Mi sa che fuori è primavera trama

Mi sa che fuori è primavera trama

  • Home
  • My Books
  • Browse ▾

    • Recommendations
    • Choice Awards
    • Genres
    • Giveaways
    • New Releases
    • Lists
    • Explore
    • News & Interviews

    • Art
    • Biography
    • Business
    • Children's
    • Christian
    • Classics
    • Comics
    • Cookbooks
    • Ebooks
    • Fantasy
    • Fiction
    • Graphic Novels
    • Historical Fiction
    • History
    • Horror
    • Memoir
    • Music
    • Mystery
    • Nonfiction
    • Poetry
    • Psychology
    • Romance
    • Science
    • Science Fiction
    • Self Help
    • Sports
    • Thriller
    • Travel
    • Young Adult
    • More Genres

Open Preview

See a Problem?

We’d love your help. Let us know what’s wrong with this preview of Mi sa che fuori è primavera by Concita De Gregorio.

Thanks for telling us about the problem.

Friend Reviews

To see what your friends thought of this book, please sign up.

Reader Q&A

Be the first to ask a question about Mi sa che fuori è primavera

Community Reviews

 ·  1,105 ratings  ·  141 reviews

Mi sa che fuori è primavera trama

Start your review of Mi sa che fuori è primavera

Mi sa che fuori è primavera trama

UN POSTO VUOTO

Mi sa che fuori è primavera trama

Diego Velázquez: Las meninas (particolare), 1656 circa.

Classico caso di cronaca adatto alla trasmissione di RAI 3 “Chi l’ha visto?”, che infatti se ne è ampiamente interessata, andandoci a nozze come ogni volta che scompare qualcuno senza ritorno.
Il fatto risale a una decina d’anni fa, undici per la precisione: Irina vuole separarsi da Mathias con il quale ha avuto due figlie, gemelle eterozigote, che hanno cinque anni. La coppia vive separata da qualche mese. La casa di famiglia è

UN POSTO VUOTO

Mi sa che fuori è primavera trama

Diego Velázquez: Las meninas (particolare), 1656 circa.

Classico caso di cronaca adatto alla trasmissione di RAI 3 “Chi l’ha visto?”, che infatti se ne è ampiamente interessata, andandoci a nozze come ogni volta che scompare qualcuno senza ritorno.
Il fatto risale a una decina d’anni fa, undici per la precisione: Irina vuole separarsi da Mathias con il quale ha avuto due figlie, gemelle eterozigote, che hanno cinque anni. La coppia vive separata da qualche mese. La casa di famiglia è rimasta a lui. Lui è svizzero tedesco, lei italiana, vivono a un passo da Losanna. Lei è un avvocata di prestigio, e come lui lavora per una multinazionale, la Phillip Morris, ma lo stipendio di lei è ben più alto di quello di lui. Dopo qualche mese di separazione, con le bimbe che si alternano come di prassi tra casa della madre – il nucleo principale – e quella del padre, un weekend che le bimbe sono con lui, Mathias sparisce. Dopo cinque giorni viene ritrovato suicida a Cerignola in Puglia: si è steso sui binari della stazione e ha atteso che il treno lo devastasse. Le due piccole, invece, sono letteralmente sparite, di loro non si sa più nulla, i corpi non vengono mai ritrovati.

Mi sa che fuori è primavera trama

Pablo Picasso: Las meninas, da Velázquez (1957).

Mathias compie un percorso assurdo nella sua fuga: in auto da Losanna raggiunge Marsiglia, s’imbarca su un traghetto per la Corsica, la attraversa, ne prende un altro per tornare in Francia e da lì attraversare l’Italia fino alla Puglia.
Le bimbe non si sa se siano salite sul traghetto o meno: il padre aveva comprato i biglietti anche per loro, ma di loro non si sa più nulla, nessuno le ha viste, nessuna telecamera le ha riprese.

La Svizzera esce dalla vicenda faccenda una pessima figura: razzista, cialtrona – le indagini rimangono sulla carta, nessuno indaga davvero, o perché è evidente che non c’è nulla da indagare, o perché c’è da fare una rogatoria da cantone a cantone e un trattato di pace per la Palestina sarebbe più agile e snello, intanto nella casa di Mathias nessuno cerca, fa rilievi, tutti entrano ed escono come una mandria in libertà – la suocera è un concentrato di razzismo e anaffettività.
Mathias era psicorigido: nel corso del tempo si è rivelato ossessivo, maniacale. Psicorigido, appunto.

Mi sa che fuori è primavera trama

Sara Munari: Las meninas, 1987.

Irina invece è un magnifico ritratto di donna. O meglio, più del ritratto credo che a essere magnifica sia proprio lei: non molla mai, continua a cercare, continua a convivere con l’assenza. Ma intanto si ricostruisce una vita e un amore, cambia lavoro – ora vive a Granada in Spagna e si occupa di cartoni animati – fonda in Svizzera un’associazione che si chiama Missing Children ed è chiaro l’intento.

Da quanto ho capito è stato Irina stessa a contattare De Gregorio e chiederle di occuparsi della sua vicenda, di scrivere la sua storia. Il potere taumaturgico della scrittura, delle parole. Ho l’impressione che se avesse affrontato il compito da sola, il risultato sarebbe stato migliore: perché, a me pare che gli interventi di De Gregorio per “abbellire” il racconto, la ricerca di lirismo, il suo sforzo di fare letteratura, siano alquanto zoppicanti.

Mi sa che fuori è primavera trama

Salvador Dalì: Las meninas, 1960

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Doloroso e bellissimo.
"Sono una madre, lo sarò sempre. Senza figli ma madre. Non servono figli per essere madri."
Doloroso e bellissimo.
"Sono una madre, lo sarò sempre. Senza figli ma madre. Non servono figli per essere madri."
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

3.5/5 ~ ITA mini-review

Siccome il contenuto non è giudicabile, darò invece un giudizio sul come è stato scelto si scrivere questo breve libretto.

Il formato dell'essere tutto scritto sotto forma di lettere è interessante e visto l'argomento la lettura viene resa più "leggera", fatemi passare il termine.
Sinceramente mi aspettavo un lettura totalmente diversa, visto il messaggio che vuole lasciare il libro scritto sul retro.
Si ha una vaga idea di quello che è successo e se non si conosce la storia

3.5/5 ~ ITA mini-review

Siccome il contenuto non è giudicabile, darò invece un giudizio sul come è stato scelto si scrivere questo breve libretto.

