venire selvaggiamente picchiato dalla realtà dei fatti.

Medicina è difficile perché è la facoltà che richiede più ore di studio ed è anche l’unica a durare 6 anni (se riesci a rimanere in corso).

Il quantitativo di roba da studiare fa impressione. Gli esami da 4 CFU normalmente ne varrebbero 8, quelli da 8 richiedono uno studio da 16 e gli esami da 16 che… no, non lo vuoi veramente sapere!

Insomma per una laurea che dovrebbe richiedere 6 anni di studio, il materiale da imparare è così tanto che sarebbe giusto avere 10 anni almeno.

Qual è l esame più difficile di medicina

Medicina è difficile per questo motivo

In realtà il vero problema non è la quantità di roba da studiare. Il vero problema è il tuo metodo di studio!

Adesso te lo dimostro.

Quasi sicuramente il tuo metodo di studio consiste nel leggere e sottolineare, rileggere e ripetere ad alta voce e poi ricominciare da capo.

Il tutto condito da centinaia di fogli sparsi e post-it volanti con appunti disordinati, che quando ti serve consultarli ci metti un’ora solo per capire dove sono finiti, servito con un contorno di ansia crescente.

Ci credo che studiare Medicina è difficile se studi in queste condizioni!

Analizziamo assieme la situazione nello specifico.

I 3 problemi per cui è difficile studiare medicina 

1 – PROBLEMA TEMPO

Come minimo per preparare un esame devi studiare 500 pagine e non sono di certo quelle piene di figure dei libri delle superiori.

Mettiamo che tu abbia un mese di tempo per preparare l’esame. In quel mese devi frequentare altre lezioni (a medicina la frequenza è obbligatoria) e magari lavori come cameriere o consegni delle pizze per tirare su qualche soldo. Se ti piace vivere, anche dormire e mangiare non sarebbero delle brutte attività da tenere in considerazione. Non parliamo di mantenere una qualche forma di vita sociale.

Conti alla mano ti rimangono davvero pochissime ore da dedicare allo studio.

Leggi anche Come studiare un esame universitario, con la certezza di superarlo, grazie al segreto del Blackjack

Cominci quindi a studiare col metodo inefficace e dispendioso che ti porti dietro dalle elementari. Leggi e rileggi, ma ti rendi conto di essere lentissimo mentre i giorni passano.

La mattina ti svegli, caffè e studio. Pranzi, caffè e studio. Ceni, caffè e studio. Vai a dormire ma non dormi perché hai preso troppi caffè. Quindi stai nel letto a fissare il soffitto preoccupandoti di quanto poco manchi all’esame.

Poi ti svegli ma hai così sonno che ti sembra di continuare a dormire e ti trascini come uno zombie. E ricominci la routine da capo. Questo se sei in sessione e non hai lezioni, altrimenti ti rimangono si e no 3 orette al giorno per studiare.

Finalmente finisci di leggere le pagine del libro per la seconda volta, ma a questo punto ti rendi conto che l’esame era 10 giorni fa e al secondo appello mancano solo altri 10 giorni. Dentro di te cominci a realizzare che non ce la farai mai.

Qual è l esame più difficile di medicina

Così passi altri mesi sempre sullo stesso esame mentre gli altri si accumulano alla casella “non dati”.

Se avessi dato quell’esame subito al primo appello, il mese seguente avresti potuto concentrarti su un altro. Così ti saresti avvicinato alla laurea invece di rimandare un esame dopo l’altro.

Leggi anche Come è possibile studiare (bene) 100 pagine in un giorno senza doverle ripetere all’infinito

2 – PROBLEMA COMPRENSIONE

Studiare a Medicina è difficile anche perché non basta imparare a memoria una serie di nozioni con nomi complicatissimi. La memorizzazione è solo la terza fase dell’apprendimento, alla lettura (infinitamente lunga) segue la comprensione, ovvero quello che leggi lo devi anche capire.

“E che ci vuole?” penserai.

Cambi subito opinione nel momento in cui devi cominciare a capire che una molecola interagisce con un’altra molecola, che a sua volta lega un recettore, che è fatto di 3 sub-unità, che però può presentarne 4 in certi casi ma che può presentare delle variabili inter-individuali soprattutto su soggetti affetti dalla Sindrome di “OH-mio-Dio-come-si-pronuncia-questa-cosa?!”.

Ad un certo punto queste benedette molecole cominciano a diventare troppe e, dopo aver letto 200 pagine, non riesci più a mettere in relazione la nuova molecola con le 5000 citate prima.  Questo è un bel problema.

Ti hanno abituato a prendere e a visualizzare appunti in maniera lineare come se archiviassi i dati in una vecchia videocassetta VHS, ma in realtà avresti bisogno di poter visualizzare e aggiungere informazioni in qualsiasi punto e momento come con una chiavetta USB.

Il tuo metodo di studio non ti permette di schematizzare in maniera efficace i contenuti del libro.

In questo modo non sei in grado di riuscire a correlare le mille informazioni che si ripetono e che si intersecano peggio delle dannatissime luci di natale quando è il momento di fare l’albero.

Leggi anche Come studiare senza ripetere (arrivando comunque super preparato all’esame)

3 – PROBLEMA MEMORIA

È il momento di parlare di memoria. E per farlo bisogna suddividere questa problematica in altre due.

Ebbene si, i problemi si moltiplicano!

Problema 3.1: Troppa roba da sapere!

Il grande problema del “leggi e ripeti” consiste nel rendere IMPOSSIBILE memorizzare grandi quantità di informazioni nel lungo periodo.

