Le noci si possono mangiare con il diabete

Le noci sono degli ottimi alleati per tutti coloro che soffrono di diabete alto, la loro assunzione infatti può abbassarlo, quando bisogna mangiarle

Le noci si possono mangiare con il diabete
Noci (Screenshot da Pexels)

Sono molti i benefici che le noci apportano all’organismo, tra questi aiutano a mantenere il controllo della glicemia e la perdita di peso, aiutano anche a prevenire le malattie cardiache.

Non tutti sanno che i diabetici possono mangiare le noci, dal momento che parliamo di frutta secca si pensa infatti che sia calorica e dannosa per chi ha la glicemia alta. In realtà risulta essere un perfetto spuntino per coloro che soffrono di diabete alto, naturalmente è importante non esagerare.

Le noci se consumate con cibi ricchi di carboidrati aiutano a regolare la glicemia e a rallentare la risposta glicemica. A ridurre l’infiammazione legata al diabete è anche la loro alta fonte di acido alfa-lipoico. Chi soffre di diabete deve cercare di mantenere bassi anche i livelli di colesterolo per evitare il restringimento delle arterie.

Ecco come e quando mangiare le noci per abbassare la glicemia

Le noci si possono mangiare con il diabete
Noci (Screenshot da Pexels)

Molti medici consigliano di assumere ogni giorno tre noci oltre al pasto poiché questo rallenta la velocità con cui vengono trasformati in zuccheri i carboidrati. Per abbassare il diabete risulta essere molto efficace anche bere delle ottime tisane preparate con le foglie delle noci. Se ne possono bere 3-5 al giorno.

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Potrete preparare questa deliziosa e benefica tisana voi stessi a casa vostra poiché il procedimento è davvero semplicissimo. Vi serviranno solo 50 grammi di foglie di noci e 50 grammi di baccelli di fagiolo. In un pentolino bollite insieme gli ingredienti per circa venti minuti. Trascorso questo tempo filtratela la vostra tisana e bevetela.

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Le foglie delle noci per coloro che soffrono di diabete 2 sono degli ottimi ipoglicemizzanti. Anche i fagioli lo sono, questi apportano all’organismo il cromo che serve a regolare il glucosio ematico. Mangiare quindi tre noci al giorno o bere tisane preparate con le loro foglie apporta notevoli benefici a chi è costretto a fare i conti con la glicemia.

Sara Fonte

Se non si esagera le noci aiutano a tenere sotto controllo l’appetito e abbassano la glicemia. Circa 15 grammi di noci al giorno riducono il rischio di diabete di tipo 2.

Chi ha il diabete può mangiare le noci?

La frutta non fresca è un’alleata della glicemia. Assumere noci può offrire una protezione per i pazienti diabetici, contrastando almeno in parte il loro elevato rischio cardiovascolare. La frutta secca per molti anni è stata vista con sospetto nelle diete dei pazienti con diabete. Tutto questo per l’elevato contenuto in calorie. 100 grammi di noci a settimana fanno bene. Il loro contenuto in acido oleico, acidi grassi polinsaturi, fibre, minerali e vitamina E hanno ripetutamente dimostrato di avere effetti benefici di riduzione delle malattie cardiovascolari.

Chi ha la glicemia alta può mangiare la frutta secca?

I frutti sconsigliati per chi ha la glicemia alta sono cachi, fichi, banane, uva, canditi e frutta sciroppata. Attenzione anche ai succhi di frutta industriali. Molto spesso contengono zuccheri aggiunti. Il consiglio è di mangiare, anche se con moderazione, mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche e lamponi. Secondo uno studio clinico il consumo quotidiano di circa 60 gr di frutta secca può essere efficace nel controllo della glicemia e dei lipidi sierici per le persone con diabete di tipo 2. La frutta secca è ricca di acidi grassi insaturi che mantengono normale il colesterolo nel sangue.

Chi non deve mangiare le noci?

Secondo gli esperti le noci, come tutta la frutta di questo genere, vanno comsumate lontano dai pasti come spuntino. L’uso delle noci, inoltre, deve essere moderato in caso di malattie epatiche ed è controindicato in soggetti affetti da gastroenterocolite o ulcera gastrica duodenale. Vanno evitate anche dai soggetti a herpes perché l’arginina che contengono può scatenarne la comparsa. Problemi anche in caso di calcoli renali, data la presenza di ossalati. Spesso le noci, come altri tipi di questa frutta, danno problemi con fenomeni allergici in soggetti ipersensibili. I sintomi variano da persona a persona. Vanno dai dolori addominali al vomito alle difficoltà respiratorie.

Cosa succede se si mangiano troppe noci?

Le noci sono un ottimo alimento, ma allo stesso tempo sono fonte di grassi ed in particolare poliinsaturi. Di conseguenza portano ad un aumento calorico. Il consiglio è di attenersi ad un consumo massimo giornaliero di 15-20 grammi. L’allergia alle noci può dare vita ai seguenti sintomi:

  • Gonfiore al viso.
  • Orticaria.
  • Dolori intestinali.
  • Sensazione di soffocamento.
  • Forti dolori addominali e crampi.
  • Arrossamento del corpo.
  • Bassa pressione del sangue.
  • Difficoltà respiratorie.
  • Nausea, vomiti e diarrea.

Quante noci può mangiare un diabetico?

Tra la frutta secca consigliata troviamo soprattutto le noci, le nocciole e le mandorle che, per il loro contenuto di acido oleico e acidi grassi polinsaturi, possono essere consumate per un massimo di 100 - 125 grammi alla settimana.

Quale frutta secca fa abbassare la glicemia?

Inoltre, i ricercatori della Human Nutrition Unit, dell'Università Rovira i Virgili, hanno dimostrato che l'assunzione di circa 57 grammi di pistacchi al giorno ha un effetto significativo: diminuisce il livello del glucosio a digiuno e favorisce la resistenza all'insulina.

Come mangiare le noci per abbassare la glicemia?

Mangiare 2 o 3 noci al giorno, cercando tuttavia di non abbondare con le dosi; limitare a pochi grammi al giorno il burro, privilegiare latticini magri o formaggi come il Grana Padano in quanto parzialmente decremato durante la lavorazione (meno 50% circa del latte intero con cui è fatto).

Chi ha il diabete può mangiare le arance?

Gli agrumi possono rappresentare un valido alleato per chi soffre di diabete di tipo 2 e non solo. I frutti derivanti dalle piante del genere “Citrus” possono essere d'aiuto anche in condizioni di obesità, uricemia e gotta, ipertensione, arteriosclerosi, sindrome metabolica.