Il formato dell'essere tutto scritto sotto forma di lettere è interessante e visto l'argomento la lettura viene resa più "leggera", fatemi passare il termine.
Sinceramente mi aspettavo un lettura totalmente diversa, visto il messaggio che vuole lasciare il libro scritto sul retro.
Si ha una vaga idea di quello che è successo e se non si conosce la storia ci si trova un po' in confusione anche se il libro lascia comunque intendere.

Per me è stata una lettura interessante e usata per distaccare dal mio genere, leggendo su fatti di uno certo spessore realmente accaduti, mi sono messa alla prova.
Devo dire che però se anche fa riflettere, resta comunque un po' "buttato lì". Il messaggio fa un po' fatica a passare.

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Ascoltato su Audible •
Questo libro è un regalo. Un dono immenso, forse non da tutti compreso. È una narrazione del lutto che sovverte tutto ciò che crediamo di conoscere, e dà un punto di vista nuovo e ribelle su ciò che si dovrebbe sentire, fare, ma soprattutto su quanto bisognerebbe abbandonarsi alla sofferenza e all’annullamento di sé dopo la morte di persone amate.
E non parliamo di persone qualsiasi, parliamo del lutto più doloroso, insensato e assurdo di tutti. La perdita per antonomasia. Q
Ascoltato su Audible •
Questo libro è un regalo. Un dono immenso, forse non da tutti compreso. È una narrazione del lutto che sovverte tutto ciò che crediamo di conoscere, e dà un punto di vista nuovo e ribelle su ciò che si dovrebbe sentire, fare, ma soprattutto su quanto bisognerebbe abbandonarsi alla sofferenza e all’annullamento di sé dopo la morte di persone amate.
E non parliamo di persone qualsiasi, parliamo del lutto più doloroso, insensato e assurdo di tutti. La perdita per antonomasia. Quella dei figli.
La storia è quella di Irina Lucidi, la donna che ha perso le sue due gemelline di sei anni che sono state rapite e presumibilmente uccise dal padre. Dico presumibilmente perché quest’uomo, suicida pochi giorni dopo il rapimento, ha voluto intenzionalmente lasciarla nel dolore eterno non concedendole nemmeno di conoscere la fine delle figlie, mai più ritrovate.
È una Matrioska di sofferenza questa storia, uno dentro l’altra fino a un centro indistruttibile di dolore, eppure credetemi se vi dico che Irina è la prova e finalmente la voce di ciò che tutti forse vorremmo sentire: sopravvivere si può e si deve, ma soprattutto ESSERE FELICI e tornare ad amare dopo una tragedia simile si può e si deve.
Si deve per sé stessi e non è una negazione del dolore o del bene voluto a chi abbiamo perso ma una necessità inalienabile per chi ancora respira ed esiste nel mondo.
Un nuovo capitolo dopo una tragedia immane che comunque resta ma che é un mostro che si deve imparare a domare.
Io ringrazio dal profondo sia Concita De Gregorio che Irina Lucidi per questo libro, così potente, così rivoluzionario nella sua umiltà.
Leggetelo
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Oct 30, 2015 Simona rated it it was ok

Cosa si può dire di un libro che non ha lasciato emozioni?
"Mi sa che fuori è primavera" è un racconto di dolore, del dolore di una madre che ha perso la ragione per cui vivere e che tenta, per quanto possibile, di sopravvivere a questa mancanza.
122 pagine scritte in modo disarticolato, sfilacciato, disorganizzato che non lasciano spazio a emozioni, sensazioni.
La primavera, per quanto mi riguarda, non è ancora sbocciata, e per la fioritura, forse è meglio attendere tempi maggiormente prosperi.
Cosa si può dire di un libro che non ha lasciato emozioni?
"Mi sa che fuori è primavera" è un racconto di dolore, del dolore di una madre che ha perso la ragione per cui vivere e che tenta, per quanto possibile, di sopravvivere a questa mancanza.
122 pagine scritte in modo disarticolato, sfilacciato, disorganizzato che non lasciano spazio a emozioni, sensazioni.
La primavera, per quanto mi riguarda, non è ancora sbocciata, e per la fioritura, forse è meglio attendere tempi maggiormente prosperi.
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Jul 21, 2018 Sally68 rated it really liked it

Non mi sento di commentare ne il libro ne il bisogno di questa madre di parlare di quanto le è accaduto. Diventa per me difficile, anche il solo pensare che possa accadere, non so come Irina abbia potuto sopportare.
Questa vicenda negli anni non mi ha mai abbandonata, piu volte, senza apparente motivo, mi sono ritrovata a pensare a Alessia e a Livia, a cosa sia successo, a che fine abbiano fatto. Come piú volte ho voluto leggere questo libro ma poi lo accantonavo, sapendo che non sarebbe stata un
Non mi sento di commentare ne il libro ne il bisogno di questa madre di parlare di quanto le è accaduto. Diventa per me difficile, anche il solo pensare che possa accadere, non so come Irina abbia potuto sopportare.
Questa vicenda negli anni non mi ha mai abbandonata, piu volte, senza apparente motivo, mi sono ritrovata a pensare a Alessia e a Livia, a cosa sia successo, a che fine abbiano fatto. Come piú volte ho voluto leggere questo libro ma poi lo accantonavo, sapendo che non sarebbe stata una lettura facile. Per quanto doloroso possa essere quanto descritto dopo aver finito il libro non puoi che ammirare questa donna, che ha saputo continuare a vivere, dando alle sue figlie il giusto posto, il posto che meritano. Accanto a lei! Perche Irina resterà sempre una madre.
Frasi:
" Livia restava sempre intera, integra. Con una rigidità verticale, interna, non saprei come dire. Era sempre lei. Alessia invece te la spalmavi addosso, diventava un calco del mio corpo. Diventava me."

"Cosi, come un fatto semplice. Come una possibilità. Non torneranno, nonna, lo so. Ma non potrei vivere senza sapere che nella mia casa c'è un posto per loro. Il posto che le aspetta, se dovessero bussare e chiedere: il nostro letto, mamma, in questa casa dov'è."

