- #1
Buon giorno a tutti, quest'oggi ho un nuovo quesito da porre con la speranza di risolverlo: Se un condomino/inquilino non rispetta le regole condominiali, è passibile di sfratto da parte del proprietario? Se si quali sono i tempi? grazie per i Vostri preziosi consigli.
- #2
Ma... per alcune sentenze in teoria si... per altre no... io termino le mie lettere di lamentele inserendo questa frase: << Le regole del regolamento e delle leggi valgono anche per conduttori e i loro proprietari sono responsabili del mancato rispetto. Ricordo che la Cassazione a stabilito con sentenza n° 2093/73, che il locatore è responsabile in solido con il
conduttore per le violazioni del regolamento di condominio da parte di quest’ultimo, simili comportamenti possono configurare ipotesi di risoluzione del contratto di locazione.>> considerando che gli inquilini fanno fatica ad essere sfrattati dai giudici quando sono morosi anche di anni, ritengo che sia praticamente IMPOSSIBILE
- #4
Quindi si deve per forza andare a finire con una causa?
- #6
sempre una causa, che inizia con l'obbligo del conciliatore
- #8
Più breve e meno dispendiosa, però.. Forse. Silvana no, c'è comunque l'atto di
citazione, l'impostazione della causa etc.... si dice conciliazione, ma non è la conciliazione di "scuola californiana" poi estesa in argentina etc...
poi mancano i conciliatori
e la legge è balorda, ha solo allungato i tempi, istituendo un ulteriore grado di "giudizio"
è un "papocchio" all'italiana
una schifezza totale
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Buongiorno,
l'amministratore mi ha piu' volte segnalato che il mio inquilino non rispetta le norme condominiali a detta dei condomini (rumori notturni, barbecue in giardino con conseguente esalazione di fumo ai piani superiori, svuotamento acqua nelle griglie sovrastanti i box).
Ho piu' volte fatto presente la questione all'inquilino chiedendogli di adottare un comportamento adeguato. Per piu' di un anno non ho piu' saputo nulla ed oggi ho visto che tra le voci all'ordine del giorno della prossima assemblea vi e' la conduzione del mio appartamento con conseguenti azioni da prendere.
Volevo sapere cosa prevede la legge ovvero se le azioni saranno verso l'inquilino o verso il proprietario che poi dovra' intervenire verso il proprio inquilino. Se quest'ultima e' l'azione perseguibile volevo sapere se e che strumenti ho per "persuadere" un inquilino recidivo a cambiare il proprio comportamento.
Grazie anticipatamente.
- #2
- #3
Bisogna attendere per comprendere se il Condominio abbia veramente intenzione di manifestare contestazioni ufficiali, sporattutto CHE COSA e A CHI.
Nell'attesa di conoscere questo orientamento condominiale, puoi rinnovare l'ennesimo warning al tuo inquilino affinchè si attenga ad una condotta aderente al RdC, perchè la sua condotta sarà oggetto di discussione alla imminente assemblea condominiale.
- #4
Vedo solo ora il link postato da @Tullio Ts : sono informazioni corrette che già indicano l'estrema soluzione dello sfratto del conduttore.
Prima di arrivare a tanto e prendere iniziative...
- bisogna assicurarsi che il Condominio abbia mosso contestazione ufficiale al proprietario;
- va verificato il contratto di locazione; segnatamente che vi sia contenuto l'obbligo per il conduttore al rispetto del RdC;
- diventa necessario affidarsi ad un legale per espletare correttamente l'iter procedurale verso il conduttore prima con diffide poi comunicando la risoluzione della locazione per inadempienza del conduttore; se il conduttore non riconoscerà l'inadempienza contrattuale contestatagli solo a quel punto si potrà aprire un percorso che può portare al c.d. sfratto.
- #5
in linea di massima, se l'inquilino commette reati ci si rivolgerà solo verso di lui, ma se viola il regolamento condominiale e commette illeciti civili, ci si puo' rivolgere al proprietario il qaule è responsabile del suo immobile e deve prendere le precauzioni necessarie affinchè non ne derivi disturbo agli altri.
Va da se'che, ove in assemblea fossero verbalizzate precise contestazioni e magari ti venisse pure comminata una multa, avria buon gioco per recedere dal contratto di locazione per grave inadempienza contrattuale (ossia aver recato disturbo, aver violato ilr egolamento ecc..), ma è una procedura "normale", ossia segue il rito del proceso civile ordinario volto a far dichiarare l'inadempienza del conduttore. Non è insomma la procedura di sfratto (che vale solo in caso di morosità)
- #6
grazie per le utilissime risposte.
- #7
SisterOfNight dice:
in linea di massima, se l'inquilino commette reati ci si rivolgerà solo verso di lui, ma se viola il regolamento condominiale e commette illeciti civili, ci si puo' rivolgere al proprietario il qaule è responsabile del suo immobile e deve prendere le precauzioni necessarie affinchè non ne derivi disturbo agli altri.
Va da se'che, ove in assemblea fossero verbalizzate precise contestazioni e magari ti venisse pure comminata una multa, avria buon gioco per recedere dal contratto di locazione per grave inadempienza contrattuale (ossia aver recato disturbo, aver violato ilr egolamento ecc..), ma è una procedura "normale", ossia segue il rito del proceso civile ordinario volto a far dichiarare l'inadempienza del conduttore. Non è insomma la procedura di sfratto (che vale solo in caso di morosità)
pensavo di andare in assemblea e proporre al condominio di effettuare azioni / applicare sanzioni direttamente al conduttore. Avendo in passato inviato a quest'ultimo raccomandate da parte mia e da parte di un legale, informandolo che l'assemblea potra' decidere di fare azioni nei suoi confronti, ivi inclusa l'applicazione di sanzioni mi sentirei di proporre questa cosa e di chiedere che venga messa a verbale. Puo' essere una buona idea ?
Mi chiedevo inoltre se a sua volta l'assemblea puo' decidere/ votare che io avvii una procedura di sfratto nei confronti dell'inquilino e se di conseguenza io dovrei attenermi a questa eventuale decisione.
Grazie di nuovo.
- #8
Non spetta all’assemblea deliberare su eventuali sfratti di u.i. di proprieta’ di un condomino .