Salta al contenuto FAQ Show Faqstaff2021-08-03T11:46:41+02:00 F.A.Q. Tutto quello che c’è da sapere sui camini a bioetanoloD- Il
bioKamino riscalda? D- Quanti mq. posso riscaldare? D- Dove si mette
il bioetanolo? D-
Come si accende? D- È possibile regolare la fiamma? D- Durante il funzionamento emette
fumi tossici? D- È pericoloso stoccare il bioetanolo? D-
È necessaria l’installazione da parte di un tecnico specializzato? D- È possibile avere il telecomando per l’accensione/spegnimento? D- Occorre una presa di corrente? D- Durante il funzionamento emette odori sgradevoli? D- Ho letto che si possono utilizzare essenze aromatiche, come si utilizzano? D- È necessaria manutenzione periodica? D- Si dice che il biocamino può essere pericoloso, è vero? MA RISCALDA O È SOLO PER BELLEZZA?TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL CAMINO A BIOETANOLO In questi anni di attività abbiamo arricchito il nostro sito web con molti testi informativi per consentire a chi si avvicina al camino a bioetanolo di fare un acquisto consapevole e sapere esattamente cosa aspettarsi da questo tipo di prodotto. Emergono spesso molti dubbi prima dell’acquisto di un biocamino e così in molti si ritrovano sul nostro sito alla ricerca di informazioni, cerchiamo quindi di fare chiarezza su questo nuovo e affascinante complemento d’arredo. CALOREIl camino a bioetanolo emette una fiamma vera e propria, con conseguente diffusione di
calore. I nostri bruciatori hanno potenze che variano da 1,75 a 8,6 Kilowatt a seconda del modello, il tipo di camino in cui è installato può a volte aumentarne la resa. Non è corretto indicare i mq riscaldabili da un biocamino, dipende da troppi fattori, proviamo a dare un’indicazione di massima: dalle tabelle 3 Kw sono sufficienti a riscaldare un ambiente di circa mt. 5x5x3 con un buon isolamento e una temperatura esterna non inferiore a 0°. Il biocamino non necessita di canna fumaria, ma producendo una fiamma vera consuma ossigeno ed emette anidride carbonica, necessita quindi di un ricambio d’aria che riduce l’isolamento. Un biocamino da solo non può riscaldare un appartamento o un ambiente di grandi dimensioni, non è adatto come riscaldamento principale, ma si presta bene come supporto al sistema di riscaldamento tradizionale. Per questo motivo è bene considerare il biocamino principalmente come un complemento d’arredo, che presenta anche le caratteristiche di un apparecchio da riscaldamento. CONSUMOIl consumo di bioetanolo varia a seconda del modello di biocamino: I camini con bruciatori di modeste dimensioni consumano circa 0,2 litri/ora, mentre i modelli più potenti arrivano a consumare 1,2 litri/ora. La fiamma del bruciatore e di conseguenza il suo consumo sono regolabili attraverso la serranda del bruciatore, che può essere aperta totalmente o parzialmente a seconda dell’esigenza. BIOETANOLOIl bioetanolo è facilmente reperibile nei grandi supermercati o magazzini specializzati nel fai da te, oppure direttamente da noi. Il bioetanolo non emette sostanze nocive, ma per effetto della combustione brucia ossigeno ed emette CO2, un gas naturalmente presente in natura (Attenzione: il CO2 è l’anidride carbonica, quella che emettiamo respirando, da non confondere assolutamente con il CO, il monossido di carbonio: un gas potenzialmente molto pericoloso) per questo motivo è consigliabile aerare il locale quando l’aria diventa “viziata”. L’effetto è quello di una stanza in cui ci sono molte persone, che respirando emettono CO2 e dopo un po’ di tempo, l’aria sembra diventare più pesante ed è sufficiente aprire una finestra per ripristinare la situazione. Il bioetanolo è comunque un alcol, che verrà incendiato all’interno del nostro biocamino (all’interno del bruciatore) perciò è di fondamentale importanza non acquistare mai prodotti di scarsa qualità e sicurezza. BRUCIATORIUn bruciatore di qualità deve essere consistente, costruito con materiali adatti alle alte temperature e tamponato con fibra ceramica certificata, la cui funzione è quella di assorbire il bioetanolo in modo da non permettere mai al bioetanolo incendiato di muoversi liberamente nel bruciatore e liberarne gradualmente i vapori. In questo modo anche in caso di rovesciamento o colpi esterni il bioetanolo rimane confinato all’interno del bruciatore senza il rischio che possa cadere su un pavimento di legno, un divano o una qualsiasi superficie infiammabile. Si evita, inoltre, il rischio di microesplosioni, che possono essere causate dai vapori che si formano all’interno del bruciatore in cui rimanga del bioetanolo libero. DOVE POSIZIONARLOCi sono biocamini da pavimento e altri che si fissano alla parete, proprio come dei quadri o ancora i biocamini da incasso. È importante rispettare alcune distanze di sicurezza dai materiali infiammabili, esattamente come per un camino a legna. Il biocamino non deve essere esposto a correnti d’aria, che potrebbero comprometterne il corretto funzionamento. È possibile, tuttavia, collocare alcuni modelli all’aperto, assicurandosi che siano debitamente riparati dalle intemperie. Le caratteristiche e le misure riportate su questo sito sono puramente indicative. bioKamino si riserva la possibilità di modificarle senza alcun preavviso. La scheda tecnica è da richiedersi sempre in fase di ordine. Page load linkÈ in vigore il nuovo listino bioKamino richiede di accettare i cookie per scopi legati a prestazioni, social media e annunci pubblicitari. I cookie di terze parti per social media e a scopo pubblicitario vengono utilizzati per offrire funzionalità social e annunci pubblicitari personalizzati. Per ulteriori informazioni o per modificare le tue preferenze, clicca "Ulteriori informazioni" oppure visita "Impostazioni dei cookie" in fondo alla pagina Web. 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Quanto dura 1 litro di bioetanolo nel camino?Normalmente 1 litro di bioetanolo sviluppa circa 3,5Kw/h dal momento della sua combustione e nei bruciatori Fuecopared dura circa 3 ore. Il camino bioetanolo ha un rendimento del 100% perché NON c'è dispersione di calore attraverso la canna fumaria e tutto il calore prodotto rimane nella stanza.
Come si usa il camino a bioetanolo?Questo contenitore è provvisto di una speciale pietra porosa che assorbe il liquido: l'accensione va innescata con un accendino o un fiammifero. I vapori rilasciati dall'alcool bruciando generano una quantità minima di anidride carbonica, vapore acqueo e, ovviamente, calore.
Come si spegne il caminetto a bioetanolo?Quando si desidera spegnere il fuoco è sufficiente far scorrere completamente la lamiera sopra il bruciatore in modo da interrompere l'alimentazione dell'aria alla fiamma.
Come funzionano le stufe a bioetanolo?Il funzionamento di questa stufa è molto semplice: il calore viene creato facendo bruciare il bioetanolo inserito in un apposito serbatoio, il cosiddetto bruciatore, all'interno della struttura della stufa; per regolare la fiamma si utilizza l'apposito bruciatore a serranda.
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