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Sep 02, 2015 Lightblue rated it it was amazing

Come si fa a dare un voto ad un libro che parla del dolore di una madre che non sa che fine hanno fatto le due figlie di 6 anni? Si può davvero giudicare la forza, la tenacia e l’ardore di una donna che decide di continuare a vivere quando il primo impulso sarebbe quello di lasciarsi morire per il dolore?

Irina Lucidi è una donna che mi rimarrà nel cuore, perché è ostinata, determinata, coltissima. Racconta la sua storia con una delicatezza e un amore infinito, con il cuore lacerato ma con la fo

Come si fa a dare un voto ad un libro che parla del dolore di una madre che non sa che fine hanno fatto le due figlie di 6 anni? Si può davvero giudicare la forza, la tenacia e l’ardore di una donna che decide di continuare a vivere quando il primo impulso sarebbe quello di lasciarsi morire per il dolore?

Irina Lucidi è una donna che mi rimarrà nel cuore, perché è ostinata, determinata, coltissima. Racconta la sua storia con una delicatezza e un amore infinito, con il cuore lacerato ma con la forza di chi non si arrende e non si fa piegare dal dolore, perché se c’è anche una sola possibilità su cento che Alessia e Livia siano vive, lei deve far di tutto per continuare a cercarle.

E nonostante tutto, la vita va avanti, l’amore può tornare e dopo l’inverno più freddo e buio arriva comunque la primavera.
http://noi2magazine.com/2015/12/18/la...

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Assegno sempre il massimo delle stelline ai libri che mi trasmettono forti emozioni, che mi coinvolgono sentimentalmente. Il giudizio letterario viene in un momento successivo, in casi del genere. Ma un libro deve saper fare questo, prenderti. Che lo debba fare nella forma più bella e corretta lo do per scontato, vorrei non doverne discutere. Su questo libro non c'è da discutere, il contenitore è adeguato a un contenuto duro e bello, lucido e straziante, assoluto. Assegno sempre il massimo delle stelline ai libri che mi trasmettono forti emozioni, che mi coinvolgono sentimentalmente. Il giudizio letterario viene in un momento successivo, in casi del genere. Ma un libro deve saper fare questo, prenderti. Che lo debba fare nella forma più bella e corretta lo do per scontato, vorrei non doverne discutere. Su questo libro non c'è da discutere, il contenitore è adeguato a un contenuto duro e bello, lucido e straziante, assoluto. ...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Non fatevi ingannare dal titolo o dai colori tenui e  delicati della copertina.

Le due rose appassite erano un indizio che non avevo tenuto conto.
Probabilmente rappresentano Livia e Alessia Sheepp.

Sicuramente vi ricordate di loro. Sono le due gemelline svizzere di sei anni rapite dal padre Mathias Sheepp che dopo un lungo viaggio tra la Corsica fino in Puglia, si suicidò  lanciandosi sotto un treno. Prima di morire lasciò una lettera alla moglie, e tanti tanti dubbi.  " Le ho uccise, non hanno

Non fatevi ingannare dal titolo o dai colori tenui e  delicati della copertina.

Le due rose appassite erano un indizio che non avevo tenuto conto.
Probabilmente rappresentano Livia e Alessia Sheepp.

Sicuramente vi ricordate di loro. Sono le due gemelline svizzere di sei anni rapite dal padre Mathias Sheepp che dopo un lungo viaggio tra la Corsica fino in Puglia, si suicidò  lanciandosi sotto un treno. Prima di morire lasciò una lettera alla moglie, e tanti tanti dubbi.  " Le ho uccise, non hanno sofferto"
Le bambine come saprete sono attualmente scomparse.

Missing Children Switzerland è la fondazione creata dalla madre  Irina Lucidi.
Leggendo questo libro potreste sostenere questa fondazione focalizzata sulla scomparsa dei bambini .
Vi prego di andare a vedere il sito.
È un atto doveroso nei confronti di queste
famiglie.
Lo sapevate che Ogni 2 minuti, sul territorio europeo un bambino viene dichiarato scomparso.
I numeri che vengono riportati fanno accaponare la pelle
www.missingchildren.ch

Parliamo del libro. Doloroso certamente,  un punto allo stomaco, ma una lettura importantissima.

Concita de Gregorio ci scrive un romanzo epistolare che ha le sembianze di un thriller psicologico. 
Se lo inizierete sarà impossibile non concluderlo nel giro di poche ore. La tensione è altissima e putruppo posso garantire dolore e pianti.

È vero però che è tra queste pagine troverete dolore ma sono intrise anche  amore profondo, di vita.  Ma in particolar modo l'unica cosa, la più importante per  Irina e alla quale mai si abbandonerà : La SPERANZA.

Tuttavia è un libro che bisogna assolutamente leggere e penso che possa essere di grande aiuto a molte donne che confondono varie forme di malattie psichiche  travestite da amore.

È un libro introspettivo , emozionale, emotivo.

Sono allibita, incredula ed emotivamente fragile in questo momento.

Assolutamente imperdibile

Mi sento solo di concludere con una citazione presa dal testo

✒ Sono una madre, lo sarò sempre. Senza figli ma madre. Non servono figli per essere madri.
.

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Sep 09, 2019 Alessia rated it really liked it

Delicatamente struggente. Si, come camminare leggeri sui carboni ardenti. Una storia vera, tragica, raccontata con l’umiltà delle parole sapientemente utilizzate.