Magari appena ripeti ti sembra di sapere tutto, ma il giorno dopo ti ricordi metà di quello che hai studiato e all’esame ti viene un vuoto di memoria così grande che non può essere riempito nemmeno dalla disperazione di dover ridare quell’esame.

So benissimo quale strategia la tua mente furba sta partorendo in questo momento: “Se il giorno dopo aver ripetuto mi ricordo la metà delle cose… allora mi basta ripetere il giorno prima dell’esame tutto il programma e almeno un 18 dovrei riuscire a rubarlo”

Ahahah…. NO!

Non credo proprio. Forse se studi Scienze delle Merendine e il materiale di studio può entrare senza problemi nel foglietto domenicale della chiesa allora sì, puoi. Ma se studi Medicina e Chirurgia ti puoi scordare di ripetere in un giorno tutto il programma, è troppo vasto.

Ovviamente questo vale solo se NON sei una di quelle persone che per memorizzare deve scrivere invece che ripetere. In tal caso il problema della comprensione e della memoria non sussiste perché resti fregato semplicemente dal fattore tempo.

Problema 3.2 : “Cosa diamine sto leggendo?”

A tutta la roba che hai da imparare, si aggiunge un secondo problema, ovvero la natura di ciò che devi memorizzare.

Se tu devi ricordare le parole “Cuore” o “Fegato” di certo non farai alcuna fatica, le conosci già, le hai già sentite mille volte ancora prima di approcciarti alla materia. Sai la forma e anche dove si trovano nel corpo.

Se devi ricordare la parola “Coronaria” (un vaso che irrora di sangue il cuore) non sarà così difficile anche se non l’hai mai sentita nominare prima.

Se invece devi ricordare invece parole come: “Sindrome di Sjogren”, “Acido gamma-Ammino Butirrico” o “Sindrome di Klinefelter” allora le cose sono ben diverse. Soprattutto se non devi imparare solo una decina di nomi del genere, ma centinaia e centinaia.

Ad un certo punto, dopo ore e ore di studio queste parole, sotto ai tuoi occhi, cominciano a sembrare un vocabolario di aramaico antico.

Ricapitoliamo il bel casino a cui vai incontro se studi Medicina:

  • Hai MOLTO DA STUDIARE e POCO TEMPO IN CUI FARLO.
  • Prendi APPUNTI INEFFICACI e non riesci a correlare tra loro le 10.000 e passa informazioni che devi sapere per l’esame.
  • Devi memorizzare INFORMAZIONI COMPLESSE e DIFFICILI DA RICORDARE.

È ovvio che sia difficile riuscire a stare al passo e superare tutti gli esami. Mese dopo mese più vai avanti più ti sembra di essere indietro.

Ogni volta che ti presenti ad un esame è normale essere schiacciato dall’ansia, ma questa è niente rispetto a quella che ti assale nel momento in cui, con il groppo in gola, devi dire ai tuoi genitori che anche questa volta non sei passato.

Torni a casa e dopo un periodo di depressione in cui ti spacchi di videogiochi o ti ingozzi davanti a Netflix, ti tiri su e pensi che la prossima volta andrà meglio, ti metti di impegno a studiare e per un po’ ci credi davvero che la prossima volta andrà meglio.

Ma le cose non migliorano e il ciclo si ripete. Di certo non succede a causa tua, è colpa del metodo di studio che ti hanno costretto a usare e che non funziona.

Di cosa hai bisogno per riuscire ad affrontare serenamente una facoltà come quella di Medicina?

Essenzialmente di 3 cose:

  • LEGGERE molto più VELOCEMENTE (sì, si può fare). Così da ottimizzare il poco tempo che hai a disposizione.
  • schematizzare e PRENDERE i tuoi APPUNTI IN MANIERA più EFFICACE, così da comprendere meglio quello che studi e in modo da poter reperire rapidamente tutte le informazioni di cui hai bisogno
  • MEMORIZZARE RAPIDAMENTE e senza problemi un enorme numero di informazioni e soprattutto riuscire a RICORDARE PERFETTAMENTE ANCHE A DISTANZA DI 3 MESI.

Purtroppo non hai né una lampada magica, né un genio azzurro che può esaudire questi 3 desideri,

Ma non è un problema. Non hai bisogno di incantesimi, stregonerie o patti col diavolo per ottenere tutto questo.

Preparati a prendere il tuo vecchio metodo di studio, accartocciarlo e fare canestro nel tuo cestino, perché è arrivato il momento di cambiare le cose.

Qual è l esame più difficile di medicina

Quale è l'anno più difficile nella facoltà di Medicina?

Medicina è difficile. Non solo anatomia al primo anno. Si sente dire spesso al primo anno: “L'esame di Anatomia è lo scoglio più grosso di Medicina”.

Quanto è difficile la laurea in medicina?

Medicina non è una facoltà diffcile, è semplicemente molto lunga e impegnativa. Durante i primi due anni e mezzo vengono fornite le sbasi teoriche e il paziente non si vede.

Qual è la facoltà di medicina più facile?

La sede dove è stato più semplice entrare è quella di Catanzaro: il punteggio minimo riportato al test di medicina è infatti 43,3 punti. Segue la Facoltà di Medicina di Sassari, con un punteggio di 43,4 e, a pari merito, le Facoltà di Messina e Campobasso, con un punteggio minimo di 43,5.

Quante persone lasciano medicina?

Tra i dati consultabili su www.cnvsu.it particolare rilievo hanno quelli relativi al tasso di abbandono: tra il primo e il secondo anno lascia gli studi universitari il 21,3% degli studenti, da un massimo di 31,7% della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali ad un minimo di 2,2% di Medicina e chirurgia.