Protagonista di panature croccanti e pietanze gratinate, il pangrattato è un ingrediente povero ma essenziale per la nostra tradizione culinaria. Facile da preparare anche in casa, il pangrattato può essere conservato per lungo tempo seguendo poche e semplici regole. Vediamo come farlo senza errori.
Il pangrattato è un ingrediente immancabile nelle nostre dispense, un alleato prezioso per panature croccanti e piatti gratinati al forno che tutti dovrebbero avere sempre a portata di ricetta. Molto semplice da preparare in casa, il pangrattato è anche un'ottima ricetta di recupero che ci permette di riutilizzare il pane raffermo in modo furbo e genuino ma che, se conservato in modo scorretto, potrebbe inumidirsi e rovinarsi. Se anche a voi è capitato di dover buttare quella confezione di pangrattato appena acquistata, forse avrete commesso qualche errore nella conservazione. Niente paura, seguite i nostri consigli e conserverete il pangrattato fresco e profumato per molto tempo.
Come fare il pangrattato in casa
Preparare del pangrattato di buona qualità in casa così da poterlo avere sempre a portata di ricetta è davvero molto semplice. Se volete fare il pangrattato in casa a partire dal pane raffermo, non dovrete far altro che frullarlo con l'aiuto di un mixer o di un frullatore (andrà bene del pane casereccio, del pancarré o anche dei panini).
Come preparare del pangrattato con del pane fresco? Vi basterà spezzettare il pane e tostarlo in forno per 10 minuti a 180 °C, oppure in padella, prima di frullarlo con un mixer. Una volta pronto potrete utilizzare il pangrattato per le vostre ricette o conservarlo: in questo secondo caso vi consigliamo di farlo "asciugare" nuovamente in forno per 10 minuti a 180 °C prima di lasciarlo asciugare e riporlo nel contenitore adatto alla conservazione.
Come conservare il pangrattato
Una volta preparato in casa o acquistato, il pangrattato può essere conservato per lungo tempo, purché si seguano poche e semplici trucchi. Il modo migliore per conservare il pangrattato è tenerlo in un barattolo di vetro, meglio se di quelli con chiusura ermetica con un tappo di gomma, e di aggiungere al barattolo una foglia secca di alloro, ottima per contrastare la comparsa di insetti e la formazione di muffe o umidità che comprometterebbero una buona conservazione.
Dove conservare il pangrattato? Sempre meglio in un luogo fresco e asciutto della cucina, lontano da fonti di calore e possibilmente buio: uno scompartimento lontano dal piano cottura andrà benissimo. In questo modo potrete conservare il pangrattato e averlo sempre fresco e a disposizione fino a sei mesi.
Si può congelare il pangrattato? Il nostro consiglio è di evitare di farlo a meno che non siate in possesso di una macchina per il sottovuoto: il congelamento infatti implica l'inevitabile formazione di umidità che potrebbe inficiare una buona conservazione.
Il pangrattato si prepara grattugiando il pane ben raffermo. Il tipo più diffuso è ricavato dal pane di tipo comune, ma esiste anche quello ricavato da grissini o da pane di mais o integrale. Il pangrattato può essere preparato in casa, con il pane avanzato e lasciato indurire per alcuni giorni, oppure lo si può acquistare già confezionato in sacchetti all’interno di supermercati.
Il pangrattato confezionato si conserva all’interno dei sacchetti che devono essere riposti in dispensa. Tuttavia, una volta aperta la confezione, è consigliabile travasare il pangrattato in vasetti di vetro o di plastica ermetici.
Ugualmente, il pangrattato fatto in casa, deve essere riposto all’interno di contenitori in vetro o in plastica ermetici in modo tale che il pangrattato stesso non si inumidisca. La soluzione migliore, da questo punto di vista, è utilizzare dei sacchetti sottovuoto, in modo da ottenere un livello di conservazione uguale a quello dei prodotti che si comprano.
Risulta essere importante sottolineare che se avanza un pò di pangrattato dopo l’impanatura è meglio non riutilizzarlo o conservarlo in quanto i piccoli rimasugli di uovo ne alterano la conservazione.
Per preparare il pangrattato occorre che il pane sia
raffermo. Quindi non bastano 12-24 ore, dopo le quali il pane si asciuga ma non abbastanza per essere grattato. Bisogna fare passare alcuni giorni.
Per tutti questi giorni bisogna fare attenzione a conservare il pane in sacchetti di carta e non in buste di plastica in quanto in queste ultime si forma molto facilmente la muffa.
- Tweet
- Share 0
- LinkedIn 0