Mi sa che fuori è primavera trama

Storia dura ma profonda, rappresenta a pieno l’arrovellarsi caratteristico del pensiero femminile... il libro è cosparso di dubbi e domande.
Una madre a cui vengono sottratte le figlie non può fare che interrogarsi sui mille perché e cercare di dare un senso a tutto lo svolgersi della situazione, sulla quale non ha il minimo controllo, anche se cerca di ottenerlo ad ogni modo..
Se vogliamo si contrappongono due figure: il marito, da un lato, la moglie dall’altro e le figlie nel mezzo. Fisicamente
Storia dura ma profonda, rappresenta a pieno l’arrovellarsi caratteristico del pensiero femminile... il libro è cosparso di dubbi e domande.
Una madre a cui vengono sottratte le figlie non può fare che interrogarsi sui mille perché e cercare di dare un senso a tutto lo svolgersi della situazione, sulla quale non ha il minimo controllo, anche se cerca di ottenerlo ad ogni modo..
Se vogliamo si contrappongono due figure: il marito, da un lato, la moglie dall’altro e le figlie nel mezzo. Fisicamente in balia del padre, in quanto con lui, ma emotivamente in balia della madre che tenta ad ogni modo di mantenerne vivo il ricordo..
I dubbi e le domande della madre non trovano né risposte, né tantomeno comprensione, il che la lascia spaesata ancora di più. È come se la protagonista vivesse in un inverno senza tempo, quando all’improvviso raggiunge quella consapevolezza e accettazione che la portano in una primavera di rinascita.
Il finale è aperto, quindi lascia libero spazio alla fantasia del lettore, che però (a parer mio) se ben immerso nella storia, non sa dare una risposta “razionale”, bensì più scontata, come a dire “si sa che va a finire così”.
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Appena arrivata sulle Alpi, ho voluto appropriarmi del posto. Così mi recai alla cerimonia di apertura dell'Unitre per esplorare, incontrare, sapere. Qui ho scoperto con gioia che avrei potuto cogliere l'opportunità di farmi conoscere in quanto dedita alle problematiche femministe, presenziando una Lectio Magistralis (vedi mio blog: acca t t p, pastoristefaniagloss punto blogspot punto it/2015/10/artemisia-gentileschi punto html) su Artemisia Gentileschi, Lectio che si è svolta il 27 di novembre Appena arrivata sulle Alpi, ho voluto appropriarmi del posto. Così mi recai alla cerimonia di apertura dell'Unitre per esplorare, incontrare, sapere. Qui ho scoperto con gioia che avrei potuto cogliere l'opportunità di farmi conoscere in quanto dedita alle problematiche femministe, presenziando una Lectio Magistralis (vedi mio blog: acca t t p, pastoristefaniagloss punto blogspot punto it/2015/10/artemisia-gentileschi punto html) su Artemisia Gentileschi, Lectio che si è svolta il 27 di novembre 2015 sui temi della RESILIENZA, che è anche contenuto nel saggio CORPI RIBELLI.

E' stata seguita con curiosità e slancio dagli intervenuti, di cui uno persino da Torino, certo Piero Salciccia, tanto da richiederne un prosieguo con storie di altre donne resilienti.

Al termine, un regalo da parte della presidenza Unitre: un romanzo sulla Resilienza, scritto da Concita De Gregorio, inviata di politica, cultura ed editorialista per vent'anni in La REPUBBLICA, direttora per pochi anni de L'UNITA'.

Mai regalo fu più appropriato. Non è una storia. E' una storia saggio. O storia saggia. Scusate il bisticcio di parole. E' della filosofia della perdita. La De Gregorio sembra raccogliere la testimonianza di una donna italiana sposata ad uno incegnere sfizzero (da leggere proprio così, come l'ho scritto), da cui nacquero due gemelle. Sembra, perché in realtà non è una storia. All'età di 6 anni, mamma e papà decidono di lasciarsi. Serenamente, senza intoppi. In apparenza. Ma in sostanza, un giorno il papà sparisce assieme alle figlie. Dopo qualche giorno, il papà si suicida. Nulla più si sa delle piccole. La mamma, donna in carriera, sconnessa dal tessuto sociale sfizzero, è criticata.

Vi è un intero capitolo in cui si coglie la sostanza poetica della prosa. E' la lettera della madre ad un fratello, certo Vittorio, lontano nel tempo e nello spazio, in cui gli racconta il ricordo di un anello sempre desiderato ma mai pervenutole in dono dagli amati uomini. Finalmente, un uomo glielo dona. Ed è il suo nuovo amore che la condurrà fuori dalla sua malattia di perdita.

La donna non solo vorrebbe i corpicini delle figlie perdute, da abbracciare seppur nella morte, ma dalla scrittrice cui confida il proprio dolore secco, si aspetta una parola che la identifichi come madre che ha perso figli.
Vi è un altro capitolo intero in cui si coglie la perfezione millimetrica della De Gregorio nella ricerca di questa parola. Che non esiste.

Per essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi.

Questo si legge ad un certo punto. Quando cioè la madre raggiunge la rassegnazione della perdita. Si direbbe una massima buddista.

Consigliato a chi ha perso un figlio per morte, come la mia amica Loredana Mengo. A chi l'ha perso non solo nella morte, ma anche nella vita. A chi teme che la poesia sparisca nella prosa. Consigliato ai filologi della parola. A chi sa stupirsi ancora. E non è cosa comune.

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Oct 23, 2015 La mia rated it liked it

Mi è piaciuta l’architettura, non lineare, articolata, multidimensionale. Mi è piaciuta la tensione drammatica di alcuni capitoli, in particolare le lettere in cui la protagonista si rivolge a chi ha il potere di fare qualcosa, e chiede che qualcosa sia fatto, oppure garbatamente sollecita ciò che non è stato fatto, oppure ancora ringrazia per ciò che si potrà fare. Sola contro il resto del mondo, e il tono resta quello di una richiesta educata, ferma, pronta a comprendere le altrui ragioni, com Mi è piaciuta l’architettura, non lineare, articolata, multidimensionale. Mi è piaciuta la tensione drammatica di alcuni capitoli, in particolare le lettere in cui la protagonista si rivolge a chi ha il potere di fare qualcosa, e chiede che qualcosa sia fatto, oppure garbatamente sollecita ciò che non è stato fatto, oppure ancora ringrazia per ciò che si potrà fare. Sola contro il resto del mondo, e il tono resta quello di una richiesta educata, ferma, pronta a comprendere le altrui ragioni, come se vi fossero ragioni più vitali della sua. Mi è mancato un po’ più di spessore (anche banalmente in numero di pagine…). Un po’ più di materia. Non per voyerismo o morbosità. Ma per comprendere meglio il dolore, la fatica, l’angoscia. A pagina 94 un accenno: “Alla fine di quello stesso anno sono partita. Dieci mesi dopo. Dieci mesi di droghe: sonniferi calmanti antidepressivi sedativi. Un tempo senza giorno e senza notte, tempo di ovatta.” Dieci mesi di angoscia condensati in due righe. Non mi basta. Non mi spiega. Non mi racconta. Forse una voluta omissione? Non so. Mi sembra di avere letto mezza storia. ...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Osannato da tutti, questo romanzo. A me non è piaciuto, la figura di Irina è troppo "vittima" degli Svizzeri brutti e cattivi (ma non è anche questo un luogo comune?) e di se stessa, lo stile è irritante, la storia raccontata da una parte sola della barricata. A un certo punto l'ho mollato, perché mi aveva fatto arrabbiare, per cui non so se alla fine diventa una meraviglia. Osannato da tutti, questo romanzo. A me non è piaciuto, la figura di Irina è troppo "vittima" degli Svizzeri brutti e cattivi (ma non è anche questo un luogo comune?) e di se stessa, lo stile è irritante, la storia raccontata da una parte sola della barricata. A un certo punto l'ho mollato, perché mi aveva fatto arrabbiare, per cui non so se alla fine diventa una meraviglia. ...more

Mi sa che fuori è primavera trama

"Vorrei che mi aiutassi, se puoi, a prendere le parole metterle in fila ricomporre tutti i pezzi che sento frantumati e dispersi in ogni angolo del corpo. Vorrei ricostruire i frammenti come si ripara un oggetto rotto, prenderlo in mano e portalo fuori da me. Per tenerlo accanto, portarlo in tasca, metterlo in borsa ma intero, tutto intero. [...] Voglio mettere un punto."

Irina Lucidi è la mamma di Alessia e Livia, le gemelline scomparse a fine gennaio 2011, rapite dal loro padre Mathias, morto s

"Vorrei che mi aiutassi, se puoi, a prendere le parole metterle in fila ricomporre tutti i pezzi che sento frantumati e dispersi in ogni angolo del corpo. Vorrei ricostruire i frammenti come si ripara un oggetto rotto, prenderlo in mano e portalo fuori da me. Per tenerlo accanto, portarlo in tasca, metterlo in borsa ma intero, tutto intero. [...] Voglio mettere un punto."

Irina Lucidi è la mamma di Alessia e Livia, le gemelline scomparse a fine gennaio 2011, rapite dal loro padre Mathias, morto suicida.

Concita De Gregorio dà voce a questa donna e, attraverso frammenti e lettere, tra date e destini che si ripetono, racconta la sua sofferenza e la sua speranza, perché "il dolore da solo non uccide". Non è un modo per fare il punto delle indagini, anche se risultano evidenti le grandi lacune e mancanze della polizia Svizzera, ma per parlare di un dolore così forte e tenere viva la memoria delle due bambine.

"Dunque devo vivere, perché finché ci sono ci sarà il ricordo di chi non è più con noi."

Manca la parola adeguata in italiano, ma non solo nella nostra lingua, per indicare un genitore che perde un figlio: "Dirai: che t'importa avere una parola. Importa. Perché avere un nome è avere un posto, una casa fatta di pensieri già pensati. Un luogo tiepido che porta traccia di migliaia, milioni di persone passate da lì prima di te. Ti fa sentire, nell'errore, al tuo posto. Un posto doloroso e illuminante, un posto difficile ma previsto nella storia del mondo."

È un libro toccante e commovente, ma anche pieno di speranza. Nonostante sia molto breve, ci ho messo una settimana per leggerlo: affrontavo poche pagine al giorno ed ho provato molta compassione per Irina, nel senso latino del termine, ovvero soffrire con. Perdere un figlio è contro natura per un genitore ed è un dolore immenso, non sapere dove siano Alessia e Livia e non avere i loro corpi su cui piangere è qualcosa di ancora più straziante. "Il lutto in assenza del corpo è un'emorragia misteriosa e inarrestabile."

Ho usato molte citazioni, perché è un libro potente e delicato insieme e, nel caso non si fosse ancora capito, assolutamente consigliato.

"Sono una madre, lo sarò sempre. Senza figli ma madre. Non servono figli per essere madri."

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Apr 22, 2020 Francesca rated it really liked it

Uno dei fatti di cronaca tra i più agghiaccianti avvenuti in Italia negli ultimi anni.
Un padre separato che, approfittando di un week-end con le sue figlie di 6 anni, le rapisce e dà il via a quella che sembra la trama di un thriller all’americana: scientificamente dissemina tracce che portano inevitabilmente a strade senza uscita; per cinque giorni si muove tra la Svizzera, la Francia e l’Italia, in traghetto e in auto. Nessuno sa se, e fino a quando, le bambine fossero con lui. Dopo cinque gi
Uno dei fatti di cronaca tra i più agghiaccianti avvenuti in Italia negli ultimi anni.
Un padre separato che, approfittando di un week-end con le sue figlie di 6 anni, le rapisce e dà il via a quella che sembra la trama di un thriller all’americana: scientificamente dissemina tracce che portano inevitabilmente a strade senza uscita; per cinque giorni si muove tra la Svizzera, la Francia e l’Italia, in traghetto e in auto. Nessuno sa se, e fino a quando, le bambine fossero con lui. Dopo cinque giorni di fuga parcheggia l’auto alla stazione di Cerignola, porta con sé il GPS per non lasciare alcuna traccia dei suoi spostamenti e si lascia travolgere da un treno.
Dietro di sé, in macchina, lascia solo un biglietto indirizzato alla moglie: “Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto. Non le rivedrai mai più”.
Ma la realtà può essere peggiore di qualsiasi thriller o noir: nei romanzi c’è sempre un brillante detective che, anche con metodi poco ortodossi, alla fine risolve il caso. Di queste bambine invece non si sa più nulla: presumibilmente sono morte, ma dove sono? Gettate in mare di notte, dal ponte di uno dei traghetti che fa la spola tra Marsiglia e la Corsica? Sepolte in un bosco? O forse sono ancora vive, come dice un testimone che giura di averle viste all’aeroporto di Lione?
La voce narrante è quella di Irina Lucidi, madre delle gemelle e principale vittima della tragedia, che ripercorre gli ultimi 20 anni della sua vita, dall’incontro con il futuro marito Mathias, alla scoperta della gravidanza, ai primi anni di matrimonio a cui segue una separazione apparentemente amichevole.
Irina racconta delle nevrosi di Mathias, ingegnere svizzero tedesco, e della sua ossessione per le regole, che piano piano diventano ordini: la loro casa tappezzata di post-it con regole apparentemente insignificanti (non solo come vestire le bambine ma anche in quale ordine fare indossare loro i vestiti, come riempire le tazze della colazione, come caricare la lavastoviglie) che prima la fanno sorridere, poi la inquietano e infine la spaventano, fino a convincere la donna a rivolgersi prima a una terapista di coppia e poi a un centro antiviolenza per donne.
La decisione di separarsi diviene inevitabile ma sia Irina che Mathias sono decisi a renderla meno complicata possibile, per il bene delle bambine. Nulla lascia pensare che Mathias stia progettando un finale così straziante e punitivo per la madre delle sue figlie.
Il libro è stato scritto dopo quattro anni dalla conclusione, se così si può definire, della vicenda. Concita De Gregorio ha rielaborato i colloqui avuti con Irina dando vita al suo memoir, in cui si mescola la cronaca di quei giorni con la vita di Irina “dopo”: la creazione in Svizzera di una Fondazione a favore dei genitori di bambini scomparsi, per dare ad altre madri e altri padri nella sua condizione il sostegno che non ha avuto lei, e un nuovo amore.
Dietro una terribile storia di morte si nasconde una grande storia di vita e di coraggio. Da queste pagine si percepisce l’immensa forza di Irina, che nonostante l’uomo di cui si fidava di più le abbia strappato nel modo più crudele possibile il suo bene più prezioso, non si abbandona alla disperazione ma si adopera per dare una speranza agli altri genitori che, dopo di lei, dovessero trovarsi in una situazione analoga.
In questo libro Irina non inveisce contro la burocrazia Svizzera e i possibili errori degli inquirenti, non si rifugia in vane illusioni. Pur nella disperazione manda un messaggio di fiducia e determinazione, trasferito su carta con grande sensibilità dalla De Gregorio.
Un libro che si legge tutto d’un fiato, con le lacrime che bagnano il viso.
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Nella mia challenge di quest’anno, questo era il libro “che fa piangere”

Chiariamo subito: io non mi commuovo. Lascio le lacrime per altri tipi di cose; quindi no, non mi ha fatto piangere ma mi ha scavato un grosso buco dentro.
Tra l’altro ho immaginato (anche non sapendo che fosse realmente così) che le vicende di Irina narrate in questo libro fossero vere. E lo sono. E questo ha contribuito a rendere più profondo il buco di cui sopra.

Dal punto di vista della scrittura in sé non mi ha particola

Nella mia challenge di quest’anno, questo era il libro “che fa piangere”

Chiariamo subito: io non mi commuovo. Lascio le lacrime per altri tipi di cose; quindi no, non mi ha fatto piangere ma mi ha scavato un grosso buco dentro.
Tra l’altro ho immaginato (anche non sapendo che fosse realmente così) che le vicende di Irina narrate in questo libro fossero vere. E lo sono. E questo ha contribuito a rendere più profondo il buco di cui sopra.

Dal punto di vista della scrittura in sé non mi ha particolarmente coinvolta, sono sincera. Ma essendo una storia vera, le lettere inserire all’interno e il modo in cui alcune cose sono citate è sicuramente funzionale alla ricostruzione dei fatti.
Che poi i fatti siano così atroci, atroci come solo le domande senza risposta possono essere, è quel che ha reso il libro degno di essere letto.
Non lo rileggerei, sono sincera anche in questo.

Andrebbe però letto per capire cosa può succedere a questo mondo, anche negli ambienti bene, anche nella precisa Svizzera, anche a “stimati professionisti” e per sostenere l’associazione per i bambini scomparsi fondata dalla protagonista Irina Lucidi.

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Dire l'indicibile senza la pesantezza che le storie da tragedia greca per loro natura presuppongono. Dire l'indicibile senza la pesantezza che le storie da tragedia greca per loro natura presuppongono. ...more

Mi sa che fuori è primavera trama

La drammatica storia di Irina Lucidi e le sue Gemelle scomparse per mano del Marito poi suicida.
Non il racconto dell'inchiesta ma riflessioni di questa mamma cosi provata dalla vita .
La drammatica storia di Irina Lucidi e le sue Gemelle scomparse per mano del Marito poi suicida.
Non il racconto dell'inchiesta ma riflessioni di questa mamma cosi provata dalla vita .
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Apr 09, 2018 Franz B.  rated it it was amazing

Così poche pagine e così tanti contenuti. È questo che mi ha fatto decidere di dare 5* e non solo 4.
Lo stile di scrittura mi è piaciuto moltissimo e non mi sarei stupita di trovare così tanto dentro ad un libro di 300 o più pagine.
Un potente e interessante concentrato che mi sento di consigliare a tutti.

Mi sa che fuori è primavera trama

Perdita: privazione, sottrazione o smarrimento di qualcosa posseduto in precedenza. Questo è il primo dei tanti significati della parola perdita nei quali mi sono imbattuta e per uno strano scherzo del destino è esattamente il significato che meglio racchiude il senso del libro. Irina ha perso le sue due figlie, nel senso che le sono state private e sottratte dal suo ex marito, ad oggi risultano ancora smarrite, perché fino a quando non vengono ritrovati i corpi non è possibile decretare morte c Perdita: privazione, sottrazione o smarrimento di qualcosa posseduto in precedenza. Questo è il primo dei tanti significati della parola perdita nei quali mi sono imbattuta e per uno strano scherzo del destino è esattamente il significato che meglio racchiude il senso del libro. Irina ha perso le sue due figlie, nel senso che le sono state private e sottratte dal suo ex marito, ad oggi risultano ancora smarrite, perché fino a quando non vengono ritrovati i corpi non è possibile decretare morte certa. Il caso delle due gemelline svizzere scomparse nel gennaio del 2011 ha dominato la cronaca nera per molto tempo e ancora oggi ci si domanda quale sia stata la loro sorte.
https://gliamabililibri.com/2015/07/2...
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Un libro bellissimo, intimo, toccante, che non si può commentare.
C'è un passo del libro che non ha bisogno di tanti commenti si spiega da solo:
Lei ha figli?, ti chiedono. E taci. Sì, due. Vorresti dire. Perché è così, ne hai due. Sono lì ogni istante. Dell’assenza non ti puoi mai liberare. Della presenza sì, ti dimentichi a momenti. Sei in un’altra stanza, sei concentrato su un lavoro, sei preso altrove, non ci pensi: sai che la presenza se ne va ma torna, può tornare con un gesto, è facile. Del
Un libro bellissimo, intimo, toccante, che non si può commentare.
C'è un passo del libro che non ha bisogno di tanti commenti si spiega da solo:
Lei ha figli?, ti chiedono. E taci. Sì, due. Vorresti dire. Perché è così, ne hai due. Sono lì ogni istante. Dell’assenza non ti puoi mai liberare. Della presenza sì, ti dimentichi a momenti. Sei in un’altra stanza, sei concentrato su un lavoro, sei preso altrove, non ci pensi: sai che la presenza se ne va ma torna, può tornare con un gesto, è facile. Dell’assenza non ti dimentichi mai. Non ti permette distrazione, mai. Allora dici: sì, ne ho due. Poi dovresti aggiungere: però sono morte. Probabilmente morte, se proprio vuoi essere precisa. Ma non lo dici.
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Anni fa cercai una parola che il vocabolario di italiano non comprendeva.
Esistono tutte le varianti, ma non questa.
Come se non fosse neppure possibile.
Eppure lo è.

Trovai riparo dentro un estratto senza sapere qual era la sua fonte. Qualcuno ne aveva ricopiato il testo e lasciato che andasse alla deriva nel mare della Rete.

Ora, queste stesse parole le ritrovo qui. In questo libro distruttivo che mi ha dato più di un brivido, qualche lacrima ma soprattutto tante domande e rabbia.

E quella parola an

Anni fa cercai una parola che il vocabolario di italiano non comprendeva.
Esistono tutte le varianti, ma non questa.
Come se non fosse neppure possibile.
Eppure lo è.

Trovai riparo dentro un estratto senza sapere qual era la sua fonte. Qualcuno ne aveva ricopiato il testo e lasciato che andasse alla deriva nel mare della Rete.

Ora, queste stesse parole le ritrovo qui. In questo libro distruttivo che mi ha dato più di un brivido, qualche lacrima ma soprattutto tante domande e rabbia.

E quella parola ancora non esiste davvero, in molti vocabolari, in troppe lingue.
Bisogna cercarla in quelle antiche, come l'ebraico o l'aramaico. Dove gli dei lo chiedevano come sacrificio ed esistevano dunque così "genitori orfani dei loro figli".

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

E' la storia, vera, terribile di Irina. Una donna che viene privata delle sue due figlie gemelle. Un giorno il padre delle bambine porta via Alessia e Livia. Spariscono. Dopo qualche giorno l'uomo si uccide e delle due bimbe non c'è più nessuna traccia.
E' il racconto della ricerca disperata delle figlie, della mancanza, dell'assenza, del disperato bisogno di ricordare e dimenticare. "se dimentichi allontani dalla mente. Se ricordi riporti al cuore".
E' il racconto del bisogno di essere ancora fel
E' la storia, vera, terribile di Irina. Una donna che viene privata delle sue due figlie gemelle. Un giorno il padre delle bambine porta via Alessia e Livia. Spariscono. Dopo qualche giorno l'uomo si uccide e delle due bimbe non c'è più nessuna traccia.
E' il racconto della ricerca disperata delle figlie, della mancanza, dell'assenza, del disperato bisogno di ricordare e dimenticare. "se dimentichi allontani dalla mente. Se ricordi riporti al cuore".
E' il racconto del bisogno di essere ancora felice, della sfida ai pregiudizi, di un altro amore, che non toglie nulla al primo, che accompagna, che aiuta a fare pace col destino.
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Jul 23, 2015 Aquila Reale rated it it was amazing

Concita De Gregorio narra, con stile asciutto e preciso, l’esistenza di una madre privata dei figli, la sfida di una donna contro i pregiudizi della società. La scrittrice conferisce alle parole emozioni e intensità. Con delicatezza dà voce alla fragilità che si trasforma in forza, cerca e trova la speranza dove prima c’era solo devastazione e dolore. Aiuta Irina a mettere insieme i pezzi del suo dolore “a dire quello che non si può dire”.

recensione completa su: http://pennadoro.blogspot.it/2015

Concita De Gregorio narra, con stile asciutto e preciso, l’esistenza di una madre privata dei figli, la sfida di una donna contro i pregiudizi della società. La scrittrice conferisce alle parole emozioni e intensità. Con delicatezza dà voce alla fragilità che si trasforma in forza, cerca e trova la speranza dove prima c’era solo devastazione e dolore. Aiuta Irina a mettere insieme i pezzi del suo dolore “a dire quello che non si può dire”.

recensione completa su: http://pennadoro.blogspot.it/2015/07/...

...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Apr 04, 2016 Acrasia rated it really liked it

Una donna forte che vuole sapere la verità e non si arrende, va avanti con tenacia e determinazione nonostante l'inerzia e la poca collaborazione delle istituzioni.
Una storia straziante da leggere tutta d'un fiato, le pagine che scorrono tra dolore e indignazione.
Ma la vita continua e si può, si deve ricominciare. Tanto, l'angoscia e la disperazione sono lì a ricordare ciò che è accaduto, non se ne vanno nonostante ci siano altri motivi per essere di nuovo felici.
Bello profondo ed intenso, quest
Una donna forte che vuole sapere la verità e non si arrende, va avanti con tenacia e determinazione nonostante l'inerzia e la poca collaborazione delle istituzioni.
Una storia straziante da leggere tutta d'un fiato, le pagine che scorrono tra dolore e indignazione.
Ma la vita continua e si può, si deve ricominciare. Tanto, l'angoscia e la disperazione sono lì a ricordare ciò che è accaduto, non se ne vanno nonostante ci siano altri motivi per essere di nuovo felici.
Bello profondo ed intenso, questo libro mi ha emozionato e commosso.
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Scelgo i libri dalla copertina e dal titolo, senza leggere la trama per paura di qualche spoiler che l'autore vuole invece farci gustare nella lettura delle prime pagine. Pensavo che questo libro fosse leggero, "un romanzo". Invece ho un macigno sul petto e un groppo in gola dalle prime pagine, e non riesco a scrollarmi di dosso questa sensazione di tristezza e oppressione. Solo alla fine del libro capisco che la storia che Concita De Gregorio ha raccontato è purtroppo una storia vera. E allora Scelgo i libri dalla copertina e dal titolo, senza leggere la trama per paura di qualche spoiler che l'autore vuole invece farci gustare nella lettura delle prime pagine. Pensavo che questo libro fosse leggero, "un romanzo". Invece ho un macigno sul petto e un groppo in gola dalle prime pagine, e non riesco a scrollarmi di dosso questa sensazione di tristezza e oppressione. Solo alla fine del libro capisco che la storia che Concita De Gregorio ha raccontato è purtroppo una storia vera. E allora sono indignata. Arrabbiata. Consiglio la lettura di questo libro: mi ha dato tanto. ...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Un capolavoro.
Una storia dura ma piena di amore e di vita, che ti penetra e ti cambia attraverso ogni poro aperto della coscienza e dell'anima.
Una narrazione che racconta con ferma delicatezza e profondità.
Un capolavoro.
Una storia dura ma piena di amore e di vita, che ti penetra e ti cambia attraverso ogni poro aperto della coscienza e dell'anima.
Una narrazione che racconta con ferma delicatezza e profondità.
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Jul 21, 2015 Sara rated it it was amazing

Leggetelo, è impossibile non trovare un'emozione, un pensiero, una sensazione che vi abbia sfiorati anche solo una volta. Leggetelo, è impossibile non trovare un'emozione, un pensiero, una sensazione che vi abbia sfiorati anche solo una volta. ...more

Mi sa che fuori è primavera trama

May 11, 2020 IreneElle rated it really liked it

Quando ho iniziato a leggere questo libro, sapevo a cosa andavo incontro. Sapevo che avrei letto di un fatto di cronaca, di una vicenda dolorosa ed infinita.
E' infinito difatti in dolore che può provare una madre, Irina Lucidi, nel vivere da anni la scomparsa delle sue gemmelline di sei anni, rapite dal suo ex marito che dalla Svizzera finirà in una stazione di Cerignola e si suiciderà sotto un treno.
Lui muore e lascia un messaggio alla moglie "le ho uccise, non hanno sofferto, non le rivedrai m
Quando ho iniziato a leggere questo libro, sapevo a cosa andavo incontro. Sapevo che avrei letto di un fatto di cronaca, di una vicenda dolorosa ed infinita.
E' infinito difatti in dolore che può provare una madre, Irina Lucidi, nel vivere da anni la scomparsa delle sue gemmelline di sei anni, rapite dal suo ex marito che dalla Svizzera finirà in una stazione di Cerignola e si suiciderà sotto un treno.
Lui muore e lascia un messaggio alla moglie "le ho uccise, non hanno sofferto, non le rivedrai mai più".
Sono passati dieci anni dalla loro scomparsa e questa donna continua a vivere con il dolore, il tormento, il dubbio.
"Sono una madre, lo sarò sempre. Senza figli ma madre. Non servono figli per essere madri."

Ma "Mi sa che fuori è primavera" è anche il racconto di questa donna che piegata dal dolore, sopravvive ed in parte rinasce anche attraverso un nuovo amore, così diverso da quel marito ingegnere che disseminava la casa di post it rivolti a lei con istruzioni maniacali e che già mostravano segnali spaventosi.
Fanno riflettere tanto le lettere che Irina invia alla polizia svizzera e ci mostrano il ritratto di una donna moderna, che seppur indipendente ed intelligente, deve scontrarsi con i soliti luoghi comuni, le antiche discriminazioni.

E poi ci sono questi passaggi in cui descrive le figlie:
" Livia restava sempre intera, integra. Con una rigidità verticale, interna, non saprei come dire. Era sempre lei. Alessia invece te la spalmavi addosso, diventava un calco del mio corpo. Diventava me."

O questo in cui la speranza rimane sempre viva, ma anche tangibile e prende la forma di quella stanza in più:
"...non potrei vivere senza sapere che nella mia casa c'è un posto per loro. Il posto che le aspetta, se dovessero bussare e chiedere: il nostro letto, mamma, in questa casa dov'è."

Mi ha emozionata, ho apprezzato lo stile e la mancanza di morbosità.

...more

Nata a Pisa nel 1963, da madre spagnola (di Barcellona) e padre toscano, è cresciuta a Livorno. In questa città studia al Liceo Classico Niccolini Guerrazzi; successivamente consegue la laurea all'Università di Pisa in Scienze Politiche. Frattanto inizia la professione nelle radio e TV locali toscane, entrando a Il Tirreno nel 1985, dove, per otto anni, lavora nelle redazioni di Piombino, Livorno, Nata a Pisa nel 1963, da madre spagnola (di Barcellona) e padre toscano, è cresciuta a Livorno. In questa città studia al Liceo Classico Niccolini Guerrazzi; successivamente consegue la laurea all'Università di Pisa in Scienze Politiche. Frattanto inizia la professione nelle radio e TV locali toscane, entrando a Il Tirreno nel 1985, dove, per otto anni, lavora nelle redazioni di Piombino, Livorno, Lucca e Pistoia.
Nel 1990 approda a la Repubblica, dove si è occupata di cronaca e politica interna.
Nel luglio 2008 è al centro di una curiosa polemica. La rivista Prima Comunicazione rende note le anticipazioni di una sua intervista in cui ammette di aver accettato la proposta del neo editore de l'Unità, Renato Soru, di diventare direttrice del quotidiano fondato da Antonio Gramsci; nella stessa intervista Concita De Gregorio espone le linee guida della sua direzione. La notizia suscita clamore in redazione: il comitato di redazione protesta contro la via dell'«annuncio del cambio di direttore attraverso intervista». Il 22 agosto 2008 viene ufficializzata la nomina a direttrice de l'Unità, carica che ha ricoperto fino al 7 luglio 2011,quando ritorna a la Repubblica.
È sposata con il giornalista Alessandro Cecioni, ed è madre di quattro figli maschi.
...more

Mi sa che fuori è primavera trama

Fearless readers, gather ’round…   For those with the courage and bandwidth to launch a bold new reading adventure, we’ve put together this...

“I have spread my dreams under your feet; Tread softly because you tread on my dreams. Ho steso i miei sogni sotto i tuoi piedi; Cammina leggera perché cammini sui miei sogni. WILLIAM B. YEATS” — 2 likes

“Si ha nostalgia delle persone, non delle categorie. [...] L'assenza è una presenza costante.” — 0 likes

More quotes…

Welcome back. Just a moment while we sign you in to your Goodreads account.

Mi sa che fuori è primavera trama